Visitare Tivoli e le Ville storiche

Ad una manciata di chilometri di distanza da Roma, la città di Tivoli  ed i suoi dintorni sono fonte di meraviglia per tutti quei i turisti che vanno alla ricerca di località amene da scoprire al massimo in due-tre giorni. Situata lungo la via Tiburtina, Tivoli si raggiunge dopo aver scalato un colle che si eleva improvviso dalla strada consolare, primo accenno dei Monti Lucretili e dei più lontani monti dell’Abruzzo di cui Tivoli può considerarsi quasi porta di accesso. I monti e il fiume Aniene, che oggi è in gran parte imbrigliato in condotte per trarne energia elettrica, è il binomio che fin dall’antichità ha reso Tivoli città amata dai Romani, che consideravano Tibur (questo il nome latino) un ameno luogo di villeggiatura dove costruire domus ricche di affreschi e statue e sulle cui alture grandi templi dove onorare divinità: in epoca repubblicana venne costruito il Santuario di Ercole Vincitore, uno dei complessi sacri più grandi dell’architettura romana. Ma cosa vedere a Tivoli? Quali sono gli ‘imperdibili‘ che si possono visitare nell’arco di un week end o poco più ? Di sicuro, assolutamente da visitare a Tivoli ci sono le sue meravigliose Ville storiche (e una volta che le avrete viste, converrete con me che è davvero difficile fare una selezione, bisogna proprio visitarle tutte!).

Scorcio_della_Villa_Adriana i capitelli

Villa Adriana i capitelli – https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=686884

La città di Tivoli si presenta al turista come un bel borgo con ancora ben visibile l’impianto medievale e quasi accanto al centro cittadino la Rocca Pia (così chiamata perché fatta costruire da Papa Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, colui che chiese all’architetto e artista Rossellino di costruire anche la città ideale di Pienza) ci ricorda anche la funzione militare svolta da Tivoli nel corso dei secoli, quasi una sentinella a tutela della città di Roma. La stratificazione temporale di opere ed edifici antichi a Tivoli è una costante ricorrente: solo per fare un esempio, accanto alla Rocca c’è l’anfiteatro romano mentre la Chiesa romanica di San Pietro alla Carità è sorta sui resti di un’antica villa romana. Ma torniamo al motivo della nostra visita, le sue tre magnifiche grandi Ville, tre capolavori di epoche diverse che attraggono visitatori da ogni parte del mondo: Villa Adriana, Villa d’Este e Villa Gregoriana. Vi avverto, vi aspettano un paio di giorni densissimi (per evitare un’indigestione di capolavori d’arte, e assaporare con lentezza le tre ville, vi consiglio di dedicare a Tivoli ed ai suoi dintorni almeno tre giorni. In ogni caso, sono più che certa che il vostro tour tiburtino vi piacerà parecchio!

Un consiglio molto pratico: le Ville di Tivoli sono molto estese, spesso con terreni accidentati e all’aperto e per visitarle è preferibile indossare scarpe da trekking leggero o da ginnastica. In estate non dimenticate di portare con voi dell’acqua ed indossare un cappellino contro il sole mentre in autunno-inverno una giacca impermeabile sarà utile contro freddo e pioggia, soprattutto a Villa Adriana che ha grandi spazi aperti.

Rocca Pia CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=65061

Rocca Pia CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=65061

Visitare Tivoli e le Ville storiche: Villa Adriana

Per visitare l’enorme Villa Adriana, che si trova nella pianura alla base della montagna di Tivoli in una zona che ha preso il nome dal complesso archeologico, ci vuole una mezza giornata piena e forse di più.  Voluta dall’Imperatore Adriano, che pare partecipò attivamente alla sua progettazione architettonica, la costruzione della Villa e residenza imperiale iniziò nel II secolo a.C. e nel momento del suo massimo splendore occupava uno spazio di circa 120 ettari; di questi oggi se ne possono visitare una quarantina, sicuramente i più interessanti. Villa Adriana ha una sua specificità unica – che nel 1999 l’ha portata ad essere inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco – e comprende numerosi edifici e spazi ancora ben conservati ed in alcuni casi si intravedono ancora i colori dei decori che la adornavano. Ricca di statue, di portici, di colonne e di marmi (di cui resta ben poco perché nel medioevo vennero riutilizzati per altre costruzioni oppure trasformati in polvere per farne calce), il percorso di visita si snoda attraverso spazi ed edifici che hanno i nomi di Pecile, Serapeo, Antinoeion, Teatro Marittimo. E poi il Triclinio, la Peschiera, diversi Ninfei, colonnati e spazi che un tempo erano giardini di delizie dove coltivare l’arte, la poesia, la musica. Sembra già tanto, ma vi avverto che arrivati al Canopo resterete senza fiato per la perfezione architettonica, evocativa di fasti e di diletti: il Canopo è una grande piscina rettangolare circondata da colonne e da statue con, in fondo, un portico che conclude la prospettiva e che un tempo era il luogo deputato ad ospitare banchetti. Immaginate la scena: l’Imperatore Augusto, Antinoo (il giovanetto che era il preferito dall’Imperatore) e la corte imperiale banchettavano sdraiati su triclini mentre nello spazio del Canopo andavano in scena giochi d’acqua, riproduzioni di battaglie navali, spettacoli. L’Imperatore Adriano era un uomo d’arme ed era un fine stratega, che per assicurare l’unità dell’Impero non esitò a valorizzare le diverse Province che costituivano l’enorme melting pot dell’Impero Romano, ma amava grandemente le arti e la filosofia, ammirava la civiltà greca e la bellezza. Villa Adriana merita davvero una visita approfondita e non esitate quindi a noleggiare l’audioguida (5€) per riuscire a dare un senso compiuto all’enorme quantità di luoghi archeologici che costituisco la Villa. Ah, ancora un suggerimento: prima di visitare Villa Adriana, fareste bene a leggere – o a rileggere – Le Memorie di Adriano, di  Marguerite Yourcenar, per conoscere meglio l’imperatore e l’uomo Adriano.

