DREAM al Chiostro del Bramante l’arte incontra il sogno

Per chi visita Roma, la possibilità di accedere a musei di rilevanza internazionale è quasi infinita e non mancano luoghi che pur non nascendo come strutture museali hanno acquistato nel corso del tempo una solidità ed una affidabilità assoluta grazie alle mostre temporanee che vi vengono allestite. Uno di questi (bellissimi) luoghi d’arte è il Chiostro del Bramante, una delle istituzioni più coraggiose nel proporre mostre di arte internazionale e progetti artistici innovativi che da venti anni opera nel panorama romano creando passione e fermento per l’arte, anche quella meno ‘popolare’. Grazie anche alle mostre presentate presso il  Chiostro del Bramante – spesso nate dalla collaborazione con istituzioni internazionali quali il Guggenheim Museum, il Moma di Ney York, il British Museum e la Tate di Londra, il Musée d’Orsay di Parigi (solo per citarne alcuni) – il panorama culturale romano è uscito da quella sorta di torpore da cui sembrava affetto ed ha reso fruibile un concetto culturale nuovo, in cui l’oggetto d’arte non è solo l’opera realizzata dall’artista ma include anche il contesto in cui è ospitato, l’ambiente che lo circonda, le sonorità che lo avvolgono e perfino le sensazioni provate dai visitatori – che assumono il ruolo di ambasciatori. Sviluppare il senso dell’arte, incuriosire, focalizzare l’attenzione, far riflettere. Con la mostra DREAM al Chiostro del Bramante, in programma dal 29 settembre 2018 al 5 maggio 2019 (curata da Danilo Eccher), prosegue il viaggio fisico, metafisico e incredibilmente concreto iniziato nel 2016 con la mostra Love (l’emozione dell’amore) e proseguito nel 2017 con la mostra Enjoy (i piaceri del divertimento) e che trova in “Dream –  l’arte incontra i sogni“, la sua naturale conclusione dando spazio ad “un viaggio allegorico nella parte più intima dell’animo umano” (cit. Danilo Eccher).

Sono tornato, ed è stato un momento. Sono un bambino

Dream 1

Nel corso dell’apertura straordinaria per la stampa, ho avuto modo di visitare con calma la nuova mostra Dream al Chiostro del Bramante: la parola chiave per questa nuova mostra è proprio ‘calma’. L’insieme delle 20 installazioni, alcune ‘site specific‘, ovvero create appositamente per gli spazi del Chiostro del Bramante, ha bisogno di tempo per essere gustata e compresa, perché – va detto soprattutto per chi non è così addentro all’arte contemporanea più innovativa – è un vero e proprio viaggio visivo e psicologico nelle profondità della percezione individuale, un’allegoria che mette in campo desideri, paure, aspettative, fantasie.

Intanto, la mostra Dream del Chiostro del Bramante prevede che vengano coinvolti i sensi della vista ma anche quelli dell’udito e del tatto e ad ogni opera o gruppo di opere, perché alcune sale ne contengono più di una,  sia associato un brano da ascoltare tramite l’audioguida inclusa nel costo del biglietto, recitato da 14 noti attori italiani – qualche nome: Valeria Solarino, Alessandro Preziosi, Valentina Cervi, Isabella Ferrari, Cristiana Capotondi –  che creano una narrazione originale ed un percorso straordinario capace di amplificare le sensazioni ed i significati del progetto complessivo. A tutti gli effetti, la mostra Dream del Chiostro del Bramante è un sogno ad occhi aperti e come tutti i sogni può avere momenti di felicità, di empatia, ispirazione o lasciare inquietudini. Il racconto è opera dello scrittore e sceneggiatore  Ivan Cotroneo.

Avrei innalzato monumenti, ma non volevo celebrare

Dream 3

Il primo momento di incontro con il sogno – un mondo parallelo con una sua verità – avviene nel bellissimo chiostro rinascimentale, con le due grandi statue di marmo di Jaume Plensa, due donne dal profilo sfuggente e gli occhi chiusi che introducono nel mondo onirico della mostra; è questo il momento di indossare le cuffie, fa partire l’audioguida e lasciarsi andare ad una esperienza immersiva nell’arte e nelle profondità della psiche. Si accede poi al percorso di visita vero e proprio, che inizia in una stanza resa oscura da cortine di velluto blu scuro, una metafora della notte e del tempo dedicato ai sogni. Con l’aiuto della narrazione, con l’aiuto della musica di Emanuele de Raymondi e delle luci sapientemente posizionate, ogni opera trova una sua identità che assume connotati diversi in base al vissuto del singolo visitatore.

Un percorso apparentemente labirintico e iniziatico, come in effetti spesso sono i sogni, che sfiora le opere d’arte o addirittura le attraversa, come accade per la pioggia di minutaglie d’oro installata da Tatsuo Miyajima (guardate il breve filmato, è sicuramente uno dei momenti più scenografici della mostra Dream al Chiostro del Bramante), che obbliga a salire i gradini di una scala completamente tappezzata di lana quasi a ricordare una foresta primordiale ed in cui i punti di riferimento vengono rapidamente meno, che invita a toccare il tessuto per testarne la consistenza. Fasci di sterpi, alabastri, piume, velluti, alberi sradicati, indumenti di seta e mucchietti di cenere e riso, luci sul soffitto che mutano aspetto, fotografie e cieli stellati, un letto simbolico, labirinti fatti di linee che si intersecano. Pian piano che ci sia avvicina alla fine della mostra, le opere d’arte diventano più chiare, luminose così come il sottofondo narrato diviene più lieve e gioioso, che conclude un percorso artistico, culturale e simbolico: la notte più oscura è scacciata dalla luce pura e brillante, almeno per il tempo che inizi un’altra notte. Ed un altro sogno.

Solo il ricordo libera

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Le opere esposte nella mostra Dream al Chiostro del Bramante sono di: Jaume Plensa, Anselm Kiefer, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Christian Boltanski, Doris Salcedo, Henrik Håkansson, Wolfgang Laib, Claudio Costa, Kate McGwire, Anish Kapoor, Tsuyoshi Tane, Ryoji Ikeda, Bill Viola, Alexandra Kehayoglou, Peter Kogler, Tatsuo Miyajima, Luigi Ontani, Ettiore Spalletti, James Turrel.

Informazioni utili:

  • La mostra Dream. L’arte incontra i sogni  resterà aperta dal 29 settembre 2018 al 5 maggio 2018 presso il Chiostro del Bramante, via Arco della Pace, 00186 Roma.
  • Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 (sabato e domenica prolunga fino alle 21.00)
  • Biglietto intero 14€, previste riduzioni (è sempre inclusa l’audioguida, fondamentale per fruire della mostra)
  • Per i bambini, è stato previsto un percorso di visita a parte, con un percorso didattico che prevede un’audioguida dedicata: accompagnati dagli Espolorasogni, quattro ragazzini esperti di sogni, i giovani visitatori saranno coinvolti in una missione speciale ed andranno alla ricerca dei sogni belli, in grado di risolvere il problema di insonnia degli adulti.

(le frasi in evidenza sono tratte da Le voci del Sogno, di Ivan Cotroneo)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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