Andare al mare da Bilbao: una passeggiata ad Algorta

E’ bello visitare Bilbao, città d’arte e con un passato industriale importante, bello per la piacevolezza della città, per le tante proposte culturali, per gli iconici Musei, per la sua storia. Ma è bello visitare Bilbao anche perché è una città poco lontana dal mare, è a circa 20 chilometri dall’Oceano Atlantico e in alcune giornate in cui il vento spira forte l’aria salmastra riesce ad arrivare fino in città. Andare al Mare da Bilbao è semplice e anche conveniente, perché si sale a bordo di un vagone della metropolitana per poi scendere in una delle stazioni della municipalità marina di Getxo vicine alla linea di costa: Neguri, Algorta, Bidezabal per poi dedicarsi, se la stagione lo consente, ad attività balneari e sportive (e quindi se visitate Bilbao in estate non dimenticate di mettere un costume ed un telo da mare in valigia!). Sulle spiagge e nei porticcioli turistici si possono praticare attività veliche, beach volley, surf, passeggiate, bagni di sole ad oltranza, insomma, se fare i ‘turisti culturali’ vi ha stancato o se volete fare una sosta tra una visita e l’altra, la soluzione è proprio andare al mare da Bilbao! Ma se non è stagione, se fa freddo o se non si ha voglia di ‘vita da spiaggia’, consiglio di andare comunque di andare al mare da Bilbao per fare una passeggiata lunga ma bellissima, seguendo un itinerario facile e in pianura che costeggia spiagge e porto da Algorta fino a raggiungere il Ponte di Biscaglia. Per la passeggiata calcolate almeno 2 ore e mezzo: lungo il percorso ci sarà tanto da vedere, non solo spiagge dorate e vele spiegate all’orizzonte: si incontrerà il vecchio borgo di Algorta, un tempo era un piccolo villaggio di pescatori; si passerà non distante dalle ville costruite dall’alta borghesia basca tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento e alla fine si potrà fare un viaggio da una sponda all’altra del fiume Nervión su una navetta sospesa su cavi.

Bilbao Algorta 5

Noi abbiamo scelto di andare al mare da Bilbao in un caldo pomeriggio domenicale di metà settembre, periodo in cui la stagione balneare era quasi al termine e quindi le spiagge erano poco affollate ed i vagoni della metropolitana quasi vuoti. A proposito di metropolitana: attenzione a non sbagliare, la linea giusta è quella arancio che va verso Plentzia e bisogna scendere alla fermata di Algorta (dalla fermata di Plaza Moyua ci vogliono circa 25 minuti); il biglietto costerà € 1,80 per tratta di andata o di ritorno. Sono sicura che la passeggiata vi piacerà – tanto – e resterà tra i bei ricordi del viaggio a Bilbao!

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Andare al mare da Bilbao: itinerario lungo mare da Algorta al Ponte di Biscaglia:

  • dall’uscita della metro di Algorta bisogna andare avanti per meno di 200 metri costeggiando i palazzi, quindi svoltare a sinistra in Avenida Algortako Etorbidea fino ad arrivare all’incrocio con Andrés Cortina Kalea, che forma un piccolo slargo. Da qui, si seguono i cartelli per il Porto Vecchio (Puerto Viejo /Porto Zaharra) e si imbocca Aretxondo Kalea, la strada in discesa che porta fino al mare. Ecco, fatto la parte più complicata dell’itinerario è fatta, per il resto sarà facilissimo;

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  • seguendo la strada in discesa, si arriva ad un nucleo di case bianche con gli infissi verdi. Ecco il vecchio borgo dei pescatori di Algorta che, nonostante le insegne di bar e ristoranti, sembrerà uscito da una stampa d’epoca: strade piccole dove le auto non passano, case basse, balconi fioriti e nella piazzetta ombreggiata da alberi turisti e avventori locali intenti ad assaggiare pintxos e bere vino. Più avanti, immediatamente prima del belvedere che affaccia sulla Baia di El Abra, si incontra un curioso locale simile ad un portico chiuso su tre lati, su cui corre una panchina di legno continua: si tratta  dell’ Etxetxu, un edificio che risale al 18° secolo e che aveva la funzione di locale di ritrovo per i marinai e sala per le loro assemblee.
  • Due sculture accanto al parapetto della scalinata che porta al mare riproducono l’ Arrantzale (il pescatore) e la Sardinera, ovvero la donna che si occupava di pescare, preparare e vendere le acciughe in città: ci sono storie locali che raccontano di sardinere che da Algorta raggiungevano Bilbao a piedi, scalze, per vendere il pescato, molto apprezzo per la sua bontà;

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  • Algorta deve infatti la sua fortuna e la sua fama all’abilità dei pescatori che vi abitavano: particolarmente abili nella navigazione e ottimi conoscitori del Golfo, oltre a pescare svolgevano il compito di accompagnare le navi fino in porto facendo evitare loro i banchi di sabbia e intervenendo in caso di naufragio, non infrequente. Successivamente venne creata una vera e propria Stazione di salvataggio con sede nella Casa de Náufragos, l’edificio con il faro circolare che si incontra presso il Molo di Arriluze proseguendo nell’itinerario (oggi è sede della Croce Rossa Marittima);
  • scendendo la scalinata, ci si trova proprio accanto al Vecchio Porto. Prima di proseguire, dare un’occhiata al totem informativo con mappe e spiegazioni: si tratta di uno dei tanti totem e dei cartelli dislocati lungo il percorso che oltre a fornire informazioni hanno un QR-Code: se inquadrato apre tutta una serie di documenti e materiali che aiutano a comprendere la zona;

