In gita da Roma Monte Guadagnolo ed i monti prenestini

Con l’arrivo della bella stagione, qui a Roma diventa un “must” organizzare una “scampagnata fuori porta”, per trascorrere un sabato o una domenica (o solo qualche ora) nel verde e nel fresco, giocando a pallone, chiacchierando, prendendo il sole e… facendo grigliate!
I dintorni della Capitale ben si prestano a fornire mete da raggiungere: entro 40-50 km. dalla città si apre un mondo tutto da scoprire… Se volete dimenticarvi del frastuono della città, una delle destinazioni che riserva scenari e panorami quasi predolomitici, si trova sui Monti Prenestini, una delle zone della Provincia di Roma meno frequentate dai turisti.
Prendete la via Prenestina e proseguendo in direzione sud-est attraversate il paese di Zagarolo. Continuate fino a Palestrina, città che trae le sue origini dalla latina Praeneste, ben conosciuta nell’antichità per il Santuario della Fortuna Primigenia, luogo di culto dove si andava per ricevere gli oracoli (se volete aggiungere un “tocco culturale” alla scampagnata, approfittate per visitare il Museo Archeologico Nazionale).
Da qui, seguite le indicazioni per Rocca di Cave e quindi per Capranica Prenestina: la strada è in continua salita, lo scenario lentamente cambia, le coltivazioni lasciano il posto alle conifere. Se volete fare acquisti per il vostro pic-nic, sappiate che questo è l’ultimo paese “vero”, con negozi, benzinaio, bar e farmacia. Più avanti, solo una frazione con un bar ed un paio di ristoranti.
Ripresa la strada, in direzione Guadagnolo, ci troviamo sul crinale di una montagna da cui dall’alto si comincia vedere  il panorama laziale: lo sguardo riesce ad arrivare sino alla costa, se è bel tempo. La via prosegue tra i pascoli (occhio alle mucche e ai cavalli, lasciati bradi) e si snoda tra dirupi: di tanto in tanto si aprono delle vallette verdi perfette per sostare e stabilire il “campo base” della vostra scampagnata. A disposizione ci sono anche alcuni bracieri (portate con voi l”acqua e la carbonella e mi raccomando, non fate gli Indiana Jones della situazione, che tanto la legna verde strappata dagli fa solo fumo e non va bene per accendere il fuoco!) e soprattutto c’è tanto verde e aria fresca e d’estate è un rifugio sicuro per fuggire dall’afa della città…
Potete anche proseguire oltre fino a raggiungere la parete rocciosa di Monte Gudagnolo, dove non è improbabile vedere dei puntini colorati aggrappati alla roccia: la parete è perfetta per fare pratica di alpinismo e arrampicata… ma voi, senza guide, non ci provate nemmeno!
Da qui, avete due possibilità, prima che la strada termini: proseguire lungo la strada stretta che scende per 1 km e porta fino all’antico Santuario Madre delle Grazie della Mentorella, eremo sorto, secondo la tradizione, nel II° secolo d.C. per volere di Costantino e luogo caro a Papa Woytila che spesso veniva qui a meditare in incognito.
Oppure potete scegliere di salire fino alla frazione di Guadagnolo, uno dei centri abitati più alti del Lazio, dove potete fermarvi in uno dei due ristoranti. Entrambi servono specialità locali, buona la ricotta ed i formaggi, così come la pasta casalinga.
Unica nota stonata è la selva di ripetitori, civili e militari, che sono stati installati nel punto più alto di Guadagnolo. L’impatto visivo, che potrebbe essere eccezionale, certo non ne trae giovamento!
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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