Visitare le cantine del vino di Frascati con Terre Ospitali

Istameet per visitare le cantine del vino di Frascati

Visitare le cantine del vino di Frascati e dintorni è molto più che assaggiare e fare wine tasting: è l’occasione per incontrare chi vive nel territorio, confrontarsi con l’entusiasmo e l’impegno di chi lavora tra i filari e nei campi affinché l’uva prodotta raggiunga eccellenze qualitative, scoprire aziende che coniugano la tradizione con la ricerca e la sperimentazione.

Intorno a Roma si estendono diversi territori a vocazione vitivinicola tuttavia la zona più conosciuta – complice anche vecchi stornelli e canzoni che esaltano ‘il vigneto di Roma’ – è quella dei  Castelli Romani, dove già in epoca romana arcaica era coltivata l’uva, che assume corpo e forza assorbendo i microelementi rilasciati dal terreno di origine vulcanica (non lo sapete? I Castelli Romani sorgono su un vulcano spento!).

Il vino più famoso dei Castelli, esportato all’estero e portato ad un livello di eccellenza nel corso degli ultimi decenni è il Frascati Superiore DOGC, prodotto nel territorio compreso tra i comuni di Frascati, Monte Porzio Catone, Grottaferrata, Roma e Montecompatri.

Visitare le cantine del vino di Frascati insieme a Terre Ospitali

Una visita guidata ad alcune cantine che producono Frascati (e non solo) è stata resa possibile grazie all’evento Vino Ospitale, organizzato dalla Rete di imprese dell’accoglienza e dell’eccellenza dei Castelli Romani e dei Monti Prenestini “Terre Ospitali“, che nella giornata di sabato 25 maggio 2019 ha creato un evento speciale aperto a travel blogger ed instagramer, un riuscito incontro in modalità Instameet, dove era possibile visitare cinque cantine ed una azienda erboristica, con tanto di degustazioni di vino e di prodotti locali (noi, per un impegno di famiglia nel pomeriggio, ne abbiamo potute visitare solo tre, quelle di cui vi parlo più avanti). Va detto che in occasione di Vino Ospitale le cantine erano comunque aperte (gratuitamente) a chiunque volesse visitarle.

La scelta di far visitare cantine del vino di Frascati scegliendole diverse  per tipologia di impresa, di produzione e di approccio al mercato è stata vincente, in quanto ha consentito ai partecipanti – e quindi anche a me e a Francesco – di avere una visione globale della produzione del vino nella zona e di valutare le specificità che contraddistinguono una cantina dall’altra.

Che poi definire solo “cantine” le Tenute che abbiamo visitato è davvero riduttivo: sono aziende – talvolta a gestione familiare, altre con un assetto più di tipo imprenditoriale – che attorno al vino hanno creato un insieme di servizi e proposte rivolte agli appassionati per rendere l’esperienza di degustazione del vino Frascati Superiore DOCG e degli altri vini che vi si producono, molto più coinvolgente di un – seppur interessante – assaggio.

E’ questa la scommessa di Terre Ospitali: far conoscere ai visitatori le cantine attraverso l’entusiasmo e la partecipazione di artigiani, abitanti, enologi, coinvolgendoli nella missione non semplice di far apprezzare non solo un vino, ma tutto un territorio che – troppo spesso  – è conosciuto solo come entità riflessa della Capitale. La vicinanza con Roma, se da una parte è positiva per l’apporto di turisti che garantisce, dall’altro tende a ‘schiacciare’ le differenze e l’unicità delle cittadine che fanno parte dei Castelli Romani.

Visitare le cantine del vino di Frascati: Antico Casale Minardi

L’evento organizzato da Terre Ospitali per visitare le cantine del vino di Frascati è iniziato con la visita dell’Antico Casale Minardi (Via San Marco 2/a Frascati), una winery che è sul territorio dalla prima metà dell’800, anche se il terreno su cui sorge Casale Minardi è da tempo immemorabile coltivato a vigne. Il casale dell’azienda vitivinicola è circondato da vigne e  oliveti ma soprattutto è introdotto da un bel giardino fiorito, curatissimo, dove si possono osservare antichi attrezzi agricoli e macchinari, quasi un museo della coltivazione della vite all’aperto!

All’interno, oltre ad una sala per la degustazione e l’assaggio dei prodotti del territorio, la vera sorpresa è costituita dalla vecchia cantina, ora adibita a sala per eventi dove turisti entusiasti  – per lo più americani, tedeschi, inglesi – entrano in contatto con i segreti della vinificazione e… mettono le mani in pasta! La famiglia Minardi offre infatti esperienze a tutto tondo, dalla degustazione dei vini prodotti ai laboratori di cucina italiana, con una predilezione per la pasta fatta in casa e la pizza, che vengono preparate dai partecipanti e degustate al momento.

