La miniera d’oro di Marcellina

Un’opera di Land Art tra i Monti Lucretili: la Miniera d’Oro di Marcellina

Siamo all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili e Marcellina è uno dei tanti comuni che fanno parte dell’Area Metropolitana di Roma. Come spesso accade, siamo in scooter per una delle nostre #gitedaRoma e all’improvviso compare, lungo la strada che sale fino a raggiungere San Polo dei Cavalieri, un murales che tratteggia il volto di una donna anziana dallo sguardo curioso, che con le mani si appoggia all’ingresso di un vecchio altoforno, un manufatto di pietre rustiche che fa pensare alla porta di ingresso del mondo di sotto.

Teodora, questo è il nome dell’opera, è il primo affresco che compone “La Miniera d’Oro”, un’ iniziativa artistica di Land Art che recupera uno dei tanti scheletri di archeologia industriale che si trovano nel Lazio donandogli una nuova funzione e caricandolo di una missione  di conservazione della memoria.

La notte l’accesso al vecchio altoforno si illumina di una luce dorata, che fa risplendere alcune pietre dipinte in un color oro brillante che illuminano l’oscurità, con un richiamo evidente alle vecchie gallerie minerarie.

In realtà l’oro a Marcellina non c’è mai stato ma era il calcare la pietra che veniva estratta, opportunamente trattata per farne cemento e quindi commercializzata, tant’è che la pietra estratta dalla cava di Marcellina ha avuto un ruolo non indifferente nella costruzione del quartiere Eur.

Qualche decina di metri più avanti, sulle colonne scabre dei vecchi silos della ex cava C.I.D.I. di Marcellina, compare la seconda parte dell’opera, gli affreschi giganti di 8 abitanti di Marcellina – che vi hanno vissuto e lavorato – insieme al volto sbarazzino di una bambina che sorride sdentata. Non è casuale la sua presenza, anzi è il medium che raccorda l’intera opera, che unisce il passato con il presente e che lo lancia, lieta, verso il futuro.

Come nasce l’opera

La Miniera d’Oro di Marcellina è stata fortemente voluta dall’architetto e fotografo Romolo Belvedere e realizzata dall’artista venezuelano Luis Gomez de Teran, conosciuto per le sue opere attente al sociale e che ha lavorato alla Miniera d’Oro di Marcellina utilizzando come base il reportage fotografico “Le facce di Pietra”, realizzato dallo stesso Belvedere a metà degli anni ’80 del secolo scorso.

Per la realizzazione dell’opera, iniziata nel 2016 e conclusa nel 2018, fondamentale è stata la sponsorizzazione dell’azienda di colori per edilizia Cromology Italia, non nuova a patrocini di questo genere.

L’opera è un’installazione permanente ed ha un valore duplice: valorizza un sito di archeologia industriale decisamente brutto e impattante (occupa gran parte del costone della montagna) e diviene testimone di una fatica collettiva fatta di lavoro e sacrifici, in cui uomini e donne, contadini, minatori e pastori sono stati testimoni silenziosi di un’epoca oramai finita, in cui donne come Teodora Fornari sono state minatrici, madri, mogli e hanno passato tutta la loro vita in condizioni di lavoro difficile.

Un omaggio corale alla normalità dell’esistenza che sa essere tenace. che sopporta la fatica e le sventure (non pochi i minatori di Marcellina che sono periti sul posto di lavoro), eppure orgogliosa del proprio lavoro. Non ci sono colori colori sgargianti in questa opera di Land Art, una gradazione di grigi diventa la trama che si aggancia ai vecchi silos addossati alle coste della collina e che affiora evidente solo se viene vista da lontano.

Lì dove un tempo c’era un mucchio di sassi, adesso c’è una miniera d’oro: pepite dorate a ricordo di quello che non c’è più e a suggerimento di quello che, invece, ci potrebbe essere. (Romolo Belvedere)”

Maggiori informazioni su Marcellina

  • La città ha una stori antica che risale ai Sabini e in epoche successive divenne un Castrum (un Castello feudale, sostanzialmente, e nell’attuale Castelluccio si ritrovano i ruderi) e quindi entrò nei possedimenti delle famiglie nobili egli Orsini, dei Cesi e dei Borghese.
  • Da visitare: la Chiesa di Santa Maria delle Grazie in Monte Dominici, un tempo ricco e potente monastero.
  • Il borgo di Marcellina si trova a circa 40 km. da Roma. Per raggiungerlo è possibile utilizzare sia il treno (la fermata Marcellina-Palombara è sulla linea Roma-Pescara) che i mezzi di trasporto regionali del Cotral, con un distinguo: la stazione è abbastanza lontana dal paese e ancor più dal sito in cui si trova La Miniera d’Oro. I bus regionali partono/arrivano alla Stazione Metro di Ponte Mammolo, per gli orari controllate la pagina di ricerca orari Cotral.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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