Cosa si può scrivere su un travel blog quando non si viaggia?

Se non si è piuttosto giovani, senza troppi problemi economici (oppure, di contro, si è molto spartani e con grandi capaci di adattarsi), con tanto tempo a disposizione e zero impegni familiari, fare il travel blogger non è poi così facile. Nel senso che se non riesci a viaggiare spesso e volentieri – l’ideale sarebbe tutte le settimane, possibilmente verso mete poco battute o destinazioni insolite anche se non necessariamente all’estero – scarseggia immancabilmente il materiale fresco ed interessante da condividere con i lettori. E’ vero, si può fare affidamento sui viaggi meno recenti sviluppando temi e suggerimenti specifici, ma non c’è scampo: se non si viaggia con una certa frequenza alla fine si diventa ripetitivi e diminuisce anche l’interesse dei lettori. Quindi non ci sono scuse (e se proprio cerchi un argomento per motivarti, questo potrebbe essere proprio la sopravvivenza del tuo il blog!): non resta che viaggiare oppure, in alternativa, individuare gli argomenti che si possono inserire in un travel blog anche quando non si può viaggiare!

Questa difficoltà è tipica di chi possiede un travel blog puro, che narra solo di viaggi (possibilmente con la V maiuscola, da affrontare zaino in spalla e qualche vescica a ricordare la durezza del cammino) e non è supportato da una community di appassionati che contribuiscono con i loro racconti ad alimentare le pubblicazioni. Ma i blog così ‘nudi e puri’ sono davvero pochi, perché quasi tutti i travel blogger, per garantire un minimo di frequenza di pubblicazioni – elemento che piace moltissimo a Google, che ricambia inserendo sul motore di ricerca, in posizioni più o meno ottimali, i post del blog –  e conseguente visibilità, in qualche modo tendono ad arricchire il tema principale del viaggio con altri argomenti che possono essere correlati o proprio costituire argomento a sè.

Esattamente come nel caso del blog che stai leggendo, La Bussola e il Diario: se lo segui, ti sarai accorto che pur essendo un travel blog  è strutturato come una raccolta di informazioni turistiche ad ampio raggio, con un pizzico di curiosità nei confronti del design, dell’arte, della creatività e dell’artigianato oltre che una passione ben chiara per tutto ciò che è cultura gastronomica. Accanto alle rubriche di viaggio, che costituiscono il settore aggiornato con maggiore frequenza, coesistono infatti rubriche dedicate al buon cibo, all’arte ed agli eventi e un piccolo settore in cui confluiscono i post che rientrano nella definizione di lifestyle, una miscellanea di argomenti che possono essere più o meno collegati al tema principale del turismo e del viaggio.

Di cosa scrive un travel blogger quando non viaggia 2

Cosa si può scrivere su un travel blog quando non si viaggia o le storie ed i racconti legati al viaggio scarseggiano,  senza snaturare del tutto il tema principale del blog? Non ho la ricetta perfetta (magari averla!) però posso raccontarvi cosa io scrivo nei momenti in cui sono costretta a restare ferma a casa – ho un lavoro che mi impegna, una casa da seguire e soprattutto non ho così tante ferie quante ne vorrei! – partendo da argomenti decisamente connessi al viaggio, alla fruibilità di un territorio o alle informazioni turistiche fino ad altri che sono più legati al tempo libero:

