Cerchi informazioni per un viaggio a Bucarest?

Bună dimineața! Il “Buon giorno” oggi ve lo porgo in lingua rumena insieme ad un post pieno di tante informazioni per un viaggio a Bucarest: noi abbiamo visitato la capitale rumena durante un lungo fine settimana di metà marzo, speso tra camminate lungo i Boulevard, passeggiate nei parchi, scoperte di musei piacevolissimi, libagioni abbondanti ma sempre accompagnati da un cielo perennemente grigio e da pioggia fredda, che hanno contribuito a rendere struggente – ed allo stesso tempo ancor più affascinante – una città che possiede una doppia anima, che vive di contrasti, indissolubilmente legata al suo passato più o meno oscuro tra edifici storici perfettamente ristrutturati ed altri logorati dalla scarsa manutenzione, una città in cui si arriva – per quanto non si voglia ammetterlo – con un po’ di timore dovuto alla scarsissima conoscenza della Romania, un ‘non conosciuto’ costruito sul sentito dire e intriso di inesistenti spauracchi: timore che rapidamente si trasforma in sorpresa, entusiasmo quasi, per una città fondamentalmente tranquilla e sicura, che nonostante tutto e tutti è vivace e vitale ed in cui l’arte, il teatro, la sperimentazione si fanno spazio e cercano di emergere in una situazione oggettivamente non sempre facilissima.

La città ha una doppia anima, dicevo: da una parte gli anziani che ancora oggi rimpiangono l’epoca del comunismo (si stava meglio quando si stava peggio, è un detto italiano ma si applica a tanta realtà del mondo) e dall’altra chi ha voglia di sentirsi europeo o comunque cittadino del mondo ed ha voglia di un riscatto sociale, morale, politico; da una parte la Bucarest dei palazzoni in cemento in stile soviet tutti uguali uno all’altro e dall’altra la Bucarest dei quartieri borghesi fatti di villette ed edifici art noveau (bellissimi quando ristrutturati, struggenti con i segni del tempo).

Bucarest - Parohia Biserica Albă - lungo Calea Victoriei

Bucarest – Parohia Biserica Albă – lungo Calea Victoriei

Passeggiare lungo l’elegante Calea Victoriei, scoprire in Piața Roma una statua della Lupa romana, con tanto di Romolo e Remo, che lega la storia antica di Bucarest a quella di Roma (Traiano conquisto la Dacia, trasformandola in provincia romana); ascoltare il canto di un Pope ortodosso levarsi nell’aria ed entrare in una delle splendide Biserche, chiese ortodosse dagli interni mirabilmente affrescati; fermarsi ad acquistare per pochi Lei dolci squisiti che sanno di semplicità e di tradizioni agricole, ci ha ripagato della delusione di non esser potuti entrare nell’enorme (e indubbiamente brutto) Palazzo del Popolo, un monolite di cemento e marmo della Transilvania dalle linee squadrate, voluto da Nicolae Ceausescu, dove oggi si riunisce il parlamento rumeno e dove in un’altra ala del palazzo è ospitato il MNAC, il Museo nazionale di arte contemporanea.

Ci siamo consolati visitando tre piccoli e bellissimi musei, inseriti in abitazioni storiche, con percorsi curati e custodi capaci di trasformarsi in guide espertissime. Come primo post sulla capitale rumena, mi limiterò quindi a fornirvi le basilari informazioni per un viaggio a Bucarest, qualche indicazione pratica e alcuni suggerimenti mentre nei post successivi (ce ne saranno almeno un paio più avanti) proverò a raccontarvi l’itinerario seguito ed a scendere nei dettagli.

