Piccoli musei francesi fuori dal comune

Andare per musei è una delle tante attività che mi piace fare in viaggio. Alt, fermi tutti, non pensate ai musei spesso noiosi della vostra infanzia, quando in fila per due le maestre vi portavano a fare le ‘gite culturali’ in edifici con sale immense, in cui erano esposti reperti ed opere d’arte piuttosto polverosi ed incapaci di attrarre l’attenzione di bimbetti curiosi come voi. I musei a cui mi riferisco io sono in genere piccoli, ben allestiti, tematici e capaci di far conoscere meglio le produzioni artigianali e le storie imprenditoriali legate al luogo in cui si trovano. Sono il complemento perfetto di un viaggio di scoperta, insomma, capaci di arricchire l’esperienza complessiva del turista-viaggiatore e spesso la visita al museo diventa l’occasione per scoprire piccoli borghi o città di provincia che altrimenti verrebbero tagliati fuori dagli itinerari. Ricca di simili ed interessanti musei è la Francia perché alcuni dei piccoli musei francesi sono vere e proprie istituzioni storiche legate a marchi dell’industria del lusso, altri celebrano la ricchezza gastronomica di una località, ancora altri sono talmente di nicchia che sono conosciuti solo dai veri appassionati e per questo sono ancora più preziosi. Quasi tutti, hanno la caratteristica di essere fuori dal comune sia per allestimenti che per soggetto tematico. Ve ne segnalo qualcuno, sicura che vi incuriosiranno e magari vi faranno venir voglia di inserirli nel vostro prossimo itinerario di viaggio in Francia.

Lalique

La prima tappa alla scoperta dei piccoli musei francesi è a Wingen-sur-Moder, nei Vosgi del Nord, dove ha sede la produzione della storica maison Lalique, famosa per il suoi gioielli ed oggetti decorativi. Il Musée Lalique oltre a narrare la vita e i successi di René Lalique, uno dei più creativi gioiellieri del XIX° secolo, che molti indicano come il creatore della moderna gioielleria, ospita una collezione permanente di oltre 650 opere di eccezionale valore artistico tra cui bozzetti di gioielli, 230 bottiglie di profumo disegnate per Coty, Houbigant, Molinard, d’Orsay, Roger&Gallet e Worth, le collezioni di accessori e servizi da tavola in cristallo lavorato. In mostra anche i vasi della collezione ‘Baccanti’. Ad arricchire l’esposizione, un nutrito programma di eventi, laboratori, visite tematiche.

  • Musée Lalique – Rue du Hochberg, Wingen-sur-Moder
  • per gli orari di apertura, che variano in base alla stagione, consiglio di controllare sul sito
  • biglietto 6€, previste riduzioni

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Per continuare a scoprire i piccoli musei francesi ci spostiamo ora nell’Alsazia del Sud a Mulhouse, città famosa per alcuni musei ‘tecnici’ (museo dell’automobile, museo del treno e delle ferrovie, museo dell’elettricità, museo dell’architettura tradizionale alsaziana, c’è perfino il museo della carta da parati!) ma quello su cui ci soffermiamo è il Musée de l’Impression sur Étoffes (museo dei tessuti stampati) che raccoglie oltre sei milioni di campioni di tessuto ed offre un itinerario lungo due secoli e mezzo tra memoria e creatività in cui la storia delle tecniche di stampa dei tessuti si accompagna ad una vasta selezione di materiali tecnici come rulli da stampa e tamponi in legno ma anche a laboratori pratici per grandi e piccoli. Tessuti decorati con stampe a fiori esotici, tappezzerie in stile II° Impero, stoffe ‘indiennes’ e orientali, tele di Jouy, decori geometrici e creazioni art decò e contemporanee: se amate la moda, i colori ed il décor e volete fare il pieno di ispirazioni, questo è proprio il museo che fa per voi!

Opinel

La prossima tappa alla scoperta dei piccoli musei francesi ci porta a St-Jean-de-Maurienne, in Savoia, dove dal 1890 vengono prodotti i famosi coltelli Opinel, esportati in quasi tutto il mondo. Il Musée Opinel celebra l’intuizione di Joseph Opinel, la storia ed i segreti di fabbricazione di questo coltello pieghevole, di dimensioni limitate e riconoscibile dal tipico marchio che riproduce una mano con tre dita sollevate e sopra una corona. Nel Museo vengono mostrati materiali, macchinari e una selezione di Opinel oltre a svelare alcuni dei segreti del coltellino. Simbolo del savoir-faire francese, il coltello Opinel è scelto dai grandi chef per la sua affidabilità. I locali che oggi ospitano il Museo fino al 1973 hanno ospitato le officine di produzione e il progetto attuale del museo risale al 2013

  • Musée Opinel– 25 rue Jean Jaurès, 73300 St-Jean-de-Maurienne – Savoie
  • Orari di apertura: aperto tutto l’anno ad eccezione della domenica dei giorni festivi: dal15 luglio al 31 agostosempre aperto. Orario: 9-12 e 14-19
  • Biglietto ingresso: il Museo è gratuito

