In gita da Tokyo: visitare Kamakura in una giornata

Sei a Tokyo. Hai ancora un paio di giorni di tempo per visitare la città ed i suoi dintorni prima di riprendere l’aereo e ripartire alla volta di casa, portando con te milioni di foto, una valigia piena di souvenir incredibili ed uno zaino colmo di incontri, di sensazioni, di luoghi e di scoperte che dovranno sedimentare a lungo prima di essere archiviate. E sì, molto probabilmente lascerai un pezzettino del cuore in questa terra orgogliosa che è il Giappone. Dove andare, allora, quale luogo troverà ancora spazio nel tuo zaino da viaggiatore? In questo post non ti suggerisco  itinerari a Tokyo (qui nel blog ne troverai diversi, uno degli ultimi che ho pubblicato è un itinerario alla scoperta di un Tokyo meno consueta lungo le strade di Yanesen, lo hai letto?) ma di andare a visitare Kamakura in una giornata, scoprendo i suoi tesori. No, non ti ci vorrà molto per arrivare a Kamakura, deliziosa cittadina poco distante dal mare ed in cui il tempo sembra essersi fermato; da Tokyo sarà sufficiente prendere un treno locale e dopo un viaggio di poco più di un’ora potrai scendere nella cittadina. E se non puoi disporre più della tua tessera ferroviaria JR Pass perché è scaduto il periodo di validità, non preoccuparti: il viaggio in  treno (andata e ritorno) per scoprire i tesori di Kamakura ti costerà poco più di 2.000 yen: dai, circa 16€ sono un costo sostenibile per una gita indimenticabile, vero?

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Ma perché ti consiglio di visitare questa cittadina giapponese (non molto grande, rapportata alle dimensioni delle città giapponesi: nel 2016 i suoi abitanti erano meno di 180.000), perché tra tante altre possibilità di suggerisco proprio di andare a scoprire i tesori di Kamakura? E quali sono, questi tesori? Ti dico solo che la città di Kamakura, tra il XII° ed il XIII° secolo  fu la sede dello Shogun Minamoto no Yoritomo e di fatto la capitale del Giappone tant’è che nella storia Giapponese questa epoca  viene individuata come “Periodo Kamakura”. Una cittadina difficile da espugnare, all’epoca, grazie alle colline circostanti che la circondano come una muraglia naturale ed all’affaccio sul mare, che poteva essere facilmente controllato.

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Ma al di là dei tesori culturali che si possono visitare a Kamakura, la città ed i suoi dintorni sono davvero speciali per l’atmosfera che vi si respira, per la presenza di boschi nei dintorni – e se hai visitato Tokyo e le altre grandi città giapponesi sai bene quanto ciò sia una rarità – per il clima sereno  e ‘vacanziero’ e per l’assenza di grandi costruzioni. Qui le case sono piccole, a misura di famiglia, sempre circondate da un piccolo giardino. Sì, è vero, Kamakura è una città turistica, ma i turisti sono per lo più gli stessi abitanti di Tokyo che qui vengono a visitare i templi, a trascorrere una giornata al mare, a passeggiare per il lungo rettifilo che collega il mare con il santuario Tsurugaoka Hachiman, dove si trovano – soprattutto lungo gli ultimi due chilometri che portano al Tempio – negozietti carini, rivendite di prodotti di artigianato, caffè all’occidentale e, tra tante case bizzarre,  perfino una chiesa cattolica.

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In basso trovi le informazioni utili per visitare Kamakura in una giornata raggiungendo la cittadina in treno; in ogni caso ti consiglio di partire  piuttosto presto da Tokyo perché c’è davvero tanto da vedere.  La stazione di Kamakura ha due uscite, ricordati di andare verso l’East Exit, in modo da visitare  il santuario Tsurugaoka Hachiman prima che diventi troppo affollato ma per prima cosa raggiungi il locale ufficio turistico (è proprio fuori l’uscita della stazione) e chiedi una mappa della città: è gratuita e ti sarà utilissima per orientarti e organizzare l’itinerario per scoprire i tesori di Kamakura.

