Akira Ramen Bar di Roma, ora è ok anche per l’aperitivo

Parafrasando un modo di dire, potrei quasi dire che “se Claudia non va in Giappone, il Giappone va da Claudia”. L’ho pensato davvero quando ho ricevuto l’invito a partecipare alla presentazione dei Sake Hour, aperitivi a base di sfizi giapponesi e cocktail al sakè, organizzati dalla sede romana di Piazza Bologna di  Akira Ramen Bar. Sono stata molto felice di questa possibilità anche perché Akira Ramen Bar  con i suoi diversi locali aperti a Roma – Via Ostiense zona Porto Fluviale, un corner specializzato solo in Ramen presso il Mercato Centrale di Via Giolitti e appunto quello in cui sono stata io, a Piazza Bologna 8/) angolo Viale delle Province – è un punto di riferimento sicuro per chi apprezza o vuol conoscere la cucina giapponese ed assaggiare ottimi Ramen.

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Nei  Akira Ramen Bar ci si va soprattutto per assaggiare il Ramen Iekei fatto alla maniera di Yokoama, che prevede l’uso del gustosissimo brodo di ossa di maiale e spaghettoni di frumento piuttosto consistenti, rigorosamente fatti in casa utilizzando una particolare farina che garantisce l’armonia dei sapori. Un ramen preparato con questo tipo di brodo viene definito Tonkotsu Ramen (e no, non storcete la bocca al pensiero del brodo di maiale, perché davvero molto buono). Anzi, per essere più precisi, il Ramen servito presso i Ramen Bar Akira è uno “Iekei Ramen”, come dire un Ramen casalingo e artigianale molto curato negli ingredienti, con una lunghissima cottura (non meno di 10 ore).

Akita Ramen Bar Roma 14

 Ma torniamo all’evento di presentazione cui ho partecipato al Ramen Bar Akira di Piazza Bologna.

Un evento decisamente informale e rilassato, dove un barman mixologist aveva il compito di preparare al momento i diversi cocktail in degustazione e gentili cameriere facevano girare tra i tavoli vassoi colmi dei miei adorati gyoza, ciotole piene di salatini giapponesi, takoyaky fatti al momento e onigiri vestiti con l’immancabile foglia di alga verde. Lasciata invece alla libera scelta degli ospiti il tipo di cocktail da assaggiare, da scegliere tra:

  • Sake Tonic, con una gradazione non troppo elevata
  • Lost in Translation, rinfrescante, speziato, con note selvatiche
  • Japanese Cobbler, un mix storico riproposto in chiave giapponese, molto gradevole e fresco
  • Umeboshi, un cocktail delicato, fatto con il sakè e il liquore alla prugna (Ume)
  • Spirited Away, gusto deciso e speziato

Akita Ramen Bar Roma 11

Ottimo il cocktail Umeboshi, buoni buoni i gyoza – se vi ricordate, ne vado pazza – ben fatti gli onigiri  ma sono stati i takoyaky, le classiche palline fritte ripiene di polpo tipiche della cucina di  Osaka che nella versione dell’Akira Ramen Bar aggiungono all’impasto anche  le patate, hanno mietuto tra tutti gli invitati un grande successo. Il sake utilizzato per la preparazione dei cocktail viene acquistato direttamente in Giappone ed io ho visto anche alcune bottiglie prodotte a Sakata, città sul Mar del Giappone rinomata per la qualità dell’aria e dell’acqua che garantisce ottimo riso e quindi un ottimo sake.

Akita Ramen Bar Roma 10

Come mio solito, non ho resistito a scattare diverse foto del locale, con arredi decisamente minimali e quasi zen ma devo dire che qualche foto se la sono meritata anche gli assaggini che accompagnavano la degustazione di cocktail al sakè. L’interno del locale non ha troppi tavoli, in compenso ha un dehór esterno con tavoli ed ombrelloni dove è assai piacevole fermarsi con la bella stagione. All’interno, un bancone a vista garantisce la costante trasparenza nelle attività di preparazione dei Ramen.

Akita Ramen Bar Roma collage arredo

Oltre al Ramen, in diverse versioni inclusa una vegetariana, presso il Ramen Bar Akira si possono assaggiare piatti inconsueti come il Chasyu Don, riso con carne di maiale, porro, uovo sodo, salsa oppure il Karaage, cosce di pollo fritte con salsa di uova, rapa gialla, maionese e aceto.

Akita Ramen Bar Roma 5

Il Ramen Bar Akira è un ristorante realmente giapponese come Akira Yoshida, giovane imprenditore residente in Italia che è dietro la compagine societaria insieme a due soci ugualmente giapponesi, Ryusuke Nakamura e Yuki Watanabe. Il locale di Piazza Bologna è stato aperto nemmeno un’anno fa ed oggi accoglie avventori tutta la settimana, orientativamente dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 18.00 alla mezzanotte. Rispetto ai locali del Giappone – che spesso hanno poco più di un tavolo grande attorno cui ci si siede e si mangia il proprio Ramen  è sicuramente ben più elevante e lussuoso di quelli che si incontrano lungo le vie di Tokyo ma in ogni caso è stato capace di far esplodere la mia  nostalgia per quel Paese, per me tanto speciale.

Akira Ramen Bar di Roma, ora è ok anche per l’aperitivo

Informazioni utili:

  • Ramen Bar Akira – Piazza Bologna 8/9, Roma
  • costi (solo a titolo informativo e citando solo alcuni dei piatti del menù):  una ciotola di Ramen parte da 12€, una porzione di gyoza 5,50€, gli onigiri 4.50€, il karaage di pollo  6,00€.
  • Piazza Bologna è ottimamente collegata con i mezzi pubblici di superficie e quasi davanti aò Ramen Bar Akira c’è la fermata della linea B della metropolitana;
  • Al momento non c’è pagina web, quindi se volete saperne di più su eventi, feste ed altro che vedono coinvolto il Ramen Bar Akira di Piazza Bologna, potete seguire la loro pagina facebook.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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