Sul podcast Racconti di viaggio va in onda il mio Giappone

E’ la prima volta che mi confronto, come ‘voce narrante’, con un podcast. Il battesimo con questa modalità di programma audio auto-prodotti (ce ne sono a bizzeffe, per tutti gli argomenti dello scibile umano) è avvenuto grazie a Nadia, la travel blogger e autrice marchigiana che oltre al suo conosciuto ed apprezzato blog Racconti di Marche ha dato vita al podcast Racconti di viaggio, uno spazio accogliente dove incontra ed intervista viaggiatori ed appassionati di viaggio per far conoscere destinazioni turistiche più o meno lontane.

Quando Nadia mi ha contattato per invitarmi a raccontare il ‘mio’ Giappone, il primo istinto è stato quello della fuga e di dirle di no: anche se non appare, sono piuttosto schiva e tendo a rifuggire da situazioni in cui devo comparire e mettermi – in qualche modo – in mostra (se mi seguite sui social, saprete anche che difficilmente pubblico mie foto e quando accade è un evento).

E’ vero che nel corso del tempo ho partecipato a diverse trasmissioni radio, più volte anche in diretta e di sicuro un podcast è molto più tranquillo perché viene montato – e se necessario migliorato – prima di essere condiviso sulle principali piattaforme audio dedicate (come Spotify e Spereaker, ad esempio), tuttavia il panico da debutto c’era tutto. La possibilità di poter parlare ancora una volta del Giappone e delle sue tante località da visitare, delle differenze – a volte bizzarre – tra il Paese del Sol Levante e l’Italia, è stata la molla che mi ha fatto decidere e mettermi gioco. Ed alla fine, mi sono anche divertita!

Nel podcast Racconti di viaggio narro un Giappone a portata di turista, facile e conosciuto (ci sono Tokyo e Kyoto, ovviamente) e qualche suggerimento per allargare lo sguardo oltre le mete più famose, per conoscere il Giappone meno noto ma non per questo meno affascinante: il freddo Hokkaido, il caldo e vulcanico Kyushu, le cittadine contornate dalle nevi delle Alpi Giapponesi.

Un Giappone a portata di tutti, dove non sono richieste capacità atletiche, bagagli spartani e doti da survivors. Semmai sono richiesti una buona dose di  curiosità e di rispetto per una cultura per molti aspetti diversa dalla nostra.

E poi, ovviamente, nel podcast trovate tante indicazioni turistiche – generali ma utili – per organizzare un itinerario nel Paese, inclusi i costi, i mezzi di trasporto (si, si parla anche di Shinkansen e di possibilità di risparmio), le strutture alberghiere in cui dormire e ovviamente una sezione è dedicata alla cultura giapponese del cibo (e potrebbe essere altrimenti, con me?), che non è solo sushi e sashimi!

A Nara, insieme ai cervi e ai biscotti (2 minuti dopo sono stata circondata da oltre 30 cervi!)

A Nara, insieme ai cervi e ai biscotti (2 minuti dopo sono stata circondata da oltre 30 cervi!)

Il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno del quinto viaggio in Giappone, l’itinerario era pronto e mancava solo di acquistare il biglietto e prenotare gli hotel, poi il coronavirus ci ha messo la zampetta e ho dovuto rinunciare. Prendere parte al podcast, essere intervistata da Nadia, rinnovare ricordi ed esperienze è stato quanto di più simile a poter tornare per un attimo in Giappone, anche se solo con la memoria.

Se anche voi siete appassionati di Giappone, se volete ascoltarmi quando ne parlo, sintonizzatevi sull’episodio n. 16 del podcast Racconti di Viaggio di Nadia Stacchiotti: lo  lo trovate a questo indirizzo su Spreaker: https://www.spreaker.com/user/nadiastacchiotti/16-giappone) e su altre piattaforme, come Spotify e Apple Podcast.

Poi, fatemi sapere cosa ne pensate, eh!

Qualche curiosità legata alla registrazione del podcast:

  • Per prepararmi all’intervista, ho ripassato una buona parte dei tanti post che ho scritto sul Giappone. Li ho contati: sono oltre 4o e li reputo una miniera di informazioni utili per chiunque voglia visitarlo.
  • Ringrazio Nadia per la pazienza e per l’eccellente montaggio: a causa dell’ansia mi sono impappinata  talmente tante volte che alla fine pensavo che non sarebbe stato possibile salvare nulla della registrazione.
  • Trovare una foto adatta per la copertina della puntata è stato difficilissimo (come vi ho già detto, non amo molto farmi fotografare), alla fine Nadia ha scelto una buffa immagine di me che – con timore – cerco di nutrire gli intraprendenti cervi di Nara. Foto scattata poco prima che mi venisse incontro tutto il branco, allettato dai biscotti che avevo in tasca!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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