Organizzare un viaggio a Caserta: dove dormire e mangiare

Questo post vuole essere di ispirazione per organizzare un viaggio a Caserta, soprattutto nelle stagioni di mezzo – primavera, autunno –  in cui la città e i tesori d’arte che vi si possono visitare mostrano il loro lato più bello e affascinante.

In primavera i paesaggi fatti di monti e valli fertili si mostrano rigogliosi e verdeggianti e sono un invito a rinascere dopo i rigori dell’inverno, un richiamo ancestrale che porta a percorrere con passo lieve e danzante le vie del centro cittadino, i lunghi viali del Parco della Reggia di Caserta o a camminare su sentieri e tratturi alla scoperta di piccoli paesi, manciate di case in cui la vita scorre seguendo i ritmi della campagna.

L’autunno a Caserta è altrettanto piacevole: le temperature miti consentono di apprezzare la visita ai siti  reali e agli insediamenti archeologici delle vicine Capua e Santa Maria Capua Vetere, mentre il sole infiamma i boschi dei monti circostanti creando tavolozze naturali con i colori del foliage.

In primavera ed in autunno a Caserta si scopre inaspettata una certa atmosfera cocooning rilassata e serena che pervade la città, in cui i riti urbani dello stare insieme, le tradizioni secolari e la radicata ospitalità creano un mix perfetto per apprezzarla.

Organizzare un viaggio a Caserta. I giardini di Piazza Vanvitelli (con murales)

Organizzare un viaggio a Caserta. I giardini di Piazza Vanvitelli (con murales)

Sì, organizzare un viaggio a Caserta è davvero una buona idea, sia che si tratti di un viaggio di coppia o in famiglia, con amici o con il proprio partner. Su cosa vedere a Caserta (e dintorni) ne parlerò in un prossimo post, ma già posso dirvi che in una visita della città sicuramente la parte del leone la fa la Reggia, che è palazzo reale ed enorme contenitore di meraviglia, arte e storia. Non è un caso che – proprio come un magnete – attragga ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, italiani ed esteri.

Non ci credete? Nel solo agosto 2021, sono stati ben 80.000 (fonte) i turisti che hanno scelto di visitarla. Non vanno però dimenticati gli altri siti che, insieme alla Reggia, fanno parte del patrimonio dell’Unesco quali il Parco, l’Acquedotto Carolino opera del Vanvitelli ed il complesso industriale di San Leucio, con la sua città fabbrica e le seterie.

Passeggiando nella città, e in special modo lungo l’asse di via Giuseppe Mazzini, a ben guardare si scopre che una buona parte degli edifici del centro di Caserta dovevano essere stati costruiti per essere a servizio della Reggia Borbonica e per ospitare  lavoranti, sarte, ricamatrici personale, domestico di vario rango ma anche botanici, precettori, musicisti, contabili.

In termini di collegamenti, Caserta è servita dall’ autostrada Milano-Napoli e dal treno ad alta velocità (la stazione è pressoché in centro città). Sebbene Napoli sia davvero vicina (è a poco più di trenta chilometri) ed attragga i turisti come i fiori le farfalle , la ben più piccola città della Reggia propone un’offerta turistica difficile di altissimo valore e pertanto merita di essere visitata – ed apprezzata – con la giusta calma che merita.

Nell’organizzare un viaggio a Caserta, cercate di pernottarci almeno un paio di notti, che poi è il tempo strettamente necessario per riuscire a visitare le bellezze della città e dei suoi dintorni.

Qui, di seguito, qualche indirizzo utile (e realmente provato, da me e dai miei amici travel blogger) su dove pernottare e dove mangiare a Caserta.

Organizzare un viaggio a Caserta. Parco della Reggia, la fontana di Diana e Atteone

Organizzare un viaggio a Caserta. Parco della Reggia, la fontana di Diana e Atteone

Dove dormire a Caserta

Vi dicevo poc’anzi che Caserta merita di essere onorata con un vero e proprio soggiorno e non solo con una gita mordi e fuggi.

In occasione dell’Assemblea dell’Associazione italiana travel blogger, insieme agli amici blogger abbiamo avuto la possibilità di essere ospiti in alcune strutture turistiche private di ottimo livello, tutte in centro città e a poche centinaia di metri dalla Reggia. Non anonimi Bed and Breakfast ma vere e proprie residenze di charme, a misura di coppie o di famiglie, arredate con grande gusto e con  tanti piccoli plus a favore degli ospiti, come la possibilità di usufruire di garage convenzionati o di poter svegliarsi con una colazione ricca e con prodotti rigorosamente locali.