Come prima cosa, un consiglio pre-partenza: evitate di spendere denaro acquistando guide cartacee in italiano su Bucarest (parlo per esperienza diretta: noi abbiamo acquistato su Amazon la Guida Bucarest di Morellini editore, ma secondo il mio parere personale mi è sembrata poco esaustiva). Molto meglio, per organizzare in anticipo la vostra visita a Bucarest, prendere appunti utilizzando il sito web dell’Ente rumeno del turismo (che ha una sezione in italiano); in più, potete scaricare gratuitamente il pdf della guida in inglese In Your Pocket su Bucarest, che oltre alla versione digitalizzata di quella cartacea, distribuita negli hotel, ne ha anche una in versione App per smartphone. E’ aggiornata di frequente, contiene gli indirizzi e le recensioni di locali e ristoranti e vi fornisce tante informazioni per un viaggio a Bucarest sereno.

Bucarest - Ateneul Român

Bucarest – Ateneul Român

Perché scegliere Bucarest come destinazione di viaggio?

Bucarest è la capitale della Romania, Nazione entrata a far parte dell’Unione Europea dal 1° gennaio 2007, ed è una capitale che al visitatore frettoloso appare sospesa tra un passato difficile ed un futuro che stenta a decollare. Al di là degli aspetti politici, su cui non mi soffermo perché non sono in grado di valutare, visitare Bucarest è un’ottima scelta soprattutto perché, come già accennavo, vi convivono più anime e più stili: nella parte nord della città (quella delle élite politiche ed economiche) sopravvive l’assetto urbanistico di fine ‘800 – inizio ‘900 ed è facilissimo imbattersi in numerosi esempi di abitazioni in stile Art Noveau  di ispirazione parigina, Jugendstile viennese o con influssi della Bauhaus di Berlino. In questa zona della città ci sono ampi viali che si rifanno ai Boulevard della Capitale francese, parchi pubblici estesi e curatissimi, numerosi edifici dichiarati patrimonio nazionale mentre nella parte sud della città, prima di arrivare alle periferie caratterizzate dai palazzoni edificati negli anni ’50 e ’60 per la classe operaia, si incontrano alcuni edifici governativi tra cui rileva l’imponente palazzo del Parlamento, noto appunto anche come Casa del Popolo.

Altro motivo di visita sono le tante Biseriche (chiese ortodosse) affrescate in stile bizantino, di cui Bucarest è particolarmente ricca. Inoltre, il cuore storico della città, Lipscani, sebbene oggi parzialmente stravolto dalla presenza di fin troppe birrerie e locali, consente di fare un tuffo nell’atmosfera della Bucarest di inizio ‘900, quando la città era a ragione considerata tra le capitali  dell’est più vivaci, piena di negozi, teatri, bar, centri di arte e di cultura. La “Petit Paris“, la chiamavano, e vedendo alcune foto dell’epoca, l’appellativo era tutto meritato.

Non ultimo, ma altrettanto importante, Bucarest dista dall’Italia meno di due ore di volo (da Roma sono 1 ora e 45 minuti) e gli hotel ed i ristoranti hanno costi più che sostenibili. E di questi tempi non è poco!

Bucarest - Biserica Crețulescu

Bucarest – Biserica Crețulescu

Gli itinerari di visita dei principali monumenti, parchi e palazzi di Bucarest si trovano lungo assi viari che percorrono da nord a sud la città, orientativamente definito tra Piața Presei Libere e Piața Unirii e dalle relative vie laterali; altro punto nevralgico per palazzi e musei interessanti è Calea Victoriei, via che parte da Piața Victoriei e arriva poco distante da Piața Unirii. Non pensate di andare da una parte all’altra sempre e soltanto a piedi: se siete buoni camminatori si può fare ma in ogni caso le distanze sono importanti e vi ritroverete a macinare chilometri senza nemmeno accorgervene! Per spostarvi a Bucarest potete utilizzare gli autobus (a costo davvero minimo) oppure prendere uno degli innumerevoli taxi che percorrono la città.

Quali documenti occorrono per un viaggio a Bucarest?

