Visitare Maison Caillebotte: in gita da Parigi sulle orme degli Impressionisti

Avete mai pensato di inserire, in un viaggio a Parigi, una piccola gita per scoprire lo stile di vita della borghesia benestante del XIX° secolo e, con l’occasione, di approfondire la figura di uno dei pittori impressionisti meno noti al grande pubblico eppure fondamentale per lo stesso movimento artistico?

Noi lo abbiamo fatto tra una visita ad un museo, una passeggiata lenta lungo le banchine della Senna e l’immancabile sosta per osservare i negozietti  dell’Île de Saint Louis: ci siamo regalati una splendida, facile ed anche economica  ‘gita da Parigi‘ di mezza giornata, per andare a visitare Yerres e soprattutto la Maison Caillebotte, ovvero la tenuta di campagna appartenuta alla famiglia del pittore Gustave Caillebotte.

Se avete in programma un viaggio a Parigi, se volete visitare qualcosa di bello e al di fuori dei normali circuiti turistici, se non avete timore di spendere una ventina di euro per una gita di mezza giornata, allora vi suggerisco di continuare a leggere! E, non c’è bisogno quasi di dirlo, come sempre per i luoghi che vi proponiamo, è una gita adatta davvero a tutti, grandi e piccoli, famiglie e coppie, appassionati di arte o meno: perché visitare Maison Caillebotte riuscirà a soddisfare qualsiasi interesse o aspettativa!

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: vista sulla casa dal parco

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: vista sulla casa dal parco

Chi era Gustave Caillebotte?

Per chi non ne ha mai sentito parlare (nonostante il valore delle suo opere, purtroppo non è tra gli  autori impressionisti più pubblicizzati e popolari), Gustave Caillebotte è stato al tempo stesso sia un mecenate che un pittore parigino, oltre che ingegnere navale, esperto di botanica, di orticultura e di giardinaggio ed anche collezionista filatelico, vissuto tra il 1848 ed il 1894.

E’ stato uno dei più importanti esponenti, nonché collezionista e sovvenzionatore dei pittori appartenenti alla corrente pittorica dell’impressionismo. E’ anche grazie a lui – che acquistava le opere dei suoi amici per arricchire la sua collezione privata e contribuiva all’organizzazione di mostre ed esposizioni – che artisti oggi famosissimi come Monet, Pissarro, Renoir  o Degas  riuscivano a sbarcare il lunario all’inizio della loro carriera.

Gustave Caillebotte era ricco di famiglia: apparteneva al ceto emergente della ricca borghesia commerciale ed aveva avuto la possibilità di vivere una vita (purtroppo breve) priva di difficoltà economiche. Il padre, Monsieur Martial Caillebotte senior aveva infatti raggiunto il successo economico grazie alle sue aziende tessili specializzate nella produzione di stoffe per divise militari, indispensabili in un periodo in cui le guerre non mancavano.

Ritratto di Gustave Caillebotte appeso nell'orto

Ritratto di Gustave Caillebotte appeso nell’orto

Martial Caillebotte senior non ebbe remore a consentire che i propri figli seguissero aspirazioni ed inclinazioni artistiche. Il primo figlio, Alfred, nato nel 1834 da Adèle Boissière (la sua prima moglie), aveva  seguito la sua vocazione ecclesiastica ed era diventato sacerdote mentre i fratelli più piccoli, Gustave, René e Martial jr. (figli della terza moglie, Marie Céleste Daufresne), erano validi musicisti, sportivi, pittori o fotografi.

Gustave, che all’inizio voleva diventare un avvocato, dopo aver partecipato alla guerra franco-prussiana decise di abbandonare definitivamente gli studi per dedicarsi esclusivamente all’arte ed alla pittura. Martial jr., pur coltivando le sue passioni per la musica e per la fotografia, preferì seguire le aziende di famiglia. Nonostante le differenze caratteriali, il legame tra i fratelli era saldo e profondo, interrotto solo dalla morte di Renée a 25 anni, che lasciò dietro di sé un grande vuoto.

Nella vita di Gustave Caillebotte e dei suoi fratelli un ruolo di rilievo lo ebbe proprio la tenuta agricola di Yerres, a sud-est di Parigi, che frequentarono fin da piccoli per la villeggiatura (all’epoca le famiglie benestanti in estate lasciavano il caldo e gli odori sgradevoli della città per ritirarsi in campagna): la casa padronale era inserita in un contesto naturalistico di grande bellezza, con il fiume Yerres che lambiva la proprietà e un enorme parco-giardino, dove l’ispirazione artistica trovava con facilità nutrimento.

