I vetri preziosi della ditta Fratelli Toso in mostra a Villa Torlonia

Una nuova mostra dedicata alla produzione della storica vetreria muranese dei Fratelli Toso è stata inaugurata il 17 maggio 2019 alla presenza della Sovrintendente Capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli nella splendida cornice di Villa Torlonia. Presso la Casina delle Civette, la deliziosa abitazione decorata dalle vetrate art noveau prodotte nel primo trentennio del XX secolo su disegni di Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto fino al 15 settembre 2019 sarà la la sede espositiva della selezione di vasi artistici della Fratelli Toso tratta dalla collezione privata di oltre 100 pezzi della famiglia. E nel contesto di Villa Torlonia e della Casina delle Civette iii preziosi vasi trovano la loro migliore collocazione.

La Fratelli Toso è stata una ditta vetraria storica italiana: fondata nel 1854 –  facevano parte dell’azienda i sei fratelli Toso –  era specializzata nella produzione di vetri artistico soffiato di alto valore artistico e artigianale. Abili nella produzione e nell’utilizzo delle tipiche murrine (‘perle’ di vetro multicolore realizzate con la fusione di diverse piccole barre di vetro disposte in modo da creare una decorazione) con cui realizzavano oggetti decorativi, lampadari e specchi.  I vasi sono uno dei fiori all’occhiello della produzione della Fratelli Toso e  lo studio delle forme e della decorazione ha visto impegnati valenti artisti e designer dell’epoca.

Negli anni ’30 inizia il periodo d’oro della vetreria Fratelli Toso e si delinea l’immagine di azienda artigianale di valore in grado di proporre oggetti artistici che interpretano l’attualità strizzando un occhio alla tradizione. Non è quindi un caso che la mostra sulla produzione della vetreria Fratelli Toso abbia quale focus il periodo dal 1930 al 1980, anno in cui la compagine societaria dell’Azienda viene divisa e termina la produzione artigianale.

La mostra è stata organizzata a cura della società muranese Il Mondo del Vetro di Ivano Balestrieri (che si occupa di oggetti in vetro storici) in collaborazione con la storica dell’arte Caterina Toso, pronipote di uno dei sei fratelli fondatori ed erede della collezione e dell’archivio privato della vetreria Fratelli Toso, che vanta oltre 32.000 disegni e bozzetti oltre a migliaia e migliaia di documenti e fotografie. L’enorme massa documentale è stata interamente selezionata, classificata e digitalizzata per preservare al meglio la storia e la tradizione di quella che per lungo tempo è stata una delle vetrerie più apprezzate di Murano.

La mostra romana sulla produzione della vetreria Fratelli Toso comprende circa 60 manufatti ed opere in vetro, pezzi unici appositamente realizzati per mostre ed esposizioni e mai entrati in  produzione, oltre a diverse fotografie d’epoca che ritraggono maestranze, fucine, momenti della produzione. Molto belli i vasi pulegosi, in cui il vetro assume un aspetto semi opaco e lattiginoso per via delle bolle d’aria che derivano da una reazione chimica imprigionate nella pasta vitrea ed i vasi nerox, che sempre per una reazione chimica in fase di raffreddamento assumono una consistenza quasi metallica. Tuttavia a catturare l’attenzione, con i loro mille colori che creano ghirigori e disegni che vanno oltre ogni epoca, sono i vasi realizzati con le murrine colorate. Nella selezione di vasi si nota l’evoluzione dello stile in base al periodo storico, lo stile e le tendenze dell’epoca vengono fatte proprie e trasferite nel processo creativo.

Una piccola sezione della mostra è poi dedicata alle murrine, con una selezione di  sezioni di pasta vitrea prodotte dall’azienda, sia le classiche “millefiori” che murrine decisamente moderne  e molto complesse (nella foto ne vedete una selezione). I Fratelli Toso erano dei veri esperti nell’arte della produzione delle murrine, che ritroviamo in quasi tutte le loro creazioni artistiche, tanto da essere soprannominati “i murrinari”. Ogni piccola murrina è un modo a parte: prodotte dall’assemblaggio di canne di vetro di diversi colori disposte in modo da formare un decoro e quindi fuse e tagliate a rondelle, le murrine della Fratelli Toso prendono nomi talvolta poetici  come la murrina kiku, che reinterpreta la classica murrina millefiori assumendo nel decoro la forma di un crisantemo (kiku in giapponese significa, appunto crisantemo); la murrina cattedrale, che richiama nella forma e nei colori le vetrate delle cattedrali medievali; la murrina foglie, dove si ritrovano i colori e le venature delle foglie. Il vetro è un materiale duttile, il cui unico limite è la fantasia.

Maggiori informazioni:

  • La Fratelli Toso: i vetri storici dal 1930 al 1980, mostra temporanea presso la Casina delle Civette di Villa Torlonia, Roma
  • Aperta dal 18 maggio 2019 al 15 settembre 2019 con orario 9.00-19.00 (escluso il lunedì di chiusura)
  • La mostra è ad ingresso gratuito, mentre non lo sono i Musei di Villa Torlonia. Per i residenti a Roma è possibile acquistare a 5€ la MIC Card che da accesso gratuitamente a tutti i Musei del network dei Musei Capitolini.
  • Per saperne di più (anche su Villa Torlonia): Musei di Villa Torlonia

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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