Bucarest, pur essendo parte dell’Unione Europea, non applica l’Accordo di Schengen quindi preparatevi a fare la fila al controllo documenti sia che arrivate via aereo sia che raggiungete la città in treno (in questo caso, il controllo viene fatto alla frontiera). E’ accettata anche la carta d’identità in corso di validità ma potreste essere assoggettati a controlli più minuziosi – al varco di controllo passaporti dell’Aeroporto ho visto perfino utilizzare una lente di ingrandimento per verificare la filigrana dei documenti – mentre con il passaporto a lettura elettronica il controllo è velocissimo. Quindi: se volete visitare Bucarest non correte al Commissariato per fare il passaporto, ma se lo avete, portatelo con voi!

A scanso di problemi e con tutti gli scongiuri del caso, potrà essere utile portare con voi la tessera sanitaria nazionale  ma assai meglio se avete un’assicurazione sanitaria per viaggi all’estero in modo da poter utilizzare in caso di necessità le strutture private: in città ce ne sono davvero tante, così come studi dentistici e di chirurgia estetica. In tutti i casi, il personale medico ed infermieristico rumeno è capace e con una valida formazione.

Bucarest - Biserica Sfântul Vasile cel Mare

Bucarest – Biserica Sfântul Vasile cel Mare

Che moneta si usa a Bucarest? Come pagare? Costo della vita?

Tra le informazioni per un viaggio a Bucarest, importante è segnalare che la Romania, pur essendo un membro dell’Unione Europea, non fa parte della zona Euro per cui per tutti i pagamenti in contanti si usa la valuta locale, il Leu (Lei al plurale), suddiviso a sua volta in centesimi, i bani. I bani sono in moneta, i Lei in carta plastificata ed il taglio più piccolo è 1 Leu.

Per darvi un’idea del potere di acquisto, alla data del 13.3.2017, al cambio ufficiale ad 1€ corrispondono 4,55 Lei. Al ristorante al massimo abbiamo speso 180 Lei, ovvero 40€ in due (con antipasto, zuppa, piatto principale, dolce e birra), un dolcetto ed un caffè sono costati 8 Lei (1,70€), al supermercato abbiamo fatto la spesa del viaggiatore (3 litri di acqua minerale qualche snack, una confezione di fazzoletti di carta e pure un paio di birre in lattina e due succhi di frutta grandi) spendendo 26 Lei (5,70€). Un biglietto di autobus per una corsa urbana costa 1,3 Lei (meno di 30 centesimi di euro!) ed un biglietto giornaliero con carta ricaricabile Activ Card 8 Lei (1,75 €).

Bucarest - Palatul CEC - sede della Banca CEC

Bucarest – Palatul CEC – sede della Banca CEC

Se il basso costo della vita, unito ad un cambio più che vantaggioso, sono un punto a favore per chi viene a Bucarest per turismo, purtroppo così non è per chi a Bucarest ci deve vivere e quindi non stupitevi se vi capiterà di vedere, accanto a manager e giovani che trasudano denaro, uomini e donne dignitosi ma piuttosto dimessi. Uno stipendio operaio corrisponde infatti a circa 1.400 Lei, ovvero circa 300€ (così ora sapete perché tante aziende italiane hanno delocalizzato la loro produzione in Romania!) mentre un chilo di pane costa circa 6 Lei ed un litro di benzina  5,12 Lei. Attenzione: alcuni negozi accettano anche gli Euro, però con un cambio non vantaggioso così come alcuni prezzi – viaggi, tariffe aeree, escursioni organizzate nei dintorni – sono sempre espressi in Euro.

