Dove pranzare a Tagliacozzo: i nostri ristoranti preferiti

Andiamo a pranzare a Tagliacozzo?

Domenica di sole e d’estate, a Roma fa troppo caldo per restare chiusi in casa con il condizionatore che risuona la sua noiosa sinfonia di freddo artificiale. Quindi la decisione comune è: prendiamo lo scooterone e andiamocene in giro a cercare l’aria buona! Andiamo al mare? Oppure meglio la montagna? E se invece fosse lago?

Escluso da subito il litorale per evitare i più che probabili traumi da rientro nel traffico infuocato, messo da parte il lago di Bracciano perché in estate ai laghi spesso l’afa vince facile, non resta che la montagna. Che sia montagna vera ma soprattutto vicina, senza l’obbligo di restare in sella allo scooter ore ed ore!

La destinazione Abruzzo, quello più vicino alla Capitale e che in estate ritrova la sua vocazione di meta di villeggiatura prediletta dai romani, torna un po’ prepotente a mostrasi. L’idea di andare a pranzare a Tagliacozzo non mi dispiace, perché ci sono ristorantini, ruspanti ma non troppo, dove la cucina è schietta e profuma ancora di transumanza, di cucine grandi con i focolari su cui pendono grandi paioli di rame.

Perfetto allora, saliamo in sella ed andiamo in Abruzzo per pranzare a Tagliacozzo!

La strada in scooter per arrivare a Tagliacozzo

Per arrivare a Tagliacozzo con lo scooter abbiamo percorso, tra una curva e una sosta, la via Tiburtina fino a Carsoli e da qui abbiamo deviato lungo la strada che passa per Colli di Montebove e la frazione di Roccacerro. E’ una strada quasi deserta, in costante salita, che in pochi chilometri scala la montagna fino ad arrivare al Passo di Monte Bove, a 1.220 metri di altezza. Se non fosse per un condominio di troppi piani, che pare messo a far la sentinella alla valle, sarebbe un punto panoramico niente male, ma tant’è, la cementificazione selvaggia degli anni ’70 ha fatto danni dappertutto, perfino qui!

Poco più avanti c’è uno dei nostri ristoranti preferiti, Il Boscaiolo (Via Tiburtina Valeria, km 87 – Roccacerro), molto semplice e con una buona cucina casalinga, ottimi primi, grandi grigliate e prezzi onesti. Comodo perché ha un piazzale dove si può parcheggiare la macchina (e lo scooter).

Stazioni sciistiche nate nel boom economico

Vicino c’è  il bivio che in 3 chilometri porta a Marzia, piccola stazione sciistica in voga nello stesso periodo del condominio di cui sopra,  un tempo molto frequentata nel fine settimana dai romani. L’ultima volta che ci siamo stati, qualche anno fa, siamo rimasti senza parole per lo stato di semi-abbandono degli impianti e anche di qualche edificio. Speriamo che nel frattempo qualcosa sia cambiato perché il paesaggio è suggestivo, d’estate garantisce fresco e riposo ed è immersa nei boschi. Forse più che come stazione sciistica (su questo versante c’è sempre meno neve), andrebbe valorizzata come località green.

Superata Roccacerro, un presepe urbano in cui una manciata di case sembra stringersi l’un l’altra quasi per farsi coraggio, pochi chilometri di strada e si arriva nella periferia di Tagliacozzo, una città più che un paese (un tempo era la capitale della Marsica e mantiene ancora palazzi signorili, un teatro, giardini che non sfigurerebbero a Roma, una bella piazza con al centro una fontana sormontata da un piccolo obelisco (Piazza dell’Obelisco, come altro si potrebbe chiamare?).

In vacanza a Tagliacozzo

Tagliacozzo, con i suoi 740 metri di altezza, ha una caratteristica vincente: se a Roma la notte non si riesce a dormire per l’afa, a Tagliacozzo si va a nanna con la copertina, anche se di giorno c’è il sole e fa caldo. In estate ci si riversano tantissimi romani, proprietari di seconde case che vengono utilizzate soprattutto per la villeggiatura estiva. Nel giorno della nostra escursione, una domenica di luglio fin troppo calda e assolata, era in corso la festa della birra artigianale, con tanti chioschetti montati su Piazza Duca degli Abruzzi e ancor più villeggianti del solito.

Ovviamente a tanti villeggianti corrispondono tanti ristoranti. Ce ne sono davvero parecchi, sia nel centro storico che nell’immediata periferia. Più o meno spartani, più o meno legati alla cucina abruzzese. Noi abbiamo ne abbiamo oramai selezionati alcuni che, a rotazione seguendo l’umore, sono i nostri preferiti per pranzare a Tagliacozzo.

