Ristorante Lo Zenzero di Anzio, buon pesce e tanta vista

Anzio è una delle località balneari che si raggiungono velocemente da Roma e la cittadina ha ricoperto un ruolo non da poco nella storia sia per essere stata il buen retiro dell’Imperatore romano Nerone – gli imponenti resti archeologici, sia del porto neroniano che della villa imperiale vera e propria sono stati in parte recuperabili e si possono visitare – che la base di sbarco delle truppe alleate nel corso dei combattimenti della seconda guerra mondiale. Da lungo tempo meta di villeggiatura delle famiglie romane, contende ad Ostia e a Torvajanica l’appellativo di spiaggia dei romani anche se oggi Anzio è in parte diventata una città satellite di Roma in quanto in molti si sono trasferiti dalla Capitale per sfuggire ai costi esagerati delle case, trasformandosi in pendolari che ogni mattina salgono sul treno regionale che in poco più di un’ora da Anzio arriva alla Stazione Termini. Se in bassa stagione Anzio è una cittadina vivibile e molto piacevole, bei negozi, tutti i servizi necessari e alcuni locali che non hanno nulla da invidiare a quelli della Capitale, in estate resiste eroicamente all’invasione dei villeggianti e dei gitanti che si affollano sulle spiagge, sul lungo mare e attorno al porto innocenziano (quello dove ancorano i pescherecci e da cui partono i traghetti e gli aliscafi per l’isola di Ponza) per poi riversarsi in uno dei tanti ristorantini di Anzio specializzati in menù di pesce. Di ristoranti nel centro di Anzio ce ne sono davvero tanti e sceglierne uno, se non si ha qualche amico pronto a consigliare, è davvero imbarazzante perché quasi tutti offrono, oltre al menù alla carta, un menù fisso e a costi simili. Meglio un ristorante sul lungo mare, o uno sul porto? O non sarà meglio nel centro della cittadina? Meglio scegliere un locale informale o uno più pretenzioso? E tra i tanti, quale sarà il migliore? Difficile, davvero difficile dare un suggerimento e infatti oggi mi limito a recensire il ristorante Lo Zenzero di Anzio, dove abbiamo pranzato un sabato di aprile particolarmente assolato, senza però avere la presunzione di dire che sia il migliore in assoluto. E’ un ristorante in cui abbiamo mangiato bene, con un bell’ambiente ed in una posizione favorevole, ma non avendo provato tutte le decine e decine di ristoranti che ci sono ad Anzio, preferisco non fare classifiche.

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Intanto, perché siamo entrati proprio in questo locale e non in altri? A favore del ristorante Lo Zenzero di Anzio, come vi dicevo, gioca la posizione. Infatti si trova a poca distanza dalle cosiddette Grotte di Nerone (edifici di epoca romana che si raggiungono dalla spiaggia) ed è a pochi metri dall’arenile per cui nulla vieta di trascorrere la mattinata sulla spiaggia prima di andare a pranzo! Anche la possibilità di trovare un parcheggio nella zona del Municipio di Anzio (non distante) ha giocato a favore. Inoltre, nelle giornate limpide come quella di inizio aprile in cui ci siamo stati noi, proprio dinanzi alla terrazza del ristorante la sagoma dell’Isola di Ponza si staglia netta all’orizzonte, e anche questo è un bel plus da tenere in conto!

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C’è anche un bello spazio esterno, riparato: la vista è piacevole, sul mare e sulle palme del lungomare Mallozzi – la litoranea famosa per i suoi villini graziosi, in stile liberty ed eclettico – e non c’è il trambusto caratteristico di tanti altri ristoranti di Anzio che apparecchiano direttamente per strada.  In più, già da fuori, si capisce che il Ristorante Lo Zenzero di Anzio è molto curato ed arioso: arredi in stile mediterraneo con accenni provenzali, grande abbondanza di toni azzurri e bianchi ed alcune belle tajine tunisine usate come dettaglio sui tavoli. Spero che dalle foto si riesca a capire quel che intendo 🙂

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Come quasi tutti i ristoranti di Anzio, anche il Ristorante Lo Zenzero ha sia un menù con proposte alla carta (costi medi) che una sorta di menù degustazione a prezzo fisso, che permette di assaggiare alcune delle specialità di una cucina dove il pesce è re (il porto di Anzio ha una delle flotte di pescherecci più attive del Lazio). Indecisi se prendere un primo o un secondo, alla fine abbiamo proprio optato per i menù degustazione da 25€ a persona, ben consapevoli che le porzioni sono sempre leggermente ridotte rispetto a quelle della carta. In questo costo minimo è incluso un antipasto di 5 portate, un primo, un secondo con contorno, il dolce oltre al pane ed al servizio. Escluse invece le bevande (2€ una bottiglia di acqua minerale, vino sfuso o in bottiglie da 357 ml. il cui costo però non ho avuto modo di verificare).