Poiché in Italia è difficilissimo trovare Lei da acquistare ed ancor più da rivendere e se li trovate è perché ci guadagnano troppo con il tasso di cambio, la cosa migliore da fare, una volta atterrati all’aeroporto Henri Coanda di Bucarest, è prelevare la valuta locale ad uno dei bancomat che si trovano nella sala degli arrivi ma, consiglio, non cambiate più di 20-30€, giusto quanto serve per prendere un taxi ed arrivare in città in quanto abbiamo notato che il Bancomat dell’aeroporto applica un tasso meno vantaggioso di quelli che si trovano in centro, (comunque parliamo di una differenza nell’ordine di meno di 20 bani). Successivamente potrete prelevare quanto necessario ad uno dei tanti sportelli bancomat che si trovano lungo le vie principale (di sicuro, perché lo abbiamo utilizzato più volte, c’è uno sportello della Banca Ing Direct che eroga Lei al cambio ufficiale, si trova quasi di fronte all’hotel Novotel di Calea Victoiei). A Bucarest si può anche pagare con carta di credito, ma noi per una volta abbiamo preferito usare i contanti anche perché ci siamo resi conto di aver prelevato ben più di quanto necessario.

Bucarest - Casa Poporului - Palatul Parlamentului

Bucarest – Casa del Popolo – Palatul Parlamentului

Come spostarsi in città? Come raggiungere il centro dall’aeroporto Henri Coanda?

Se volete spendere poco, anzi pochissimo, per spostarvi in città utilizzate i mezzi pubblici – bus, tram, filobus – della RATB, la compagnia dei trasporti di Bucarest: all’arrivo all’Aeroporto internazionale Octopeni-Henti Coanda acquistate la carta ricaricabile per i mezzi pubblici Activ Card (circa 3,7 Lei) e caricateci qualche decina di Lei. Come scritto poco più sopra, un biglietto giornaliero costa 8 Lei mentre 2 viaggi con i bus espressi 780 e 783 che dall’aeroporto portano fino in centro costano 7 Lei. Per ricaricare la Card ci sono diversi chioschi, i cui indirizzi sono nella sezione Tickets/Centers for Issuing and Reloading del sito web menzionato poco sopra.

Bucarest - Teatrul Național București

Bucarest – Teatrul Național București

Altra alternativa è prendere un taxi: a Bucarest ce ne sono tantissimi, li riconoscete perché sono gialli, sulla fiancata hanno sia il numero di riconoscimento che il costo per chilometro mentre sul tetto hanno una luce a mo’ di semaforo: verde se sono liberi, rossa se occupati. Il costo di un taxi, per noi italiani, è davvero minimo (1,39 Lei per chilometro percorso o 13.90 Lei per ora di attesa) e vi consiglio di utilizzarli se non volete sbattervi sui mezzi pubblici, comunque veloci e abbastanza nuovi, oppure non volete perdere tempo. Al massimo, noi abbiamo speso 10 Lei, mancia inclusa (quindi 2,20€) per tragitti dall’hotel al centro città oppure per raggiungere il Parlamento. Per raggiungere l’aeroporto e prendere il volo di rientro, invece, ce la siamo cavata con 30 Lei per la corsa + 10 Lei di mancia (onestamente, a me 2,20 € in meno non cambiano la vita mentre ad un tassista rumeno ed alla sua famiglia forse la migliorano, anche se di poco).

Bucarest - Aeroporto Octopeni Henri Coanda - sala degli arrivi - le macchine per chiamare il taxi

Bucarest – Aeroporto Octopeni Henri Coanda – sala degli arrivi – le macchine per chiamare il taxi

Se volete utilizzare il taxi per raggiungere la città dall’aeroporto, vi consiglio di utilizzare le macchinette gialle per le prenotazioni che si trovano nella sala degli arrivi: vi viene rilasciato uno scontrino con su scritto il numero del taxi ed il tempo di attesa. Qualche avvertimento: i taxisti, come spesso accade – anche qui a Roma, ve l’assicuro per esperienza diretta! – tendono a farvi fare un giro più lungo per farvi spendere qualche Lei in più, in ogni caso basta far capire che sapete esattamente dove andare – capiscono l’italiano quasi tutti, dite che avete consultato la mappa! – e non avrete sorprese. Altra cosa: attenzione a quando pagate la corsa perché tendono ad arrotondare il prezzo segnato sul tassametro (in pratica si auto concedono la mancia, che invece dovrebbe essere a discrezione del cliente) con la scusa che non hanno resto, per cui se non è vostra intenzione lasciarla, cercate di avere a disposizione sempre banconote di piccolo taglio e spiccioli. Un paio di altri consigli: se vi dovesse servire un taxi in città, lo potete fermare per strada alzando un braccio dopo aver verificato che abbia la luce verde accesa e controllate sempre che abbia il tassametro in funzione.