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Ci spostiamo ora a Chazelles-sur-Lyon, sui Monti Lionesi, dove in una vecchia fabbrica di cappelli è stato creato un museo-laboratorio speciale, Atelier – Musée du Chapeau. Inaugurato nel 1983 per celebrare la produzione locale di cappelli (in questa parte di Francia vi erano artigiani specializzati nella produzione di cappelli di feltro, più o meno lussuosi, fino ad arrivare ad un numero record di 20 aziende e 2.500 addetti), è uno dei piccoli musei francesi che preservano la memoria del savoir-faire specializzato e contemporaneamente promuove la formazione di nuovi artigiani. Vengono organizzati eventi e manifestazioni e da qualche hanno è stata creata una linea di cappelli che vengono prodotti nel museo laboratorio. Nel Museo sono conservati 4.000 cappelli, a partire dal 18° secolo fino ai nostri giorni ed una collezione unica di diecimila oggetti legati alla lavorazione, alla cura ed alla manutenzione dei cappelli oltre a manifesti, fotografie, cartelli pubblicitari. Vengono inoltre allestite esposizioni temporanee e proposte visite tematiche. All’interno del Museo funziona un laboratorio di produzione ed un centro di formazione.

  • Musée du Chapeau – La Chapellerie –  31, rue Martouret- 42 140 Chazelles-sur-Lyon
  • Orari di apertura: aperto tutto l’anno dal martedì al sabato (14-18); domenica e festivi dalle 14.30 alle 19.
  • Biglietto di ingresso 6€ previste riduzioni

pizzo dentelle

Tra i piccoli musei francesi ve ne sono alcuni davvero particolari, come il Museo di Belle Arti e del Pizzo di Alençon che celebra la capacità delle merlettaie francesi di produrre trine raffinatissime. In realtà il Museo è poliedrico, perché vi è una pinacoteca con opere del ‘400, una collezione di arte khmer (!), una galleria di mostre temporanee e un settore dedicato all’interpretazione del pizzo dentelle, un vero capolavoro di abilità manuale considerato che le merlettaie ottengono queste trine leggere e impalpabili sono con ago e filo, con grande pazienza e senza utilizzare alcuno strumento o macchinario. Lo sapete che per fare un centimetro (solo 1!) di pizzo di Alençon – entrato a far parte del Patrimonio dell’Unesco –  sono necessarie anche 7 ore di lavoro e una decina di diversi passaggi? La produzione del pizzo di Alençon ebbe il suo massimo splendore nel XVII° secolo quando il ministro Colbert dispose la creazione di una Manifattura regia improntata al massimo segreto tanto era prezioso il pizzo che vi veniva prodotto! Nel museo di Alençon vengono mostrate le diverse fasi di lavorazione mentre nel vicino Atelier Nazionale, nei mesi di luglio e di agosto, le merlettaie tengono dimostrazioni aperte al pubblico ed è possibile partecipare a corsi di avvicinamento all’arte della dentelle.

  •  Musée des Beaux-arts et de la Dentelle – Cour Carrée de la Dentelle, 61000 Alençon
  • Orari di apertura: da settembre a giugno, aperto dal martedì alla domenica (10-12 e 14-18); luglio e agosto aperto tutti i giorni, medesimi orari.
  • Biglietto di ingresso 4.10€ previste riduzioni

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Sentite già l’odore? So bene che a qualcuno potrà sembrare non troppo gradevole ma, fidatevi, il camembert profuma! E per celebrare questo leggendario formaggio di Francia, ci spostiamo nel cuore della Normandia dove a Vimoutiers c’è un museo tutto dedicato a lui! Il Musée du Camembert è uno dei piccoli musei di Francia in cui il savoir-faire artigiano si esplica nella produzione di alimenti di grande qualità. E il Camemebert è – molto probabilmente – il formaggio francese più famoso, se non altro per la sua diffusione e versatilità. Nel Museo dedicato al formaggio si inizia la visita assistendo ad un cortometraggio in cui la protagonista è Marie Harel, colei chesecondo la tradizione avrebbe inventato il formaggio: Ci sono poi diverse zone in cui vengono riprodotte le diverse fasi della produzione, una raccolta di poster e documenti, una collezione delle tipiche etichette rotonde ed oltre 100 elementi produttivi autentici, che provengono da donazioni al Museo da parte delle diverse fattorie di Augeronnes. I più piccoli potranno divertirsi a provare a mungere una mucca normanna (finta, ma a grandezza naturale) ed i grandi a degustare il Camembert insieme ad un bicchiere di sidro o di succo di mela.

  • Le Musée du Camembert – 10 avenue du Général de Gaulle – 61120 Vimoutiers
  • Aperto tutti i giorni dal 31 marzo al 4 novembre (14-18); luglio e agosto orario prolungato (11-18)
  • Biglietto: 3€ (comprende visita, filmato e accesso alla mucca da mungere????); degustazioni di Camembert 1€ e 2 € (incluso bicchiere di succo di mela o sidro)

 Piccoli musei francesi fuori dal comune

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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