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L’assaggio di antipasti è fisso e comprende mini porzioni di:

  • salmone marinato con rucola, pachino e fragole
  • polpo in insalata con zenzero
  • julienne di calamaro con verza
  • quadrotti di polenta fritti guarniti con polpetti in guazzetto
  • sautè di cozze con crostoni di pane (in questo caso, porzione abbondante

Il pesce è fresco, nel complesso la porzione è corretta, gli accostamenti divertenti e il pane di accompagnamento – che viene servito caldo – fin troppo buono. Quindi, fin qui tutto bene. Come primo piatto abbiamo scelto ravioli fatti in casa con gamberi conditi con sugo di orata e burrata (io) e maltagliati all’uovo fatti in casa alla gallinella di mare con battuto mediterraneo ed olive taggiasche (Francesco). Ingredienti freschi, buon mix di sapori e porzioni adeguate.

Abbiamo atteso un pochino il secondo – trancetto di orata con cavolo rosso e pomodori + frittura mista di calamari e alici accompagnati da ottime patate al forno – perché nel frattempo il locale si era riempito. Anche il secondo ha superato ogni aspettativa. Forse l’orata un po’ piccolina ma d’altra parte non ci si può aspettare grandissime cose per l’importo speso, equivalente ad una pizza con birra o poco più, se si pensa che si tratta di pesce! Un piccolo applauso va alla frittura, leggera e senza retrogusto di olio come purtroppo talvolta accade.

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Da quel che ho visto, quasi tutti i tavoli erano prenotati e molti degli avventori erano habituè, cosa che depone a favore del ristorante Lo Zenzero di Anzio (con la vasta scelta di ristoranti presenti in città, bisogna proprio trovarsi bene per scegliere di ritornare!). Per sicurezza ho comunque chiesto ad uno dei camerieri in cosa si differenziano i piatti del menù alla carta da quelli in degustazione e mi ha confermato quel che immaginavo, ovvero varia fondamentalmente la quantità. Ad esempio, nel menù degustazione l’antipasto è di 5 assaggi, quello standard prevede 6 portate abbondanti (costa 12€) e ce n’è anche uno da 12 portate, crudi inclusi, al costo di costo 20€.

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Fin qui, sia in generale che nel dettaglio, tutto molto bene. Quel che invece ci ha lasciato alquanto perplessi sono stati i dolci, compresi nel menù degustazione: io ho preso un tiramisù poco attraente, un po’ molliccio e dal sapore poco definito mentre la sbriciolata presa da Francesco era con poca crema e fin troppe sbriciolature. In situazioni come questa – anche se probabilmente è un malaugurato caso –  mi chiedo sempre perché si tende a scivolare sulle inezie e se non sia meglio, al posto di creazioni dolci poco entusiasmanti, proporre un paio di biscottini fatti come si deve o una semplice fetta di crostata per terminare la degustazione.

 Informazioni utili: 

  • Il Ristorante Lo Zenzero di Anzio si trova in Via Riviera Mallozzi n° 20 (tel. 06.9870867 – nel fine settimana e in estate conviene sicuramente prenotare);
  • Il Ristorante lo Zenzero di Anzio purtroppo non ha un sito web ma solamente una pagina Facebook, aggiornata senza troppa costanza.

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Su Anzio, leggi anche il post “In gita da Roma verso Anzio“, dove oltre ad alcune informazioni e curiosità interessanti sulla cittadina balneare, puoi trovare un’altra recensione su un altro dei tanti ristoranti di Anzio.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    La Casetta del Merlo Aprile 09, 2018

    Che posticino delizioso. Guardando le tue foto si sente il profumo del mare … e anche quello di tutte le golosità in tavola!

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