Cosa vedere in gita ad Orbetello

Per i turisti che visitano la Maremma, la città di Orbetello è poco più di un punto di passaggio per raggiungere le ben più famose (e lussuose) località dell’Argentario. Ne’ aiuta la notorietà la sua posizione, arretrata sulla laguna omonima e piuttosto distante dalla statale Aurelia e dalla stazione ferroviaria. Eppure Orbetello è la base perfetta per una piccola vacanza estiva o una gita ed il suo borgo storico, racchiuso da mura e proteso sull’acqua, non ha nulla da invidiare a tante altre località maremmane più famose. Una gita ad Orbetello diventa fonte di scoperte e spostandosi di pochi chilometri si raggiungono spiagge bellissime e borghi dell’entroterra entusiasmanti, dove visitare pievi, castelli e cantine.

Orbetello ha una storia di tutto rispetto e in parte diversa dal resto della Toscana e della stessa Maremma: il lembo di terra che si protende nella laguna in posizione centrale su cui sorge la città era abitato fin dal periodo etrusco  ed il suo porto era punto di approdo e scalo marittimo. Importanti resti etruschi si trovano ad Orbetllo ed ancor più nella vicina località di Ansedonia (famosa la ‘tagliata etrusca’, lo spacco della Regina ed i resti dell’abitato di Cosa).

Riepilogo (molto) sinteticamente un po’ di storia: dopo le alterne vicende che videro Orbetello gravitare prima tra i possedimenti dell’Abbazia delle Tre Fontane di Roma, poi tra quelli delle famiglie nobili degli Aldobrandeschi e degli Orsini, a partire dal 1414 e fino al 1557 la città entra a far parte del territorio della Repubblica di Siena. Successivamente, insieme ai territori di Talamone e Capalbio divenne la Capitale di uno ‘stato cuscinetto’ (lo Stato dei Presidii), sottoposto all’influenza degli Spagnoli e dei Borbone fino a quando venne incorporato nel Granducato di Toscana.

Una gita ad Orbetello: perché?

Organizzare una gita ad Orbetello è facile, sia con il treno che con l’auto: la via Aurelia la collega con il nord ed il centro Italia (e il prolungamento dell’Autostrada A12 fino a Tarquinia, ha reso più veloce la connessione con Roma) ed alla stazione di Orbetello fermano treni regionali ed interregionali. Per raggiungere il centro storico della cittadina, bisogna poi prendere uno dei bus urbani che fermano sul piazzale della stazione.

Si può visitare Orbetello privilegiando aspetti naturalistici,  balneari, culturali e per quanto il suo territorio urbano non sia molto esteso in termini di dimensioni o movimentato come le non distanti Porto Santo Stefano o Porto Ercole (i comuni che si ‘ spartiscono’ il Monte Argentario), non è povero di opportunità.

Una gita naturalistica ad Orbello (natura e birdwatching)

Per la sua collocazione al centro di una laguna salmastra (è una delle zone umide più importanti ed estese d’Italia, ben 26 chilometri quadrati), Orbetello ed i suoi dintorni sono il luogo di sosta dell’avifauna ed è località amata dai birdwatcher. Nella giusta stagione, nella laguna di Orbetello sostano fenicotteri, cavalieri d’Italia, aquile di mare. Nei 300 ettari protetti dall’Oasi del WWF di Orbetello (si trova fuori città, non distante da Albinia e per arrivarci serve la macchina) si possono scoprire le tipicità naturalistiche; la riserva naturale della Duna della Feniglia, istituita negli spazi dell’omonimo tombolo sabbioso, preserva invece l’ambiente costiero e mediterraneo e non è raro osservare i daini.

Una gita balneare ad Orbetello (il mare e le spiagge)

La laguna di Orbetello è molto caratteristica, una sorta di grande triangolo con il Monte Argentario a far da vertice e come lati due lunghe ed ampie formazioni sabbiose, i tomboli della Feniglia e della Giannella, sorta di cordoni naturali che che separano le acque salmastre dal mare.  Orbetello si trova al centro di questo immaginario triangolo e dal 1842 è direttamente collegata al Monte Argentario tramite una strada rettilinea panoramica che corre lungo la diga-  costruita per volere di Leopoldo II, Granduca di Toscana –  sui resti di un antico acquedotto di probabile origine etrusca. Sembra quasi di muoversi sull’acqua!.