L'esedra con le statue dei filosofi greci

L’esedra con le statue dei filosofi greci

Gustave Caillebotte artista e mecenate

La notorietà delle opere di Caillebotte – alcune battute alle aste a cifre strepitose – è tutto sommato recente, per più motivi: la morte avvenuta a soli 46 anni, lo scarso interesse dello stesso pittore a vendere le sue opere per trarne guadagno e, non di meno, la complicata vicenda del lascito testamentario della sua ricca collezione di quadri (formata da quadri personali e da opere dei suoi amici impressionisti) allo Stato francese, che per diversi anni non venne accettato.

Calleibotte chiedeva infatti, nel suo testamento, che i quadri della sua collezione, una summa dell’impressionismo francese, venissero esposti prima al Palais de Luxembourg e quindi al Louvre, tuttavia gli esperti incaricati dallo Stato di valutare il lascito consideravano le tele in questione rappresentative di una forma di arte ben poco convenzionale, che non seguiva le regole classiche della prospettiva e del ritratto e che quindi non potevano avere il rilievo richiesto.

Solo nel 1937, con la loro esposizioneal Museo del Jeu de Paume (la sede decentrata che il Louvre individuò come sezione speciale per l’Impressionismo) e ancor più nel 1986, con l’apertura del  magnifico Musée d’Orsay, i quadri dei pittori impressionisti – inclusi quelli della collezione Caillebotte – triovarono la loro sede definitiva e, decisamente, più adeguata.

Al Musée d’Orsay troviamo esposti alcuni dei quadri di Gustave Caillebotte (tra cui i famosi “I piallatori di parquet“, “La Partie de bateau”, “Barche a vela ad Argenteuil”), mentre molti altri sono invece stati acquisiti nei maggiori Musei internazionali, soprattutto negli Stati Uniti: Museo del Petit Palais di Ginevra, Art Institute of Chicago, Kimbell Art Museum di Fort Worth in Texas, Museum of Fine Arts of Boston, Getty Museum di Los Angeles.

Lo stile di Gustave Caillebotte è riconoscibile, quasi unico: i sui quadri hanno la nitidezza fotografica, l’attenzione al dettaglio ed al particolare, sono i testimoni di un vissuto quotidiano in cui i protagonisti sono protagonisti disincantati del loro tempo. Molti soggetti dei quadri di Gustave Caillebotte sono ripresi di spalle, o catturati mentre guardano il paesaggio o mentre svolgono mestieri. Probabilmente influenzato dall’arte fotografica, anche i quadri realizzati da Caillebotte sono simili a frammenti di fotogrammi, ci pongono dinanzi a storie visive apparentemente semplici,  che tuttavia rivelano la complessità dell’esistenza, spesso solitaria.

Visitare Maison Caillebotte: una interessante tenuta borghese

Arrivare a Yerres è davvero molto facile: dalla stazione ferroviaria parigina della Gare de Lyon si deve prendere il treno regionale RER D, in direzione Melun. Durante il tragitto – breve, meno di 30 minuti – è interessante notare come cambia il paesaggio urbano nel giro di pochi minuti. Si passerà accanto a quartieri periferici così simili a qualsiasi altra periferia europea per poi immergersi in atmosfere bucoliche che ancora oggi, nel XXI° secolo, conservano lo spirito dei villaggi ottocenteschi.

Anche Yerres – nonostante oggi sia una cittadina di quasi 30.000 abitanti – se non nella forma, resta un villaggio nello spirito: c’è tutto quel che ci si aspetta ci sia in una cittadina di campagna. La Chiesa, il Municipio, la piazza con il bistrò dove si incontrano per un saluto gli abitanti, diversi negozi dall’aspetto un po’ vetusto che si affiancano agli onnipresenti (e fornitissimi) moderni ipermercati.

Ed ancor più caratteristico Yerres doveva esserlo nella seconda parte del XIX° secolo, quando la famiglia Caillebotte arrivava da Parigi con il treno (la ferrovia che collega Yerres a Parigi è una delle più vecchie di Francia), accolta dal calesse di famiglia che li avrebbe portati – in poco più di 10 minuti – alla loro bellissima tenuta di campagna.

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: la voliera

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: la voliera

Lo stesso Alfred, fatti salvi gli impegni ecclesiastici legati alla parrocchia di Notre Dame de Lorette, frequentava spesso la tenuta tanto che ancora oggi si può visitare la piccola cappella in stile neogotico dedicata a Notre-Dame du Lierre, costruita su indicazione del padre Martial, affinché il figlio potesse celebrare Messa all’interno della proprietà.