Mentre abbiamo visitato l’Antico Casale Minardi era giusto in corso uno dei laboratori di cucina e vedere giovani uomini e donne entusiasti alle prese – la maggior parte di loro per la prima volta in assoluto –  con farina, uova, lievito mi ha fatto davvero piacere: il cibo ed il vino sono il nostro migliore biglietto da visita!

La produzione vinicola dell’Antico Casale Minardi non ha grandi numeri,  si tratta di una piccola realtà produttiva tuttavia la qualità è elevata e il Frascati Superiore DOCG è molto interessante come profumo e sapore, confermando il suo essere “vino dei Papi e dei Re”. In degustazione, abbiamo provato anche il vino Rosso Lazio IGT “Vagnolo” , il Frascati DOC ed uno spettacolare vino Cannellino di Frascati DOGC, un vino dolce fermo da dessert che sa di miele, di fiori e di frutta matura.

Il Casale Minardi ha poi un piccolo, grande segreto: al di sotto del casale c’è una grande grotta scavata nella roccia vulcanica, di cui non si conosce l’origine (probabilmente risale all’epoca romana), in cui la temperatura è costante tra i 14 ed i 16 gradi: un  tempo serviva da cantina, oggi, oltre ad essere un luogo piacevolmente fresco nelle calde giornate estive, è una curiosità da visitare ed è ancora utilizzata per conservare l’olio di produzione del Casale.

Visitare le cantine del vino di Frascati: Villa Simone

Villa Simone (Via Frascati Colonna n. 29, Monte Porzio Catone) è la seconda realtà vinicola di Frascati che abbiamo visitato, decisamente diversa per dimensioni e produzione eppure simile nella grande passione  di chi ci lavora. L’azienda agricola nasce nel 1982 per impulso di Piero Costantini, uno degli esperti  del vino della Capitale e ben conosciuto per l’enoteca romana di Piazza Cavour, che decide di acquistare tre ettari di vigneti nella zona dei Castelli tra Frascati e Monte Porzio Catone un tempo proprietà del Cardinal Pallotta.

Viene fatta una scelta controcorrente, puntando sulla qualità anziché sulla quantità, limitando drasticamente il numero di grappoli per pianta (al massimo 2) per favorirne la crescita, reintroducendo accanto alla Malvasia di Candia ed al Trebbiano, tipici uvaggi del Frascati, vitigni di qualità (Bombino, Greco e Malvasia del Lazio), dando una nuova veste – ed un nuovo prestigio – ad un vino fino allora considerato soprattutto ‘da osteria’. Va detto che la famiglia Costantini,  non era nuova alla produzione del vino: originaria delle Marche, produceva Rosso Piceno, vino  che sta avendo una nuova rinascita grazie a viticoltori ed enologi spesso giovani ma competenti.

Oggi i vigneti di Villa Simone sono numerosi e differenziati per posizione, si va dai Vigneti Filonardi ai Vigneti di Massarosa, di Selciatella, di Vermicino, di Torricella e di Ombrellino, terreni collinari la cui altitudine varia tra i 300 ai 550 metri sul livello del mare dove le vigne sono coltivate a basso impatto ambientale (utilizzo di concimi organici e i trattamenti antiparassitari soprattutto a base di rame e zolfo solo in caso di effettiva necessità) ed è stato scelto di ridurre volontariamente la resa per ettaro pur di garantire un’alta qualità.

A Villa Simone i vini sono lavorati con le presse pneumatiche non appena conferiti dalle vigne, il mosto viene fatto fermentare in serbatoi in acciaio con temperatura e atmosfera controllata mentre i vini che necessitano di invecchiamento hanno a disposizione una barriccaia con oltre 100 botti in rovere francese. Anche qui c’è una grotta interrata nella collina, dove venivano conservate le bottiglie più pregiate ed oggi è visitabile soprattutto come curiosità.

Le etichette prodotte da Villa Simone sono 12, e gran parte della produzione di Villa Simone è diretta all’esportazione internazionale. Tra i vini bianchi prodotti: Vigneto Filonardi Frascati Superiore DOCG Riserva, Villa dei Preti Frascati Superiore DOCG, Villa Simone Frascati DOC, Malvasia del Lazio; da dessert il Passito IGP ed il Cannellino di Frascati DOCG. Tra i rossi: Merlot Lazio, La Torraccia IGT Lazio Rosso, Ferro e Seta IGT Lazio Rosso. Fanno parte della produzione anche alcune etichette di Cesanese del Piglio e di Syrah.

