Al ristorante Ai Balestrari c’è vera cucina romana

Vivo a Roma e di frequente amici e lettori che non conoscono troppo la Capitale mi chiedono indicazioni sui ristoranti dove poter assaggiare la vera cucina romana: lo ammetto, non sono espertissima dei ristoranti della mia città (con Francesco andiamo molto spesso al ristorante, ma quasi sempre fuori Roma!) e a parte un paio di nomi, sempre gli stessi, non riesco a suggerire. Da poco la mia lista di ristoranti “sicuri” – quelli che potresti suggerire anche al tuo boss in ufficio senza paura di fare brutte figure! – si è arricchita con il Ristorante Ai Balestrari. Nello specifico, il ristorante che si trova in Via Alessandria 150, perché di ristoranti Ai Balestrari a Roma ce ne sono ben tre: il primo ad essere aperto nel lontano 1862 come Osteria “vino e cucina” si trova nell’omonima via nella zona di Campo de’ Fiori, uno è in zona Prati e da ultimo, appunto, c’è quello di Via Alessandria, a due passi da Porta Pia.

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Il  Ristorante Ai Balestrari di Via Alessandria è inserito in un quartiere di Roma – quello di Porta Pia – che è un po’ fuori dalle rotte turistiche classiche – nella zona ci sono diversi uffici pubblici, tuttavia non mancano hotel di qualità, ottimi collegamenti con i bus e proprio qui si trova il Museo Macro – Via Nizza, mentre per chi vuole ritrovare la Roma dei grandi parchi, a breve distanza ci sono i polmoni verdi di Villa Borghese e di Villa Torlonia. Fin dall’esterno ricorda una trattoria tradizionale, di quelle in cui si andava la domenica e nei giorni di festa per mangiare “come a casa” e bere un quartino di vino “di quello bbono“. Una volta entrati si trova un locale grande, con tanti tavoli apparecchiati con tovaglie di stoffa bianche a riquadri rossi e pareti decorate da fotografie con attori e personaggi romani de’Roma alle prese con spaghetti e bucatini oltre ad una divertente collezione di motti e proverbi romani incisi su tavole di legno e diversi richiami alla birra Peroni, il cui stabilimento storico si trovava proprio in Via Alessandria (ora è la sede del Museo Macro).

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Con Francesco siamo stati al Ristorante Ai Balestrari in un giovedì infrasettimanale, invitati a sperimentare – con libertà di critica – la cucina del locale. L’accoglienza calorosa, il menù capace di far venire l’acquolina in bocca solo a leggerlo, il vino schietto della casa (Merlot dei Castelli Romani il rosso, Falanghina il bianco) ed il sottofondo musicale mai invadente a base di stornelli e canzoni de Roma hanno contribuito a creare una piacevole atmosfera conviviale e ci hanno ben disposti alla degustazione, che nel nostro caso è iniziata direttamente con l’assaggio di un trittico di pasta ed è proseguita con un assaggio di secondi che più romani non si può! Tuttavia, nel caso si volesse scegliere un piatto unico, il consiglio è di puntare direttamente sul Gran Tagliere Ai Balestrari, a base di affettati misti, formaggi laziali, mozzarelle di bufala, polpette, trippa, coratella e fagioli con le cotiche, un vero compendio di cucina romana ampiamente sufficiente per due persone!

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Per il trittico di primi abbiamo scelto pasta alla carbonara, arrivata in tavola con croccanti pezzettini di guanciale (la crema a base di uova e pecorino era morbida al punto giusto e la pasta cotta al dente) quindi un assaggio abbondante di pasta all’Amatriciana, che mi è piaciuta parecchio per la consistenza dei bucatini e, per finire, un piatto da dividere in due di pasta cacio e pepe dove la differenza la fa il brodo utilizzato per mantecare il pecorino, al posto dell’acqua di cottura della pasta. Il secondo – solo stati solo assaggi, tranquilli! – come vi accennavo è stato all’insegna della romanità più verace e quindi vai di coda alla vaccinara, seguita da coratella d’abbacchio con le cipolle, da trippa al sugo. Per chi non ama la cucina del quinto quarto, sono disponibili anche scamorze alla piastra, saltimbocca alla romana, polpette, bistecche. Di contorno, cicoria ripassata (bene: ne’ troppo oleosa ne’ troppo asciutta, il peperoncino ben dosato) e da uno splendido, enorme carciofo alla giudìa, perfettamente aperto e croccante.  Una menzione a parte devo farla per la trippa: come da ricetta tradizionale, era aromatizzata con foglie di menta e a me ha immediatamente ricordato quella che cucinava mia nonna Paolina: ogni boccone, un ricordo d’infanzia!

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Come dolci della casa, il Ristorante Ai Balestrari propone i classici tiramisù, panna cotta, crostata di marmellata di visciole e un dolce che ricorda i pranzi delle domeniche di una volta, che a Roma terminavano quasi sempre con un vassoio di pasterelle o con, appunto, un dolce semplice e terribilmente goloso: ricotta freschissima lavorata con anice e guarnita con cioccolato o visciole. Al Ristorante Ai Balestrari è in funzione anche un forno a legna da cui vengono sfornate ottime pizze “alla romana”, ovvero estremamente sottili e ben condite. Anche la focaccia all’origano, che abbiamo ordinato al posto del pane, era ottima e saporita.

Quanto può costare una cena al Ristorante Ai Balestrari? Ovviamente, dipende da quanto e cosa ordinate ma un primo piatto abbondante, un secondo non da inappetenti, un contorno e un dolcetto, oltre a acqua e vino, circa di 38€ a persona. Nel caso della pizza, si parte da 5,50€ e si arriva fino a 10€ (e qui, un boccale di birra per accompagnarla ci sta benissimo: nel menù c’è una bella selezione di birre Peroni: classica, rossa, doppio malto, Nastro Azzurro e St. Stefanus).

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L’indirizzo del Ristorante Ai Balestrari, nelle tre sedi:

  • Campo de’ Fiori: Via dei Balestrari, 41 – aperto 12-15 e 19-23, tel. 06.6865377
  • Prati: Piazza dell’Unità, 27 – aperto 12-15 e 19-23, tel. 06.32111570
  • Porta Pia: Via Alessandria 150 – aperto 12-15 e 19-23,30, tel. 06.69304353 (dove siamo stati noi)

Se vi ho fatto venir voglia di cucina romana e anche voi volete provare il Ristorante Ai Balestrari, qui sotto trovate uno sconto del 15% da poter utilizzare in una qualsiasi delle tre sedi:  non dovete far altro che stampare il coupon (sul pc: tasto destro del mouse, apri immagine in un’altra scheda, salva immagine con nome; da smartphone è sufficiente copiare l’immagine nella libreria di foto) e presentarlo al momento del conto. Attenzione: lo sconto è valido solo fino al 31 marzo 2017!

Coupon-AiBalestrari dimensionato

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    La Folle Gennaio 25, 2017

    Sono stata in quello di Campo de’ fiori ma la carbonara non era così buona. Forse devo provare quest’altro!

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      Claudia Boccini Gennaio 26, 2017

      Non conosco quello di Campo de’ Fiori 🙂 Comunque – detto da chi in cucina ci sta volentieri e gli piace spadellare – fare alla perfezione la carbonara è davvero questione di attimi: basta un secondo di cottura in più e cambia tutto. Grazie mille per aver commentato!

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