Gavarnie e Troumouse titanici circhi glaciali degli Alti Pirenei

Il territorio degli Alti Pirenei francesi (correttamente in francese, HautesPyrénées) è un insieme di montagne, vallate, piccole cittadine capaci di far perdutamente innamorare gli appassionati della montagna di ogni latitudine e rappresentano una bellissima meta di vacanza per gli adulti e per le famiglie con bambini grazie alla loro diversità di paesaggi e di proposte che vanno dalla semplice passeggiata alla portata di tutti fino ad impegnative escursioni alla scoperta di ghiacciai e di vette che facilmente superano i 3.000 metri. Una notevole importanza turistica, paesaggistica e naturalistica li rivestono i tre Circhi’ glaciali (*) che si trovano all’interno del Parco Nazionale dei Pirenei nella zona di confine con la Spagna, gli spettacolari Cirque de Gavarnie, Cirque de Estaubé e Cirque de Troumouse, un bouquet di giganti di pietra invincibili e magnifici che ogni anno, nella buona stagione, richiamano centinaia di migliaia di visitatori. Tutti e tre i Circhi glaciali degli Alti Pirenei hanno la caratteristica di essere facilmente raggiungibili grazie alle strade che arrivano proprio alla base degli anfiteatri montani, da cui – una volta parcheggiato – si prosegue con passeggiate mai eccessivamente impegnative  e, appunto, adatte a tutte le capacità fisiche.

Cirque  de Troumouse paesaggio

Le Cirque de Troumouse da Heas

Per l’eccezionale ricchezza del paesaggio e la diversificazione culturale, dal 1997 l’insieme dei tre Circhi glaciali è inserito nel patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco Pirenei-Mont Perdu, un patrimonio condiviso tra Francia e Spagna in cui al di là della bellezza oggettiva delle montagne – davvero da restare senza fiato per la loro imponenza – lo stile di vita montanaro ed agricolo tradizionale è rimasto quasi immutato, senza grossi stravolgimenti dovuti al progresso, in un situazione geografica in cui lo scambio commerciale e culturale tra le due frontiere non si è mai interrotto sin dal lontano XIII° secolo, quando venne stabilita la possibilità per greggi e armenti aragonesi di transumare nelle valli francesi per il pascolo estivo.

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Le Cirque de Toumouse da Heas

Nel corso del viaggio alla scoperta di Lourdes e del territorio degli Alti Pirenei ho avuto l’opportunità di ‘avvicinarmi‘ ai Circhi glaciali più famosi, quello di Troumouse e quello di Gavarnie, completamente diversi sebbene a poche decine di chilometri di distanza l’uno dall’altro, in quanto più selvaggio il primo, più facilmente raggiungibile – e quindi  più frequentato – il secondo. Per quanto riguarda il Circo di Troumouse va detto che non lo abbiamo raggiunto – sebbene la strada arrivi fino alla base dell’anfiteatro  – ma ci siamo limitati a fermarci nella micro frazione di Heas mentre per Gavarnie ci siamo avvicinati maggiormente alla quinta di ghiacciai e pareti scoscese con una bella passeggiata pomeridiana lungo un sentiero facile (ma se volete ce n’è anche uno proprio facilissimo, che segue la strada sterrata a supporto della viabilità interna del Parco) che ci ha portato su una piccola altura da cui la vista sul complesso montano è davvero da togliere il fiato. Entrambi i siti sono visitabili dalla primavera all’inizio dell’autunno mentre in inverno non sono raggiungibili per neve e rischio slavine (nel caso del Circo di Troumouse) o sono decisamente limitati i percorsi che si possono seguire.

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Il piccolo villaggio di Heas

Intrisa di leggende la storia della frazione di Heas – si trova a 1500 mt. di altitudine e da questo borghetto di poche case il Circo di Troumouse si vede in tutta la sua grandiosità –  e soprattutto della sua Cappella, distrutta e ricostruita per tre volte e di cui si parla già nel 1349: la leggenda vuole che la chiesa sia stata edificata per volere della Vergine che ogni giorno inviava due colombe bianche accanto a dei pastori ed un giorno una delle colombe si levò in volo fino a raggiungere un fonte d’acqua, il posto esatto dove ora si trova la chiesetta di Heas.

