La ricetta della Torta di Madesimo della Valchiavenna

Con l’arrivo dell’autunno e di ben più miti temperature ritorna il piacere di stare ai fornelli ed accendere il forno, per preparare dolci golosi da assaggiare a colazione oppure da far portare a scuola ai bambini come merenda. E, perché no, offrire alle amiche nel rito ritrovato del tè pomeridiano. La ricetta della torta di Madesimo è una ricetta facile e arriva dalla Val Chiavenna, territorio italiano di montagna in provincia di Sondrio che confina con lo svizzero Cantone dei Grigioni.

La Val Chiavenna

Inserita tra i crinali delle Alpi Retiche e delle Alpi Lepontine, la Val Chiavenna è forse meno conosciuta della vicina Valtellina (con cui condivide parte delle tradizioni) ed è ugualmente un luogo di villeggiatura apprezzato, incastonato tra catene di montagne che facilmente superano i 3.000 metri di altitudine. La Val Chiavenna è  conosciuta anche per alcuni passi stradali, il Maloja e lo Spluga, che collegano l’Italia e la Federazione Elvetica.

Forte della sua tradizione e della sua storia millenaria – queste erano le terre dei Reti  – già in epoca romana e poi medievale era considerato territorio strategico per il commercio e il passaggio delle merci e della cultura tra il nord ed il sud del continente europeo.

La produzione gastronomica della Val Chiavenna

L’economia locale si basava fino al secolo scorso sull’agricoltura, sull’allevamento e sulla produzione di insaccati: in Val Chiavenna regna la brisaola, che si differenzia dalla bresaola valtellinese non solo per la vocale diversa: è più simile alla carne salada e nella preparazione entrano erbe di montagna, aromi, vino ed il vento della Val Chiavenna, il Sorèl, che contribuisce alla sua maturazione ed essiccazione. A proposito: il 6 ottobre 2019 a Chiavenna si festeggerà l’ottava edizione del Dì della Brisaola, fiera-mercato con con assaggi e degustazioni.

Una delle produzioni più caratteristiche della Val Chiavenna sono i formaggi, il burro ed i latticini: è famoso il formaggio Bitto, che si usa anche come condimento nei pizzoccheri (che in Val Chiavenna sono sostanzialmente diversi da quelli valtellinesi, se riesco più avanti condivido la ricetta in un altro post).

Anche nella torta di Madesimo il burro entra in dosi generose e tutti gli altri dolci più famosi che vengono preparati in Val Chiavenna – i Biscotìn de Pròst, i Biscottini di Chiavenna, la Fügascia de Fiorétt (torta Fioretto, con il finocchio selvatico) includono comunque una buona dose di burro, meglio se fresco e d’alpeggio. 

Altro ingrediente tipico che entra in molte ricette della Val Chiavenna è il grano saraceno – un non-grano, in realtà, che cresce bene nelle zone fredde ed appartiene alla famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro e dell’acetosella – che viene spesso mescolato con la farina di frumento per fare pane, dolci e pasta.

Grazie ai numerosi corsi d’acqua che attraversano al Val Chiavenna e le sue vallette laterali, in passato erano diffusi mulini che macinavano i grani prodotti nel territorio: proprio nel centro storico di Chiavenna c’è il Mulino di Bottonera, trasformato in museo di archeologia industriale.

La ricetta della Torta di Madesimo della Val Chiavenna:

La torta di Medesimo, di cui vi trascrivo la ricetta, è facile da preparare in qualsiasi zona d’Italia vi troviate: assaggiandola, assaporerete i genuini sapori montani della Val Chiavenna.

Ingredienti per una torta grande (ricetta classica, in parte rielaborata)

  • 5 uova
  • 200 g zucchero
  • 150 g farina di grano saraceno.
  • 300 g farina 00
  • 250 g burro a temperatura ambiente, tagliato a dadini (potete diminuire la dose fino a 150 gr., ma cambia il gusto)
  • 3-4 cucchiai di miele
  • 2 manciate di gherigli di noci sgusciate
  • 400 g di confettura di mirtilli
  • lievito per dolci una bustina

Come preparare la torta di Madesimo

  • Mescolate le uova con lo zucchero e il miele, quindi aggiungete poco alla volta il burro a temperatura ambiente e continuate a mescolare.
  • Versare poco alla volta le due farine (meglio se le miscelate insieme prima) ed il lievito setacciato.
  • Aggiungete i gherigli di noce schiacciati grossolanamente e mescolate fino ad avere un impasto piuttosto duro simile a quello per le crostate.
  • Mettetelo in frigo per una mezz’ora, avvolto nella pellicola.
  • Togliete l’impasto dall’involucro e dividetelo in due parti, una leggermente più grande dell’altra.
  • Imburrate ed infarinate una tortiera con cerniera apribile, quindi con l’aiuto di un mattarello stendete su un piano infarinato la parte di impasto più grande in un cerchio ampio quanto la base della tortiera, più un paio di centimetri; con l’altra parte di impasto stendete un cerchio leggermente più piccolo. Non deve essere troppo sottile, anzi.
  • Disponete il primo cerchio nella teglia imburrata ed infarinata, copritelo con la confettura lasciando 3-4 centimetri liberi ai lati.
  • Coprite la confettura di mirtilli con il secondo cerchio e unite i due cerchi di pasta
  • Infornare a 180° per circa 30 minuti o, comunque, fin quando la torta di Madesimo risulterà dorata e cotta. Attenzione a non assaggiare la torta di Madesimo quando è calda: la farcitura di confettura all’interno può essere molto bollente.

Nella torta di Madesimo sono racchiusi i migliori sapori della Valchiavenna e della stagione: cosa c’è di più squisitamente autunnale di noci, frutti di bosco, farina di grano saraceno e burro?

Per maggiori informazioni sulla Valchiavenna:

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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