Perché visitare il Parque del Buen Retiro di Madrid

Non sono esperta di piante o fiori per cui il post di oggi –  sul perché visitare il Parque del Buen Retiro di Madrid sia una gran buona idea – non indulgerà in terminologie botaniche ma si focalizzerà sulle attività che è possibile praticare in questo grande parco pubblico nel cuore della Capitale spagnola, un indirizzo prezioso per i madrileni ma ancor più per i turisti accaldati.

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Parque del Buen Retiro di Madrid – l’Estanque Grande

Madrid può contare su alcuni grandi polmoni verdi che contribuiscono a renderla una città in cui è molto piacevole abitare: a parte l’immensa estensione di Casa de Campo, una volta riserva di caccia ed oggi il più grande parco pubblico della città, nelle immediate vicinanze di Plaza de España c’è il Parque de l’Oeste (dove è stato collocato il Tempio di Debod) mentre vicino al Palazzo Reale ci sono i Jardines del Campo del Moro e il Parque de Atenas (si vede dal Cavalcavia Segovia). Tuttavia il giardino più frequentato, quello dove nei giorni di festa è facile trovarsi a passeggiare insieme ai madrileni è proprio il regale Parque del Buen Retiro, a due passi dal Paseo del Prado e dalla Puerta de Alcalá.

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Parque del Buen Retiro di Madrid – il Palazzo di Cristallo

A maggior ragione se visitate la capitale spagnola nei mesi più caldi, il Parque del Buen Retiro di Madrid è un indirizzo da individuare attentamente sulla cartina: troverete boschetti (ci sono più di 15.000 alberi e alcuni provengono da paesi esotici che una volta facevano parte dell’impero coloniale spagnolo) sentieri ombreggiati, giardini formali e panchine dove riposarvi prima di riprendere le maratone di visita della città. In più, al Parque del Buen Retiro di Madrid trovate un grazioso laghetto artificiale, l’Estanque Grande, su cui domina l’imponente statua del Re Alfonso XII: qui con pochi euro potete noleggiare una barchetta e divertirvi a navigare e prendere il sole! A noi questo grande parco curato è piaciuto tanto per la sua atmosfera, tranquilla e rilassata, esattamente quel che ci vuole dopo lunghe ed infinite passeggiate per le caotiche vie di Madrid e dopo una estenuante  visita al Museo del Prado. Lo ammetto: io non sarei più voluta venir via!

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Ma non solo: all’interno del Parco – ben 125 ettari di estensione – ci sono edifici che vengono utilizzati dal Museo Reina Sofia per ospitare mostre ed esposizioni di arte contemporanea. Nello specifico, si tratta del Palacio de Cristal, una grande e scenografica serra con struttura di vetri e ferro che affaccia su uno stagno popolato da cigni neri e da piante originarie delle Filippine, ed il Palacio de Velázquez, edificio in mattoni con la facciata decorata da fregi e frontoni. Entrambi sono stati costruiti su progetto dell’architetto Ricardo Velázquez Bosco, tra il 1884 ed il 1887. Da visitare, poi, un edificio curioso, la Casita del Pescador, un piccolo edificio, forse un casino di caccia, nel mezzo di uno stagno.

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Parque del Buen Retiro di Madrid – Palazzo Velasquez, interno

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Parque del Buen Retiro di Madrid – Palazzo Velasquez, esterno

Sempre inseriti nel Parque del Buen Retiro di Madrid ci sono alcuni giardini tematici: la Rosaleda (il roseto), i Jardines Cecilio Rodriguez (di stile formale), il Parterre (giardini all’italiana, con elementi curiosi di arte topiaria). E poi un piccolo teatro delle marionette (Teatro de Títeres, al momento chiuso per lavori di ristrutturazione), un teatro-centro espositivo (Casa de Vacas, dal nome dell’edificio costruito nel 1874 come stalla per mucche da latte), un ristorante – sala per spettacoli – night club (Florida Retiro, si trova dietro all’Estanque), una biblioteca pubblica (Biblioteca Publíca Eugenio Tría) diversi bar/chioschi, un grande vivaio (che però si può visitare solo tramite visite guidate), un centro sportivo con campi da tennis e di calcio ed un’area dedicata ai giochi dei cani. In più, il Parco è un museo a cielo aperto, con tantissime statue e fontane.

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Parque del Buen Retiro di Madrid – Fuente de la Alcachofa

A proposito di statue e di fontane: lungo il Paseo de la Argentina ci sono le statue di tutti i dei re di Spagna e sul viale che costeggia l’Estanque e attraversa il Parque del Buen Retiro di Madrid oltre a tre fontane piuttosto note – la Fuente de los Galápagos, la Fuente de las Esfinges e la Fuente de la Alcachofa, una quarta è particolarmente controversa per la sua statua, la Estatua del Ángel Caído, ovvero l’Angelo Caduto – che, se i miei ricordi di catechismo non sono del tutto appannati, è Lucifero.

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Parque del Buen Retiro di Madrid – orchestrina

Un’ultima segnalazione: accanto ai campi sportivi c’è un luogo molto particolare, dove l’emozione fa brutti scherzi e le lacrime sfuggono anche senza volerlo; è il Bosque del Recuerdo, una collinetta artificiale su cui sono stati piantati 192 alberi tra olivi e cipressi, uno per ogni vittima della strage terroristica della stazione di Atocha che ha colpito Madrid l’11 marzo 2004.

Ma perché andare al Parque del Buen Retiro? Giusto qualche idea, prendendo spunto dagli stessi madrileni:

  • andare  in bicicletta
  • ascoltare concerti estemporanei
  • visitare mostre
  • andare in barca
  • far giocare i bambini
  • fare jogging
  • leggere un buon libro
  • rilassarsi
  • sfuggire alla calura della controra
  • prendere l’aperitivo
  • dare mangiare agli uccellini ed alle papere
  • fare sport
  • prendere il sole
  • riposarsi
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Parque del Buen Retiro di Madrid – statua equestre Re Alfonso XII

Informazioni utili sul Parque del Buen Retiro di Madrid:

  • Orario di apertura: da 1° ottobre a 31 marzo 6.00/22.00; da 1° aprile a 30 settembre 6.00/24.00
  • Come arrivare: metropolitana linea 2, fermata Retiro oppure con i bus, sia quelli che fermano in Paseo del Prado che a Calle de Alcalà. Il Parque del Buen Retiro di Madrid è a distanza di breve passeggiata anche dalla stazione ferroviaria di Atocha, dove fermano i treni delle Cercanias (in pratica, i treni locali).
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Parque del Buen Retiro di Madrid

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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