Nel Garda Trentino per visitare il Castello di Arco

Arco CAstello di arco e cipressi

Per visitare il Castello di Arco non c’è altra possibilità: bisogna camminare! Il sentiero parte dal centro storico di Arco e sale sullo sperone di roccia per raggiungere il complesso del Castello, passando nel mezzo di un boschetto di ulivi. E’ uno degli itinerari più facili che si possono fare nel Garda Trentino, in grado di mettere insieme natura, storia e suggestioni degne di una fiaba. Il Castello di Arco assomiglia infatti a quei castelli che ci facevano studiare a scuola, con torrioni, cinte murate, bastioni, punti di osservazione da cui intercettare nemici e allontanarli a suon di olio bollente e pece: è proprio così, non manca nulla per far correre la fantasia e ricreare atmosfere di amor cortesi, di musici di corte, di dame e cavalieri, sebbene il tempo abbia lasciato il suo segno sulla struttura –  offesa da incendi, eserciti nemici e oblio – ma nonostante ciò è ancora ben salda sulla cima della roccia scoscesa che domina la cittadina di Arco.

Castello di Arco

Arco è uno dei comuni che fanno parte del Garda Trentino e abbiamo avuto la possibilità di dedicare una mezza giornata alla visita del castello in occasione del nostro soggiorno a Riva del Garda, da cui Arco dista meno di 7 km. Noi, con pochissimo tempo a disposizione, abbiamo preferito raggiungere Arco in auto e lasciare la macchina presso il parcheggio a pagamento di Via della Cinta, a pochi metri dal centro cittadino ma volendo la distanza è tale (e la strada è in facile pianura) che da Riva ci si può arrivare anche in bicicletta. Un’avvertenza: per salire al Castello e visitarlo calcolate almeno 3-4 ore, quindi non lesinate sul parchimetro (in ogni caso tra le 12.30 e le 15.30 – se non ricordo male – non si paga parcheggio) in modo da potervi gustare la passeggiata con tutta calma ed, eventualmente, inserirci anche una sosta in un ristorante per uno spuntino.

Arco panorama verso il Lago di Garda ed il Monte Brione

Come Riva del Garda, anche Arco è una gran bella città ed anche qui lo sport – soprattutto l’arrampicata –  è praticato con entusiasmo: credo di non aver mai visto come ad Arco tanti negozi, uno dietro l’altro, che vendono articoli sportivi e soprattutto materiale per arrampicare e fare roccia: qui si trovano corde, ramponi, scarpe tecniche, giacche a vento iper leggere, zaini di ogni forma, colore e dimensione! E con tanti negozi, ci sono anche delle belle offerte, da quel che sono riuscita a vedere! Ma ora basta divagare con lo shopping: sapete bene che io sono un po’ fissata con gli acquisti di qualità ma noi oggi vogliano visitare il Castello di Arco, giusto?

Dopo aver lasciato l’auto, per prima cosa abbiamo preso un caffè e fatto una sosta tecnica al Caffè Conti d’Arco, in Piazza Carlo Marchetti: il palazzo dove si trova il bar è il cinquecentesco Palazzo Marchetti, che mi ha incuriosito fin da subito per la serie di affreschi che ancora si intravedono sotto il tetto ed il bel portale di accesso. Questa è anche la zona di Arco che in periodo di Avvento si trasforma in un delizioso mercatino natalizio e tutto intorno al perimetro della Collegiata dell’Assunta, così come in Piazza III Novembre, vengono allestite tantissime casette di legno che espongono oggetti decorativi e prodotti della tradizione.

Arco portali eleganti in Piazza III Novembre

Lo stile degli edifici di Arco è diverso da quello di Riva: qui gli edifici sono alquanto “asburgici” nelle linee  – d’altra parte, Arco è stata parte dell’Impero Austro-Ungarico fino al termine della I^ Guerra Mondiale ed era una meta di villeggiatura della nobiltà e della borghesia mitteleuropea –   ed una certa allure aristocratica ancora aleggia nel’aria. Inoltre, colpiscono la fantasia le vie del centro storico: sono strette, i vicoli si susseguono, l’aspetto è proprio quello del borgo sorto attorno alle mura del Castello!

Arco dettaglio del centro storico

Abbiamo quindi percorso Via Giovanni Segantini, la sinuosa strada principale di Arco dedicata al pittore che qui era nato e la cui opera viene celebrata nell’omonima Galleria Civica, inserita al pian terreno all’interno del grande Palazzo dei Panni. A proposito: il palazzo si chiama così perché un tempo ospitava un lanificio!