Pochi passi, supera il piazzale e sei sulla strada principale di Kamakura, la Wakamiya Oji. Andando verso destra – e camminando per un chilometri e mezzo, si arriva fino al mare, dove ti aspettano le spiagge di Yuigahama e Zaimokuza Beach, particolarmente apprezzate dai surfisti per il buon gioco di venti che vi si crea. Ma per le spiagge ci sarà tempo dopo. Ora vai verso sinistra e dopo poco sali sulla strada sopraelevata, introdotta da un grande Torii rosso e da due leoni in pietra con una lunga infilata di lanterne e alberi di ciliegio: è una meraviglia, vero, vedere da qui il grande tempio rosso e nero sullo sfondo delle coline? Sembra quasi di essere su una passerella sospesa da cui si possono osservare bene  gli edifici che costeggiano la strada – vedrai, ti verrà voglia al ritorno di fermarti in alcuni di loro! – e il traffico sostenuto. Ti capiterà anche di vedere giovani ragazze vestite con kimono colorati e turisti trasportati a bordo di risciò: fanno parte delle ‘attrazioni turistiche’ offerte da Kamakura (anche tu se vuoi puoi noleggiare un kimono o fare un giro in risciò, i costi non sono elevatissimi) e in ogni caso contribuiscono a dare alla città un aspetto ancor più tradizionale. Kamakura è famosa per i suoi templi buddisti e shintoisti: oltre a quelli più noti (Tsurugaoka Hachimangu, Kenchō-ji, Zuisen-ji, Hase-dera), ce ne sono decine e decine di più piccoli, talvolta semi nascosti nei boschi delle colline.

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Una volta arrivato alla fine della ‘passerella’ ti troverai davanti al Santuario shintoista di Tsurugaoka Hachimangu (gratuito), il più famoso tempio di Kamakura, visitato annualmente da oltre 9 milioni di visitatori. Storicamente importante perché fondato nell’XI° secolo dal Minamoto Yoritoshi, antenato dello shogun Minamoto Yoritomo. Il complesso è formato da diversi edifici, da giardini e laghetti ed è in posizione sopraelevata rispetto alla città. Per entrare nell’aria del Santuario devi attraversare un piccolo corso d’acqua, che viene superato da tre ponticelli: quello centrale, ad arco, è chiuso da un cancello rosso che ne impedisce l’utilizzo ed era storicamente riservato allo Shogun. Dopo aver attraversato il giardino, ti troverai davanti ad una ripida scalinata che porta fino all’Hongu, l’edificio principale del Santuario dove vengono celebrati i riti ed i fedeli pregano e lasciano offerte.  

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Siamo solo all’inizio di questo itinerario per visitare Kamakura in una giornata: uscendo a nord dal Santuario Tsurugaoka Hachimangu e seguendo un percorso ben segnalato (in pratica devi seguire la strada che taglia le colline e porta fino alla stazione ferroviaria di Kita-Kamakura),  dopo circa 1,5 chilometri arrivi al Tempio Tokei-ji (200 yen), storicamente rifugio delle donne che sfuggivano da matrimoni complicati: una donna poteva ottenere il divorzio automaticamente dopo aver trascorso tre anni come monaca in questo tempio, anche se il marito era contrario. Oggi però il tempio non è più utilizzato dalle monache. 

Passando dall’altro lato della stazione di Kita-Kamakura puoi visitare il Santuario  di Engaku-ji, (ingresso 300 yen) della dottrina Rinzai Zen, che conserva una famosa statua di legno di Buddha. Il Tempio è classificato come Tesoro nazionale e vi si arriva percorrendo una lunga scalinata con ai lati alberi di cedro. Nei paraggi ci sono altri Santuari ma per visitarli tutti, sono davvero tanti!, dovresti avere a disposizione almeno un paio di giorni, forse di più!

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A questo punto, a meno che non voglia fare di nuovo tutta la strada a ritroso, ti conviene tornare indietro fino alla stazione di Kamakura con il treno della Yokusuka Line (ferma alla stazione di Kita-Kamakura). Risparmia le energie  perché per visitare Kamakura in una giornata c’è tanto da camminare! 

