In Giappone devi proprio visitare Matsumoto e il suo Castello!

Oh. sì, Matsumoto ci è davvero piaciuta tanto! E’ una città giapponese ne’ troppo grande ne’ troppo piccola, collegata con il treno a Nagano e a Nagoya, dove la qualità della vita è pari alla bellezza che la circonda: le Alpi giapponesi, con le loro vette innevate e il vicino Parco Nazionale Chubu-Sangaku la rendono uno dei luoghi di villeggiatura più apprezzati del Giappone, soprattutto da chi ama fare lunghe escursioni e passeggiate in mezzo alla natura. E, poi, vogliamo parlare della ricca offerta culturale della città? Diversi musei, un Castello stupendo che è stato inserito tra i Tesori nazionali del Giappone, parchi verdi e ombrosi, alcune vie dove il tempo sembra essersi fermato: sì, Matsumoto è proprio una gran bella città giapponese, con una grande storia, che andrebbe visitata ancor prima di tante altre città blasonate e irrimediabilmente turistiche! In città e negli immediati paraggi sorgono poi alcune sorgenti naturali termali, utilizzate per alimentare onsen e fonti naturali (la più famosa, perché in centro, è la Genchi Well) e già a breve distanza dal centro cittadino  ci si può immergere e rilassarsi nei bagni termali pubblici.

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Matsumoto  –  Maroboshi na Hana di Yayoi Kusama

Cosa visitare a Matsumoto?

Il nostro consiglio è di dedicare alla città almeno un’intera giornata, meglio ancora due giorni anche perché i costi degli hotel sono leggermente più bassi che altrove: di cose da vedere a Matsumoto ce ne sono davvero tante e davvero non ci si annoia, anzi, è l’opportunità per scoprire un Giappone bello, ricco di cultura tradizionale e contemporanea e molto, molto accogliente! La città di Matsumoto nasce in funzione del suo spettacolare castello, tuttavia nel corso degli ultimi secoli altri edifici di particolare interesse sono sorti ed è ancora possibile visitarli. Tra questi vanno segnalati due edifici ottocenteschi, la vecchia scuola Kaichi (Former Kaichi School), la più vecchia scuola elementare del Giappone ed una delle ‘importanti proprietà culturali’ della Nazione, fondata nel 1873 ed oggi Museo dell’educazione giapponese nel periodo Meiji e la vecchia abitazione del parroco, (Former Catholic Priest’s Residence), un edificio in stile occidentale costruito nel 1889 dal parroco francese Padre Clement, importante per la cultura giapponese perché fu il primo a redigere e dare alle stampe un dizionario giapponese-francese.

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Matsumoto performing art center

Tra i musei di Matsumoto va segnalato il Museo della città di Matsumoto, vicino al Castello, che espone oggetti legati alla storia della città ed alla vita comune dei suoi cittadini, il Museo delle Arti della Città di Matsumoto, specializzato in opere di arte moderna e contemporanea locale e con una sezione dedicata all’artista internazionale Yayoi Kusama, i cui oggetti e sculture caratterizzati da ‘pallini colorati’ invadono la struttura espositiva e nel piazzale del museo cattura l’attenzione l’opera Maroboshi no Hana (Illusione dello splendore). Troverete pallini ovunque, perfino nell’ascensore e nei bagni!

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Ancora, curioso in quanto tematico, il Museo degli orologi e dei segnatempo, insieme di oggetti di fattura sia orientale che occidentale collezionati nel corso del tempo da Chikazo Honda. Piacevolissimo passeggiare nelle due vie che richiamano il vecchio Giappone, la Nawate Dori è la via dei chioschi, delle botteghe e degli antiquari mentre la  Nakamachi Dori ospita nei caratteristici edifici bianchi con dettagli neri diversi negozi, studi di artisti e laboratori oltre a ristoranti e bar. Le due vie sono divise dal fiume Metoba e sono molto vicine al Castello.

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Matsumoto – fiume Metoba

Matsumoto è conosciuta anche per essere la città della musica: nel raggio di poche centinaia di metri ho visto negozi di strumenti musicali, diverse scuole di musica, numerosi cartelloni che annunciavano concerti e performance ma non potrebbe essere altrimenti, considerato che proprio a Matsumoto è nata la scuola di musica per bambini ‘metodo Suzuki’, che insegna a suonare strumenti musicali, per lo più il violino, a bimbetti in tenera età.

Tuttavia la più grande attrazione di Matsumoto è senza dubbio il suo Castello, Tesoro nazionale del Giappone. Un castello con 6 livelli, di cui uno nascosto. E’ il castello più antico ancora esistente in Giappone (venne costruito nel 1593 su indicazione del signore locale, o daimyo,  Ishikawa Norimasa e del figlio Yasunaga) ed ha una torre nord (Inui-ko-tenshu), un passaggio coperto (watari-yagyra), un’ala a sud (tatsumi-tsuke-yagura) ed infine una torre astronomica, edificata successivamente, che veniva utilizzata per osservare la rotazione lunare (tsukimi-yagura). Il Castello di Matsumoto non ha grandi finestre ma in compenso si notano tante piccole feritoie: all’epoca della costruzione, erano stati introdotti da poco in Giappone i primi fucili (*) e quindi l’edificio tenne conto della necessità di poter difendersi con i moschetti. Nel Castello di Matsumoto ogni piano è connesso all’altro tramite scale, che a loro volta costituivano sistemi di difesa contro gli attacchi dei nemici perché potevano essere facilmente rimosse.

