In Olanda vai a visitare Lelystad, la città che non c’era

Seguendo quasi alla lettera l’itinerario di viaggio che avevamo studiato a tavolino prima di partire per l’Olanda, una volta sbarcati dall’aereo della KLM all’aeroporto Schipol di Amsterdam ed aver recuperato le valigie che avevamo imbarcato in stiva (lo ammetto: sono incapace di utilizzare il solo bagaglio a mano per 9 giorni di viaggio, a meno di non andare in Giappone dove tutti gli hotel mettono a disposizione degli ospiti lavatrici ed asciugatrici ed è quasi inutile sovraccaricare il bagaglio), ci siamo diretti verso il parcheggio della Hertz per recuperare la nostra auto a noleggio: facilissimo e davvero veloce raggiungere la zona delle società di noleggio, d’altronde Schipol è un super aeroporto, tra i migliori del mondo e tutto è a portata di viaggiatore. La prima tappa in programma? Attraversare la provincia del Flevoland e fermarsi a Lelystad prima di proseguire verso Giethoorn dove ci saremmo fermati per la notte.

Panorami del Flevoland e di Lelystad - la torre

Panorami del Flevoland e di Lelystad – la torre delle comunicazioni

Il Flevoland è una realtà amministrativa olandese relativamente recente, in quanto è stata formalmente istituita solo nel 1986. Ma è recente anche come territorio, perché questa parte dell’Olanda fino a metà del XX° secolo era… mare! Ebbene sì, è questa la zona delle proverbiali dighe che hanno letteralmente strappato territori interi al mare, recuperando terre utili per l’agricoltura e per i nuovi insediamenti inclusa Lelystad, città sorta nel 1966 e che deve il suo nome all’ingegnere Cornelis Lely, politico e tecnico capace che studiò la bonifica dello Zuiderzee e promosse la costruzione della diga Afsluitdijk, completata nel 1932.

visitare Lelystad - le dighe

visitare Lelystad – i passaggi per le imbarcazioni e il ricambio delle acque

Lelystad e la vicina Almere sono città moderne, in cui i primi abitanti si possono paragonare a veri e propri pionieri: ovviamente le loro attrattive principali non sono gli edifici antichi ma è lo stesso ambiente naturale: la zona cittadina è molto verde, un continuo intersecarsi di case monofamiliari e condomini modernissimi che affacciano su canali, laghetti, piccoli stagni attraversati da ponticelli. Non sembra, ma a Lelystad e Almere siamo a ben 3 metri sotto il livello del mare!

visitare Lelystad - il porto

visitare Lelystad – il porto

Il porto di Lelystad ospita alcune imbarcazioni storiche ma ciò che più richiama i visitatori nella città capoluogo del Flevoland è la perfetta ricostruzione della nave Batavia, appartenuta alla Compagnia delle Indie Orientali ed affondata poco dopo essere salpata dall’Australia durante il suo viaggio inaugurale. E’ possibile salire a bordo, conoscere  i metodi costruttivi e come vivevano i marinai imbarcati. La nave Batavia si trova nel Bataviawherf, a breve distanza dal Batavia Stad Fashion Outlet, un centro commerciale con oltre 250 negozi e grandi parcheggi. Il biglietto standard di ingresso alla nave costa €11,00 e sono previste riduzioni.

visitare Lelystad - Batavia wherf

visitare Lelystad – Batavia wherf

In assenza di opere d’arte ‘antiche’, a Lelystad si è sopperito con l’arte contemporanea (mentre Almere è famosa soprattutto per alcuni dei suoi edifici innovativi, realizzati su progetto di noti studi di architettura olandesi) e sia in città che nei dintorni sono state installate opere di Land Art, enormi strutture che interagiscono sinergicamente con il paesaggio circostante, che assume il compito di enfatizzare le opere e di esserne al tempo stesso scenografia. Quindi non sorprendetevi troppo se da un momento all’altro mentre state guidando appaiono manufatti ed installazioni surreali ed onirici e se boschi e vie d’acqua sono stati plasmate dall’uomo per dar vita a  una complessa opera d’arte.

