Cosa vedere a Pistoia Capitale della Cultura

Sono davvero contenta che questo anno sia all’insegna di Pistoia Capitale della Cultura 2017: la città toscana, di cui ho parlato in post precedenti (trovate i link in fondo), merita davvero questo riconoscimento! Pistoia non è un meta di viaggio che si sceglie facilmente, eppure è Toscana – vera Toscana! – tanto quanto le ben più note Firenze, Siena, Lucca, Arezzo: soffre un po’ – come meta turistica –  la vicinanza con Firenze, città iconica che fagocita i turisti ma un po’, forse, dipende anche dalla sua quasi innata ritrosia a comparire. Pistoia non ama mettere in piazza la sua merce preziosa fatta di Chiese medievali, piazze caratteristiche, palazzi nobili o musei di respiro internazionale, ma aspetta che gli acquirenti si avvicinino a lei e solo allora, con il garbo che la contraddistingue, mostra i sui tesori.

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Pistoia è Capitale della Cultura 2017 non a caso: è una città colta, dove il ragionar di libri, arte, musica e teatro è comune e non è insolito che esperienze innovative, arti minori e creatività trovino spazio tra le mura pistoiesi: tante sono le manifestazioni che vengono organizzate (una tra tutte: Pistoia Blues), tanto a poter affermare che Pistoia è una delle città Toscana in cui la sperimentazione è di casa, un Comune dove sono capaci di mettere in piedi manifestazioni uniche come Un Altro Parco in Città (UAPC), a cui abbiamo partecipato in qualità di blogger all’edizione del 2014.

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Gli itinerari di visita di Pistoia includono sempre la visita della Cattedrale di San Zeno e l’attiguo campanile, il Battistero di San Giovanni in Corte, i Palazzi Pretorio, Vescovile e Comunale, la Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, la Fortezza medicea di Santa Barbara. Ma cosa visitare di insolito a Pistoia Capitale della Cultura 2017? Quali indirizzi meno noti meritano di essere svelati?

Ecco quindi 5 indirizzi insoliti da non perdere a Pistoia Capitale della Cultura 2017 

  • La Biblioteca san Giorgio, progettata dall’architetto Massimo Pica Ciamarra, realizzata in quelle che erano le vecchie Officine San Giorgio della Breda: la struttura a volte della sala di accesso richiama nelle linee i grandi capannoni industriali e l’ambiente è più simile ad una piazza cittadina che ad un buio luogo di conservazione di volumi. Alla Biblioteca San Giorgio gli spazi sono aperti, ci sono punti relax con arredi di design, colori vivaci che si contrappongono al legno degli scaffali e soprattutto un imponente patrimonio librario in continuo incremento.  Non manca, all’interno della Biblioteca, il richiamo alla cultura e tradizione vivaistica della città: nella Galleria centrale è stato piantato un albero, attorno cui ruota il fermento culturale della struttura che non si limita ad essere luogo di scambio e prestito di volumi ma assolve le funzioni di centro d’arte, polo didattico e divulgativo. Dove si trova: via Sandro Pertini, area ex Breda (poco distante dalla stazione ferroviaria) – ingresso gratuito;
  • Il Cinema Eden, conosciuto anche come Galleria Vittorio Emanuele si trova in via degli Orafi 54, strada che parte da Piazza del Duomo : allure di inizio ‘900 per una struttura nata come teatro e quindi trasformata in cinema. Da segnalare l’uso di materiali come ghisa, ferro battuto e la presenza di grandi superfici vetrate. Le decorazioni ornamentali del soffitto ligneo e della facciata sono a tema floreale e zoomorfo e svelano anche ai profani che siamo in presenza di un esempio di stile Liberty . L’ambiente è piccolo, raccolto, particolare: insomma, da vedere!

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  • Il Convento del Tau, edificio religioso che risale al XV° secolo ed utilizzato fin quasi alla fine del XVIII° secolo come Convento dall‘Ordine ospitaliero di S. Antonio Abate o del Tau, è oggi trasformato in Museo e Centro di Documentazione dedicato allo scultore e artista pistoiese Marino Marini. Nella Chiesa sconsacrata restano gli affreschi di Niccolò di Tommaso  e della sua scuola e vi sono esposte alcune opere bronzee di Marini, tra cui il Cavaliere e Il Grande Grido. Dove si trova: Corso Silvano Fedi, 30 (non distante dalla stazione ferroviaria) – biglietto ingresso 3,50€, previste riduzioni;
  • Visitare la casa-studio di Fernando Melani è una di quelle esperienze che valgono il viaggio a Pistoia ma che vanno programmate per tempo: all’interno della casa dell’artista pistoiese vissuto tra il 1907 e il 1985 che nel corso della sua vita ha aderito alle correnti concettuali, astratte e minimali, sono conservate oltre 2800  opere che saturano e invadono gli spazi abitativi seguendo un criterio cronologico che si snoda nei diversi livelli dell’edificio. Il percorso inizia dalla soffitta, dove sono conservate – quasi stratificate – le opere degli anni ’60 con sculture ed oggetti (non so come altro definirli!) dove prevalgono come materiale utilizzato il metallo e il filo di ferro. La produzione degli anni ’70 occupa invece il soggiorno del primo piano mentre nella biblioteca è allestito il cosiddetto Bucato, ovvero tele pittoriche colorate sono stese su corde che corrono da una parte all’altra della stanza. Sulla scala che collega i diversi livelli dell’edificio è appoggiata una collezione di quotidiani e riviste. Dove si trova: Corso Gramsci, 159, Pistoia. Ingresso gratuito su appuntamento (chiamare la mattina tra le 8.30 e le 14,0 0 al tel. 0573.371279);

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  • L’Ospedale del Ceppo: fino a qualche anno fa era un ospedale funzionante e a servizio della comunità nonostante l’edificio risalga al XIII° secolo. Il modo migliore per visitarlo? Con una visita guidata, che comprende anche il percorso nella Pistoia sotterranea e la visita del Teatro Anatomico, in stile neoclassico. Lungo l’itinerario sotterraneo si scoprono i diversi strati della città, i vasconi dei lavatoio, la macina del frantoio che funzionava grazie alla forza idrica del Torrente Brana – il cui corso è stato poi deviato per evitare i continui impaludamenti – che scorreva sotto i vecchio Ospedale, famoso anche per il fregio di terracotta che raffigura le Sette Opere di Misericordia e i medaglioni di Giovanni della Robbia. Si prosegue poi la visita alle sale storiche dell’Ospedale e al più piccolo Teatro anatomico del mondo, nel cortile interno dell’Ospedale. Dove si trova: Piazza Papa Giovanni XXIII, per prenotare visite guidate contattare Pistoia Sotterranea, tel. 0573.368023. La visita guidata – circa 1 ora – costa 9€ a persona.

Come si arriva a Pistoia: 

  • aeroporti più vicini: Firenze e Pisa
  • stazione ferroviaria sulla linea Firenze – Lucca – Viareggio
  • autostrada: è sulla direttrice della Firenze-Mare (che collega Firenze con Pisa)

Seguendo il link: sito Pistoia Capitale della Cultura 2017

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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