Visitare Nantes città creativa ricca d’arte e di storia

Visitare Nantes: città bretone piena di sorprese

Ci si può innamora di una città senza esserci mai stati? Si può immaginare – con tanta bramosia – di poter salire su un aereo e raggiungere, nel giro di un paio di ore, una delle località più frizzanti e piene di storia della Bretagna, dove l’arte contemporanea più innovativa e la fantasia onirica di Jules Verne si danno la mano e creano un sodalizio di intenti che non può che entusiasmare il visitatore?

Nantes è così, un piede nella tradizione ed uno nel presente, un girotondo di esperienze che  ne fanno una delle città più interessanti da visitare, pronta a svelare la sua storia, senza mai rinnegarla.

Atout France, l’ente per il turismo francese ha organizzato una bella conferenza stampa ed un webinar per presentare la città, le sue innovazioni e le installazioni d’arte più recenti, risvegliando la mia voglia di visitarla.

Nantes è da tempo sulla mia lista dei viaggi da fare e mi è sfuggita nel 2019 quando, nel tracciare l’itinerario per le vacanze estive, per una questione di tempo e chilometri ho dovuto sacrificarla a favore della Valle della Loira.

Tutto non si può avere, ma a dire il vero la mia è stata una scelta cosciente:  Nantes ha un ottimo collegamento ferroviario con Parigi e un importante aeroporto internazionale, il più trafficato della Bretagna, e l’intenzione sincera era di visitarla nel 2020.

Poi le cose sono andate come non dovevano andare e la pandemia ha bloccato tutti i viaggi di piacere e di scoperta. Tuttavia, so bene che non appena sarà possibile tornare a muoversi per l’Europa in serenità, troverò un aereo pronto ad accompagnarmi nella città sorta lungo la Loira, e a farmi sorprendere  dalla sua gioia di vivere.

I pregi di Nantes

E’ una città dove è difficile annoiarsi: intanto non è una città piccola, per nulla: né in termini di densità abitativa (è la sesta città della Francia) né come proposte culturali che offre.  Ricca di musei e di eventi, è una città creativa, innovativa, sostenibile: insomma, Nantes è una scoperta continua!

Avete voglia di storia? Nel quartiere Bouffay le grandi spianate di Cours Saint-Pierre e Cours Saint-André raccordano il sacro ed il profano; la potente storia medievale della Bretagna rivive nelle forme austere del Castello dei Duchi di Bretagna, che proprio dallo Chateau di  Nantes governavano il territorio prima che la corte si trasferisse a Rennes.

Poco discoste, le belle case borghesi dai tetti di ardesia suggeriscono la ricchezza dei mercanti che avevano scelto Nantes come base per i loro commerci navali sfruttando la sicurezza del vicino porto di Saint-Nazaire, sull’estuario della Loira; lo sguardo è poi attratto dalla cattedrale, che ha forme squisitamente gotiche, portali di pietra riccamente scolpiti e contrafforti che salgono alti  verso il cielo: è l’edificio più alto del centro storico e non si può non notare.

Se il centro storico è saldamente legato alla celebrazione del passato, nella città si assiste ad una sfida tra grandi architetti contemporanei, che hanno cambiato l’aspetto della città con edifici ed installazioni di grande attrattività: il Musée d’Arts è opera di Stanton-Williams, la stazione ferroviaria è un progetto di Rudy Ricciotti, le architetture di Jean Nouvel, di Barto & Barto, di Alexandre Chemetoff (solo per limitarmi a qualcuno dei nomi più conosciuti) abbandonano la funzione primaria di strutture architettoniche di uso quotidiano per diventare parte di un percorso  culturale in cui la novità e il linguaggio dell’arte costruiscono itinerari mai noiosi.

Visitare Nantes: la creatività, l’arte e la cultura

Avete voglia di arte e creatività contemporanea? Nantes è generosa, e non vi lascerà insoddisfatti: l’oramai famoso evento estivo Voyage à Nantes (VAN) dal 2012 si sviluppa in circa 15 chilometri arricchiti da installazioni on site di artisti di fama internazionale, che invadono luoghi pubblici urbani.