Per avere una visione d’insieme di Orbetello e della laguna, se ne avete l’opportunità, raggiungete il Convento dei Padri Passionisti sul Monte Argentario mentre per un panorama indimenticabile raggiungete Punta Telegrafo (alla sommità del monte, 645 metri di altezza).

Orbetello di per sé non ha spiagge marine, in compenso è località apprezzata dai pescatori. Per fare attività balneare bisogna andare o a Monte Argentario oppure alla Feniglia o alla Giannella, dove ci sono lunghe spiagge di sabbia chiara adatte per famiglie, sia con stabilimenti balneari che ad uso libero.

Una gita culturale ad Orbetello

L’accesso al borgo storico di Orbetello avviene generalmente oltrepassando la Porta Nuova, un accesso monumentale con tre aperture ricavato nelle mura spagnole della città. Tuttavia che Orbetello fosse città murata fin dal tempo degli etruschi è confermato dai resti delle mura ciclopiche poligonali (si possono vedere nella zona Mura di Levante).

Oltre alle mura, resta l’impronta dei dominatori spagnoli in alcune architetture della città: il Palazzo del Podestà, il Mulino Spagnolo, la polveriera Guzman,  (dove è stato realizzato il Museo Archeologico di Orbetello con corredi funerari e reperti etruschi), in alcune epigrafi conservate nella chiesa di San Francesco.

A proposito di chiese: interessante la struttura della Cattedrale di Orbetello, dedicata a Santa Maria Assunta: linee tardo gotiche su impianto romanico, una porta di ingresso con arco a sesto acuto, un elaborato rosone e la statua di San Benedetto da Norcia in una nicchia sulla facciata, il cui successivo ampliamento è ben evidente. L’interno è stato invece rielaborato ed ha decori ed arredi barocchi.

Decisamente interessante è il mulino spagnolo, a cui ho dedicato la foto di copertina: si vede molto bene uscendo da Orbetello in direzione dell’Argentario ed è circondato dalle acque della laguna. Durante il periodo della Repubblica di Siena erano già presenti mulini a forza idraulica, che sfruttavano il gioco dei flussi delle correnti della laguna per macinare il grano ad uso della comunità cittadina e delle guarnigioni di stanza ad Orbetello, mentre il mulino spagnolo, unico rimasto di una batteria di nove, utilizzava la forza del vento: è un tipico mulino a vela, simile a quelli che si incontrano sulle strade della Spagna o del Portogallo.

Una paio di curiosità: sulle spiagge di Orbetello trovò approdo il naufrago e moribondo Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e dalla laguna negli anni ’30 del secolo scorso partirono gli idrovolanti di Italo Balbo per le trasvolate atlantiche. Dal lato opposto all’idroscalo, nel Parco delle Crociere,  c’è un mausoleo dedicato ai trasvolatori atlantici e nel locale cimitero è sepolto Italo Balbo insieme ad altri componenti dell’aeronautica che compirono la trasvolata.

Una gita a Orbetello: dove mangiare e pernottare.

Numerosi i ristoranti nel centro storico, dove è possibile assaggiare i prodotti ittici della laguna, tra cui le anguille affumicate. Presenza di hotel e B&B sia ad Orbetello che nella zona dell’Argentario.

Se avete più giorni a disposizione, potete tenere Orbetello come base per visitare Capalbio, il Giardino dei Tarocchi, Talamone, Alberese. Allungando un po’ la strada (comunque entro i 60 km.) potete raggiungere Scansano, le Terme di Saturnia, Grosseto, Tarquinia, il Parco archeologico di Vulci.

Il mulino spagnolo della laguna di Orbetello

Il mulino spagnolo della laguna di Orbetello

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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