  • Informazioni utili: Galleria Civica Giovanni Segantini  di Arco presso Palazzo dei Panni. Orari di ingresso: 10-18 tutto l’anno ad eccezione di luglio ed agosto, mesi in cui la Galleria apre nel pomeriggio dsalle 15.30 alle 22.00. Biglietto di ingresso: €3,00 intero, biglietto cumulativo con il Museo MAG di Riva del Garda € 6.00

Arco Castello di Arco il sentiero tra gli olivi

 Poco prima della fine di Via Segantini, in direzione del fiume Sarca, inizia uno dei sentieri di accesso al Castello di Arco: si passa accanto ad un Bed&Breakfast, si salgono una serie di scalini ricavati nella roccia e finalmente, dopo un centinaio di metri, inizia il percorso vero e proprio, piuttosto facile perché è in gran parte sistemato con una gettata di cemento anche se in alcuni tratti la costante pendenza, che viene superata con continui tornanti, si fa sentire.

Arco la piattaforma panoramica

Il sentiero è bellissimo, e non lo dico tanto per dire: passa in mezzo ad un uliveto e man mano che si sale si apre la vista sul paesaggio circostante: prima vedrete sbucare dal verde degli olivi il campanile della Collegiata, con la sua caratteristica cipolla, quindi il Monte Brione e, ancora più su, sarete catturati dal panorama che racchiude gran parte del territorio del Garda Trentino. A circa un terzo del sentiero si incontra una moderna piattaforma panoramica di acciaio e vetro: il luogo ideale per scattare delle foto strepitose 🙂

Per percorrere tutto il sentiero ci si impiega all’incirca 30 minuti (io molto di più perché mi sono fermata spesso e volentieri a scattare foto (e a riprendere fiato) e l’ultimo tratto è in salitissima: credo che abbiano messo la guida verde in terra non tanto per dare il benvenuto ai visitatori quanto per evitare che, con ghiaccio o tempo inclemente, gli stessi finiscano stesi lunghi a terra!

Arco Castello di Arco il portale di ingresso

Una volta varcata la porta che immette nel complesso del Castello, avete due possibilità: fermarvi a riprendere il fiato sul prato della Lizza (c’è anche un piccolo chiosco bar) oppure proseguire, impavidi e sprezzanti della fatica, 🙂 fino all’ingresso vero e proprio del Castello. Qui, dovrete fare il biglietto (tutte le info le trovate in basso) e finalmente potrete dare il via alla visita di uno dei Castelli e sistemi di fortificazione medievali più interessanti, raffigurato perfino dal pittore ed incisore Albrecht Dürer in uno dei suoi acquarelli!

Arco Castello di Arco il bastione

Il percorso per visitare il Castello di Arco è circolare e vi permette di vedere tutti i principali edifici (o ruderi di edifici) ancora esistenti. Si comincia con le cisterne e con la Torre Grande: solo una volta dentro al recinto del Castello si scopre che un’intera parete della Torre non esiste più! Dal basso non si capisce, ma qui si scopre che quel che resta sono solo le tre pareti esterne, incredibilmente ben conservate con merli e finestre. Un fondale scenico di grandissimo impatto ed una sorpresa per chi ha la pazienza di arrivare fino in cima!

Arco il CAstello la Torre senza una parete

Tutto attorno, edifici in rovina che una volta ospitavano opifici, officine, fucine e abitazioni mentre poco più avanti, sulla sinistra, una struttura moderna ospita il centro multimediale dove vi consiglio caldamente di fare una sosta: viene proiettato un filmato che ripercorre la storia e le vicende del Castello, elementi indispensabili per comprendere cosa state visitando e, soprattutto, vi spiega la storia del fortunatissimo ritrovamento di affreschi medievali in stile gotico che raffigurano scene di vita cortese, con dame impegnate a giocare a scacchi, cavalieri, simbologie cristiane e quadri di battaglia, che si possono visitare entrando in piccoli gruppi nella Sala dei Giochi, in cui si trovano. Gli affreschi non si possono fotografare.