Conosciamo meglio le strutture con l’aiuto di alcuni post scritti dai blogger che ci hanno pernottato, e leggiamo i loro post con suggerimenti utili se dovete organizzare un viaggio a Caserta:

  • Dépendance Royale:  la Residenza è a due passi dall’ingresso secondario della Reggia (quello dei giardini) ed è la struttura in cui noi abbiamo pernottato: una elegante casa privata con giardino e patio che offre ai suoi ospiti due camere da letto arredate con gusto ed una enorme, meravigliosa suite arredata con mobili antichi, specchiere dorate e dettagli squisiti, tanto che spesso viene utilizzata come suite nuziale. Cura del particolare, grandissima gentilezza dei proprietari ed una colazione con una mise en place deliziosa hanno fatto sì che il nostro soggiorno fosse più che perfetto.
  • Artistic Charming House: a soli 250m metri dalla Reggia di Caserta, con 5 camere pratiche, comode ed arredate con tanto gusto, accoglie e stupisce attraverso dettagli di design contemporaneo che arricchiscono gli ambienti. E per i golosi, offre una super colazione dolce e salata da leccarsi i baffi, ovviamente con prodotti del territorio!  Vi invito a leggere l’esperienza dei miei amici Alessandro e Sara per saperne di più su Artistic Charming House
  • Cas’E Charming House – un nido colorato, 6 camere perfette e curate a breve distanza dalla Reggia, dalla stazione ferroviaria e dal centro cittadino. E tanto, tanto amore della proprietaria Emma nel rendere accogliente la sua residenza, dove gli ospiti si sentono a casa e possono rilassarsi con libri e dischi nel giardino d’inverno. Anche qui la colazione è un punto a favore per la struttura, curata fin nel dettaglio e con dolcezze golose tipicamente campane. Per saperne di più potete leggere il post di Monica su Cas’E Charming House.
  • Cas’E Charming House Family: è la ‘sorella’ di Cas’E Charming House che ama le famiglie ed i gruppi di amici, con camere ampie e ben arredate in stile country chic, con disponibilità di camere triple e quadruple. Ideale per chi viaggia con i bambini ed ha bisogno di un minimo di libertà per gestire le loro esigenze. C’è anche un piccolo giardino interno dove fermarsi a chiacchierare, a leggere un libro o… a sognare! Per scoprire meglio questa bella struttura di ospitalità di Caserta, potete leggere il post di Lucia, che ci ha soggiornato con la sua famiglia.
Organizzare un viaggio a Caserta. Dove dormire: Dépendance Royale

Organizzare un viaggio a Caserta. Dove dormire: Dépendance Royale

Dove mangiare a Caserta (e cosa)

A Caserta si mangia bene. E sarebbe difficile il contrario considerando che siamo in Campania, nei territori dove regnavano i monzù, ovvero i cuochi reali o delle famiglie aristocratiche, autori di ricette e preparazioni elaborate che ancora oggi caratterizzano la più nobile cucina partenopea.

La cucina di Caserta è pertanto in parte sovrapponibile a quella di Napoli anche se a suo vantaggio ha la bontà dei prodotti agricoli che vengono coltivati nelle terre dell’Alto Casertano (mele annurche, pomodori ricci, ortaggi), gli allevamenti locali di suini, bufale ed ovini e l’olio prodotto dalle olive di  cultivar locali, la caiatina e la caiazzana. Nell’organizzare un viaggio a Caserta trovate tempo per assaggiare i prodotti locali!

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: la mozzarella di bufala

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: la mozzarella di bufala

Siamo in uno dei territori DOP dove viene prodotta la buonissima mozzarella di bufala, un prodotto squisito che già si produceva nella seconda metà del Settecento nella tenuta reale di Carditello. Noi abbiamo avuto la fortuna di assaggiare quella prodotta dal Caseificio Fattorie Pagliuca di Alvignano, morbida e succosa e dal sapore delicatissimo. E una confezione di mozzarelle è anche il souvenir più goloso che potete riportare ai vostri amici dopo un viaggio a Caserta.

