Aquiloni, mozzarelle ed (ex) paludi: alla scoperta del litorale pontino

Secondo voi, potevamo farci scappare un sabato di festa per andare in giro con lo scooter (a Roma il 29 giugno è la festa dei Santi Pietro e Paolo)? Ovvio, no!!!
Tempo soleggiato ma fresco (molto fresco, tant’è che abbiamo dovuto indossare le giacche a vento leggere…) che invitava a puntare verso il mare: destinazione, il litorale pontino, da Latina in giù. 
 
Da Roma sono circa 60 km fino a Latina lungo la via Pontina, scorrevole se non c’è traffico, altrimenti diventa un supplizio e in quel caso, munitevi di navigatore o meglio di cartina e tagliate per le tante stradine che tagliano l’agro pontino o anche per la vecchia, gloriosa via Appia (la “regina viarum” di liceale memoria).
Una volta arrivati a Latina (la città è totalmente in “stile ventennio” ed è stata edificata negli anni ’30 dopo la bonifica delle paludi che caratterizzavano tutto il territorio. Non stupitevi poi se lungo la strada trovate frazioni che si chiamano Borgo Sabotino, Borgo Grappa, Borgo Podgora, Borgo Montello… quando venne fatta la bonifica, furono chiamati a lavorare le terre strappate alle paludi famiglie di braccianti provenienti dal Veneto, dalla Romagna e dal Polesine, che rinominarono con i toponimi delle loro zone di origine i nuovi insediamenti.
 
Fateci caso: nel loro piccolo, queste frazioni sono dei microcosmi autosufficienti: la chiesa, la scuola, quella che una volta era la casa del fascio ed ora il più delle volte è il bar del paese, il dispensario… nè stupitevi se lungo la strada troverete tante rivendite di mozzarella di bufala: nella zone ci sono diversi allevamenti e se potete, non tornate a casa senza aver fatto scorte: sono buonissime!
Divagazioni storiche a parte, il litorale pontino è decisamente migliore delle spiagge che si trovano vicino alla Capitale (qui l’acqua è pulita, le spiagge ampie, le dune di sabbia e la macchia mediterranea rendono il paesaggio incantevole).
 
A Foce Verde, il sobborgo marinaro che si incontra dopo Latina, abbiamo fatto la prima “sosta tecnica” (tradotto: caffè!!!) ed abbiamo avuto la sorpresa di imbatterci in “Geometrie nel cielo”, il 22° festival nazionale degli aquiloni… ce n’erano davvero di ogni tipo: classici, bizzarri, a forma di pupazzo… A parte Spongebob, che è incredibile (ed era grandissimo!), a me è piaciuto molto il pappagallo!
Pensate che il nostro giro in scooter sia finito qui? Abbiate pazienza… il meglio deve ancora arrivare! 
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

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    Gua-sta Blog Giugno 30, 2013

    Che bello girare in scooter! Spiaggia, aquiloni… mi piace questo abbinamento.

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