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Heas – ponte sul ruscello accanto alla Cappella

Un’altra storia che affonda nella leggenda ci racconta che pur di dotare la nuova chiesa di un’immagine sacra, i pastori non esitarono a rubare una statua della vergine mentre un’altra leggenda misteriosa vuole che i muratori incaricati di costruire la cappella trovassero quotidiano sostentamento grazie a tre capre misteriose, che tutti i giorni donavano il loro latte; tuttavia un giorno decisero di nutrirsi con una delle capre, uccidendola, e le altre due – misteriosamente come erano apparse – scomparirono lasciandoli morire di fame. Di certo, è che la chiesetta di Heas è sopravvissuta al tempo, alle rivoluzioni ed alle valanghe ed ancora oggi è una tappa dei pellegrini e di coloro che salgono verso il Circo di Troumouse, accolti dallo scrosciare delle acque fredde che scendono dalla montagna. La Cappella di Heas è aperta dal 1° maggio al 1° novembre  e tutte le domeniche vi si celebra una messa per i montanari mentre il 15 agosto ed il 15 settembre è meta di pellegrinaggi.

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Heas – si pranza all’Auberge de la Mounia: una tipica insalata con fromage de chevre

Accanto alla chiesa di Heas si trova un piccolo ostello montano, l’Auberge da la Mounia, con camere semplici ed un camping spartano ma affascinante dove a disposizione degli ospiti ci sono anche vere tende mongole, le yurte, per un soggiorno completamente a contatto con la natura. Il ristorante dell’Auberge  – Chez Soaz e come dice l’insegna ‘dernier bistrot avant l’Espagne‘, è proprio l’ultimo ristorantino prima di lasciare spazio a marmotte e rapaci di montagna – propone piatti semplici e saporiti ed ha una buona scelta di birre artigianali locali (ottima la Py’ Toy, birra ambrata, non filtrata, prodotta a Luz St. Saveur, che ho particolarmente apprezzato).

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Heas – Auberge de La Mounia, le tende yurta

Gavarnie è invece il tipico, autentico villaggio montano, con piccoli hotel, auberges, ristoranti e servizi turistici. Inoltre, la facilità di accesso, l’altitudine non troppo elevata – Gavarnie si trova a 1375 metri –  e la presenza di servizi in zona lo rendono una meta realmente ‘per famiglie’. Volendo, ci sono anche maneggi con asini, con i quali è possibile fare passeggiate someggiate e seguire i sentieri che portano al Cirque de Gavarnie, un’esperienza unica soprattutto se con voi ci sono bambini (ed anche il costo è sostenibile, nella foto vedete uno dei tariffari riferito a giugno 2017).

Gavarnie passeggiate con asini

Già dal paese si intravede il Circo ma la vista migliore si ha seguendo il sentiero escursionistico comodo, largo e ben battuto che, lasciata la zona dei parcheggi, segue il corso del torrente fino ad arrivare nel grande anfiteatro naturale da cui la vista spazia a 360° abbracciando tutto il grande fronte montano, ben 6,5 chilometri di circonferenza. Un paesaggio unico, in cui trovano spazio boschi, ghiacciai, pareti rocciose ed una delle cascate naturali più alte d’Europa, il salto è di 427 metri, da cui origina il torrente di Gavarnie, affluente del Gave de Pau, il fiume che attraversa Lourdes.

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Cirque de Gavarnie

Ovviamente ci sono anche altri sentieri più o meno complicati che da Gavarnie portano fino al Circo; noi ad esempio al ponte di pietra che si incontra lungo il sentiero escursionistico – lo vedete nella foto qui sotto – abbiamo deviato a destra imboccando un tratturo che passa in mezzo al bosco, in un piccolissimo tratto franato, quindi fate attenzione. Il bello di Gavarnie e dei suoi dintorni è proprio questo: che chiunque trova passeggiate ed escursioni alla sua portata e non potrebbe essere altrimenti, visto che è il luogo dove è nata la filosofia del Pireneismo, un modo di intendere la montagna non contrapposto all’Alpinismo ma comunque diverso, in cui alle scalate e alle ascese lungo vie ferrate ed ai percorsi guidati si unisce una visione romantica e ‘lieve’ della montagna, con passeggiate e randonnées in cui lo scopo principale non è tanto raggiungere una vetta quanto riempirsi gli occhi della forza della natura. E davvero a Gavarnie è facile farsi prendere da amore profondo e incontenibile per uno stile di vita lento, schietto e sincero, in cui i ritmi sono scanditi dal corso del sole e la felicità assume la concretezza del profumo dei boschi e dello scorrere dell’acqua!

