Milano, la Fiera BIT e qualche riflessione veloce

Lo scorso fine settimana (aprile 2017) siamo stati a Milano. Ma non è questa la notizia, ovviamente, visto che da Roma a Milano con il treno ci vogliono poco più di tre ore e che – come avrebbe detto mia nonna – spostarsi tra le due città è oramai come fare la strada dell’orto. La notizia, invece, è che a Milano ci siamo stati per visitare la Borsa Italiana del Turismo, conosciuta anche come Fiera BIT, e per supportare – sottolineo, in forma totalmente volontaria – agli amici dell’Associazione Travel Blogger Italiani-AITB che avevano una postazione informativa – nella foto qui sotto mi vedete alle prese con alcuni visitatori, mentre racconto la mia esperienza. In realtà l’associata AITB sono solo io ma Francesco non si è comunque tirato indietro per dare una mano in ciò che gli riesce meglio, ovvero il supporto pratico e logistico. Quindi, con solo poche ore libere alla fine della fiera BIT 2017, di Milano ho visto davvero ben poco se si esclude la canonica sosta in Piazza del Duomo ed il pellegrinaggio, altrettanto rituale, alla Rinascente per un caffè in terrazza.

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Quali sono i vantaggi per un (travel) blogger di ‘andar per fiere del turismo‘ ?

  • si può assistere a conferenze interessanti, che aiutano ad interpretare il complesso mondo del turismo, della promozione e della comunicazione digitale;
  • si raccolgono, in un colpo solo, numerose informazioni utili per programmare i prossimi viaggi (per fortuna la gran parte degli espositori non distribuisce più depliant ed opuscoli ma chiavette o cd con file digitali, altrimenti sarei stata costretta a comprare una nuova valigia per tornare a casa!). Per quel che mi riguarda, ad ogni padiglione estero che visitavo scattava immancabile la domanda a Francesco: “Che ne dici, ci andiamo?“, domanda particolarmente pressante e ripetuta nel caso di Giappone (aridaje! Ma a me l’Hokkaido mi intriga parecchio 😉 ), Argentina, Russia, Grecia, Marocco, Cipro, Moldavia e Romania – perché sì, ci piacerebbe tornarci, questa volta non per visitare Bucarest ma altre zone;
  • si ritrovano amici e conoscenti (per me, forse, uno degli aspetti più belli e che vale la spesa del treno e dell’hotel);
  • è un momento ludico: tanti i padiglioni, soprattutto quelli internazionali, che presentano piccoli spettacoli, esibizioni, concerti di musica tradizionale;
  • è occasione privilegiata per instaurare contatti e conoscere operatori del settore.

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In generale, mi ha fatto molto piacere vedere il genuino interesse dei visitatori per l’attività svolta dell’Associazione AITB, la loro attenzione per il lavoro di promozione dell’etica e della professionalità, la curiosità benevola per i progetti passati e futuri. Addirittura, in alcuni momenti alla postazione di AITB c’era la fila e non erano sufficienti i blogger presenti per dare ascolto e fornire informazioni a tutti! In ogni caso, nonostante la grande stanchezza – sì, una giornata in Fiera è davvero stancante, due giornate anche di più – sono davvero soddisfatta: non tanto dei contatti che (non) ho preso, quanto dell’atmosfera intensa di collaborazione che si percepiva tra chi ha donato un po’ del suo tempo a favore dell’Associazione.

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Un’informazione utile per le Fiere a venire: la Fiera BIT non si svolge più alla Fiera di Milano Rho-Pero ma nel nuovo complesso del Portello, quindi proprio in città ed è comodissima da raggiungere con la metropolitana ‘lilla’ (fermata Portello), la stessa metro che porta a San Siro (e Francesco, nel vedere l’indicazione dello Stadio, si è emozionato ricordando la fantastica esperienza milanese di Support Your Heroes, che ha avuto modo di vivere nel 2013 proprio nello stadio Meazza grazie ad Indesit).

Durante i tre giorni a Milano per partecipare alla Fiera BIT, abbiamo pernottato presso lo Starhotel Business Palace di Milano-Porta di Mare (hotel 4*, speso €144 per 2 notti, colazione inclusa, prenotato con ampio anticipo tramite Booking), un hotel comodo perché ha la fermata della metro a 100 metri; normalmente un hotel così grande e votato ai gruppi turistici non rientra tra le mie scelte, tuttavia il rapporto qualità/prezzo era imbattibile e sarebbe stato da sciocchi farsi scappare l’offerta. Come mezzo di trasporto, abbiamo utilizzato – come sempre quando ci è possibile – i treni di Italo (costo 42€ a testa a/r da Roma, utilizzando uno  dei tanti sconti promozionali che vengono pubblicizzati) e per muoverci in città la metropolitana.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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