Come ottimizzare i tempi per scrivere sul blog

Mi hanno chiesto – in un commento del gruppo FB “Progetto Blog” ideato e amministrato da Agnieszka Stokowiecka – come riesco a conciliare i tempi di vita, di lavoro e di blogging, in che modo riesco a ottimizzare i tempi per scrivere sul blog quasi tutti i giorni e soprattutto dove trovo i temi e gli spunti di cui parlare.

Sono onesta, spesso e volentieri me lo chiedo anche io perché non è certo facile mettere insieme e far convivere in (sole) 24 ore le attività che mi impegnano la giornata: c’è il tempo (poco) che dedico alla casa, quello dell’ufficio, lo spazio per la vita sociale, per gli affetti, per le passioni creative e culturali ed ovviamente c’è il blog. Sono tante tessere di un enorme puzzle che spesso rischia di perdere qualche pezzo, ma questi potrebbero essere molti di più se Francesco – che è sempre stato un compagno bravo, capace, disponibile e pronto a rimboccarsi le maniche –  da quando ha chiuso con la sua vita lavorativa da dipendente non si fosse preso in carico anche la maggior parte delle incombenze domestiche, quelle che il luogo comune vorrebbe che debbano essere svolte (quasi) esclusivamente dalle donne.

Ebbene sì, uno dei segreti più grandi e meglio custoditi alla base della mia presunta capacità di ottimizzare i tempi per scrivere sul blog è proprio Francesco, che non solo si occupa della fotografia del blog, delle questioni tecniche informatiche, della gestione generale dei viaggi, della costruzione degli itinerari e di tanto in tanto scrive anche qualche post, ma anche della spesa quotidiana, della gestione di casa, di annaffiare le piante e perfino di stirare e spesso di cucinare. E’ una situazione privilegiata, che mi permette di ritagliarmi qualche ora ogni giorno per scrivere e mettere mano alle faccende del blog, generalmente la sera dopo cena perché comunque non guardo volentieri la televisione che fondamentalmente mi annoia.

La premessa era essenziale per non fare di me una presunta e invidiabile wonder woman – ché proprio non lo sono, davvero non ne ho ne’ il physique du rôle ne’ tanto meno le capacità –  così come va detto che il non dover più pensare a bambini e adolescenti (la figlia di Francesco è da quel dì che vive felicemente in coppia, ha avuto una bella bimba e abita per suo conto) mi lascia ulteriori spazi e la possibilità di concentrarmi. Insomma, non consideratemi un esempio da seguire e le mie astuzie per ottimizzare i tempi per scrivere sul blog molto probabilmente funzionano solo per me e per pochi altri proprio per i motivi anzi detti!

E’ però anche vero che il tempo che ho a mia disposizione cerco di sfruttarlo al meglio e utilizzo tutte le occasioni per raccogliere ispirazioni, selezionare idee e progetti, scattare foto che un domani mi potranno essere utili. Quello che posso suggerire sulla base della mia esperienza – ed è un concetto valido sia per coloro che hanno tempo sia per coloro che non ne hanno per nulla – è di far propria la massima latina del carpe diem, del cogliere l’attimo e in qualsiasi occasione (sociale, familiare, di vacanza, di lavoro, di quotidianità spicciola) porsi la domanda “cosa c’è di utile per il blog in quel che sto osservando?“.

Ottimizzare il tempo per il blog

A mio parere un blogger (non importa che sia travel, food, fashion o pinco pallino) è un narratore ma allo stesso tempo anche un reporter, deve essere in grado di raccontare in modo piacevole ed accattivante episodi vissuti e condividere e segnalare informazioni, notizie e scoperte che possono essere di comune utilità. Ecco quindi che diventa indispensabile avere sempre a portata di mano un minimo di strumenti – e un buon smartphone è in grado di sostituire almeno in parte macchina fotografica, taccuino, computer  e videocamera – per ‘cogliere l’attimo’, per prendere appunti e scattare foto ad un evento di cui poi si potrà parlare, alle vetrine di un negozio da recensire, ad un monumento da far conoscere e perfino alla zia che prepara le tagliatelle fatte in casa (potrà diventare lo spunto per un post sulla cucina tipica  con ricetta inclusa). Certo, il rischio che qualcuno prima o poi vi prenda per persone bizzarre c’è, ma voi non preoccupatevene e pensate a raccogliete materiale utile!

