Sai che a Francoforte puoi visitare la casa di Goethe?

Non è stato soltanto l’autore di Un viaggio in Italia, del Faust e de I dolori del giovane Werther: Johann Wolfgang Goethe è stato un grande scrittore tedesco ma anche un poeta, un drammaturgo, un uomo curioso di approfondire la teologia e le scienze, un pittore, un musicista, un giurista. Un uomo colto ed eclettico, un Vate per la letteratura germanica ed europea che ha saputo cogliere le dinamiche del suo tempo creando capolavori che sono diventati transnazionali. Goethe aveva un bagaglio culturale enorme, non era mai sazio di conoscere e apprendere, di scoprire luoghi e culture. Parlava tedesco, francese, italiano, aveva studiato greco, latino ed anche un po’ di ebraico, si interessava di scienze, musica, arte, meccanica. Decisamente una personalità fuori dal comune, che forse noi italiani conosciamo solo in modo relativo a meno di non essere particolarmente appassionati esperti di o aver seguito studi accademici di germanistica. Goethe era nato a Francoforte, città che abbiamo visitato in un freddo dicembre, ed ancora oggi è possibile visitare la Casa di Goethe, abitazione natale dello scrittore (anche se non è proprio del tutto originale nella struttura in quanto è stata in parte ricostruita dopo i severi danni causati dai bombardamenti alleati nel corso della II^ Guerra Mondiale ), trasformata in una ricca ed interessante Casa-Museo.

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Vi dico la verità, quando abbiamo pianificando il nostro viaggio a Francoforte non avevamo pensato di visitare la Casa di Goethe, pensando che fosse fin troppo turistica – quasi quanto la Main Tower, uno dei grattacieli più alti della città tedesca su cui si può salire fino in cima per ammirare dalla terrazza il panorama cittadino, letteralmente presa d’assalto da centinaia di turisti italiani a Francoforte per i mercatini di Natale – ma una più che abbondante nevicata, che nel pomeriggio creerà poi non pochi disagi al’aeroporto di Francoforte e metterà perfino a rischio il nostro rientro in Italia, ha scelto per noi: dopo la visita al mercatino di Natale ed al Römemberg con le guide di Visit Frankfurt e in compagnia di copiosi, incessanti fiocchi di neve, il troppo freddo ci ha dissuaso dal raggiungere con una bella passeggiata il Palmengarten ed il Giardino Botanico e ci hanno fatto preferire un ambiente protetto e caldo. E allora, tra una cioccolata calda ed una buona dose di cultura, abbiamo scelto quest’ultima e quindi sì, di corsa a visitare la Casa di Goethe

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Visitare la Casa di Goethe di Francoforte è molto interessante, è giustamente tra i luoghi turistici più frequentati della città ed è facile da trovare perché si trova nell’Inner Stadt, il centro cittadino, a pochi passi dalla grande piazza del Roβmarkt in direzione del fiume Meno: dal Roβmarkt   si prende la via Am Salzhaus (dove sotto il portico c’è il caffè Opitz, in cui  vi consiglio caldamente una sosta perché fa un ottimo caffè espresso ‘all’italiana’, che se bevuto al banco costa solo un euro) e quindi si imbocca la traversa Groβer Hirschgraben. Pochi scalini, e si accede nella biglietteria della Casa Museo.

Ricordatevi – per non essere redarguiti con garbo come è successo a noi – che non potete visitare la Casa di Goethe portando con voi con borse e zaini: a me hanno fatto lasciare anche la borsa da passeggio, assolutamente di piccole dimensioni. A disposizione ci sono però degli armadietti che si possono chiudere a chiave, semmai organizzatevi con una tracolla piccola per portare con voi i beni di valore, come smarthphone, denaro, documenti. E’ anche possibile fotografare, ma senza flash. Piccolo consiglio, prima di iniziare la visita: in inverno la Casa di Goethe è surriscaldata, quindi negli armadietti lasciateci anche i giacconi!

Pronti a visitare con noi la casa di Goethe?

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Prima ancora di entrare in quella che è a tutti gli effetti una semi-ricostruzione della Casa di Goethe (la casa è stata aperta al pubblico dopo numerosi restauri nel 1951) sappiate che i mobili che la arredano sono d’epoca ed in parte appartenevano effettivamente alla famiglia perché furono salvati dai bombardamenti grazie ad un previdente curatore museale dell’epoca che li fece nascondere in un luogo sicuro. Una volta entrati, si attraversa una grande sala con pannelli dipinti ed un caminetto (foto) e quindi si accede in un piccolo corridoio su cui si apre la porta di ingresso della Casa, la stessa che una volta si apriva direttamente sulla strada.