Ad oggi,  sono oltre 100 le opere d’arte che si possono ammirare seguendo una linea verde tracciata a terra (un vero fil-vert fatto di arte e di spettacolarità), che coinvolge i luoghi della città e dell’estuario.

Nel 2020 il progetto si arricchisce delle installazioni di Tadashi Kawamata (Il Belvedere dell’Hermitage), di Eva Jospin (Le Passage) e di Mrzyk & Moriceau (Antes Ici Nantes).

Sono curiose, insolite, totalmente fiabesche le machines de l’Île di Nantes, parte di un progetto ideato da François Delarozière e Pierre Orefice, che prevede la costruzione di strutture meccaniche mobili di enormi dimensioni, che rievocano i mondi magici di Jules Verne e strizzano l’occhio alle macchine leonardesche: al momento è stato costruito ed è in funzione il Grand Éléphant (è alto 12 metri, utilizza un motore ibrido e  può portare fino a 50 persone) ed  il Carrousel des Mondes Marins (una giostra stile ‘800 su più livelli, a tema marino).

Un’altra macchina incredibile, l’Arbre aux Hérons – sarà inaugurata nel 2023 e permetterà di volare su due giganteschi aironi con un’apertura alare di 8 metri, alla scoperta di un bosco pieno di animali meccanici.

Una città verde e sostenibile

Città giovane, innovativa, ecologica, con una elevata qualità di vita. Nantes ha una vera passione per il verde, l’eco-sostenibilità e la natura: in città ci sono oltre 1.000 ettari di spazi verdi e nel 2013 è stata nominata Capitale Verde Europea, prima città francese ad ottenere il titolo a seguito di un lavoro costante teso a preservare il patrimonio verde urbano e a dotare la città di mezzi di trasporto ecologici e amici dell’ambiente.

Tra i tesori verdi di Nantes, il Jardin des plantes, considerato giardino d’eccellenza nazionale.

Una città capace di fare ammenda

Visitare Nantes non può prescindere dall’approfondire una parte poco conosciuta della sua storia, che nel XVIII secolo la vide diventare la principale città negriera d’Europa: da Nantes partivano le navi che avrebbero trasportato uomini e donne strappati dall’Africa verso le Indie Occidentali e gli stati dell’Unione. Ed in un momento storico in cui la frase Black Lives Matter è molto più di uno slogan, questo aspetto del suo passato mi ha incuriosito parecchio.

Un passato poco onorevole se visto con gli occhi della percezione politica e sociale contemporanea, che tuttavia la città ha avuto il coraggio di non rinnegare per fare onorevole ammenda.

Nel 2012 è stato costruito sul Quai de la Fosse – proprio dove attraccavano le navi negriere –  il Mémorial de l’abolition de l’esclavage, un memoriale per celebrare l’abolizione della schiavitù, a cui è collegato un percorso di un chilometro e mezzo che tocca i luoghi urbani collegati alla tratta degli schiavi. Un percorso insolito, che ci aiuta a rimettere nel giusto piano la nostra storia europacentrica.

Il memoriale, opera di Krzysztof Wodiczko e Julian Bonder, è uno dei pochi tributi europei dedicati  “a tutti coloro che si sono ribellati e hanno combattuto contro la schiavitù, un invito a meditare su questi crimini e un invito a continuare oggi la lotta contro tutte le forme di sfruttamento umano nel mondo”.

Visitare Nantes: gli itinerari  tematici

Come già detto, Nantes è ben collegata con il resto della Francia grazie al treno ed all’aereo e rappresenta un’ottima base da cui partire per visitare la Bretagna e la Normandia.

Partono da Nantes tre percorsi tematici:

  1. un itinerario che arriva fino a Mont Saint-Michel;
  2. un itinerario per andare alla scoperta delle principali città bretoni (Rennes, Saint-Malo, ecc.);
  3. un percorso breve che collega Nantes a Saint-Nazaire per scoprire le 32 opere d’arte del percorso artistico Estuaire.

C’è poi un itinerario di oltre 100 chilometri che attraversa i vigneti in cui si produce il Muscadet, il vino bianco tipico della zona della Sèvre, e tanti deliziosi paesini con case di mattoni rossi.

Nantes, decisamente una città da visitare!

(Ringrazio Atout France, agenzia del turismo francese, per la concessione delle foto e le informazioni)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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