Gli affreschi sono uno splendore, i colori vivaci e la storia narrata interessante ma, va detto, a noi sono piaciuti ancor di più perché una delle addette alla sorveglianza ha avuto la pazienza di raccontarci aneddoti curiosi sul Castello e ci ha parlato del suo lavoro: sembra quasi incredibile, ma chi lavora al castello di Arco deve fare tutti i giorni la scarpinata lungo il sentiero tra gli olivi per raggiungere il posto di lavoro e altrettanto alla fine del servizio e poi non ci sono estati, giorni di pioggia o di neve: si lavora sempre all’aperto, con passione, tutelando la sicurezza del bene storico e dei visitatori e – ciliegina sulla torta – tutte le sere prima della chiusura deve esser fatto un giro di ricognizione per evitare che qualche visitatore distratto resti chiuso di notte nel Castello. Un lavoro utile e impegnativo!

Arco Castello di Arco sentieri e scale

Dalla Sala dei Giochi si sale su una scala ricavata all’interno della struttura medievale e ci si ritrova, dopo qualche centinaio di metri, sul cucuzzolo della roccia su cui è edificato il Castello di Arco e dopo una ulteriore salita si è al cospetto della Torre Renghera, il punto più elevato del Castello da cui la campana, la Renga, suonava per lanciare l’allarme o chiamare a raccolta. Entrare dentro la torre richiede un po’ di cautela, perché la scala è scavata nella roccia, alla bell’è meglio (a quanto pare, una volta per arrivare alla Renghera non c’erano scale fisse ma solo una scala di legno che, in caso di pericolo, veniva rimossa). Da qui il panorama è emozionante, la vista corre a 360° e Arco ed i paesi nella valle sembrano miniature di un plastico.

Arco Castello di Arco Torre della Rengaria

Un momento di riposo e poi via, andiamo avanti: il percorso si trasforma in una ripida discesa e se all’andata a farci compagnia c’erano gli ulivi, qui sono i lecci. Passiamo sotto un boschetto fittissimo fino al bivio che porta ad una delle altre torri che costituivano il sistema di difesa del castello di Arco: una stretta scala di pietra porta alla Torre del Laghel, punto di osservazione e vedetta rivolto a nord, leggermente decentrato rispetto al complesso del Castello.

Arco panorama nord dal castello

Il sentiero prosegue ancora in discesa ripida per poi chiudere l’anello di visita all’altezza della biglietteria. Non vi resta che visitare la Prigione del Sasso, a metà della strada che porta al grande pratone verde della Lizza, una volta utilizzato come pascolo, come campo d’armi o orto-giardino.

Per tornare nel centro di Arco, abbiamo ripreso il sentiero già seguito all’andata fino a circa metà percorso: anziché proseguire abbiamo imboccato un altro sentiero ripido, ugualmente tracciato e asfaltato, che ci ha portato a percorrere la scalinata di Via Castello ed uscire a pochi passi da Piazza III Novembre.

Arco Castello di Arco il sentiero tra i lecci

Visitare il Castello di Arco è una bellissima passeggiata nel verde, nel bello e nella storia!

Informazioni utili su come visitare il Castello di Arco:

  • il sentiero che porta al Castello ha più accessi, i due che abbiamo verificato noi sconsigliano l’uso di passeggini a meno di non essere consapevoli che è complicato – se non impossibile causa scale – percorrere alcuni tratti. Se avete bimbi piccoli, meglio portarli con voi con un marsupio o una fascia;
  • portatevi l’acqua da bere: al Castello c’è il chiosco ed un paio di fontanelle ma lungo l’itinerario nell’oliveto non ho visto nulla che assomigliasse ad un punto acqua;
  • scarpe comode e pratiche: non è posto da tacco 12 (quindi scarpe da ginnastica con suola non liscia o meglio scarponcini da trekking);
  • in estate, indossate un cappello: sotto l’oliveto c’è ombra ma buona parte dell’itinerario nel Castello è sotto il sole. Viceversa, in autunno-inverno può essere piuttosto freddo a causa del vento quindi non dimenticate un piumino ed una sciarpa;
  • orari di apertura del Castello di Arco: marzo (10-17), aprile-settembre (10-19), ottobre (10-17), novembre-febbraio (10-16). Nel periodo 7 gennaio – 31 gennaio aperto solo sabato e domenica. L’accesso al Castello è consentito fino ad un’ora prima della chiusura,
  • biglietto Castello di Arco: normale 3.50€, ridotto 2,00€. Disponibile audioguida a 2.50€ (si può usare in due persone)

castello di arco con itinerario

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

<