L’Osteria del Borgonovo, proprio sulla piazza del giardino, lato ufficio postale (Piazza Duca degli Abruzzi, 47), è il preferito in inverno perché fa belle grigliate e porzioni ricche ed in più nella sala c’è un grande camino che quando fa freddo e hai fatto chilometri in scooter con il vento gelido contro, fa proprio piacere! Vicino c’è un forno che fino a poco tempo fa vendeva il tipico pane con le patate, squisito con il formaggio, che se lo trovate vi consiglio senz’altro di acquistare (non c’è sito web, solo pagina Facebook).

Altro ristorante da consigliare è La Vecchia Posta (Piazza dell’Obelisco 22), dove la cucina abruzzese smette i panni della tradizione per reinventarsi in piatti fantasiosi e molto curati. Bella la posizione del ristorante, a monte della famosa fontana con obelisco. Anche qui la vetrina digitale lascia a desiderare: c’è un sito web ma in gran parte privo di contenuti.

Per pranzare a Tagliacozzo e festeggiare  l’indirizzo sicuro per fare bella figura ha un solo nome: Osteria La Parigina (Via dei Molini, 5) annidata nella caratteristica Via dei Molini, con ingresso accanto al ruscello dall’acqua limpidissima. L’atmosfera è quella tipica di montagna e l’abbondanza di gerani rossi alle finestre accentua l’effetto simil-Dolomiti.

Se l’esterno dell’Osteria La Parigina – che è anche un Bed and Breakfast intimo e accogliente ai piedi della montagna La Difesa – è in stile montanaro-chic, con travi in legno e uso della pietra locale, gli interni sono suddivisi in sale e salette arredate con grande cura: broccato, raso, tende barocche, candelieri in argento e cristalli scintillanti, parquet con inserti decorativi.

In cucina prevalgono gli ingredienti di stagione, la cucina abruzzese alleggerita (la cucina della Marsica fino a pochi anni fa era sinonimo di porzioni esagerate, abbondanti e molto condite) e i dolci creativi;  la carta dei vini segnala etichette di tutto rispetto.

Altro ristorante che consigliamo ed è quello che abbiamo scelto questa volta per pranzare a Tagliacozzo, unico ad avere ancora un paio di tavoli liberi, è La Pergola d’Oro, locale storico della città (sono alla terza generazione di gestori). Il ristorante ha una grande sala con le mura in mattoni ed un paio di salette ma in estate si apparecchia anche sotto il pergolato, con un’atmosfera divertente da allegra festa paesana.

Per trovare questo ristorante ci vuole un po’ di fiuto perché è sì in centro ma in una stradina secondaria, a cui si arriva da Via Borgo Vecchio, strada che parte da Piazza Argoli. L’indirizzo che trovate su Google, Via Transimele, 26, corrisponde ad un ingresso laterale, che non ho idea se sia aperto o meno.

Non vi aspettate ghirigori gastronomici, in questo ristorante si va sul concreto e nel menù compaiono ricette tradizionali  della cucina abruzzese (daje co’ la pasta fatta in casa e con l’agnello arrosto!). La differenza la fa la ricerca scrupolosa di ingredienti di origine locale: i formaggi sono selezionati tra i migliori caseifici della zona, la carne da allevamenti a chilometro zero.

Buoni gli assaggi di primo conditi con sugo semplice di pomodoro e pecorino (fettuccine, gnocchi di patate, raviolone alla ricotta freschissima ed erbe e i pizzicotti, pasta di pane lessata (quest’ultima non ha incontrato il nostro pieno gradimento, forse per la consistenza alquanto dura). Ben composto il baccalà in guazzetto e dignitose le cotolette di agnello.

I prezzi dei diversi ristoranti per pranzare a Tagliacozzo (e dintorni) che ho segnalato non sono molto elevati, comunque mai meno di 25-35 euro a persona, vino escluso.

Per maggiori informazioni su Tagliacozzo, vi suggerisco di leggere il post “In moto da Roma a Tagliacozzo“, altra gita in scooter con destinazione la città abruzzese. E con diverse informazioni turistiche in più.

Ed ora vi lancio un piccolo appello: se conoscete altri ristoranti validi a Tagliacozzo, me li segnalate nei commenti (senza aggiungere  il link al loro sito per favore, che poi ci penso io perché devo verificare che siano link ‘sicuri’), in modo da integrare questo post? Ovviamente, vi cito e vi ringrazio!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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