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Premessa biografica: Johann Wolfgang von Goethe nasce a Francoforte nella casa di Groβer Hirschgraben il 28 agosto 1749, figlio del consigliere imperiale Johann Caspar von Goethe e di Katharina Textor, nipote di uno dei borgomastri della città. Decisamente, quella che oggi sarebbe stata definita una famiglia ‘bene’, con possibilità di stimolare la curiosità e la sete di conoscenza del giovane Johann e della sorella Cornelia tramite le collezioni di volumi che affollavano le librerie di casa, lo studio della musica, la pratica della pittura e l’avventura dei viaggi di istruzione, come fu appunto il viaggio in Italia compiuto da Goethe. E la Casa di Goethe di Francoforte, effettivamente, mostra il benessere economico di cui la famiglia doveva godere.

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Per visitare la Casa di Goethe di Francoforte, dall’aspetto placidamente borghese, preparatevi a salire le scale: è infatti suddivisa in quattro livelli. Al piano terreno vi è la cucina – pentole, rami e stoviglie la fanno apparire pronta per entrare subito in funzione –  ci sono alcuni magazzini di servizio, le piccole salette con stube (stufe da riscaldamento) e gli armadi enormi che custodivano la biancheria di famiglia. A differenza di tante famiglie di Francoforte, costrette a prelevare l’acqua potabile ai pozzi pubblici, la casa di Goethe disponeva di un proprio pozzo privato e in cucina si vede ancora la pompa che sollevava l’acqua del pozzo.

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Salendo la grande scala di legno e ferro battuto in forma di volute floreali si arriva al primo piano, in assoluto il più ricco di ornamenti e dagli arredi prestigiosi, che veniva riservato agli impegni di rappresentanza ed ai momenti conviviali della famiglia. Qui si trovano la grande sala Peking, che prende il nome dai tessuti con disegni orientali che tappezzano le pareti, la saletta della musica (la famiglia Goethe era appassionata di musica e tutti in famiglia suonavano uno strumento o cantavano) e la saletta del Camino.

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Nella sala Peking il gioco prospettico è superbo, il salottino e la sala da pranzo sono uno di seguito all’altro ed alla fine  vi è la sala – biblioteca, con gli scaffali pieni di libri. Sui tavolini sono disposti vasi con i fiori, servizi da caffè in perenne attesa di mani gentili che sollevino le tazze e sorbiscano la bevanda mentre sulle pareti è allestita una piccola quadreria. In generale, la Casa di Goethe è arricchita di tanti piccoli dettagli, porcellane preziose, oggetti di uso quotidiano che aiutano a rendere reale l’illusione che sia abitata ancora oggi e la suggestione fa tendere l’orecchio alla ricerca di note, voci, rumori di vita domestica.

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Salendo ancora di un piano, si giunge al secondo livello, la zona più intima della casa con le stanze dove viveva la famiglia. Attorno al disimpegno di aprono diverse camere, tra cui la stanza dove sarebbe nato il piccolo Goethe, la stanza della sorella Cornelia, il salottino privato della mamma, la piccola galleria di quadri ed la biblioteca del padre dello scrittore. I libri a casa di Goethe certo non mancavano: il padre aveva collezionato oltre 2.000 titoli, che coprivano gran parte della conoscenza dell’epoca e si occupò lui stesso di impartire le disposizioni per l’educazione scolastica dei figli, che avvenne in forma privata con precettori.

La scala ci porta ora al terzo piano, con lo studio dello scrittore ed alcuni cimeli d’epoca, come il teatrino di marionette che era stato regalato allo scrittore quando aveva l’età di 4 anni. Ci dovrebbe essere anche un quinto piano, probabilmente dedicato alla servitù, ma un cordone rosso impedisce l’accesso alla scala che lo raggiunge.

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Una volta terminata la visita della Casa di Goethe, piacevole ed interessante, vi aspetta il Museo di Goethe con le sue 14 sale piene opere d’arte, per lo più quadri, che risalgono al medesimo periodo storico in cui è vissuto Goethe (1749 – 1832). Per arrivarci dovete prendere l’ascensore (o salire le scale) che si trova poco prima dell’uscita. Vi dico la verità, noi lo abbiamo saltato: stava nevicando davvero tanto e dovevamo tornare nella zona della Fiera di Francoforte, dove c’era il nostro hotel, per riprendere le valigie e andare subito in aeroporto per capire se il nostro volo sarebbe stato confermato o meno.

Informazioni utili: 

Casa – Museo di Goethe:

  • Großer Hirschgraben 23-25
  • aperta dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00, la domenica e i festivi dalle 10.00 alle 5.30;
  • non è accessibile alle sedie a rotelle
  • biglietto di ingresso: 7€, previste riduzioni (50% in meno con la Frankfurt Card)

 

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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