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  • l’itinerario a piedi prosegue costeggiando la spiaggia di Ereaga (qui si trovano bar e ristoranti, un centro informativo ed un punto di primo soccorso) mentre più avanti c’è un complesso alberghiero. Ancora più avanti, all’altezza della rotatoria da cui si dirama la strada del Porto Turistico di Getxo, la zona di Atxekolandeta è rinomata per le grandi ville edificate tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo dalla ricca borghesia industriale basca e dall’aristocrazia spagnola, edifici realizzati in stile eclettico oppure in stile basco, montano, inglese.
  • il primo edificio – curioso – che salta all’occhio sono le Gallerie di Punta Begoñas, balconate che seguono la forma del promontorio roccioso e da cui la vista si estende in tutto il golfo. Le Gallerie furono progettate dall’architetto Ricardo Bastida nel 1918 in uno stile classico-eclettico e sebbene vi fossero state ricavate stanze e passaggi, la funzione principale dell’edificio era quella di sostenere il terreno su cui era edificata l’abitazione di Horacio Echevarrieta, il committente della struttura;

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  • poco più avanti, si trova la Stazione di salvataggio dei Naufraghi, già citata, un edificio del 1920 in stile eclettico che richiama nell’insieme una fattoria basca sovrastata da un faro, sebbene integri elementi di diverse tradizioni;
  • lungo il viale che prosegue fino all’incrocio con la strada che porta alla spiaggia di Las Arenas, sulla destra c’è un vero e proprio campionario di ville ed edifici tra cui, tanto per citarne qualcuna: Palazzo Arriluze (1910, arch. José Luis Oriol Uriguen – edificio in stile medievale con elementi che richiamano lo stile inglese); Villa Aitzgoyen (1909, arch. Manuel Maria Smith – in stile neo basco); Palazzo Lezama-Leguizamón (1909, trasformata nel 1919 dall’arch. Manuel Maria Smith –  stile eclettico); Casa Vallejo (1924, arch. Manuel Maria Smith – barocco basco);

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  • ancora, edifici notevoli sono le palazzine Cisco I e Cisco II, realizzate tra il 1948 ed il 1955 dall’architetto Eugenio Aguinaga, che proseguono lo stile della vicina Casa Cisco, costruita da Manuel Maria Smith nel 1909 in stile inglese; sempre di Manuel Maria Smith sono le case Kaiertza (1929), Kaialde (1925), Villa Ariatza (1925), Bidearte (1927). Lungo questa parte dell’itinerario, si trovano nuovamente porticcioli turistici.

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Siete già stanchi? Ma no! Da Algorta al Ponte di Biscaglia la passeggiata è lunga ma piacevole e va fatta senza fretta. E anche se siete stanchi, il premio che vi aspetta dopo la lunga passeggiata, oltre 6 km, sono (almeno) un paio di giri sulla navetta mobile del Ponte di Biscaglia, la strutta in ferro che è stata inserita nei patrimoni mondiali dell’Unesco e di cui vi parlerò, in dettaglio, in un prossimo post.

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Informazioni utili:

  • il Comune di Getxo si trova a 20 chilometri da Bilbao;
  • l’itinerario, sebbene lungo, è facile perché a parte il tratto in discesa fino al Porto Vecchio di Algorta e la scalinata fino al lungomare, è tutto pianeggiante
  • per premiarvi, riposarvi e mangiare qualcosa prima di riprendere la metro che vi riporta a Bilbao (stazione di Areeta, a circa 400 metri dando le spalle al Ponte di Biscaglia) potete fermarvi alla taverna La Kazuela (Mayor Kalea, 17) dove servono  insalate, raciones e stuzzichini.
  • per maggiori informazioni: pagina informazioni turistiche su Getxo
  • Tutte le informazioni per organizzare un viaggio a Bilbao le trovate nel post: Visitare Bilbao in 15 punti.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

4 Comments

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    mara loca Marzo 24, 2019

    Brava Claudia, i tuoi post su Bilbao sono molto interessanti. Sto per partire e sono certa che mi saranno utili!

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      Claudia Boccini Marzo 24, 2019

      Grazie, lo spero davvero! Bilbao mi è piaciuta davvero tanto, e spero che altrettanto sarà per te! Non fermarti solo al Guggenheim ed agli altri musei famosi, vai anche in cerca dello ‘spirito marinaro’ della città nella zona di Algorta 🙂

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    Carla Barbieri Agosto 12, 2018

    Grazie per la bella descrizione della gita. Ci siamo stati questa mattina 10 agosto 2018 ed è tutto come hai scritto. Tra l’altro, pur essendo estate piena non abbiamo trovato affollamento né nella metro né in spiaggia

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      Claudia Boccini Agosto 12, 2018

      Ma come sono contenta, Carla! Che ti sia piaciuta, che il post ti sia stato utile e, non ultimo, che Algorta fosse vivibile! Grazie mille per il tuo feedback, mi aiuta a valutare ciò che scrivo e a migliorarmi 🙂

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