Una volta tornato alla stazione ferroviaria di Kamakura, esci questa volta dalla West Exit e quindi segui le indicazioni per raggiungere un altro tempio famosissimo di Kamakura, il Kōtoku-in (200 yen) dove potrai ammirare una delle più grandi statue in bronzo di Amitābha Buddha (il Daibutsu), 11,4 metri di altezza e 122 tonnellate di peso, che raffigura il Buddha nella posizione del loto. La statua è però curiosamente all’aperto. In realtà un tempo attorno alla statua vi era una costruzione di legno ma dopo lo tsunami del 1498, che spazzò via l’edificio, è rimasta per sempre così. Se ti va, puoi anche entrare dentro la statua, che è cava, pagando qualche spicciolo (20 yen). 

Dal Kōtoku-in con una passeggiata di 10 minuti si arriva al tempio Hase-dera (300 yen), un tempio antico che risale al 736 a.C., la cui particolarità è di conservare una grande statua in legno di nove metri di altezza di  Kannon, una delle divinità buddiste più amate dai giapponesi, che qui ha 11 facce. C’è anche un bellissimo giardino zen e un giardino botanico, pieno di ortensie che fioriscono a giugno.

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Dal tempio Hase-dera devi raggiungere la stazione di Hase (dall’uscita vai dritto fino all’incrocio, poi a destra – se puoi aiutati con la mappa che hai preso all’Ufficio del turismo o se hai wi-fi, con Google Maps), dove passa il treno-tram della Enoshima Electric Railway Line. Qui hai due possibilità: tornare indietro fino alla stazione di Kamakura e quindi continuare per Tokyo, oppure proseguire in direzione dell’isola di Enoshima. Ma di questa seconda parte dell’itinerario, che ti consiglio di fare se hai un po’ di tempo a disposizione, te ne parlo in un altro post!

Informazioni utili:

  • Come arrivare da Tokyo a Kamakura: dalla stazione centrale di Tokyo partono tantissimi treni, in alcuni casi bisogna fare cambio ad Ofuna o a Totsuka, ma ce ne sono anche diretti. Attenzione: l’ultimo treno utile per tornare alla stazione centrale di Tokyo parte da Kamakura alle 22.22 ed arriva alle 23.16 (treno diretto), in tempo utile per prendere la metri e raggiungere l’hotel o l’alloggio prima che a mezzanotte chiuda la metropolitana.
    • partenza ore 9: dal binario n. 9 prendere il Ltd. Express Odoriko 105 fino alla stazione di Ofuna (arrivo ore 9.37) da qui alle 9.44 prendere il treno JR Yokosuka Line  con destinazione  finale ZUSHI. Arrivo a Kamakura alle  9.51 – costo totale 920 yen, oppure
    • partenza ore 9: dal binario n. 1 prendere il treno diretto R Yokosuka Line con destinazione finale Kurihama  e scendere a Kamakura (orario di arrivo 10.01), costo 920 yen.
    • Treni per Kamakura partono anche da altre stazioni di Tokyo, e comunque vi consiglio di verificare gli orari su Hyperdia (noi ad esempio siamo partiti dalla stazione JR di Tokyo di Hamamatshuco)
  • Dove mangiare a Kamakura:
    • ristoranti, Izakaye e caffetterie certo non mancano a Kamakura, mentre a Kita Kamakura può essere più complicato trovare un locale dove fermarsi (ci sono, ma spesso hanno solo menù in giapponese). Consiglio quindi di pranzare a Kamakura (semmai al ritorno dopo aver visitato il tempio Engaku-ji) oppure attrezzarsi con il pranzo al sacco. Un supermercato molto fornito (e con un bagno pubblico al secondo piano 😉 ) si trova sulla Wakamiya Oji, poco dopo la stazione (è sulla sinistra).
  • Come pagare il treno ed i trasporti in genere: anche alla stazione di Kamakura funziona la Suica Card, che vi conviene ricaricare con almeno 2.000 yen.
  • per maggiori informazioni, consulta il sito del turismo di Kamakura, con sezioni anche in inglese, francese e spagnolo.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

2 Comments

  1. Avatar
    Patrick Stephen Colgan Maggio 09, 2018

    Un ottimo post su una località che amo moltissimo!

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