Un bellissimo itinerario in auto nel Chianti

Le storie di Instagram sono piacevoli da creare, divertenti da vedere ma, ahimè, hanno il brutto difetto di scomparire non appena sono trascorse 24 ore. Ecco allora che del nostro itinerario in auto nel Chianti – che avevo condiviso con abbondanza di dettagli sul mio profilo @claudiaboccini- è rimasta una serie di bellissimi ricordi ma nulla di ‘concreto’ che possa essere di aiuto a chi voglia programmare/organizzare un itinerario alla scoperta del bellissimo territorio alle porte di Siena. Il percorso che abbiamo seguito dalla città toscana è uno dei più affascinati da effettuare in auto ed ancor più in moto (una vera e propria “gita da Siena”) in quanto  si attraversano colline boscose che all’improvviso si trasformano in vigneti ordinati, con i filari che sembrano tracciati da un rastrello gigantesco e che nella giusta stagione (in genere, fine settembre – primi di ottobre) offrono i loro grappoli succosi alla vendemmia, pronti a diventare vini squisiti che il mondo ci invidia.

Chianti Gaiole

L’itinerario in auto nel Chianti è in parte una ripetizione di un itinerario che abbiamo seguito nel 2014, sebbene la volta scorsa ci siamo limitati a visitare Castellina in Chianti mentre questa volta abbiamo voluto andare alla scoperta degli altri due borghi principali del Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti, con una deviazione per visitare l’Abbazia vallombrosana di Badia a Coltibuono. Noi lo abbiamo percorso in auto ma – come ha detto Francesco – sarebbe stato molto divertente farlo anche in moto o in scooter (e infatti lungo la strada abbiamo incontrato diverse Vespe a noleggio impegnate a scalare tornanti e alcune rombanti Harley-Davidson!)

Chianti Gallo nero

L’itinerario in auto nel Chianti è partito da Siena  – ad essere precisi, per noi è cominciato da Buonconvento, ma non credo che tutti i turisti scelgano il mio piccolo borgo circondato da mura medievali come base per il loro soggiorno 🙂 –  e dalla città del Palio  abbiamo imboccato la Strada Provinciale 9 (la ‘chiantigiana’). Ben presto ci siamo lasciati alle spalle i piccoli paesi di Montaperti, di Pianella, di Monti e in meno di 30 minuti ad una velocità davvero tranquilla siamo arrivati a Gaiole in Chianti, da sempre snodo importante che mette in comunicazione il Chianti con il Valdarno. Importante anche dal punto di vista politico: fino agli inizi del XIX secolo apparteneva alla provincia di Firenze e a Gaiole fu sindaco il Barone Bettino Ricasoli, che dopo aver svolto le funzioni di Primo Ministro del Regno d’Italia, tornò ad occuparsi delle sue terre e delle sue tenute. Gaiole in Chianti è un caratteristico borgo toscan0 e a dare il benvenuto ai visitatori c’è, prima della via principale del paese intitolata appunto a Bettino Ricasoli, un enorme gallo nero in ferro, con tanto di piume, becco e rostro. Perché proprio un gallo? Ma ovvio, il galletto nero è il simbolo del Chianti Classico (detto anche Chianti Gallo nero), il chianti più chianti che ci possa essere! Inoltre, troverete alcune installazioni con biciclette: a Gaiole in Chianti è nata la corsa ciclistica dell’Eroica, che attraversa parte del territorio senese percorrendo strade sterrate, ed i partecipanti devono avere biciclette e abbigliamento rigorosamente vintage!

Chianti Eroica

A livello turistico, per fare una sosta, lungo la via principale ci sono parecchi ristorantini ed osterie (quel che va di più da quello che ho visto è il tagliere di salumi e formaggi locali accompagnato da un bel calice di vino Chianti, tra l’altro a costi sostenibili!). Ad avere più tempo – o se pernottate in zona un paio di giorni – attorno al territorio di Gaiole in Chianti ci sono numerosi castelli, come il Castello di Meleto, quello di Lucignano, il Castello di Monteluco a Lecchi. Il più conosciuto, però, è sicuramente il Castello dei Ricasoli, Brolio,che si può visitare (il costo non è molto economico, 30€ per il tour classico con visita al Castello ed alle cantine ma include una degustazione di una selezioni di vini della tenuta – per maggiori informazioni www.ricasoli.com).

Chianti Badia a Coltibuono

Il nostro itinerario in auto nel Chianti è proseguito alla volta della Badia a Coltibuono, ad alcuni chilometri da Gaiole lungo la strada che supera il valico tra la provincia di Siena e di Arezzo. Man mano le vigne lasciano il posto ai boschi di quercia e si sale non poco, fino ad arrivare ai 628 metri di altezza in un paesaggio che oso quasi definire alpino: querce, castagni e abeti bianchi saranno i vostri compagni di strada (e sì, copritevi perché è abbastanza freddo!). L’Abbazia di San Lorenzo a Coltibuono (da cui Badia a Coltibuono) è una abbazia dalle tipiche forme vallombrosane – a croce latina – con una struttura quasi militare, con il campanile che ha le forme di una torre merlata. Da sempre posta in una posizione strategica, perché la posizione della Badia consentiva il controllo della Valle di Montevarchi e quindi di Arezzo. La chiesa non è molto grande – di rilievo oltre alla struttura medievale, la tomba del Beato Benedetto Ricasoli ed alcuni affreschi ottocenteschi mentre quello che un tempo era il complesso monastico è stato trasformato in un elegante agriturismo che conserva il giardino dei monaci e le sale (sono previste visite guidate e degustazioni, perché ovviamente si produce anche ottimo vino Chianti; è bene informarsi direttamente su www.coltibuono.com).

Chianti Radda

Dalla Badia di Coltibuono l’itinerario in auto nel Chianti è proseguito sulla strada regionale 429 alla volta di Radda in Chianti, che a me è piaciuta tanto perché ha l’aspetto di un vero borgo castellano, con mura possenti, strade che si arrampicano sulla parte più elevata del paese, dove c’è la Propositura di San Niccolò proprio di fronte al Palazzo del Podestà – come spesso accade, era segno del potere civile contrapposto a quello ecclesiastico – e alcuni caratteristici vicoletti medievali coperti da volte, sullo stesso genere – ma meno estesi di quelli che si trovano a Castellina in Chianti (ne ho parlato in questo post). Anche qui a farla da padrone sono il vino e l’olio, e non mancano locali dove fare un delizioso wine tasting.

Chianti vigneti

Da Radda in Chianti abbiamo proseguito ancora sulla strada 429 fino ad arrivare a Castellina in Chianti (dove però non ci siamo fermati perché stavamo facendo troppo tardi e comunque c’eravamo già stati negli anni scorsi) e da qui abbiamo raggiunto in breve tempo Fonterutoli (SR 222) e quindi Quercegrossa, che è già quasi periferia di Siena. Inutile dire che l’itinerario in auto nel Chianti è stato piacevolissimo ed il consiglio che mi sento di darvi è di dedicargli tutta una giornata e non – come abbiamo fatto noi per mancanza di tempo – solo parte del pomeriggio.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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