  1. Programmi di viaggio: è uno degli argomenti legati strettamente al viaggio. E’ il racconto del processo che porta alla costruzione di un viaggio con informazioni sui mezzi di trasporto scelti, le strutture alberghiere, i costi. Insomma, la parte più tecnica e organizzativa di un viaggio. Tra i programmi di viaggio rientrano anche i dream travel, ovvero i viaggi del desiderio, quelli che si vorrebbe fare e per il quale si sono fatte ricerche, studi ed approfondimenti, che sarebbe un peccato non condividere.
  2. Itinerari: itinerari di visita di destinazioni turistiche, più o meno lontane, in cui si forniscono dettagli ed indicazioni pratiche. Io in genere ‘costruisco’ soprattutto itinerari  italiani, in zone che conosco bene come la Toscana, il Lazio ed in generale il Centro Italia (ne ho preparati diversi, come Un itinerario verde nella provincia di Siena). E poiché viaggiare può significare fare migliaia di chilometri ma anche e soprattutto avere la sensibilità di guardarsi attorno per cercare di scoprire luoghi e territori ‘a portata di mano’, non bisogna disdegnare la possibilità di fare piccoli viaggi brevi o brevissimi (anche solo lo spazio di una mattinata) alla scoperta dei dintorni di dove si vive.
  3. Guide: sono post corposi, spesso impegnativi, con tantissimi dati e dettagli pratici su un viaggio, simili a dei piccoli manuali (e nulla vieta di trasformarli in mini guide da stampare e portare con sé). Hanno bisogno, per essere scritti, di tempo e concentrazione, quindi sono perfetti per quando si è stanziali. E sono anche un’ottima occasione per approfondire argomenti di  viaggio già pubblicati.
  4. Bagagli e affini: i consigli e le informazioni pratiche su come preparare valigie, caricare i bagagli in automobile, organizzare equipaggiamenti vari sono molto utili ed apprezzati, soprattutto se corredati di liste, video tutorial e foto.
  5. Utili in viaggio: la vetrina delle novità e degli accessori curiosi in vendita, acquistati, da fare o da regalare. E se avete affiliazioni con qualche brand o ‘vetrina’, sono anche l’occasione per promuovere oggetti e beni che potrebbero portare un piccolo guadagno (es.: Amazon),
  6. Storie: si può scrivere su un travel blog una selezione di incontri con persone speciali o di eventi che hanno trasformato un viaggio in qualcosa d ricordare? Certamente sì, sono post che apportano ‘umanità’ ed esperienze di vita vissuta e arricchiscono l’esperienza viaggio.
  7. Eventi: scrivere su un travel blog quanto accade nel mondo del turismo, della cultura e dell’arte (mostre, inaugurazioni, selezione di suggerimenti a tema) è un servizio utile per i lettori, che ne possono trarre ispirazione per il proprio tempo libero. Un post impostato come un calendario, con pubblicazione programmata, può addirittura diventare una rubrica fissa.
  8. Tradizioni: presentare eventi specifici legati alla storia ed alla tradizione popolare, incluse feste, sagre, rievocazioni per invitare i lettori a visitare i luoghi dove si svolgono gli eventi (non è viaggio in senso stretto, ma comunque è turismo e promozione dei territori).
  9. Musei: post su musei famosi e di nicchia, interessanti o curiosi,  che possono confluire in un itinerario di viaggio più complesso.
  10. Cucina: argomento vasto e flessibile in cui far confluire la presentazione dei prodotti tipici, le recensioni di ristoranti e locali, la condivisione di cantine, il resoconto di degustazioni di vini e birre, ricette e sperimentazioni ed ovviamente i post sulla cultura alimentare dei Paesi e dei luoghi visitati.
  11. Cinema e libri: recensione di film e libri, a tema viaggio ma non solo
  12. Creatività e design: produzioni artigianali e di design, botteghe e studi d’artista, piccola creatività e hand made di qualità, progetti creativi.
  13. Interviste: interviste a personaggi, blogger, lettori e ‘compagni di strada’.
  14. Guest Post: i post dei lettori e degli amici (ed i post in collaborazione con aziende).

Scrivere su un travel blog di argomenti che non siano strettamente legati al viaggio significa snaturare il blog stesso? Io credo che, entro un certo limite, non sia così ma anzi la differenziazione degli argomenti renda più attraente e meno scontata  la lettura di un blog.

A proposito: voi preferite un blog ‘integralista‘ (che si limita esclusivamente a pubblicare diari di viaggio) o un blog aperto a più argomenti?

cosa scriveun travel bloggerquando non viaggia

Vi ricordo gli ultimi 3 post a tema blogging che ho scritto (ne trovate tanti altri, utili, cliccando sulla linguetta con scritto ‘blogging‘, in alto sulla barra di stato, che in parte integrano e approfondiscono l’argomento di questo post:

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Giusy Marzo 26, 2018

    Articolo molto interessante. In effetti parlare di altri argomenti correlati ai viaggi è un’ottima idea, ci stavo pensando da un po’. Consente ai noi blogger di mantenere una certa continuità di pubblicazione e ai lettori di trovare argomenti comunque inerenti.
    L’unico mio vero dilemma sono le foto. Come inserire foto non mie che non violino i diritti d’autore?

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      Claudia Boccini Marzo 26, 2018

      Infatti con le foto è sempre un problema. Spesso per tutto ciò che riguarda arte/eventi le foto si possono recuperare dalle agenzie stampa che curano la promozione (e sono ben liete di condividerle purché giustamente si accreditino gli autori). Per il food non mi sono mai posta troppo il problema (fotografo tutto quel che cucino o assaggio al ristorante). Grazie per il tuo commento, Giusy, graditissimo!

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