Ristorante Osteria del Castagno a Gambassi terme

Alla ricerca di sapori perduti – o, meglio, di gusti conosciuti – dopo aver fatto una breve visita a rivedere le torri di un San Gimignano incredibilmente svuotato di turisti e visitatori internazionali, ci siamo avviato lungo le strade al confine tra le province di Siena, Firenze e Pisa per raggiungere il territorio di Gambassi terme dove, parecchi anni addietro, avevamo assaggiato con gusto uno spettacolare piatto di polenta e cacciagione presso l’Osteria del Castagno, uno di quei classici locali di campagna posto a servizio di una frazione che fanno da bar, trattoria, rivendita di tabacchi e punto di incontro dove bere un bicchiere di vino mentre si scambiano notizie, pettegolezzi e pure qualche sfottò.

Di quel locale semplice e rustico che ricordavo oggi non rimane nulla se non le mura esterne, perché negli ultimi anni l’attuale Osteria del Castagno, grazie all’impegno profuso dai patron  Massimo Farioli e Roberta Mazzaccheri, è stata trasformata in un ristorante elegante con ambizioni da Guida Michelin, i cui interni sono stati allestiti con il gusto e con lo stile che si potrebbero ritrovare in una villa nobile della campagna toscana: salottini di velluto, lampadari importanti, piatti vintage di Richard Ginori, stampe e quadri bucolici. Un piacere per gli occhi e, come scopriremo dopo, anche per la gola.

Gusto e creatività si ritrovano infatti anche nel menù, che fa l’occhiolino alla cucina tradizionale toscana – a quella sapida di cacciagione e di intingoli che prevedono lunghe cotture – curato con equilibrio dalla giovane chef Simona Gozzi.

La chef, che è stata prescelta per partecipare al programma tv “Il migliore chef d’Italia“, in onda sul Canale 913 di Sky e su Canale Italia, canale 83 del digitale terrestre, ha voluto inserire nella carta anche la ricetta presentata in trasmissione, il piccione sous vide con cialdina di riso, mele, porri e zenzero.

La carta dei vini, ampia e ben assortita, conta oltre 100 etichette di livello medio-alto, che danno il giusto spazio alla sfaccettata produzione enologica toscana (non solo Chianti, Morellino e Brunello, insomma!) e nazionale.

Osteria del Castagno di Gambassi: cosa abbiamo provato

Per il nostro pranzo presso L’Osteria del Castagno di Gambassi, grazie alla bella giornata piena di sole nonostante le temperature fredde di gennaio, abbiamo scelto di accomodarci nel dehor esterno, trasformato in una saletta calda e  accogliente grazie ad una bella stufa a legna ed ai mobili ed alle suppellettili antiche che decoravano la struttura.

Ci ha accolti la gentilezza del proprietario Massimo Farioli ed un bel tavolo rotondo, apparecchiato con tovagliette, sottopiatti e stoviglie di porcellana e belle posate d’epoca. Dettagli che sarebbero capaci di rendere speciale anche un semplice spaghetto al pomodoro ma in questo caso la nostra scelta non è stata per nulla così banale!

Un gran piatto di formaggi e salumi (provenienti dal territorio grossetano, a quanto ci ha detto il patron) ha dato avvio al nostro pranzo all’Osteria del Castagno, seguito da tagliatelle al ragù di cervo (con il classico ragù ristretto alla ‘toscana’, con poco pomodoro e tanta carne, molto buono e ricco) e da un piatto di tortelli ai funghi porcini su crema di zucca e spuma di ricotta. I tortelli sono fatti in casa ed il sapore dei porcini si sposa molto bene con la zucca e la pasta all’uovo, stesa molto fine.

Abbiamo poi ordinato pancia di maiale sous vide agli aromi e radicchio grigliato e il ‘televisiv0’ piccione, il tutto accompagnato da una bottiglia di Chianti Riserva 2o17 Cerchiaia, della vicina tenuta di Castelfalfi (vi ricordate? In questo magnifico resort con castello, piscine, campi da golf, hotel 4 e 5 stelle siamo stati ospiti più volte ed io avevo anche vinto un premio per un articolo scritto proprio sulla tenuta).

Nessun dolce per concludere (anche se in menù c’era una Torta di-vina con crema che mi incuriosiva parecchio!) ma solo due caffè ed, offerti, due assaggi di liquore prodotto in casa a base di erbe. Una bella esperienza, che ha reso ancor più gradita la gita in una Toscana tornata finalmente in giallo nelle mappe della pandemia.

Informazioni utili:

  • Il menù del ristorante Osteria del Castagno di Gambassi ha prezzi adeguati ma di certo non economici: il menù che abbiamo consultato prevedeva antipasti tra i 10 ed i 16 euro; primi piatti tra 12 e 30 euro; secondi tra 16 e 26 euro. I dolci hanno un costo di 6.50€. Noi abbiano speso 119€ in due con il vino, i coperto e l’acqua (in data 26.1.2021).
  • A disposizione c’è anche il bar (che prepara panini, pare apprezzatissimi dai cacciatori di zona) e il vino può essere ordinato anche a calici.
  • Il locale dispone di ampio parcheggio
  • Il ristorante si trova in località Castagno, 50050 Gambassi Terme (FI)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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