Il libro di Fraintesa: vivi ogni giorno come se fosse il primo

Quello che ho letto tutto d’un fiato, e che sto rileggendo pian piano sottolineandone frasi e concetti, non certo  è un libro a lieto fine, ma se se avete sentito parlare di Francesca “Fraintesa” Barbieri  probabilmente conoscete anche la sua storia. Il libro di Fraintesa  “Vivi ogni giorno come se fosse il primo” è un manuale, un percorso di conoscenza, un diario. E’ tutto questo ed anche molto di più. Soprattutto, è la celebrazione dell’amore per la vita, è un invito solenne a vivere consapevolmente e non sciuparla mai, nemmeno un attimo.

Francesca era (mi fa proprio brutto usare il passato!) una donna giovane, bella, ironica, una grande viaggiatrice e tra le prime ad aprire un blog di viaggi dove raccontava le sue avventure in giro per il mondo (il blog “I Viaggi di Fraintesa” è stato pubblicato per la prima volta nel 2009 e da quella data Francesca ne ha fatta tanta, tantissima di strada!).

L’ho conosciuta (brevemente, non posso davvero considerarla un’amicizia) tanti anni fa, in una qualche riunione tra blogger e l’ho poi incontrata di nuovo in altre occasioni legate al turismo.  Una conoscenza superficiale, sicuro, ma lei aveva il dono di rendere speciale anche un “ciao!”.

Vegetariana convinta ancor prima che esserlo diventasse di moda, sportiva, forte abbastanza da partire più volte in solitaria e visitare mete lontane, ad ottobre 2018 una diagnosi di cancro al seno stravolge la sua vita, la mette davanti – con tutte le paure immaginabili – ad un qualcosa che non avrebbe mai immaginato. Operazioni, terapie, analisi, medicinali e tutto ciò che chi ha avuto un cancro conosce bene per averlo vissuto sulla sua pelle.

Era una donna che sorrideva sempre, i suoi occhi sembravano vedere oltre, e il libro di Fraintesa – edito postumo grazie all’impegno amorevole del compagno Andrea – nonostante tutto non è triste. Fin nelle ultime pagine c’è – sottile ma persistente – un sussurro di speranza che non è mai rassegnazione.

Influencer e creatrice di contenuti, da sempre presente sui social (è suo l’hashtag “3 cose belle”, un invito a focalizzarsi ogni sera su quanto di buono è accaduto nella giornata di ciascuno di noi, non importa se è un evento banale oppure strepitoso), ha continuato a creare e pubblicare su Instagram anche nei momenti più complicati e per tanti, tantissimi followers l’appuntamento con le sue buffe, tenere, sincere stories era quotidiano.

Aveva perfino creato una sorta di ‘posta del cuore’ in cui dispensava consigli ironici ma mai banali, in cui le lacrime erano asciugate dai sorrisi!

Tuttavia sono dell’idea che le lacrime siamo stati in tanti a versarle in occasione del suo monologo sulle patatine ed i pasticciotti, il tipico dolce pugliese amato da Francesca, un invito spassionato a non farsi rubare la vita dai luoghi comuni e dalle convenzioni, a non procrastinare, a cogliere l’attimo e goderlo appieno.

Io vorrei che voi da oggi prendeste la vita a morsi, prendeste boccate di felicità, anche per me, perché io avrei dovuto farlo di più e forse dovreste farlo anche voi – Francesca Fraintesa“.

Se potete, cercate questo monologo sul web oppure, leggetelo sul libro di Fraintesa, dove è riportato per intero. Assai meglio di mille sedute psicologiche o di corsi di motivazione, vi assicuro!

Vi farà guardare la vita, la vostra, con occhi diversi e non riuscirete più a rinunciare ad un piatto di patatine. E ogni volta che assaggerete un pasticciotto,  vi sembrerà di avere accanto Fraintesa, che vi sorride e vi sprona ad assaporare ogni singolo boccone. Il dolcetto, certo, ma anche la vita.

Dopo l’intervento ed il primo ciclo di cure, il cancro sembrava completamente debellato tanto che Francesca aveva deciso di essere di esempio per le tante donne nelle sue condizioni.

Grazie ad una raccolta di fondi in crow-funding, aveva raccolto denaro sufficiente per un viaggio in solitaria di tre mesi attorno al mondo (e la metà di quanto raccolto lo aveva devoluto all’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, l’AIRC).

Un viaggio ovviamente condiviso sui social, tra Hong Kong, Shenzhen, altri paesi asiatici, la sua amata Australia (dove da ragazza aveva lavorato come ranger in una riserva naturale) e poi la Polinesia, il Costa Rica. Ecco, qui Francesca ha dovuto fermarsi. Un malessere si è rivelato il sintomo della recrudescenza della malattia ed è stata costretta a rientrare d’urgenza a Milano per riprendere cure e terapie.

Il libro di Fraintesa, Vivi ogni giorno come se fosse il primo (il lungo viaggio di Fraintesa) è un po’ saggio,  un po’ biografia. Difficile da inquadrare in uno schema, perché il libro è soprattutto lei, Francesca – Fraintesa, con la sua fame mai appagata di vita.

Tra le pagine trovano spazio le piccole cose che danno senso alla vita – una passeggiata in montagna, un viaggio nell’amata Puglia, i suoi piccoli micetti – Yedi , i 10 consigli per vivere meglio l’isolamento, le cose da non dire mai a chi affronta un tumore – ed anche se non c’è il lieto fine, è incredibilmente un libro positivo, che aiuta a prendere consapevolezza della propria vita.

Un libro da leggere e poi tenere sul comodino, da rileggere in quei momenti no in cui tutto ci sembra remare contro. Le parole di Francesca sono un balsamo ed un esempio a non abbattersi, mai, a non piangere, anche quando tutto attorno è buio. Non a caso il brano che ha accompagnato i suoi ultimi giorni è Save your tears (for another day) di The Weeknd, ovvero conserva le tue lacrime per un altro momento.

Il libro di Fraintesa si chiude poco prima della morte di Francesca (il 2 aprile 2021) ma a partire da quella data inizia un altro glorioso, incredibile  ‘miracolo’  laico: viene aperta una raccolta di fondi in favore dell’AIRC che in pochi mesi raggiungerà l’incredibile somma di €182.819,00 (e continua ancora ad aumentare).

Una corsa a donare partita dagli amici a cui si aggiungono centinaia di migliaia di perfetti sconosciuti e che consentirà l’istituzione della Borsa di studio per l’estero Francesca Barbieri,  dedicata ai giovani ricercatori che vogliano intraprendere un percorso di formazione all’estero in un laboratorio di eccellenza in campo oncologico. Potete contribuire anche voi, la pagina per la donazione in memoria “AIRC Grazie Fraintesa” la trovate a questo link .

Potete acquistare il libro di Fraintesa, edito da Piemme,  in libreria. “Vivi ogni giorno come se fosse il primo” è anche su Amazon.

Il libro di Fraintesa: Vivi ogni giorno come se fosse il primo

Il libro di Fraintesa: Vivi ogni giorno come se fosse il primo

(il link ad Amazon è in affiliazione)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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