A proposito di mozzarella di bufala: lo sapete, vero, che non va messa in frigorifero ma conservata a temperatura ambiente immersa nel siero acquoso con cui viene venduta? In frigorifero potrete metterla sono dopo 2-3 giorni, ma a quel punto dovrete usarla solo per cucinare (provate il timballo di pasta al sugo condito con la mozzarella di bufala, è buonissimo!).

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: il pecorino conciato romano

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: il pecorino conciato romano

Sempre parlando di formaggi, impossibile non citare il pregiato e raro pecorino conciato romano, un prodotto di nicchia dalla complessa lavorazione e dalla lunga stagionatura in anfora di cotto, che viene esclusivamente prodotto presso Le Campestre, che non è solo un agriturismo ma un vero e proprio progetto filologico che recupera e promuove il territorio e la produzione contadina.

Cucina di Corte, certo, ma anche cucina autentica, familiare, legatissima alla tradizione: un menù ideale tipico casertano dovrebbe contemplare le minestre maritate (zuppe con verdure e carne, spesso vengono utilizzate le parti meno nobili), le pettulelle ‘e fasule (pettole con fagioli, la pettola è una sorta di tagliatella preparata con acqua e farina), la cianfotta (una ratatouille di verdure con peperoni, verdure, melanzane accompagnato da pane tostato), la p’ttera, simile ad uno spezzatino di maiale con peperoni. Particolarmente pregiata è la carne del maialino casertano, che viene allevato allo stato semibrado nei boschi del circondario.

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: la montanara

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: la montanara

Dolci realmente tipici di Caserta non ve ne sono (o, almeno, io non li ho trovati), in compenso la ricchissima pasticceria campana – pastiera di grano, sfogliatelle di ricotta, torta polacca aversana con crema e amarene, mostaccioli e rococò, eventualmente accompagnati da una ratafià o da un liquore artigianale all’alloro o al basilico – saprà suscitare golosità incontenibili!

Non bisogna poi dimenticare la pizza, un patrimonio immenso ed iconico della Campania : pizzerie a Caserta di certo non ne mancano, ma io vorrei consigliarvi l’Antica Hostaria Massa (Via G. Mazzini, 55) , un locale storico in pieno centro di Caserta (è del 1848!) che ha un comodo giardino interno dove,  in un’atmosfera cordiale e informale, abbiamo assaggiato ottime pizze, quelle buone e morbide con il ‘cornicione’ e tanto condimento. E non dimenticate di assaggiare le montanare (pizza fritta con salsa di pomodoro e formaggio) e i crocchè (crocchette di patate con formaggio filante), davvero buoni!

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: la pizza

Organizzare un viaggio a Caserta. Cosa assaggiare: la pizza

Spesso quando si visita una città non si ha voglia di fermarsi troppo a lungo a tavola per un pranzo completo. Se cercate un locale per uno spuntino veloce ma non banale, con possibilità di provare buoni cocktail, il Bar Serao (Corso Trieste, 21) potrebbe fare al caso vostro: ha un team giovane, si trova vicino alla Reggia ed ha spazi all’aperto.

Sto dimenticando qualcosa? Ma sì, il vino! Nella provincia di Caserta si producono vini DOC (Asprinio di Aversa, Galluccio) ed IGT (Terre del Volturno, Roccamonfina) e vini ugualmente IGT che utilizzano vitigni antichi o squisitamente locali quali il Pallagrello (vitigno tipico della mezza montagna casertana) e il Casavecchia (prodotto in quantitativi molto ridotti, raro ed esclusivo del territorio a nord di Caserta, talvolta utilizzato in blend con altre uve ma mai con percentuali superiori al 15%, ).

Per degustare i vini casertani l’indirizzo giusto è Nerolo EnoShop &WineBistro (Via Maielli 39/43, vicinissimo alla Reggia), con una gran bella cantina di vini locali, nazionali ed internazionali. Per acquistare in vini, un indirizzo valido è l’Enoteca il Torchio, non molto distante dal borgo medievale di Caserta Vecchia.

Nell’organizzare un viaggio a Caserta, non dimenticatevi di inserire nel vostro itinerario anche la risorta Reggia di Carditello, esempio di fattoria modello ed oggi centroculturale e casa dei simpatici cavallini di razza persana.

Visitare la Reggia di Carditello

 

 

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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