Lelystad arte contemporanea

In particolare, tra le opere di Land Art di Lelystad (cercate nomi noti? Daniel Libeskind e Richard Serra vi bastano? 🙂 ) ce n’era una che volevo assolutamente vedere e fotografare: l’enorme uomo seduto che guarda verso l’orizzonte di Sir Anthony Gormley, che appare in lontananza già dal porto di Lelystad e che si vede benissimo percorrendo la Houtribdjik, la diga che separa il Markemeer dall’IJsselmeer  – sono i due enormi bacini che insieme costituiscono il grande lago che a seguito dei lavori di bonifica e regolazione idraulica ha preso il posto dello Zuiderzee – e su cui corre la strada che collega Lelystad a Enkhuizen.

visitare Lelystad - turbine eoliche nel Flevoland

visitare Lelystad – turbine eoliche nel Flevoland

Il vento freddissimo e il cielo grigio che prometteva pioggia da un momento all’altro ci hanno fatto ben presto desistere dal fare una passeggiata lungo il porto e quindi abbiamo preferito raggiungere con l’auto il centro della Houtribdjik, dove c’è una sorta di isola con punto panoramico ed è l’unico punto in cui si può fare inversione di marcia. Era un tratto di strada che volevo assolutamente fare (e che consiglio di fare anche a voi) perché a ‘cavallo’ della diga si notano le differenze di colore e di altezza delle acque di quelli che sono a tutti gli effetti due bacini separati: il Markemeer più basso, scuro e calmo, l’IJsselmeer più trasparente, agitato e più profondo; entrambi sono navigabili e le navi e le barche passano da una parte all’altra grazie a ponti e paratie mobili, come quelle che vedete in una delle foto del post. Ponti mobili ci sono anche sulle strade di scorrimento veloce, d’altra parte in questa parte di Olanda le vie d’acqua sono importanti tanto quanto – e forse di più – di quelle di terra.

visitare Lelystad - panorami

visitare Lelystad – panorami

A metà della diga  Houtribdjik oltre al punto panoramico c’è un piccolo porticciolo ed un punto di ristoro, la Roadhouse Check Point Charlie dove ci siamo fermati per pranzo: buona e semplice cucina olandese, costi più che onesti e un menù fisso a 18€ capace di sfamare un’intera famiglia (assaggi di antipasti, zuppa, secondo con due contorni, dolce e/o formaggio). E’ stato il primo vero incontro con la cucina olandese di questo viaggio e abbiamo verificato con sorpresa che i costi dei ristoranti e delle tavole calde locali, sono incredibilmente sempre inferiori a quelli a cui siamo abituati in Italia e le porzioni sono decisamente generose! Chi ha detto che l’Olanda è un Paese costoso per i turisti?

lelystad  10

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Un’altro luogo comune da sfatare sull’Olanda è che il tempo sia sempre brutto o piovoso: assolutamente no, semmai è estremamente variabile, come abbiamo avuto modo di constatare proprio a Lelystad, dove nell’arco di meno di 2 ore siamo passati dal cielo plumbeo alla grandine, dalla pioggia al cielo azzurro con sole sfolgorante. Questo grazie al vento forte che spira dal Mare del Nord e la cui potenza viene catturata dalle grandi pale eoliche, altra presenza costante in questa zona di Olanda, assai più di mulini a vento (d’altronde, i mulini a vento che si trovano in altre province olandesi sono ben precedenti alla nascita del Flevoland!).

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Variabilità meteorologica in Olanda

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Dopo la sosta alla tavola calda Roadhouse (attenzione, è aperta solo per il pranzo e la merenda, non per cena) siamo tornati indietro e poco prima di arrivare a Lelystad, grazie anche ad un piccolo slargo, ci siamo fermati per fotografare con calma Exposure, l’opera di Antony Gormley in acciaio galvanizzato che riproduce un uomo accovacciato che guarda l’orizzonte (secondo Francesco, invece, è un signore colto nell’attimo di espletare i suoi bisogni fisiologici!). L’opera è alta ben 25 metri ed è stata realizzata nel 2010 dopo che Gormley aveva vinto il bando internazionale della provincia del Flevoland per realizzare opere di arte contemporanea. Come spesso avviene nelle sue sculture, il focus dell’opera è il corpo umano, che utilizza per sottolineare grandi temi dello spirito o della società. Per avere un metro di paragone per le dimensioni dell’opera, fate caso alla vela della barca che si intravede e fate le debite proporzioni!

Exposure

Nella zona del Flevoland non ci sono moltissimi campi di tulipani, incontrerete assai più spesso boschi, parchi naturalistici e fattorie dedite all’allevamento di mucche tuttavia una volta lasciata Lelystad in direzione di Urk ci siamo imbattuti n un arcobaleno di colori che meritava una foto. Ed è con questa immagine – tulipani, mucche, turbine eoliche – che vi lascio in attesa di raccontarvi un altro pezzettino del nostro viaggio in Olanda.

visitare Lelystad - panorami e tulipani

visitare Lelystad – panorami e tulipani

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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