  • Come arrivare a Villa Adriana: per raggiungere l’Area Archeologica di Villa Adriana (Largo Marguerite Yourcenar, 1 – Villa Adriana, Tivoli) in auto prendete l’Autostrada Roma-L’Aquila ed uscite al Casello di Tivoli seguendo poi la via Maremmana Inferiore e quindi via della Rosolina (da percorrere tutta) e Via di Villa Adriana. In Largo Yourcenar ci sono i parcheggi e la biglietteria (biglietto intero 10€, previste riduzioni e gratuità).
  • Maggiori informazioni su Villa Adriana: sito dedicato a Villa Adriana del Ministero dei beni culturali ed ambientali; Coop Culture per la gestione dei biglietti e delle visite.

Prendetevi ora un momento di pausa: visitare una Villa così ricca di storia (e così grande!) è impegnativo e c’è bisogno di un luogo dove ritemprarsi prima di proseguire il tour alla scoperta delle altre due Ville storiche di Tivoli. A meno di 8 chilometri da Villa d’Este l’hotel Green Park Madama è un indirizzo prezioso per soggiornare: è un hotel 4 stelle moderno immerso nel verde con una nuovissima (e bella!) SPA ed uno chef, Marco Cavada, che con la sua cucina saprà ritemprarvi con gusto e creatività. E la colazione del mattino è davvero gustosa, proprio quello che occorre per riprendere l’itinerario per visitare Tivoli e le Ville storiche! Seguendo il link trovate il  post con più informazioni sull’Hotel Green Park Madama (e la pagina della struttura è https://www.greenparkmadama.it/)

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Villa Adriana Canopo – CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=137682 

Visitare Tivoli e le Ville storiche: Villa d’Este

Conosciuta per essere la Villa delle fontane e dei giochi d’acqua, anche Villa d’Este è patrimonio Unesco ed è paragonabile ad un grande teatro a cielo aperto, in cui il verde del giardino, le ombre del bosco e i guizzi dell’acqua creano scenografie barocche amplificate da ninfei, grotte, fontane e perfino da strumenti musicali idraulici. Il termine Villa in questo caso va inteso nel significato di grande giardino, di parco privato, ancor più che edificio e realmente Villa d’Este è famosa soprattutto per i suoi giardini pensili e digradanti, in cui cascate nascondono passaggi segreti. Voluta dal Cardinale Ippolito II d’Este, che si ispirò per il progetto alla corte di Ferrara, al parco di Fointanebleau in Francia ed alla stessa Villa Adriana e quindi realizzata dall’architetto Alberto Galvani, venne completata nel 1572, solo pochi mesi prima della morte del Cardinale Ippolito d’Este. Nel secolo successivo lavorò all’ammodernamento ed alla decorazione della Villa anche Gianlorenzo Bernini, che vi lasciò alcune sue opere. I giardini sono estesi per 35.000 mq, al loro interno ci sono 255 cascate, ben 50 fontane e oltre 100 vasche. Il Vialone è il corridoio verde che collega le diverse scenografie, le grotte e le fontane, le più famose tra queste sono la Fontana del Bicchierone, la serie delle Cento Fontane, la Fontana della Civetta, la Fontana dell’Organo, la Fontana di Nettuno, Le Peschiere, con zampilli che gorgogliano allegramente. Villa d’Este è decisamente il regno dell’acqua! Per visitare Villa d’Este calcolate un paio di ore.