Un altro suggerimento è di eliminare gli immancabili tempi morti della giornata e se ciò non è proprio possibile, almeno di utilizzarli a proprio vantaggio. Vi faccio un esempio pratico. Per andare in ufficio uso il trasporto urbano – a meno che non mi accompagni Francesco in scooter – ed impiego di media più di un’ora per il tragitto, sia all’andata che al ritorno. Qquando ho la fortuna di trovare un posto a sedere ne approfitto per interagire e condividere i post sui social, per programmarli, per leggere articoli che ho messo da parte perché ritenuti interessanti, formativi, utili da segnalare. E’ in tram ad esempio che consulto Flipboard e ne condivido gli articoli più interessanti o che voglio leggere in seguito sulle mie riviste (non conoscete Flipboard? Recuperate, perché se ben impostato questo social e aggregatore di notizie è una miniera di notizie, una ‘rassegna stampa’ personalizzata che vi aiuterà ad approfondire e ad ispirarvi).

Ancora un esempio: quando mi concedo una seduta dal parrucchiere per taglio/colore/piega oltre a chiacchierare e spettegolare (siam donne, no? 🙂 ) ne approfitto per scrivere sulle note dello smartphone la scaletta di alcuni articoli che ho in mente di preparare o per fare il punto della situazione su quel che devo scrivere e pubblicare; anche in pausa pranzo mentre mangio un panino o un’insalata nella tavola calda vicino l’ufficio (ma più spesso direttamente sulla scrivania), ne approfitto per consultare sullo smartphone le mie mail personali. Lo stesso vale per chi ha bambini che fanno attività sportiva, uno dei momenti preziosi da utilizzare per il blog, quanto meno per fare il punto della situazione e fare scalette editoriali, è quando si aspetta mentre i bimbi fanno lezione. Sono sicura che ciascuno di noi, riflettendo sui propri tempi di vita, può riuscire a trovare quei piccoli spazi da utilizzare a favore del blog. Certo, poi bisogna concentrarsi e trovare lo spazio – che deve essere sacro e inviolabile – in cui ci si siede davanti alla tastiera e si producono i post.

Ottimizzare il tempo per il blog cover

In base alle mie abitudini ed ai miei impegni, il mio momento d’oro per scrivere e lavorare al blog è di sera, una volta che ho finito di cenare, dopo aver lavato i piatti, fatto partire la lavatrice e rassettato un minimo la cucina e la sala da pranzo, mentre aspetto di stendere i panni e poi andare a dormire. Francesco guarda la tv, lavora al PC o legge un libro, io scrivo, spesso fino a tarda notte anche se poi so bene che meno di 5-6 ore di sonno mi trasformano in un essere privo di forma e sostanza. Il silenzio mi facilita il flusso dei pensieri, la concentrazione e quello che altrimenti impiegherei giorni per completare lo chiudo in 2-3 ore di scrittura intensa. In questo mi aiutano le scalette editoriali, ovvero i punti salienti di cui voglio parlare nei singoli post, un po’ come quando devo preparare relazioni e report: per prima cosa elenco, anche  in ordine sparso, gli argomenti da trattare.

Non finirò mai di decantare l’utilità per chi scrive post di prendere appunti e di segnare le idee che giungono rapide ma che altrettanto velocemente sfuggono: sono un piccolo tesoro da conservare nei momenti di magra, quando non sapremo con che cosa riempire lo schermo desolatamente bianco del computer. Altrettanto importante è farsi una ‘banca dati’ di fotografie e grafiche da utilizzare al bisogno, ma di questo già ve ne avevo parlato ne post ‘Che fare con il blog in estate’, e quindi non mi ripeto inutilmente (cerchiamo di ottimizzare i tempi, no? 😉 ).

Conoscete il proverbio ‘non fare domani quel che potresti fare oggi‘? Con i blog è proprio così, soprattutto se si vuole cercare di farsi notare nel mare magnum di siti che oggi circolano su internet ed avere un minimo di visibilità che deriva – è indubbio e l’ho sperimentato personalmente – anche da una certa frequenza di pubblicazione.

Ancora, di grande aiuto per velocizzare la gestione dei post, in questo caso la loro condivisione sui social anche quando non c’è tempo o non si può, è la loro programmazione tramite applicazioni specifiche interne (come la programmazione delle pagine di Facebook, l’uso di TweetDeck per Twitter  o la super applicazione Hootsuite, abbastanza semplice da usare e gratuita fino a 3 profili social, che permette di programmare contenuti e ottenere statistiche mirate.

Nel prossimo post, naturale continuazione di questo su come ottimizzare i tempi per scrivere sul blog, condividerò invece con voi qualche suggerimento su come trovare l’ispirazione per i propri post quando proprio la lampadina delle idee non ne vuol sapere di accendersi. Con taglio da travel blogger, certo,  ma con tanti suggerimenti utili per tutti.

