Passeggiate romane al Laghetto dell’Eur

Oggi vi passo una dritta per trascorrere un bel pomeriggio estivo a Roma restando in città! Non solo estivo, a dir la verità, perché il luogo dove vi accompagno oggi è bello in tutte le stagioni e cambia ‘abito’ indossando abiti fatti di foglie e fiori intonati al periodo dell’anno. Non serve allontanarsi troppo dal centro, giusto qualche fermata di metropolitana per arrivare al Laghetto dell’Eur, uno dei punti di Roma più belli e forse meno frequentati dai turisti, a meno che non siano veri appassionati delle architetture razionaliste e classiciste. Perché all’Eur non è che ci si passa per caso tra un giro a Piazza Navona e la visita al Colosseo, tra una passeggiata a Trastevere e le foto a San Pietro: l’Eur è un quartiere abbastanza decentratorispetto alle rotte tradizionali dei turisti in visita a Roma, ma secondo me bisogna proprio trovare il tempo per andarci!

Il quartiere dell’Eur – o più correttamente E42, la sigla con cui venne identificato al momento della progettazione  – nasce dall’esigenza di creare spazi necessari ad ospitare l’Esposizione universale del 1942 che avessero come missione l’esaltazione dell filosofia e la retorica del regime fascista. Un progetto faraonico, con richiami continui alla classicità ed all’impero romano e grande uso di marmo travertino – è il marmo di Roma, che viene estratto ancora oggi dalle cave di Tivoli – che avrebbe dovuto collegare con un asse stradale di ampio respiro il centro di Roma con il mare (è la strada che oggi conosciamo come via Cristoforo Colombo) in un progetto complesso alla cui ideazione collaborò un team di architetti coordinato da Marcello Piacentini (sì, proprio lo stesso che ha progettato il Ministero dello sviluppo economico).

Laghetto dell'Eur 1

Il progetto restò in gran parte sulla carta per lo scoppio della II^ guerra mondiale ed è solo in vista delle XVII Olimpiadi di Roma del 1960 che vennero ripresi i lavori e vennero edificati palazzi, impianti ed infrastrutture tra cui il Palazzo dello Sport, costruzione ingegneristica di avanguardia realizzata da Pier Luigi Nervi. Completarono il quartiere dell’Eur il complesso dei Musei (Museo della Civiltà Romana, Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni popolari, Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini, ugualmente con gli edifici che riprendono lo  stile classico) ed, appunto, il Laghetto dell’Eur, un grande bacino idrico artificiale  lungo circa 1 km. e con una profondità variabile tra i 2 ed i 4 metri, ‘chiuso’ alle due estremità da due palazzi imponenti, il Palazzo dell’Eni e la sede del Banco di Roma (ora Unicredit) ed attraversato dai due ponti su cui corrono le corsie della Cristoforo Colombo. Il laghetto dell’Eur è circondato da una zona verde destinata a parco pubblico, con passeggiate, sentieri nel verde, aree di sosta. Poco distanti alcuni palazzi di amministrazioni pubbliche e le alte torri nere della sede centrale delle Poste .

Il Laghetto dell’Eur non è balneabile ma non per questo è meno bello: il clima che vi si respira è di grande relax e la lunga Passeggiata del Giappone, il sentiero che corre tutto attorno al lago e che si chiama così perché vi sono stati piantati alcuni ciliegi sakura  arrivati in dono proprio dal Giappone, è percorsa da sportivi che corrono, da bambini in bicicletta, da famiglie che approfittano di questo polmone verde in cui il rumore del traffico giunge attutito per picnic e ‘scampagnate in città’. Il laghetto cambia il suo aspetto con lo scorrere delle stagioni ma probabilmente i periodi migliori, quelli in cui il laghetto si mostra con il suo abito migliore, sono la primavera – quando i sakura in fiore stendono un velo leggero di tulle rosa tutto attorno al bacino lacustre – e l’autunno, quando nelle non rare giornate di sole il colore arancio bruciato delle foglie degli alberi si riflette nell’acqua, infuocandola.

Laghetto dell'Eur 2

Al Laghetto dell’Eur si arriva in modo facile con la metropolitana B (linea blu) scendendo alla fermata Eur Palasport (che serve la zona lato Unicredit) o alla fermata Fermi (più vicina al lato del laghetto dell’Eur lato palazzo dell’Eni). Dalla Stazione Termini sono meno di 30 minuti, ancora meno partendo dal Colosseo o dalla Piramide. A mio parere, la parte in assoluto meno entusiasmante del laghetto dell’Eur è quella vicina al palazzo dell’Eni, almeno finché non verranno terminati i lavori per la realizzazione dell’Acquario di Roma (che vanno a rilento da anni e non vedono, al momento, nessuna fine) ed è anche la zona meno frequentata e a mio parere la meno sicura di sera, mentre la più affascinante, anche come prospettiva visiva, è la zona tra Viale America e Via Oceania.

Dal lato verso il Palazzo dello Sport ci sono le fontane e le cascate (servono a rinnovare l’acqua del laghetto) mentre a destra, in direzione del palazzo della Banca Unicredit c’è la Piscina delle Rose, che durante le Olimpiadi di Roma ospitò le gare di pallanuoto ed oggi è frequentata dai romani che in estate devono restare in città e non rinunciano ad una nuotata o a prendere il sole. Ancora, per chi vuole imparare ad andare in canoa, si possono prendere lezioni di canottaggio al Circolo Canottieri Eur oppure praticare canoa libera.

Laghetto dell'Eur 3

Proprio dal lato che costeggia Via Oceania si trovano un paio di bar dove sostare: l’informale Happy Lake (che oltre al servizio bar noleggia pedalò e piccole imbarcazioni per andare in esplorazione del laghetto), dove noi ci siamo fermati per un aperitivo in atetsa del tramonto guardando le canoe e le imbarcazioni che solcavano l’acqua e le famigliole di anatre con i piccoli e dispettosi anatroccoli. Un altro locale del Laghetto dell’Eur è il più formale Giolitti, che è bar, gelateria, pasticceria, ristorante ed è frequentato per l’aperitivo ed il brunch. Sempre in questa zona del Laghetto ci sono alcune zone dedicate ai bambini, con giostre, scivoli ed altalene, perfino un teatrino di burattini (che dovrebbe funzionare, ma quando ci siamo stati noi – in un giorno infrasettimanale – era chiuso). Lungo i sentieri, panchine dove fermarsi per osservare l’orizzonte intrigante di una città distante, eppure così vicina.

Le foto sono state scattate al laghetto dell’Eur in un pomeriggio caldissimo e assolato di luglio 2017. 

   Laghetto dell'Eur 4

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Groovy Elisa Agosto 17, 2017

    Lo sai, sono di parte! Adoro l’Eur e il suo laghetto. E, con la storica riapertura del “Parco delle cascate”, non si può venire a visitarlo almeno uno volta nella vita.

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