Una gita a Tuscania

Altra gita, altre scoperte! In questo periodo stiamo andando un pochino a rilento con i nostri soliti viaggetti ed escursioni in scooter a causa di mille impegni a cui dobbiamo far fronte ma il fine settimana è sacro e una gita, seppur veloce, di tanto in tanto riusciamo a regalarcela.  Non sempre sono destinazioni nuove: di recente siamo tornati in provincia di Viterbo per una veloce gita a Tuscania, città etrusca e medievale a relativamente pochi chilometri da Roma, di cui però non credo di aver mai scritto nulla qui sul blog. Che ha una particolarità: oltre a garantire il pieno di arte e di storia, di paesaggi bucolici straordinari, a Tuscania si mangia molto bene. E c’è un perché…

Una gita a Tuscania: paesaggio

Una gita a Tuscania: paesaggio

Dicevo che non avevo mai scritto nulla: strano, sicuramente dovevo essere presa da altre faccende o molto distratta, perché Tuscania è una di quelle realtà italiane che andrebbero preservate “sotto vetro” per il patrimonio storico ed archeologico che possiede e che in pratica si scrivono da sole: basta affacciarsi dal belvedere del Parco Torre di Lavello per capire cosa intendo. Ma fatelo all’alba o al tramonto, che è ancor più emozionante (e sì, anche molto romantico): il panorama sulla vallata del fiume Marta è strepitoso, sullo sfondo gli edifici della Basilica di San Pietro e della Basilica di Santa Maria con la particolarissima torre campanaria staccata dal corpo centrale e in parte crollata, che si elevano su uno sperone tufaceo di grande impatto visivo. Una gita a Tuscania è anche questo: essere consapevoli di quanto può essere bello il nostro Paese e di quanti tesori posseggono i piccoli borghi che fanno grande l’Italia.

Una gita a Tuscania: scorci delle mura

Una gita a Tuscania: scorci delle mura

Molto probabilmente anche in epoca etrusca il luogo su cui si elevano le due Basiliche era già utilizzato per edifici di rilievo, forse la stessa acropoli, mentre le necropoli etrusche si trovano nelle immediate vicinanze della cittadina: da segnalare la Necropoli della Madonna dell’Olivo con le Tombe Curunas del II° secolo a.C. e la Tomba del Sarcofago delle Amazzoni, del IV secolo a.C.. Decisamente una gita a Tarquinia di un solo giorno rischia di essere insufficiente per vedere tutto!

Più avanti, in mezzo alla campagna, i resti dell’Abbazia di San Giusto, luogo di fede dell’ordine cistercense ma ridotto nel corso dei secoli allo stato di rudere e di riparo per le greggi: per fortuna ciò che restava è stato acquistato da privati ed accuratamente restaurato per essere trasformato in un esclusivo agriturismo impegnato – tra l’altro – nella produzione di lavanda, elicriso e olio extravergine di oliva. Il bello è che l’Abbazia, nonostante sia appunto proprietà privata, si può visitare!

Una gita a Tuscania: la fontana delle sette cannelle

Una gita a Tuscania: la fontana delle sette cannelle

Una gita a Tuscania permette di scoprire anche il suo piccolo ma interessante centro storico, circondato da mura medievali: qui si trovano palazzi nobiliari, case-torri, chiese romaniche e rinascimentali, la fontana delle sette cannelle, il Castello del Rivellino. Da qualche tempo Tuscania è diventa famosa anche per il Campus Etoile Academy, Accademia di Cucina di altissimo livello e di ispirazione internazionale fondata dallo chef Rossano Boscolo in cui viene promossa la cultura della territorialità dei prodotti (e quelli di Tuscania e della Tuscia in genere sono ottimi!) e della biodiversità: qui si formano i futuri chef e pasticceri, seguendo un percorso che li porterà dalle aule alle cucine di grandi hotel e ristoranti.

Dove mangiare a Tuscania

Con queste premesse, è chiaro che a Tuscania si mangia bene, molto bene, anche nelle trattorie, nei ristoranti e nelle locande del paese. E noi potevamo non provare la cucina del territorio, secondo voi? 🙂 La scelta è caduta sul ristorante Il Terziere di Poggio Fiorentino, in Largo Torre di Lavello. Accanto c’è anche la storica trattoria “Da Alfreda“, dove eravamo stati in precedenza, ma noi abbiamo scelto il Terziere per due motivi: ci intrigava il locale, che vende anche prodotti della Tuscia e, soprattutto, aveva il menù con i prezzi ben visibile.

Una gita a Tuscania: scorci del paese

Una gita a Tuscania: scorci del paese

Il ristorante è a gestione familiare ed è stato ricavato nei locali di servizio del sovrastante palazzo medievale ed ancora conserva un grande forno: molto probabilmente una volta vi erano ospitate le cucine del palazzo. Arredato in modo semplice ed accogliente, ospita sulle sue pareti quadri di autori locali che si possono anche acquistare. Il menù è fortemente caratterizzato dalla saporita cucina viterbese o comunque  laziale in genere, con una predilezione per i piatti di carne e l’elaborazione del cosiddetto quinto-quarto (ho parlato nel post sul Mattatoio di Testaccio di Roma di questo particolare tipo di cucina) e l’uso di farro, orzo e legumi di difficile reperimento, come la cicerchia, i ceci neri, il fagiolo del purgatorio. Le porzioni sono abbondanti ma non a scapito della qualità e lo chef ha la capacità di creare abbinamenti di sapori  che si ricordano con piacere. Piccola cantina di vini interessante  (perfino lo sfuso della casa è notevole, della cantina Sergio Mottura di Civitella d’Agliano).

Cosa abbiamo mangiato:

Per antipasto ottimi nervetti lessati e ripassati con cipolla e vino (6€) e una selezione di salumi di cinghiale, accompagnati da un calice di vino Nenfro della Cantina Mottura (12€); il primo è stato da carrettieri (anche come quantità!) e quindi rigatoni con la pajata forse un filino troppo saporiti (8€) e tonnarelli ai rari funghi ferlenghi (Pleurotus eryngii), che crescono solo dove si trova la pianta della Ferula (10€). A seguire trippa alla tuscanese (con chiodi di garofano e spezie, buona! – 7€) e coda di vitella in umido (10€), accompagnati da ceci neri di Grotte di Castro (3e) e rape ripassate (3€). Impossibile farci stare anche il dolce!

Una gita a Tuscania: scorci  dal Parco di Lavello

Una gita a Tuscania: scorci dal Parco di Lavello

Informazioni utili:

  • Per arrivare a Tuscania: da Roma percorrere la Via Cassia in direzione Viterbo, dopo Vetralla svoltare a sinistra prendendo la SP 11; altrimenti, percorrere la Via Aurelia + Autostrada Roma-Tarquinia e qui prendere la SP3; da nord e da sud, autostrada A1 finio ad Orte, quindi raccordo Orte Tuscania e seguire poi le indicazioni;
  • Informazioni turistiche si possono trovare sul sito del Comune di Tuscania;
  • Il Terziere di Poggio Fiorentino – Largo Torre di Lavello, 6A, 01017, Tuscania (tel.  +39.0761-444029): aperto tutta la settimana, dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 22.00; carte di credito accettate e Wifi
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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