A proposito: questo post l’ho scritto tra le 21.30 e le 23.30 seguendo una scaletta che ho scritto sul tram tornando a casa, oltre al tempo per preparare le grafiche con Canva (circa 40 minuti). Per un post standard di viaggio, in cui oltre a narrare l’esperienza e proporre l’itinerario che ho seguito devo verificare dati ed informazioni avrei impiegato molto più tempo, anche perché  in genere inserisco almeno una decina di foto che vanno elaborate e sistemate).

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

4 Comments

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    LoPsicoTaccuino Agosto 26, 2017

    Grazie per questo post, molto utile e ben scritto! Io ho iniziato ad avere problemi con la programmazione del tempo quando dalle scuole superiori sono passata all’università e ancor di più quando da frequentante che ero, per svariati motivi, sono diventata non frequentante. La non organizzazione mi manda in palla, ma al tempo stesso sono una persona estremamente disorganizzata, ecco perché cerco sempre nuove idee per rendermi più “schematica”. Ho imparato ultimamente però che se non sperimento su me stessa le tecniche e le faccio mie non funzioneranno, anche se sarebbe davvero consolante che quello che ha funzionato su altri funzionasse paro paro anche su di te. Purtroppo o per fortuna non è così, quindi io sperimento… lo farò anche con le tue idee. Intanto mi sono iscritta a Flipboard (e ho già adocchiato una notizia per me interessante!)!

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      Claudia Boccini Agosto 27, 2017

      Guarda, anche io devo personalizzare dritte e consigli, credo che sia assolutamente naturale, altrimenti saremmo tutti uguali!
      Ad esempio ho notato che se mi ‘organizzo troppo’ e irrigidisco tempi, orari e procedure, perdo la capacità di gestione. Insomma, ho bisogno di un minimo di flessibilità e autonomia per variare e innovare. E quindi fai bene a leggere post – come il mio – che ispirino. Ma poi dovrai trovare un ‘tuo’ metodo, non ci sono dubbi. Fammi sapere come va!
      (e grazie di aver letto e commentato!)

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    Luigina Agosto 25, 2017

    Ciao Claudia,
    Complimenti per il post perché sei riuscita anche a trasmettere quel senso di tranquillità che ognuna di noi potrebbe avere se solo sfruttasse i tempi morti. Secondo me lo sei una wonder woman perché riesci ad incastrare perfettamente i momenti di buco della giornata per fare qualcosa sul blog. Io mi consideravo una perfetta pianificatrice fino a quando ho lavorato per altri. Ora che lavoro per me stessa ho un po’ di difficoltà forse perché non riesco a focalizzarmi su quella cosa e finirla. Sostanzialmente faccio multitasking e mi rendo conto che questo mi disorienta.
    Io vorrei dedicare qualche ora anche a stare su Fb, Twitter e Instagram per mettere mi piace etc ma spesso non lo faccio perché mi dedico ad altro? Tu come ti regoli?
    Una cosa ti volevo chiedere quanto ci impieghi per programmare i post sui vari social?
    Grazie mille in anticipo per i tuoi consigli. Credo proprio che mi andrò a leggere gli altri post ????

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      Claudia Boccini Agosto 25, 2017

      Ciao Luigina, grazie per il commento!
      Hai detto bene, forse il multitasking non sempre paga, soprattutto quando è eccessivamente ‘multi’, ad esempio io ho ridotto o proprio del tutto eliminato alcune attività che prima facevo perché mi sono resa conto che non mi apportavano nulla o comunque la spesa – in termini di tempo ma anche economici – non valeva l’impresa. Il multitasking funziona, almeno per me, se i vari progetti/attività sono simili ed hanno attinenza, altrimenti faccio fatica (e perdo troppo tempo) a focalizzarmi ogni volta su quel che sto facendo, con il rischio comunque di perdere pezzi.
      Per FB, TW e social vari non ho una vera e propria strategia, tranne appunto scorrerli e postare/rispondere in diretta quando sono sui mezzi pubblici oppure ho un attimo di tempo in cui posso farlo. Per programmare twitter mi ritaglio un paio di ore al mese, in genere in un fine settimana ‘casalingo’ (con Twitterdeck fai veloce e puoi anche duplicare, modificandoli in parte, i tweet) mentre per Fb tendo per lo più a pubblicare ‘in diretta’ quando scrivo un post sul blog mentre programmo le informazioni utili da condividere che trovo sul web o di cui vengo a conoscenza. In ogni caso anche per FB non più di un paio di ore/mese, anche non consecutive e sfruttando i tempi liberi. Ci vuole davvero poco. In bocca al lupo e buon blog!

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