Ponte di Vizcaya un viaggio sull’acqua a Bilbao

Scommetto che non hai mai attraversato un fiume sospeso su una navicella appesa a cavi, scivolando lentamente quasi sul pelo dell’acqua su una struttura che è patrimonio dell’Unesco e che risale a più di 100 anni fa. E forse non sai nemmeno che esiste, una costruzione così particolare! Ti dico la verità, non lo sapevo nemmeno io finché non ho iniziato a preparare l’itinerario per il viaggio a Bilbao ma ma, mai!, avrei potuto immaginare una simile meraviglia finché non l’ho incontrata durante la lunga passeggiata che abbiamo fatto con Francesco da Algorta fino a Getxo. Sebbene non si trovi esattamente a Bilbao ma più verso l’estuario del fiume Nervión, dove congiunge le municipalità di Getxo – Las Arenas e di Portugalete, una visita al Ponte di Vizcaya devi metterla in conto se hai in programma un viaggio nella città basca, assolutamente!

Intanto, perché questo ponte – che è uno solo, ma ti accorgerai ben presto che viene chiamato con più nomi perché se in lingua basca viene denominato Bizkaiko Zubia, in spagnolo diventa Puente de Vizcaya e familiarmente è il Puente Colgante, ovvero il Ponte sospeso. E’ una struttura curiosa e affascinante, da lontano nemmeno si comprende bene la sua funzione finché non si arriva proprio nelle vicinanze e si vede una piccola navicella, sospesa a tiranti e cavi d’acciaio, passare da una parte all’altra del fiume con regolarità. Ebbene sì, il Ponte di Vizcaya in realtà non è un ponte come siamo abituati a vederne ma è un ponte trasportatore, una enorme costruzione inconfondibile sia per la forma che per il colore rosso della struttura, adibita a sostenere una vettura che fa la spola da una parte all’altra del fiume. Il Ponte di Vizcaya è una presenza che indubbiamente caratterizza il paesaggio, un reperto ancora vivo di archeologia industriale che rammenta come in questi luoghi, prima ancora che arrivassero i turisti affascinati dall’arte contemporanea custodita negli spazi ampi e luminosi del Museo Guggenheim, sorgevano fabbriche, acciaierie, cantieri navali ora in parte dismessi o dislocati nella zona più decentrata di Santurzi.

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Un po’ di storia:

Il Ponte di Vizcaya è entrato in servizio il 28 luglio 1893, oltre un secolo fa e venne realizzato su progetto dell’architetto Alberto de Palacio, allievo di Gustave Eiffel: era una vera novità sia per la Spagna che per il resto del mondo in quanto era il primo ponte sospeso con navetta ad essere costruito e la particolarità di avere una struttura aerea rendeva il Ponte particolarmente pratico, perché consentiva il transito veloce delle imbarcazioni e delle navi che dovevano raggiungere le aree industriali senza bisogno di dover aspettare di alzare ponti mobili. La vita del Ponte di Vizcaya non è stata sempre tranquilla, perché durante gli eventi della Guerra Civile Spagnola il ponte subì bombardamenti e il 17 giugno del 1937, solo 5 giorni prima che la guerra civile terminasse sul fronte di Bilbao, venne fatto saltare per rallentare l’ingresso delle truppe di Franco. Il ponte in realtà non venne totalmente distrutto ma una parte delle strutture caddero in acqua impedendo l’accesso delle navi alle zone industriali che si sviluppavano lungo tutto il fiume, fino a Bilbao. Appena due anni dopo, nel 1939, venne approvato il progetto di ricostruzione presentato dall’ingegnere civile Juan José Aracil e il 19 giugno 1941 il Ponte di Vizcaya riprese la sua attività, che è continuata senza interruzioni fino ai nostri giorni in cui continua a trasportare incessantemente da una sponda all’altra persone, auto (max. 6), bus e camion (1). Sebbene siano stati successivamente realizzati ponti trasportatori anche in altri Paesi, oggi ne restano solo alcuni dislocati tra Francia, Inghilterra, Germania e Argentina e di questi solo pochi sono funzionanti. Nel 2006 il Ponte di Vizcaya è stato inserito nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

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Qualche dato e qualche numero:

Il Ponte di Vizcaya è formato da quattro torri principali in ferro, alte 51 metri che sono unite due a due e poste sulle sponde contrapposte del fiume; le torri sostengono una passerella lunga 160 metri, su cui scorrono i cavi a cui è appesa la navetta. Per evitare problemi in caso di vento forte (molto frequente sulle rive dell’atlantico) e per dare la giusta stabilità al Ponte, le torri sono state ancorate a terra attraverso 8 cavi di acciaio fissati in profondità. L’intera struttura è stata assemblata utilizzando 400.000 rivetti. La passerella che unisce le due torri, posta a 45 metri di altezza, è a tutti gli effetti un ponte pedonale aereo, che si raggiunge salendo sugli ascensori realizzati nelle torri (l’accesso è solo a pagamento). Ogni anno il Ponte di Vizcaya viene utilizzato da milioni di utenti, che in meno di un minuto e mezzo e spendendo solo pochi centesimi passano da una parte all’altra del fiume, evitando di dover fare chilometri e chilometri per raggiungere la riva opposta. A proposito di rive: se la parte di Getxo è più borghese (da questa parte della foce del Nervión abitavano i ricchi industriali ed i professionisti e le loro ville eclettiche sono ancora una delle attrazioni più interessanti da visitare nella zona), la parte storica di Portugalete mi è apparsa più popolare e operaia. Oggigiorno, entrambe le zone hanno assunto connotati residenziali, con una cementificazione a mio parere davvero eccessiva.

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Informazioni utili:

Salire sulla navetta del Ponte di Vizcaya (è un link che si apre con lentezza, sappiatelo!) a Getxo e scendere a Portugalete (o viceversa) attraversando il fiume  non ha prezzo se non i pochi spicci necessari per pagare il passaggio: il costo del trasporto cambia in base agli orari ma al massimo potete pagare poco più di 1 euro o, assai più spesso, 0,40 centesimi di euro. Per raggiungere il Ponte di Vizcaya da Bilbao dovete prendere la metropolitana, a vostra scelta la linea nera che arriva fino a Kabiezes (e nel caso dovete scendere alla fermata di Portugalete o a quella di Peñota, il ponte si trova tra le due fermate) oppure la linea arancione che arriva fino a Plentzia, scendendo alla fermata di Areeta (ilponte dista meno di 500 metri), acquistando un biglietto valido per due zone. Una volta arrivati, a voi la scelta se attraversare il ponte una o più volte!

Se invece volete camminare sulla passerella aerea sospesa (noi ci abbiamo rinunciato perché c’era parecchio vento), mettete in conto di spendere 8€ a persona.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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