Come organizzare un viaggio economico in Giappone

Mi son decisa a scrivere questo post su come organizzare un viaggio economico in Giappone perché ogni volta che racconto di averlo visitato per ben tre volte nel giro di poco più di 2 anni, la prima reazione di chi mi ascolta è di stupore per la scelta ripetuta della destinazione e quindi di curiosità per i costi sostenuti, perché a quanto pare nell’immaginario collettivo degli italiani il Giappone sembra essere uno dei luoghi più costosi del Pianeta.

Nel primo caso mi limito a spiegare con pazienza che il Giappone è molto grande e di sicuro un solo viaggio, di pochi giorni per di più, non permette di visitarne che solo una minima parte mentre per i presunti costi elevati – forse lo erano tanti anni fa, prima che venisse decisa la svalutazione dello yen – dimostro, esempi alla mano, che oggi il Giappone è sicuramente meno costoso rispetto a tante altre destinazioni internazionali. Ovviamente, se si sa cosa scegliere!

 Giappone low 2

Ecco quindi 8 consigli per organizzare un viaggio economico in Giappone, senza dimenticare un minimo di comfort:

  • il volo aereo: aspettatevi di riuscire ad organizzare un viaggio economico in Giappone di 15 giorni con circa 2.000€, di cui una buona fetta investita nel volo aereo e nei trasporti locali. Trovare voli per il Giappone a tariffe economiche non è troppo complicato ma non aspettatevi che siano stracciate perché è comunque una destinazione a migliaia di chilometri di distanza dall’Italia. Se prenotate il volo per tempo, difficilmente un biglietto andata/ritorno vi costerà più di 450-500 euro, e in qualche caso anche meno. I periodi migliori per acquistare il biglietto sono fine settembre-ottobre e gennaio febbraio, quando le compagnie lanciano offerte. Sempre meglio prenotare 3-4 mesi prima della partenza per trovare buone tariffe (sotto data i voli raggiungono cifre veramente elevate, che non giustificano il viaggio) e ricordatevi che se volete andare in Giappone nel periodo Hanami ovvero quando fioriscono i ciliegi (a seconda della zona geografica varia tra i primi di marzo e la metà di maggio), per trovare voli economici dovete prenotare con parecchi mesi di anticipo. Ancora: se vi è possibile preferite la rotta polare, più veloce ma se trovate un volo scontato di una delle compagnie orientali o medio-orientali di punta (Emirates, Quatar, Singapore) prendetelo senza indugi perché a fronte di un paio di ore di viaggio in più avrete in cambio un’eccellente qualità di servizio;

monaco Meiji Jiungo 1 gennaio 2017

  • l’aeroporto: Tokyo è lo scalo principale per chi vola in Giappone ed è servita da due aeroporti, uno cittadino (Haneda) ed uno a quasi 100 km. di distanza (Narita). A parità di costi, scegliete un volo che atterra ad Haneda, perché vi farà risparmiare tempi di percorrenza e spese di trasporto: 490 yen (meno di 5€) per raggiungere il centro di Tokyo da Haneda che diventano anche 2.400 yen (19 € circa)da Narita se utilizzate il treno veloce;
  • l’hotel: dormire in un capsule hotel (i ‘cubicoli’ per viaggiatori) o in un ryokan (tipica pensione giapponese) di qualità è spesso più costoso che dormire in una microscopica e spartana camera di un business hotel, dove però trovate sempre un vero letto con morbido piumone, una scrivania, aria condizionata, tv ed un bagno privato accessoriato. Un buon rapporto qualità-prezzo, con camere non troppo piccole e alcune comodità come un forno a microonde a disposizione lo offre la catena Dormy Inn, presente nelle principali città giapponesi. Altrettanto valida (e più moderna nel concept) è la catena Flexstay Inn. Quanto può costare un hotel economico? Si parte dall’equivalente di 35€ a persona in una camera doppia e difficilmente si superano i 60€. Un consiglio: evitate di fare colazione in hotel a meno che non sia già compresa già nella camera, spesso costa quanto un pranzo in un ristorante economico e voi potete risolvere il primo pasto della giornata (e risparmiare!) acquistando biscotti, latte, pane in uno dei micro supermercati di quartiere ed utilizzando il bricco bollitore – presente in tutte le stanze di hotel giapponesi – per farvi il tè o una tazza di caffè solubile.

