Portobello è il mare di Edimburgo

Ah, Edimburgo! Edimburgo città dei Festival che si tengono nel Castello ad agosto (Military Tattoo, Edimburgh Fringe, Jazz and Blue Festival), città delle cornamuse, del kilt di lana pizzicosa che nelle trame hanno i colori delle Highlands, delle case vittoriane e gotiche strette strette le une alle altre, abbracciata dal verde di Holyrood Park e sovrastata dall’Arthur’s Seat. Ah, Edimburgo città di cielo che cambia velocemente, località balneare con una grande spiaggia baciata dal mare verde. Ah, Edimburgo… alt, ferma, come città balneare? Ma quante pinte di birra di ti sei scolata, Claudia, prima di scrivere questa fesseria? E invece nessuna sbronza a base di Caledonian o di McEwan’s Scotch Ale, perché ad Edimburgo il mare c’è davvero (è una città portuale, no? Vi ricordate che nella zona portuale di Leith c’è attraccato perfino il Panfilo reale Britannia?) e forse non lo sapete ma c’è anche un quartiere balneare sorto nel XIX° secolo a pochi minuti dal centro della città: il borough di Portobello è il mare di Edimburgo, un quartiere balneare fin de siecle ed una gran bella destinazione da raggiungere in estate con gli autobus urbani per trascorrere qualche ora fuori dal caos turistico del centro cittadino e per conoscere la città scozzese in una veste meno consueta.

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Affacciato sul Firth of Forth, il grande golfo in cui le acque del Mare del Nord si insinuano fino nel cuore della Scozia, il sobborgo di Portobello è il mare di Edimburgo da molto tempo e trova la sua massima notorietà in epoca vittoriana quando le famiglie più abbienti di Edimburgo iniziarono ad edificare villette lungo la passeggiata che corre lungo le 2 miglia di spiaggia di sabbia dorata; nel secolo scorso diventa poi la meta preferita delle vacanze estive dei commoners che vi trascorrevano le lunghe giornate estive tra attività popolari balneari e sportive, grazie anche alla facilità di raggiungere la spiaggia con i mezzi pubblici. Una storia particolare, quella del sobborgo marinaro di Portobello: sebbene il centro di Edimburgo sia a soli 20 minuti di autobus mantiene una fisionomia propria e ben delineata, totalmente autonoma rispetto al resto della città. E’ vero: in parte la zona di Portobello può apparire un po’ usurata dal tempo, la sensazione è che il tempo sia passato troppo velocemente e il sobborgo non sia stato in grado di stargli dietro, alcuni edifici avrebbero bisogno di una bella mano di vernice e ci sono istituzioni locali diventate caratteristiche per la loro vetustà. Ma forse proprio per questo motivo Portobello è il mare di Edimburgo, ed è affascinante altrettanto quanto la città scozzese!

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Per raggiungere il sobborgo di Portobello noi abbiamo utilizzato il bus n. 26 da Princes Street e siamo scesi alla fermata di Coillesdene Drive,in pratica dovete scendere davanti al piccolo patio verde circondato da panchine da cui a pochi metri parte la passeggiata lungo mare vera e propria. La passeggiata in questione corre  tra una fila di abitazioni monofamiliari a schiera tipicamente vittoriane con giardini fioriti ed alcuni edifici notevoli per l’architettura (alcune hanno richiami gotici) da una parte e la spiaggia dall’altra, quest’ultima intervallata da pettini frangiflutti che si insinuano nelle fredde acque del mare.

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Fare il bagno nel mare di Portobello è una vera sfida per la temperatura: anche a luglio inoltrato, quando ci siamo stati noi, ben pochi erano i bagnanti che provavano ad immergersi nelle sue acque mentre per lo più i presenti ne approfittavano per pescare, prendere il sole, giocare sulla spiaggia. E che fare il bagno in mare dovesse essere una cosa insolita doveva essere chiaro anche a colui che nel 1901 decise di costruire le piscine coperte di Portobello, proprio davanti all’arenile e quasi a metà della passeggiata che costeggia il mare. Ancora funzionanti e operativi, quelli che erano i “bagni vittoriani” ospitano oggi al loro interno palestre, piscine, l’unico bagno turco  pubblico di  Edimburgo. Una bella scusa per entrare in quelli che sono una curiosità dell’epoca d’oro di Portobello è fare una sosta alla caffetteria del primo piano per bere un tè, un caffè o fare uno spuntino guardando il mare dalle finestre.

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Lungo la passeggiata sul lungomare di Portobello e nelle immediate vicinanze nelle vie che portano a Portobello High Street, la strada principale del sobborgo, ci sono piccole caffetterie, caratteristici pub, rivendite di fish and chips, piccole aree verdi che in estate sono piene di fiori o che ospitano giochi per bambini mentre nel centro del sobborgo ci sono diversi negozietti vintage o di bric à brac dove si possono acquistare oggetti curiosi e insoliti. Lungo la via principale gli echi marini arrivano con difficoltà ed effettivamente che Portobello è il mare di Edimburgo diventa chiaro solo proprio lungo la passeggiata, dove l’aria diventa salmastra e si sentono i versi degli uccelli marini che volteggiano in cerca delle migliori correnti ascensionali.

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Se cercate una località di mare alla moda, frequentata da quella che viene definita ‘bella gente’, di sicuro Portobello non fa per voi ma ne sarete entusiasti se vi piacciono le atmosfere un po’ demodè, i luoghi che hanno una (gran) bella storia da raccontare. In ogni caso, Portobello è così facile da raggiungere con il bus dal centro della città – passa con buona frequenza –  che si può anche pensare di andarci nel tardo pomeriggio per chiudere la giornata di visite edimburghesi con una cena insolita con vista mare!

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Per ulteriori informazioni sulla Scozia, vi rimando a Visit Scotland, il sito ufficiale dell’Ente del Turismo Scozzese e al blog Check-in di Stefano Bagnasco, grande esperto di Scozia che percorre utilizzando mezzi pubblici e in modalità low cost.

Vi ricordo anche i miei post sulla Scozia, che potete trovare digitando ‘Scozia’ nel campo Cerca sul Blog, in alto a destra.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    stefania Gennaio 21, 2018

    Magari apporta una correzione: non si tratta dell’Atlantico, ma del Mare del Nord, sì, certamente freddo!

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      Claudia Boccini Gennaio 22, 2018

      Grazie mille, modificato (per fortuna all’inizio del post c’è, correttamente, Mare del Nord).

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