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Il Castello diMatsumoto

Nel momento del suo massimo splendore, il Castello di Matsumoto occupava uno spazio importante, bel 39 ettari in cui oltre appunto al Castello trovavano posto la residenza del Daimyo, magazzini, il tesoro e abitazioni di samurai. Difficile espugnare il Castello: bisognava superare ponti, fossati e  porte e in ogni caso dall’alto del Castello era facile intercettare gli eventuali nemici. Dalla cima del dongione (Tenshukaku), a cui si arriva salendo una scala particolarmente ripida,  è infatti possibile ammirare il paesaggio a 360° (anche se oggi non serve per scovare nemici ma per ammirare le Alpi Giapponesi e la stessa città di Matsumoto). Il Castello di Matsumoto ha una particolarità: quella che sembrano massicce fondamenta, in realtà nascondono una struttura agile di pali di legno.

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Per visitare Matsumoto ci siamo mossi in autonomia utilizzando come base informativa la guida Lonely Planet Japan, in inglese. Per visitare il Castello, invece, ci siamo avvalsi della competente e gradevole spiegazione della signora Setsuko Ohara (spero di aver scritto bene il suo nome), una delle guide volontarie dell’Associazione ALSA (Alps Language Service Association), che sono a disposizione dei turisti per illustrare le bellezze di Matsumoto e del suo Castello. La signora Setsuko parla un ottimo inglese, un buon spagnolo e, udite udite, è così appassionata del nostro Paese che sta studiando anche l’italiano grazie a dei programmi radiofonici. Alla fine della visita guidata, i volontari della ALSA non solo ci hanno regalato delle cartoline ricordo con i caratteri kanji e l’immagine del castello di Matsumoto, ma la signora Setsuko ci ha perfino accompagnato fino ad un negozio dove vendevano una specialità invernale, le patate dolci arrostite, che volevo assolutamente provare e non riuscivo a trovare. Non so davvero come ringraziare questa gentile e garbata signora, spero che davvero riesca a realizzare il suo sogno di venire a visitare l’Italia e incontrarla di nuovo!

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Informazioni utili per visitare Matsumoto:

  • Per arrivare a Matsumoto da Nagano (circa un’ora e 15 minuti, dipende dal treno), noi abbiamo preso il treno che corre lungo la linea ferroviaria della Nagano Dentetsu Line: è una ferrovia locale, la cui stazione non ha nulla a che vedere con l’avveniristica stazione JR da cui partono gli Shinkansen diretti a Tokyo. Per arrivarci, anziché salire verso la JR Station, si deve prendere la scala mobile accanto al capolinea dei bus che scende nel sotterraneo. Qui, tra banchetti che vendono frutta di stagione, composte e alimenti, c’è lo sportello per fare i biglietti. Tutto ha un sapore un po’ vintage, a partire dalle divise degli addetti ferroviari. Ma è bello così, perché è un viaggio nel viaggio!
  • Il nostro itinerario in poche righe: dalla stazione ferroviaria abbiamo scelto di visitare Matsumoto partendo dal Museo delle Arti (non potevo perdermi Yayoi!), facendo prima una sosta al Matsumoto Performing Art Center (solo dall’esterno: l’edificio, con le sue linee sinuose, è notevole) per poi percorrere tutta la Nakamachi Dori. Ci siamo fermati a pranzo in un bistrot in stile giappo-francese – impossibile non trovarlo, è proprio davanti all’ingresso del Castello, all’angolo dell’edificio che ha accanto ad una piccola area verde con tavolini e panche fatte con i pallets- dove abbiamo pranzato con 1000 yen a testa (antipasto di verdure al buffet, un piatto principale, pane assortito molto buono e un dolce con le fragole) per poi raggiungere il vicino Castello, da cui non sarei più voluta venir via! Al ritorno, siamo passati per il centro cittadino e abbiamo fatto una sosta per un caffè prima di riprendere il treno per Nagano.
  • Former Kaichi School: aperta dalle 9.00 alle 17.00, costo di ingresso 300 yen, è a circa 10 minuti a piedi dal castello di Matsumoto.
  • Matsumoto City Museum of Art: aperto dalle 9.00 alle 17.00, costo di ingresso per l’esposizione permanente 400 yen, è a circa 15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria.
  • Castello di Matsumoto: aperto 8.30 – 17.00 (in estate la chiusura è posticipata) costo 600 yen dalla stazione distanza corca 15 minuti a piedi (è ben segnalato, bvasta seguire le frecce).
  • Per maggiori informazioni su cosa visitare a Matsumoto, ecco il link al sito turistico della città(anche in inglese)

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(*) a quanto mi è stato raccontato dalla nostra guida volontaria di Matsumoto, i fucili furono introdotti in Giappone nel 1543 per un caso fortuito: una nave cinese che trasportava anche due portoghesi armati di fucile arrivò nell’isola di Tanegashima (al largo di Kyushu) e il locale Daimyo, Tanegashima Tokitaka, acquistò le armi a peso d’oro e successivamente le fece copiare dagli abili artigiani giapponesi.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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