Il villaggio olandese di Zoutkamp è davvero pittoresco!

Non bisogna mai dimenticare che alcune zone dell’Olanda sono relativamente nuove o comunque diverse rispetto a come erano agli inizi del secolo scorso, quando si cominciò a lavorare per sottrarre terre al mare o mettere in sicurezza villaggi e città altrimenti soggetti alla furia del mare e in balia delle frequenti inondazioni: dighe, massicciate, barriere pian piano hanno la cambiato la fisionomia e spesso anche la vita sociale del territorio e quelle che oggi ci appaiono come cittadine affacciate su placidi laghi (è il caso, ad esempio, di Urk, di Moddergat, di Hindeloopen o di Volendam e Marken, più conosciute perché si raggiungono in poco tempo da Amsterdam) prima erano borghi marinari in cui la gran parte degli abitanti erano pescatori che sfidavano l’Atlantico alla ricerca del pesce migliore. E anche il pittoresco villaggio olandese di Zoutkamp, poco distante da Leeuwarden e da Groningen, fino al 1960 – anno in cui il Mare di Lauwers venne chiuso con la costruzione della diga Lauwersoog – era anche un prospero centro portuale per la pesca. Va detto che i pescatori di Zoutkamp non furono per nulla contenti di questa decisione, che li costrinse a migrare altrove la flotta di pescherecci per cui oggi il porto ‘oceanico’ si trova vicino alla diga Lauweersoog, ed è la base da cui partono i pescherecci ma anche i traghetti diretti verso la piccola isola di Schiermonnikoog –  riserva naturale, punto di nidificazione degli uccelli migratori nonché apprezzata meta estiva – una delle isole frisone occidentali del Mare di Wadden, la zona atlantica in cui l’acqua del Mare del Nord, per un curioso gioco di maree, si ritrae di parecchi chilometri permettendo, in alcuni casi, di fare trekking nel fango.

Zoutkamp

I villaggi olandesi sono davvero deliziosi e nel corso dell’itinerario percorso ne abbiamo visti davvero tanti, in genere piccoli e solo apparentemente simili – quasi tutti possono contare su un insieme di canali, casette basse, un piccolo centro cittadino e tanta tranquillità e spesso sono davvero soltanto  una manciate di case che si incontrano percorrendo le arterie che collegano le grandi città soste preferite da chi vuole rilassarsi o assaggiare un boccone prima di riprendere la strada. Tuttavia ciascuno di loro ha una storia che è un piacere andare a scoprire, ha particolarità che si ricollegano a tempi quasi eroici, quando l’uomo doveva impegnarsi con ogni sua fibra per combattere le avversità naturali.

Ad esempio il villaggio di Zoutkamp, che ha origine nel Medioevo, era un vero e proprio avamposto militare di Groningen e durante la guerra degli Ottanta Anni ospitò una guarnigione spagnola. Oggi è, assai più pacificamente, la porta di ingresso del Parco Nazionale del Lauwersmeer nonché apprezzato porto turistico: le acque del placido lago Lauwersmeer si incuneano come un grande fiordo nel territorio pianeggiante al confine tra Groningen e la Frisia ed è in questo specchio d’acqua, dove si trova anche il vecchio porticciolo, che  le imbarcazioni da diporto lacustre trovano riparo in una struttura portuale moderna. Risparmiato dallo sviluppo industriale e agricolo grazie alle battaglie ambientaliste, Zoutkamp è oggi una località tranquilla nonché il paradiso del bird-watchers, degli appassionati di pesca e degli sport nautici, dei windfurfers ed ovviamente dei ciclisti. Zoutkamp è famosa anche per essere la città dei gamberetti: gran parte dei gamberetti pescati in Olanda provengono dalle industrie specializzate nella lavorazione dei crostacei e proprio qui c’è la più grande azienda specializzata in gamberetti, la ditta Heiploeg.

haven_zoutkamp

Per far conoscere la storia di Zoutkamp e preservare le tradizioni legate alla pesca, nel 1994 è stato aperto in quello che era un vecchio magazzino dedicato allo stoccaggio delle boe il Visserijmuseum Zoutkamp (museo della pesca di Zoutkamp, ingresso 4€). Fanno parte della struttura museale anche una gru da carico, una nave da pesca completa di tutti gli arredi, una collezione di modelli di navi oltre ad attrezzature, motori nautici e timoni E’ stato inoltre salvato l’affumicatoio artigianale per la lavorazione e la conservazione delle anguille – altro prodotto apprezzatissimo di Zoutkamp – e alcuni coloratissimi edifici in legno nella zona del vecchio porto, in Reitdiepskade.

Gli sportivi ed i ciclisti trovano a Zoutkamp un sistema di vie ciclabili ben segnalate di diverse lunghezze: il percorso in bici più lungo è di 36 km (Rondje De Marne, permette di scoprire gli angoli incontaminati della regione). Per chi invece ama camminare, un sentiero gira attorno al villaggio mentre per i più allenati un percorso di 16 chilometri porta a scoprire scorci naturalistici interessanti nella zona della municipalità di De Marne, cui appartiene Zoutkamp.

Zoutkamp, soprattutto nella bella stagione, può essere una buona base da cui partire alla scoperta delle zone della Frisia (Leeuwarden è a circa 40 km.) e della stessa Groningen (31 km.): a disposizione per pernottare ci sono i campeggi De Rousant, t ‘Ol Gat e Robersum, anche con disponibilità di casette complete di ogni suppellettile oltre ad alcuni B&B. Nel pittoresco villaggio olandese di Zoutkamp non mancano buoni ristoranti, alcuni in una splendida posizione nella zona del porticciolo interno. Non mancate di provare il pesce freschissimo, quasi un sushi olandese, da Palingrokerij Postma, in Reitdiepskade 16, una pescheria dove è anche possibile mangiare qualcosa ai tavoli interni, tra le 10.00 e le 18.00.

Informazioni utili:

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(il post è stato redatto sulla base di esperienze personali nonché di informazioni e materiale fotografico concesso dall’Ente Nazionale Olandese per Turismo e congressi)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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