Scalare il ghiaccio a Pontresina

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Non avrei mai pensato che fosse possibile scalare il ghiaccio e men che meno che fosse possibile farlo non su una montagna ma all’interno di una forra, un piccolo canyon scavato nel tempo dall’acqua di un ruscello, nel centro di una ridente cittadina svizzera! Ed invece si può farlo  a Pontresina, deliziosa cittadina svizzera del cantone dei Grigioni, dove l’impossibile si avvera e si può scalare una parete completamente fatta di ghiaccio, ovviamente muniti di corde, ramponi, piccozze ed avendone la capacità!

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Per arrivare a Pontresina dall’Italia il modo più semplice è salire a Tirano sul Trenino rosso del Bernina, che in poco più di due ore porta a destinazione: nel tragitto che da Tirano porta fino a St. Moritz i paesaggi cambiano continuamente e dalle altitudini medio-basse di Brusio e Poschiavo ben presto, tornante dopo tornante, si arriva ai 2253 mt. della fermata di Ospizio Bernina, circondati da vette che superano facilmente i 3.000 mt.. E’ vero, in inverno il freddo è intenso, la neve in quota abbondante ed il manto bianco muta i contorni dei panorami: le piccole frazioni, le stazioni giocattolo che sorgano su altopiani disabitati, i tanti laghetti alpini – adorabile il lago Palù, di un azzurro che più non si può – sembrano far parte di una fiaba dove tra i personaggi c’è posto anche per noi.

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Pontresina è una delle ultime stazioni dove ferma il Trenino rosso del Bernina prima di arrivare a St. Moritz (da cui dista meno di 8 km.): ugualmente votata al turismo di qualità, ha numerosi alberghi di alto livello (*) come la più nota e blasonata vicina, tuttavia più che il jet-set, i vip e le celebrità Pontresina attrae chi ama lo sport e vuole vivere un periodo di vacanze rilassanti a contatto con la natura. Nei dintorni di Pontresina ci sono delle piste da sci notevoli ed utilizzando il Trenino rosso del Bernina si arriva in breve tempo alla stazione ai piedi del Diavolezza, da cui parte una veloce seggiovia che porta sull’omonimo ghiacciaio oppure si può prendere la funivia per Piz Lagalb. Ma la vera sorpresa di Pontresina è la possibilità di scalare il ghiaccio a due passi dal centro cittadino!

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Tanti scalatori scelgono Pontresina per questa curiosa caratteristica: nella gola al di sotto del viadotto di Via dal Mulin, a poche centinai di metri dalla stazione ferroviaria, in inverno si crea – in parte naturalmente ed in parte con l’intervento dell’uomo – una spessa parete di ghiaccio, dove valenti alpinisti, appassionati e principianti si allenano e danno prova delle loro capacità atletiche. La parete è preparata con cura dalle guide alpine, che intervengono, laddove la natura non è riuscita a garantire solidità alla struttura, con getti d’acqua destinati a trasformarsi in ghiaccio dallo spessore ottimale. Per chi vuole provare l’ebrezza di scalare il ghiaccio ma non sa nemmeno come si tiene in mano una piccozza e come comportasi con la discesa in corda, a Pontresina ci sono scuole e maestri a cui rivolgersi: mai provare a scalare, men che meno il ghiaccio, se non si hanno le competenze e le conoscenze!

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Pontresina è bella, sofisticata quanto basta senza essere scostante ed è frequentata da un turismo di qualità: qui le abitazioni sono eleganti e con una storia, i negozi curati ed anche la cultura locale e della tradizione tenuta in debito conto: il piccolo Museo alpino invita alla scoperta della flora e della fauna delle montagne svizzere e a conoscere le vicende di scalatori e appassionati della montagna. Lungo la via principale, alcune statue scolpite nel legno riproducono momenti di vita quotidiana, gli edifici hanno colori pastello e graziosi decori. Certo, siamo in Svizzera e anche a Pontresina i costi sono decisamente da capogiro rapportati a quelli italiani, un caffè supera tranquillamente i 9 franchi svizzeri (più di 8€) e un pasto quasi monastico in una tavola calda – minestrina in brodo, petto di pollo alla piastra, patate –  non meno di 38 franchi svizzeri (circa 35€).

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Oggettivamente, Pontresina ed i suoi dintorni sono gradevoli, adatti ad un turismo di qualità che non ostenta più di tanto gioielli, pellicce e capi di moda ma ama il contatto con la natura. Attorno alla cittadina, inserita in una conca di cime che la preservano dai venti freddi, i numerosi boschi di pino cembro e larici invitano a lunghe passeggiate e per i più romantici la vicina Val Roseg, una valle chiusa al traffico dei veicoli a motore, si può raggiungere a bordo di una slitta trainata da cavalli che percorrono sentieri innevati (in estate, la slitta si trasforma in carrozza).

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A Pontresina oltre a scalare il ghiaccio si può sciare, fare fondo (ottime piste), giocare a curling, pattinare sul ghiaccio o semplicemente  fermarsi in uno chalet per prendere il sole.

Come afferma il sito dell’ente del turismo di Pontresina:

Qui il lusso è più vissuto che esibito

Informazioni utili:

  • Pontresina (CH) è nel Cantone dei Grigioni; si trova ad una altitudine di 1805 mt. sul livello del mare;
  • nella vicina Alp Languard, è possibile osservare una nutrita colonia di stambecchi;
  • per rilassarsi dopo un’intensa giornata sulla neve, gli impianti termali Bellavita di Pontresina sono il top;
  • il Museo Alpino in inverno è aperto dalle15 .30 alle 18.00. L’ingresso costa 8 franchi svizzeri
  • Pontresina, per la tipologia di piste e strutture, è adatta anche a vacanze sulla neve con i bambini
  • ricordatevi, meglio prenotare il Trenino Rosso del Bernina

(*) l’hotel Sarag è uno dei più lussuosi alberghi di Pontresina, aperto nel 1865

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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