Come ridurre le emissioni di CO2 in viaggio

Un post serio, per riflettere quanto un singolo viaggiatore può impattare sull’ambiente dei Paesi che visita e, in generale, sulla salute del Pianeta. Insieme, faremo un breve ripasso su come ridurre le emissioni di Co2 in viaggio e vi segnalo un paio di link utili per approfondire la questione.

Cosa può fare un viaggiatore, un turista, un travel blogger, per cercare di impattare il meno possibile sull’ambiente e cercare di ridurre le emissioni di Co2? Non sono mai stata particolarmente integralista su questo tema tuttavia mi rendo conto che è giunto il tempo di prendersi, ciascuno, le proprie responsabilità e trasformarsi in attori propositivi del cambiamento. Soprattutto noi che abbiamo un blog, che abbiamo un seguito – piccolo o grande che sia non fa la differenza – che abbiamo la possibilità di conoscere realtà diverse da quella italiana ed apprezzarne le pratiche migliori. Viaggiare ha sempre un costo ambientale, ovviamente viaggiare in bicicletta o a piedi non ha il medesimo impatto sull’ambiente di un viaggio intercontinentale in aereo, sebbene l’industria aeronautica sempre più sta lavorando per costruire aerei che siano meno dannosi per l’ambiente (ed uno di questi è l’Airbus A320 New Engine Optiono NEO, che con un’aerodinamica innovativa e motori di diversa concezione riesce a consumare meno carburante (circa il 20%) di un normale A320). E meno carburante consumato, significa meno inquinamento ed emissioni dannose nell’atmosfera.

Come vi dicevo, non sono un’integralista (e probabilmente mai lo sarò) tuttavia sono consapevole che come travel blogger e comunicatori abbiamo la possibilità di far passare il messaggio che il nostro Pianeta è in sofferenza, che i cambiamento climatico non è solo la teoria bislacca di qualche ricercatore e che per invertire il corso delle cose – sebbene molto, moltissimo dipenda dalle singole politica nazionali, energetiche e industriali – possiamo contribuire. Come? Provo a darvi qualche esempio, non esaustivo ma che spero vi sia di incentivo a riflettere.

Come ridurre le emissioni di CO2 in viaggio: i trasporti

Come accennavo, ad ogni mezzo di trasporto corrisponde un diverso impatto ambientale ed una maggiore o minore emissione di CO2. Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) “I trasporti sono responsabili di circa un terzo del consumo finale complessivo di energia nei paesi membri dell’AEA e di più di un quinto delle emissioni di gas serra, nonché di una parte considerevole dell’inquinamento atmosferico e acustico urbano. Inoltre, i trasporti hanno un forte impatto sul paesaggio, poiché suddividono le aree naturali in piccoli appezzamenti di terra provocando gravi conseguenze per gli animali e le piante.” (fonte) Per comprendere meglio l’impatto dei mezzi dei trasporti sull’ambiente, è interessante leggere il report Signals 2016 – Towards green and smart mobility, prodotto dalla medesima Agenzia, in cui è visivamente chiaro che se andare a piedi o in bicicletta ha un impatto in termini di grammi di Co2 per passeggero/chilometro pari a zero, un automobile raggiunge i 104 grammi e un aereo il valore di 285 grammi di Co2. Assai meglio sta il treno – in assoluto il mezzo di trasporto pubblico meno impattante in termini di Co2. L’infografica qui sotto è tratta, appunto, da Signal 2016.

Cattura

Quale può essere quindi il nostro contributo dalla riduzione delle emissioni di CO2? Intanto, ove possibile, scegliere un mezzo di trasporto buono per l’ambiente: se devo spostarmi a distanze ragionevoli privilegiando il treno o l’autobus, cercare di utilizzare la macchina in modo responsabile per non consumare troppo carburante e se possibile cercando di non viaggiare insieme ad altre persone per ottimizzare costi e impatto ambientale. Ancora: al momento di acquistare un’auto scegliere una vettura a motore ibrido (o elettrico, anche se su quest’ultima possibilità almeno in Italia ancora non vedo troppe stazioni di ricarica). Se devo spostarmi per lunghe distanze l’aereo è indispensabile ma anche qui possiamo fare qualcosa: quasi tutte le compagnie aeree permettono ai propri clienti di versare un contributo per la compensazione del CO2 (in genere, vengono piantate foreste) e quindi, mano al portafogli!

Come ridurre le emissioni di CO2 in viaggio: in hotel

E’ da tempo che gli hotel hanno scelto la via della sostenibilità, forse non tutti ma la gran parte: probabilmente alle spalle vi è anche un ragionamento di  tipo economico in ogni caso trovare hotel eco-sostenibili o attenti all’ambiente non è difficile. Quasi tutti, dal B&B al grande hotel stellato, prevedono il cambio della biancheria ‘su richiesta’ (il famoso cartellino da mettere su letto se non si vuole il cambio delle lenzuola o la richiesta di lasciare gli asciugamani da lasciare appesi se non se ne vuole la sostituzione), per i set di cortesia beauty non utilizzano le bottigline usa e getta ma dei comodi dispenser ricaricabili, hanno lampade a basso consumo. In molti iniziano ad avere cestini per la raccolta differenziata, la produzione di energia elettrica dal fotovoltaico, nei mini bar inseriscono prodotti e bevande che provengono dal commercio equo e solidale e sostituiscono le bottigliette d’acqua di plastica con delle più ecologiche bottiglie di vetro riempite di acqua filtrata e depurata.

Come ridurre le emissioni di CO2 in viaggio: cibo & bevande

L’impatto della plastica e dei rifiuti sull’ambiente è abnorme: se pensiamo a quanti rifiuti produciamo c’è da metterci le mani nei capelli. Bottigliette d’acqua minerale usa e getta, buste di plastica, bicchieri per bevande, involucri, cartoni, contenitori… che non solo richiedono un costo in termini di CO2 per la loro produzione, per il loro smaltimento ed eventualmente il loro riciclo ma che hanno effetti devastanti sulla fauna e sugli eco sistemi se non opportunamente smaltiti. Quale può essere la scelta virtuosa di un viaggiatore? Intanto, usare borracce oppure, nel caso si usino le bottigliette di plastica, usarle più e più volte riempiendole con acqua potabile o potabilizzata, nei locali chiedere stoviglie lavabili e non di plastica (ho dei dubbi anche sulle cosiddette stoviglie ecologiche, quasi sempre in materiale vegetale ma che hanno comunque bisogno di processi industriali per essere prodotte).  Inutile dirvi che per abbattere l’emissione di CO2 è bene privilegiare anche in viaggio prodotti alimentari locali, meglio ancora se a chilometro zero (è anche un modo per conoscere la ‘reale’ cultura alimentare di un luogo!).

Cercare di ridurre le emissioni di CO2 in viaggio non è complicato, l’importante è iniziare! Voi avere altri suggerimenti su come essere turisti e viaggiatori (e travel blogger) attenti all’impatto ambientale?

Come ridurre le emissioni di CO2 in viaggio

Per maggiori informazioni sulla campagna Plastic free del Ministero dell’Ambiente: http://www.minambiente.it/pagina/io-sono-ambiente-linee-guida-e-materiali-plastic-free

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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