Se da Bucarest dovete raggiungere qualche località dei dintorni (Snagov ma anche Sinaia, ben più lontana), contrattate sempre prima il prezzo: spesso cercheranno di vendervi la corsa in euro ma abbiate cura di verificare che l’importo pattuito comprenda sia il viaggio di andata che quello di ritorno oltre all’eventuale attesa. Altrimenti, per visitare località turistiche fuori Bucarest, appoggiatevi ad una agenzia di visite guidate, come la Mr. Tripp su Calea Victoriea. Vi costerà di più senz’altro, ma evitate ogni pur minima complicazione.

Bucarest - Biserica Stavropoleos - vicino al ristorante tradizionale Caru cu Bere

Bucarest – Biserica Stavropoleos – vicino al ristorante tradizionale Caru cu Bere

Cosa si mangia a Bucarest?

La cucina rumena è una cucina per gente tosta, abituata a lavorare sodo e che quindi ha bisogno di parecchie calorie. Una cucina agricola, soprattutto, che prevede l’utilizzo di carne, pesce, legumi e che nel corso dei secoli ha assorbito usi e sapori della cucina greca, turca, tedesca, francese, ci sono perfino influssi italiani. Cominciate sempre il pasto con gli antipasti (Gustari), ottima la Zacuscă – crema spalmabile di verdure, spesso melanzane, pomodori e peperoni; quindi seguite con una Ciorbă, una zuppa con accenti acidi di origine slava e proseguite con un piatto principale, dove accanto alla pietanza ci sarà sempre un piccolo contorno, talvolta polenta. Non perdetevi le insalate fresche, ricche e variate, dove accanto alla lattuga compaiono peperoni, cipolle, cetrioli. I cetrioli ed i peperoni li ritroverete anche sotto forma di sottaceti o come decorazione dei piatti. Occhio, i peperoni sembrano innocui ma un po’ pizzicano!

Pietanze tipiche sono i Sarmale, carne macinata e riso avvolta in foglie di cavolo cotte con un sughino di pomodoro, i Mici, polpette allungate di carne e spezie cotte sulla brace. I dolci rumeni sono semplici, spesso accompagnati da panna (smentana) o formaggio fresco ed una specialità sono le torte ripiene, le Placinta. Anche a Bucarest, nelle vie e nelle piazze principali, non mancano baracchini specializzati in street food, dove per pochissimi Lei potete placare la fame. Generalmente, la qualità degli ingredienti è alta e si trovano ristoranti per tutte le tasche. Buona la birra (la marca più diffusa è la Ursus, prodotta a Cluj-Napoca dal 1878) ed altrettanto piacevoli sono i vini. Un ristorante particolarissimo è Caru cu Beri, nella zona di Lipscani, dagli ambienti che ricordano una cattedrale e dove spesso viene eseguita musica tradizionale: estremamente turistico, la cucina proposta è tradizionale ma non è nulla di fenomenale, tuttavia almeno una sosta in questi ristorante va fatta anche solo per l’atmosfera che vi si respira.

Bucarest - piatti tipici rumeni - Sarmale

Bucarest – piatti tipici rumeni – Sarmale

E’ una città a misura di bambini?

