La Lola di Valencia: non solo paella!

Si può andare a Valencia e non assaggiare la paella? Che poi il nome completo sarebbe Paella alla valenciana, perché è proprio in questa zona del mondo che è stata inventata dagli agricoltori che coltivavano il riso (qui importato dagli arabi). Come sempre i piatti poveri nascono rielaborando quanto la natura mette a disposizione e spesso l’unione di ingredienti poveri da via a grandi capolavori.
Che poi, lo ammetto, a me la paella valenciana piace poco perché prevede l’uso, oltre che del pollo, anche del coniglio: sia mai che io mi nutra con teneri, pelosi animaletti dale lunghe orecchie! Per fortuna di versioni di Paella c’è ne sono talmente tante da poter soddisfare tutti i gusti, senza dover rinunciare a principi etici.
Un ristorante dove la sperimentazione paellera si unisce alla cura della presentazione ed alla rielaborazione della cucina locale e’ La Lola, un poco nascosto ma che ha pienamente ripagato l’impegno nel trovarlo.
 
Che poi per questa dritta-drittissima devo dire un doppio grazie a Federica Piersimoni, travel blogger da lunga data, che prima di me ha avuto modo di apprezzare il valore della cucina de La Lola scrivendoci un post. E che me lo ha caldamente consigliato mentre cercavo “conforto” su Facebook.
Perché proprio qui, tra i tanti ristoranti, taperie e tavole calde di Valencia?
Intanto lo stile dell’ambiente: moderno, essenziale, eppure spagnolo nei colori e nei grafismi. Grandi bolli rossi e neri sui muri bianchi, tovaglie candide, un piccolo palco per esibizioni musicali estemporanee, anche di flamenco. 
 
Poi per il costo: a pranzo il menù e’ fisso e costa 15 euro escluso pane e bevande. E non e’ un menù turistico, qui ci vengono impiegati, coppie, gruppi di amiche, signore in pausa shopping.
Per farla breve: appena arrivati ci hanno portato una ciotolina con sottaceti, seguita da un vassoio con paté di olive e fette di pane tostato. L’antipasto, che prevede due tapas a scelta, e’ seguito da un piatto principale a base di riso. Per chiudere dolce, caffè, acqua e due bicchieroni di sangria.
La qualità degli ingredienti, acquistati giornalmente al vicino mercato centrale, e’ senza discussione elevatissima: il formaggio di capra avvolto il pasta fillo chiusa con un filo di erba cipollina e poi fritto, accompagnato da una salsa di mango e da una frutti rossi, e’ da lacrima, così come le due crocchette di riso servite con lamelle di fegato e riduzione di aceto di frutta.
La paella con nero di seppie, seppioline e porri, seppur un po’ troppo saporita (ma io mangio poco condito, quindi il mio giudizio e’ parziale), perfetta. Cambio rituale delle posate tra un piatto e l’altro, sangria che sa di vino e di frutta come correttamente deve essere.

 

E il dolce, due strati di mousse al cioccolato bianco e nero racchiusi da due dischi di pasta frolla, accompagnati da fragole e salsa al caramello salato, da bis, tris, quater…

Costo totale per un (ottimo) pranzo in due, € 42,60. E la sera, con un costo diverso ma non impossibile (€ 25) la cena diventa un’esperienza gastronomica che coinvolge completamente.

Se il costo di un pranzo da La Lola ha un rapporto qualità prezzo senza eguali, e’ invece impagabile la cortesia del proprietario e dei camerieri: si sono fatti in quattro (incluse telefonate e ricerche su Google con stampe di mappe e indicazioni) alla nostra richiesta su dove trovare un noleggio per affittare uno scooter.
Consiglio La Lola a Valencia? Consigliatissimo!
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

1 Comment

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    Federica Febbraio 23, 2014

    Grande che sei andata e grande La Lola che ti ha riservato un gran bel trattaumento. Scoprii questo posto un per caso durante il mio primo viaggio a Valencia e l’ultima volta che sono tornata, l’estate 2013, era ancora così, perfetto. Hai detto bene, un’esperienza gastronomica difficile da trovare in altri posti a Valencia! Io l’ho adorato e lo consiglio vivamente a chi è alla ricerca di un’esperienza diversa dalla “solita paella” a Valencia 🙂

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