A Villa Simone abbiamo degustato un calice di rosso (La Torraccia IGT) ed uno di bianco (Villa dei Preti Frascati Superiore DOCG) sulla terrazza della Cantina, accompagnati da piccoli assaggi di pizza, formaggi ed insaccati del territorio.

Visitare le cantine del vino di Frascati: Merumalia Wine Resort

Una volta lasciata Villa Simone, ci siamo diretti alla volta di Merumalia Wine Resort (Vicolo di Prataporci, 8 – Frascati), azienda agricola e resort che ha fatto del biologico e della sostenibilità ecologica, ambientale ed energetica la sua cifra distintiva, legandola all’innovazione tecnologica. Ad esempio, per produrre acqua calda si usa un impianto a pannelli foto-termici e con un impianto a biomassa che utilizza le potature della vigna e dell’oliveto, gestito attraverso una centralina digitalizzata.

Sulla cima di una collinetta, il Merumalia Wine Resort porge il benvenuto con la particolare struttura della sala multi-eventi, in cui un grande arco delineato da pietre  mette in connessione il paesaggio circostante con le attività che vi si svolgono all’interno.

L’Azienda produce vino e olio biologici certificati, offre ospitalità nei quattro appartamenti realizzati ristrutturando un casale centenario in una posizione panoramica e nella moderna struttura offre percorsi di tipo esperenziale di degustazione e di assaggio legati alla produzione del territorio, pratica dello yoga a tutti i livelli, cooking class, team building a tema vino.

Il terreno di origine vulcanica e le condizioni climatiche in cui sono una costante le escursioni termiche  consentono la produzione di un vino dai sentori piacevolmente minerali, freschi e fruttati. Sette le etichette dell’Azienda, specializzata soprattutto in bianchi: Primo Frascati Superiore DOCG, Primo Riserva Frascati Superiore DOCG, Terso Frascati DOC, Fiano Lazio IGP Bianco (vitigno Fiano) , Ottonese Lazio IGP Bianco (vitigno Bombino). Vetus è un Roma DOC a base di Shiraz e Montepulciano. Non può mancare in una cantina di Frascati il vino dei dessert, il Cannellino Frascati DOCG, che da Merumalia prende in etichetta il nome poetico di Canto.

Dimenticavo: da Merumalia c’è un anfitrione speciale, il cane Achille, che porge il benvenuto ai visitatori, gioca con i bambini ed in cambio chiede solo coccole e un grattino affettuoso!

Un fuori programma aromatico

Nel corso dell’Instameet per visitare le cantine del vino Frascati c’è stato un fuori programma interessante: la visita all’Agriturismo Erba Regina, la cui proprietaria (Regina, per l’appunto) un tempo era dirigente di azienda e che oggi, dopo aver cambiato vita, è diventata una imprenditrice specializzata in erbe  officinali (oltre 70 diverse essenze) e di erbe spontanee (più di 40), che vengono coltivate, essiccate e impacchettate per poi essere inviate nelle cucine dei più grandi chef di Roma e d’Italia. E’ anche possibile provare le erbe spontanee/officinali nel ristorante della Country House Erba Regina (che mete a disposizione degli ospiti 10 stanze, di cui 7 con giardino ed ingresso autonomo). Anche in questo caso, senza derogare dalla sostenibilità e dall’inclusività.

Noi, che avevamo un impegno familiare a Roma, abbiamo concluso qui l’itinerario mentre il resto del gruppo dei partecipanti all’Instameet organizzato da Terre Ospitali ha proseguito come da programma con la visita delle cantine L’Olivella (Via di Colle Pisano, 5 – Frascati), del Casale Vallechiesa (Via Pietra Porzia, 23 – Frascati) e della Tenuta di Pietra Porzia (Via Pietra Porzia 60, Frascati). Peccato, davvero, non averle potute visitare tutte!

Informazioni:

  • Per maggiori informazioni sul territorio dei Castelli Romani e sui prodotti del territorio, consultare il sito di Terre Ospitali.
  • Per visitare le cantine e le tenute, è quasi indispensabile avere una macchina a disposizione. In treno da Roma si arriva a Frascati, ma le cantine rimangono in campagna e quindi piuttosto distanti.
  • Per chi è appassionato di storia romana, da Frascati consiglio di visitare il Tuscolo, monte da cui si ha una bella vista e che conserva reperti archeologici ben conservati (incluso un teatro romano).
  • La cittadina di Frascati è piacevole e molto ‘godereccia’ in termini di ristoranti e osterie.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

<