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Circo di Gavarnie, il Gave de Pau

Il villaggio di Gavarnie si trova sull’itinerario di una delle strade più antiche e frequentate che attraversavano i Pirenei e raggiungevano la Spagna, la via passa attraverso la Port de Boucharo ed è allo stesso tempo parte del Cammino francese che porta a Santiago de Compostela: la piccola chiesa romanica di Saint-Jean Baptiste, conosciuta anche come Chiesa di Notre Dame di Bon Port per la statua lignea  della Vergine che vi è custodita che risale al XIV° secolo,  è una delle tappe in cui sostano i pellegrini che compiono il cammino mistico che porta fino a San Giacomo di Compostela, dove arriveranno dopo 911 km. di strada, spesso impervia e sempre faticosa. All’interno della chiesetta, uno stipo chiuso a chiave conserva alcuni teschi umani, che apparterrebbero a fantomatici cavalieri templari: la certezza che lo siano veramente ovviamente  non c’è, ma di certo questo macabro tesoro contribuisce a rendere interessante Gavarnie.

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Gavarnie, Nostra signora di Bon Port, itinerari verso Compostella e i teschi dei templari

Informazioni utili:

  • Per arrivare al Circo di Troumouse da Lourdes si segue la superstrada D821 fino ad Argelès-Gazost, quindi si prosegue sulla D913 e poi sulla D921 fino a Luz Saint-Saveur. Dal bivio al Ponte di Napoleone si imbocca la Route de Gavarnie (D921) fino a Gèdre e quindi – strada sempre più stretta! – la D922, che termina al parcheggio del Cirque de Troumouse, a 2.100 metri di altezza. Per entrare si paga un pedaggio. Dal parcheggio partono sentieri segnalati sia facili e veloci (45 minuti) che più impegnativi (2 ore e mezza di marcia) per vedere meglio il grande complesso naturale.
    • Il percorso più facile è di 30 minuti  tra andata e ritorno e porta fino alla statua della Vergine di Troumouse, dove c’è un belvedere;
    • Altro itinerario facile e pianeggiante è quello che porta al Lac des Aires (1 ore e 30  tra andata e ritorno)
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La cascata del Cirque de Gavarnie

  • Per arrivare al Circo di Gavarnie da Lourdes, si segue la stessa strada per raggiungere Troumouse fino a Gèdre, da cui si prosegue lungo la D921. In alta stagione, sia estiva che invernale, Gavarnie è collegata con una linea di autobus che partono da Lourdes.
    • Il percorso classico parte dal villaggio di Gavarnie e raggiunge il Rifugio ai piedi del Circo. Il percorso, di circa 2 ore e 30 tra andata e ritorno, segue un itinerario con dislivello di 220 metri;
    • dal Rifugio si può proseguire fino ai piedi della cascata seguendo un ulteriore sentiero, circa 1 ora e 15 minuti tra andata e ritorno con dislivello di 180 metri;
  • attenzione: trattandosi di un Parco Nazionale, i cani sono ammessi con restrizioni, sempre al guinzaglio  e comunque non dappertutto;
  • per trovare informazioni culturali e turistiche:
    • sulla Francia in generale: Ente del Turismo francese in Italia – www.france.fr
    • sugli Alti Pirenei: www.pyrenees-trip.it
    • sulla Regione Occitania:  www.tourisme-occitanie.com
    • sulla città di Lourdes www.lourdes-infotourisme.com
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Circo di Gavarnie, sentieri

(*) Circo Glaciale: (fonte Treccani):

… Cglaciale, nicchia ad anfiteatro, dovuta a esarazione glaciale, scavata sui fianchi dei monti (cdi monte) o all’origine delle valli (cdi valle), avente per lo più pareti molto ripide, fondo poco inclinato, con soglia rialzata sostenente uno o più bacini lacustri (lago di c.) o una conca palustre; dalla fusione di più circhi di monte contigui, si può passare ai circhi di vallone e di valle, che spesso ospitano una massa glaciale (ghiacciaio di circo).

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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