La ricetta delle ciambelline al vino dei Castelli romani

Le ciambelline al vino sono tipiche dei Castelli romani e la loro ricetta è talmente semplice che mi vergogno quasi di scriverla. Mi rendo però conto che sono tipiche del Lazio e chissà, forse tra i miei lettori c’è qualcuno che non conosce queste squisite ciambelline ed è curioso di conoscerle ed imparare a prepararle. Una ricetta facile, semplice e persino economica: utilizza in tutto 5 ingredienti (che sono sicura che avete già nella dispensa di casa), si preparano in 10 minuti e si cuociono in 20. Non ultimo, sono prive di ingredienti animali: nella ricetta delle ciambelline al vino non c’è burro, latte o uova, quindi sono adatte anche per chi segue una alimentazione vegetariana o vegani.

Le ciambelline al vino sono un dolce rustico per tutte le stagioni e non è raro trovarle nelle fraschette dei Castelli Romani come fine pasto, da assaggiare così al naturale o, meglio ancora, inzuppate in un vino dolce esattamente come si fa in Toscana con i biscotti di Prato.

Le ciambelline erano uno dei (pochi) dolci che mia preparava ad occhi chiusi e una delle sue sorelle, Marina, nel periodo di Natale ne sfornava in dosi industriali – qualche volta erano un po’ bruciacchiate, a dir la verità –  per poi confezionarle in sacchetti che regalava a tutti i parenti oppure le appendeva come decoro sull’abete, legate da un nastro rosso. Non c’era Natale senza ciambelline della zia!

Nella zona dei Castelli romani spesso si trovano in vendita in sacchetti da mezzo chilo (e possono diventare un dolce souvenir), e le migliori sono quelle che vengono cotte nel forno a legna. Tuttavia vi accorgerete di quanto la ricetta sia facile e non farete più a meno di prepararvele da soli.

La ricetta delle ciambelline al vino prevede zucchero semolato, farina tipo O, olio extravergine di oliva, vino bianco o rosso (secco o dolce, a vostra scelta; va bene anche il Marsala) ed una mezza bustina di lievito per dolci. Non vi serve altro se non un paio di teglie e della carta forno per rivestirle. C’è però un trucco per renderle fragranti e profumate: anche se gli ingredienti necessari sono pochi e di facile reperibilità, è importante che siano di qualità ottima, perché il gusto delle ciambelline ne guadagna in modo evidente.

Soprattutto, non lesinate sulla qualità dell’olio extra vergine e del vino. Per le ciambelline che vedete in foto io ho utilizzato un moscato passito e olio evo d olive pugliesi spremute a freddo.

A propositi di olio utilizzato: alcune ricette che si trovano in rete suggeriscono l’uso dell’olio di semi al posto dell’olio extravergine di oliva, tuttavia la ricetta originaria, che è piuttosto antica e nasce nelle cucine popolari e campagnole dei Castelli Romani, si basa sui prodotti locali e nei Castelli Romani (e a Roma) l’olio che si utilizzava in passato era quello degli olivi e non altro.

Se il sapore dell’olio d’oliva evo vi sembra però troppo intenso, provate a mettere metà dose di olio di mais o di girasole, con la consapevolezza che il sapore sarà leggermente differente.

Una volta cotte e raffreddate, le ciambelline al vino possono essere riposte in una scatola ermetica, per mantenerle croccanti per qualche giorno e per evitare di sgranocchiarle tutte insieme. Oltre che inzuppare nel vino, a noi piacciono molto anche con il caffè. Tra l’altro, una versione ‘moderna’ prevede proprio l’uso del caffè al posto del vino.

Allora, pronti per iniziare a mettere le mani in pasta?

La ricetta delle ciambelline al vino dei Castelli romani (buone anche con il caffè!)

La ricetta delle ciambelline al vino dei Castelli romani (buone anche con il caffè!)

Gli ingredienti della ricetta delle ciambelline al vino dei Castelli romani

Per circa 20 – 25 ciambelline (dipende dalla misura), vi servirà:

  • un bicchiere di zucchero semolato
  • due bicchieri di farina tipo O
  • mezzo bicchiere di olio extra vergine di oliva
  • mezzo bicchiere di vino
  • mezza bustina di lievito per dolci (tipo Paneangeli)
  • zucchero semolato per guarnire (circa 1 etto)
  • volendo, potete aggiungere un cucchiaio di semi di anice, anche se a me piacciono di più così, semplici.

(Come dose, utilizzate un bicchiere da 200 ml.)

Come preparare i dolcetti

  • Ricoprite un paio di teglie da forno con la carta forno.
  • In una ciotola, setacciate insieme la farina ed il lievito ed aggiungete lo zucchero e l’anice, mescolando bene.
  • Pian piano aggiungete l’olio e continuate a mescolare finché non si è amalgamato bene. A questo punto, aggiungete il vino. L’impasto deve rimanere morbido ma compatto, in modo da poterlo lavorare con le mani e se necessario aggiungete ancora un po’ di farina (dipende da quanto l’olio è più o meno fluido).
  • Velocemente, fate dei rotolini con l’impasto e uniteli per formale le ciambelline, che passerete su entrambi i lati nello zucchero di guarnizione prima di disporli sulla teglia con un po’ di spazio tra l’uno e l’altro in modo da permettergli di crescere un po’.
  • Potete anche formare delle ciambelline più grandi e girarle a metà, in modo da formare biscotti a forma di ‘otto’. In ogni caso, sono biscotti rustici e le imperfezioni diventano pregi.
  • Fate cuocere in forno già caldo (180° se statico, 160° se ventilato) per circa 15 minuti, togliete quando la superficie del biscotto diventa ambrata; il colore dei biscottini nella foto è quello corretto.
  • Levateli dalla teglia stando attenti a non romperli e fateli freddare.

Se riuscite a non divorarli tutti, potete anche insacchettarli e regalarli seguendo l’esempio della mia zia!

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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