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  • i pranzi e le cene: nutrirsi in Giappone può essere incredibilmente gustoso ed anche economico, soprattutto nelle grandi città dove si trovano piccoli ristorantini che offrono calde e saporite ciotole di ramen, zuppe, riso con carne o pesce, cotolette di maiale panate e fritte. Difficilmente per pranzo spenderete più di 1.200 yen (meno di 10€), qualche cosa in più a cena. Ricordatevi che molti ristorantini mettono in vetrina gli ‘esempi’ in plastica delle pietanze e quasi sempre sono set completi con riso, zuppa, pietanza e verdura, assolutamente sufficienti per sfamarsi. Consiglio: evitate le zone centrali e turistiche delle grandi città ma non esitate a tuffarvi nei ristoranti utilizzati dagli impiegati. Ricordatevi poi che in Giappone non tutti i locali commerciali sono a piano strada per cui controllate se ci sono cartelli che indicano ristorantini nei piani inferiori o superiori di un edificio. Ancora: in caso di necessità le principali stazioni ferroviarie hanno settori dedicati alla ristorazione veloce (nella stazione di Tokyo ad esempio c’è proprio una via sotterranea dedicata ai ristoranti!) e sempre nelle stazioni si vendono i vassoi da viaggio, gli Ekibento, nati per essere portati in treno ma che possono ugualmente rappresentare un buon compromesso per risparmiare sulla spesa visto che se ne trovano anche a 600 yen e  prevedono un assortimento completo di cibo;
  • i mezzi pubblici: non si può risparmiare più di tanto visto che i costi sono fissi ma ci si può facilitare la vita prendendo una Suica Card (*) in cambio di 500 yen (denaro che viene rimborsato quando si restituisce la tessera) e caricandola di volta in volta con denaro da utilizzare per pagare “a scalare” gli ingressi in metropolitana/bus o caricandoci sopra un biglietto giornaliero per utilizzare i trasporti urbani, il cui costo varia da città a città ed in base alla tipologia di mezzi consentiti ed è sicuramente un buon affare se si ha in programma di utilizzare spesso il servizio pubblico urbano. Altro grosso risparmio se ci si sposta da una città all’altra con il treno è acquistare ancor prima di partire un JRPass, la tessera che permette di utilizzare senza limite i veloci treni giapponesi.

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  • i Musei ed i Templi: tranne rare eccezioni nei Musei giapponesi si paga quasi sempre, ma i costi sono abbastanza contenuti (tra i 200 ed i 700 yen, al massimo 5€). Soprattutto a Tokyo c’è molto da vedere en plein air e quindi tutto gratuito. Inoltre, non si paga per accedere ai Giardini orientali del Palazzo imperiale ne’ è necessario acquistare alcun biglietto per salire fino in cima alle Torri del Palazzo del Governatorato ed ammirare o sterminato panorama cittadino (e se vi dice bene, pure il Monte Fuji!). Altrettanto gratuito è l’ingresso nei recinti dei templi buddisti e shintoisti (Senso-ji, Meiji Jingu ad esempio) ma datemi ascolto, fate una piccola offerta (bastano 100 yen, meno di 1 euro) e quasi tutti i grandi parchi cittadini. Inoltre, se andate sull’isola di Odaiba, potete accedere gratuitamente al museo-showwoom della Toyota dove si possono ammirare i prototipi e ci sono tanti giochini educativi interattivi. A Kyoto  in quasi tutte le attrazioni più famose (Tempio d’oro Kinkaku-ji, tempio zen Ginkaku-ji, il Castello Ni-jo si paga l’ingresso)mentre la visita al Mausoleo ed al Museo della Pace di Hiroshima è pressoché gratuito considerato che il biglietto di ingresso costa pochissimi yen.
  • visite guidate: valutate la possibilità di prenotare visite guidate gratuite o a basso costo grazie alle Associazioni di guide volontarie. Ce ne sono un po’ in tutto il Giappone ed è anche una bella occasione per conoscere gli usi e la cultura giapponese;
  • benessere e relax:  nelle piccole cittadine giapponesi non dimenticate di provare l’esperienza degli Onsen nei bagni pubblici. Con poche centinaia di yen potete regalarvi un momento di benessere totale, avvolti nelle calde acque (purtroppo a Tokyo non ce ne sono molti e quei pochi costosi o inseriti all’interno di hotel). Un centro Onsen a Tokyo è sull’isola di Obaida, ma è piuttosto caro.

(*) Suica Card: vale a Tokyo ed in alcune altre città del Giappone

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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