Si e no. Nel senso che ho  notato che quasi tutti i ristoranti dispongono di seggioloni ed anche di fasciatoi, in città ci sono parecchi giardini, più o meno grandi, con scivoli e altalene; non mancano piste per biciclette e perfino laghetti dove andare in barca o sul pedalò, mentre nei supermercati si trova tutto il necessario per la pappa (e per la pipì-pupù), quasi ovunque i bimbi non pagano e se pagano è una sciocchezza. Tuttavia non ho visto attività specifiche per i bambini a meno di non voler considerare tali il Museo del Villaggio, con ricostruzioni di edifici agricoli provenienti dai quattro angoli della Romania o il Museo delle Scienze. Con giornate di sole il problema si dimezza perché i parchi pubblici dove far scatenare i bimbi sono davvero belli e ben tenuti, ma se piove o è brutto tempo, temo che l’unica soluzione sia quella di infilarsi in uno dei centri commerciali che ci sono in Piața Unirii e dintorni.

Bucarest - parchi pubblici - Parcul Cișmigiu

Bucarest – parchi pubblici – Parcul Cișmigiu

Quanti giorni dedicare alla visita?

Noi ci siamo stati da giovedì sera a domenica pomeriggio, ma per visitare bene la città esplorando anche le zone meno turistiche o inserendoci una visita giornaliera a Brasov, a Sinaia o a Snagov direi che 4 giorni è il numero perfetto, in modo da approfondire la visita del tessuto urbanistico e visitare un paio di musei (2 giorni), scoprire i punti di interesse più periferici (1 giorno) e dedicare 1 giorno ad una gita fuori città o a qualche ora di relax nelle nuove terme di Bucarest, a cui si arriva con navetta gratuita che parte da Piata Romana ed hanno un costo a partire da 45 Lei per 3 ore fino a 66 Lei per un giorno intero.

Precauzioni, falsi miti da sfatare e ulteriori informazioni per un viaggio a Bucarest

  • Bucarest è incredibilmente pulita (ho visto netturbini pulire sul pulito, in qualsiasi ora del giorno!);
  • c’è parecchia polizia, in divisa ed in borghese, che pattuglia le strade;
  • i bucurestini sono gentili ed educati;
  • le indicazioni scritte in rumeno si riescono a comprendere abbastanza grazie alla comune radice latina della lingua, mentre il rumeno parlato è un po’ difficile di primo impatto per la diversa pronuncia di alcune vocali e consonanti. Ricordatevi che per ringraziare la parola giusta è mulțumesc, da leggere come mulzumesk
  • ci sono rom che chiedono l’elemosina, evitateli e non ci sono problemi;
  • nei luoghi affollati bisogna stare attenti alle borse (ma bisogna farlo anche a Roma, eh!);
  • la sera la città è tranquilla (ma ammetto che si siamo limitati alla zona del centro senza andare in periferia, dove non ho idea della situazione);
  • occhio a fare commenti poco gentili in italiano, perché nel 90% dei casi vi capiscono 🙂
  • per chi pensa a Bucarest come ad un luogo di perdizione, bisogna che cambi idea almeno in parte. Anche se è vero che ci sono numerosi Casinò, bar e locali di streap tease e lap dance e pure centri specializzati in massaggi erotici, ben pubblicizzati. La prostituzione è però illegale;
  • è vietato fumare in edifici e locali pubblici, tuttavia spesso si trovano zone riservate ai fumatori. Io, che sono una non fumatrice, non ho mai avuto problemi.
Bucarest - vista del centro storico dagli argini della Dâmbovița

Bucarest – vista del centro storico dagli argini della Dâmbovița

Quanto abbiamo speso in totale per un fine settimana lungo a Bucarest?

Conti presto fatti: 315€ per il volo a/r con Ryanair da Ciampino a Bucarest e 3 notti in hotel 4 stelle in centro di Bucarest (Hotel Mercure, della catena francese Accor) con colazione inclusa. In più, 70 Lei per spostamenti in taxi, 23 Lei di autobus, 50 Lei tra spesa del turista, bevande varie e caffé, 700 Lei per i pasti oltre agli ingressi nei Musei (circa 80 Lei in totale) e alla mancia alla guida del tour guidato per Bucarest (15€). Totale, per 2 persone circa 540€

Bucarest - Monumento in memoria della rivoluzione rumena del 1989

Bucarest – Monumento in memoria della rivoluzione rumena del 1989

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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