  • Come raggiungere Villa d’Este: in auto da Roma, prendete l’Autostrada Roma-L’Aquila ed uscite al casello di Tivoli proseguendo fino a raggiungere la via Tiburtina. Proseguite in direzione di Tivoli città e cercate parcheggio (ce n’è uno multi-piano a pagamento vicino la Rocca Pia). L’ingresso a Villa d’Este è in Piazza Trento, 5 ed il biglietto intero d’ingresso costa 10€, previste riduzioni e gratuità. La villa è aperta dalla mattina alle 8.30, mentre la chiusura è legata all’orario del tramonto.
  • Maggiori informazioni su Villa d’Este: sito dedicato a Villa d’Este del Ministero dei beni culturali ed ambientali;
  • Per questioni legate all’afflusso delle acque ed alla particolare collocazione, la Villa di tanto in tanto è soggetta a lavori di manutenzione temporanea quindi è bene fare una telefonata o controllare su internet per verificare l’apertura.

Villa d’Este si trova nel centro della città di Tivoli per cui approfittatene per una passeggiata alla ricerca di negozi  e  i ristorantini dove provare la cucina locale. Ricordatevi che da Tivoli, grazie alla sua altezza, il tramonto su Roma è uno spettacolo purché il cielo sia sufficientemente nitido. Punti panoramici su Roma si trovano sulla via Tiburtina poco prima di arrivare a Tivoli. Se con voi ci sono dei bambini, gradiranno parecchio una sosta nel bel parco giochi che si trova, sempre sulla via Tiburtina, a circa 200 metri dall’ingresso di Villa d’Este. 

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Visitare Tivoli e le Ville storiche: Villa Gregoriana

Ancora una Villa storica di Tivoli, questa sono sicura che vi piacerà moltissimo: è una delle più affascinanti – in assoluto la mia preferita – in cui si uniscono aspetti naturalistici, storici e sociali. Villa Gregoriana, intanto, ha visto l’intervento dell’uomo ma soprattutto quello della natura: occupa infatti un enorme orrido naturale dove un tempo scorreva impetuoso l’Aniene, ai piedi di quella che era l’acropoli romana e che oggi è il borghetto vecchio di Tivoli. Dall’esterno non si ha la percezione delle dimensioni ne’ della particolarità della Villa ed è solo una volta entrati all’interno che si si trova in una sorta di riproduzione dell’ inferno dantesco, ma rigoglioso di verde, con sentieri che portano fino a grotte (grotta di Nettuno, grotta delle Sirene) e antri dove appunto un tempo scorrevano le acque del fiume Aniene. Villa Gregoriana è bella, ed ancor prima di essere strutturata in un giardino di delizie, era già una delle apprezzatissime mete del Grand Tour, luogo citato ed amato anche da Goethe e da tutti quei viaggiatori che dal Nord Europa arrivavano in Italia alla ricerca di paesaggi selvaggi ed al tempo stesso struggenti e romantici, che incarnavano l’estetica del sublime.

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Tempio di Vesta: Di user:Lalupa – Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=552575

La Valle dell’Inferno, questo era il nome con cui la località era conosciuta prima del XIX° secolo, muta in buona parte la sua fisionomia quando Papa Gregorio XVI (da cui il nome di Villa Gregoriana) promosse i grandi lavori per la messa in sicurezza del fiume Aniene: nel 1832 fu scavata una doppia galleria all’interno del Monte Catillo dove venne fatto scorrere il fiume, che poi sfociava all’esterno, dalla roccia a strapiombo, con un balzo prorompente. Nasce così la famosa cascata di Villa Gregoriana, in cui l’Aniene compie un salto di circa 130 metri, seconda solo alla Cascata delle Marmore. Nel corso del Novecento la Villa visse alterne fortune e per lungo tempo rimase abbandonata a se stessa ed è solo dal 2005 che è stata riaperta al pubblico grazie all’impegno del Fondo per l’Ambiente Italiano – FAI, di cui è uno dei beni tutelati. Tramite sentieri curati e ben segnalati, si arriva fino all’Acropoli della romana Tibur con l’iconico tempio di Vesta, un po’ il simbolo di Villa Gregoriana con la sua sagoma rotonda circondata da colonne corinzie, che pare abbia ispirato anche Andrea Palladio, ed ai resti della Villa di Manlio Vopisco. Per visitare Villa Gregoriana calcolate un paio di ore piene.

  • Come raggiungere Villa Gregoriana: dal centro di Tivoli, prendete via Roma (in pratica, la circonvallazione) e seguitela tutta fino a raggiungere la diga sull’Aniene; poco più avanti c’è Largo Sant’Angelo, dove c’è l’accesso alla Villa. Il biglietto intero d’ingresso costa 8€, sono previste riduzioni e gratuità per i soci FAI. Per ulteriori informazioni, consultare la pagina del sito FAI dedicata a Villa Gregoriana. 
  • Maggiori informazioni su Villa Gregoriana: sito dedicato del FAI

Una volta terminato il vostro tour per visitare Tivoli e le Ville storiche, se vi avanza ancora del tempo prima di tornare a casa vi consiglio di fermarvi in località Bagni di Tivoli (a metà strada tra Tivoli e Roma), dove si trovano le Terme Albule, un complesso termale con piscine di acqua solfurea già utilizzate dai romani. Ricordatevi di non indossare gioielli in argento (o in lega d’argento) perché il metallo reagisce con lo zolfo scurendosi.

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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