La casa padronale nell’ala che guarda il parco si arricchisce di un colonnato in stile neo-palladiano; altri elementi richiamano le architetture classiche, come le statue di Venere ed Apollo che decorano la facciata nord, o l’esedra con statue nel piazzale davanti all’ingresso della Casa.

Maison Caillebotte è inserita in una tenuta di oltre 11 ettari, suddivisa in più zone: c’è un parco in stile inglese con un piccolo rivo d’acqua attraversato da un ponticello in ferro, un giardino prospettico formale, un grande orto, una orangerie che al tempo di Gustave Caillebotte serviva da serra invernale (ed oggi è luogo per esposizioni e mostre), oltre a numerosi edifici di servizio, anche questi oggi in parte utilizzati per mostre ed esposizioni.

Il chiosco giapponese (al di sotto c'è la ghiacciaia)

Il chiosco giapponese (al di sotto c’è la ghiacciaia)

Perché Maison Caillebotte era sì la casa di villeggiatura di famiglia ma era al tempo stesso una piccola impresa agricola, tanto che vi erano anche le stalle, il pollaio, una voliera e non mancavano edifici dedicati alla custodia degli attrezzi.  Tra gli edifici interessanti della Proprietà Caillebotte vi è sicuramente lo Chalet Svizzero, un edificio che ha la facciata di uno chalet montano (a marzo 2024 era in restauro) e che al suo interno ospitava il caseificio della tenuta.

Nel punto più alto della proprietà, a pochi passi dalla Maison Caillebotte, svetta un gazebo con vetrate colorate ispirato ad un edificio orientale. Al di sotto, dissimulata da un ingresso che ricorda una grotta, vi è la ghiacciaia sotterranea, uno spazio profondo oltre 7 metri dove veniva conservato il ghiaccio necessario per le esigenze della casa.

Nella tenuta c’è  anche un piccolo imbarcadero, dove in estate è possibile noleggiare barche e canoe per remare sul fiume Yerres ed andare a caccia degli stessi paesaggi che hanno ispirato Gustave Caillebotte.

La cappellina nel parco

La cappellina nel parco

La parte più antica della proprietà Caillebotte risale al XV° secolo, quando non era altro che la tenuta dei Signori di Yerres. La casa risale invece agli anni ’30 del XIX° secolo: Pierre-Frédéric Borrel, cuoco del rinomato ristorante parigino Le Rocher de Cancale, la fece costruire attorno al 1830 e – non poteva essere altrimenti – la dotò di una bella cucina con un grande focolare, ancora ben visibile nello spazio dove oggi è stato ricavato il bookshop.

La famiglia Caillebotte ebbe la proprietà della casa di Yerres dal 1860 al 1879, quando venne venduta. Dopo diverse vicissitudini ed un periodo di abbandono, la Proprietà è stata acquisita dal Comune di Yerres nel 1973 e, a seguito di un accurato restauro, è stata arredata con mobili originali dell’epoca grazie alle collezioni messe a disposizione dal Mobilier National e ad una certosina opera di ricerca di suppellettili, stoviglie e tessuti.

il fiume Yerres (limaccioso perché aveva piovuto)

il fiume Yerres (limaccioso perché aveva piovuto)

Una passeggiata nel parco di Maison Caillebotte

Prima ancora entrare per visitare Maison Caillebotte, prendetevi tutto il tempo necessario per fare una piacevole passeggiata nel parco, che è suddiviso in più zone. La zona vicina all’abitazione è formale, con aiuole fiorite ed una fontana circolare. Nei pressi dell’orangerie prevale il prato mentre continuando sulla destra si incontra la zona umida, con piante acquatiche che arricchiscono il corso del piccolo fiume attraversato da un ponticello di ferro.

I sentieri – piacevolissimi e facili – si addentrano verso un boschetto e proseguono fino all’ingresso dell’orto, il famoso potager tanto amato da Caillebotte. Tornando verso la casa, tra aiuole e piccole collinette fitte di alberi si incontrano la cappella, il padiglione orientale, la ghiacciaia, la capanna.

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: l'ingresso all'orto

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: l’ingresso all’orto

Passione orticultura

L’orto di Gustave Caillebotte merita senz’altro una visita. Appassionato di orticoltura e botanica, l’artista creò uno spazio dedicato alla coltivazione di fiori, frutta ed ortaggi all’interno della proprietà: su un’area di oltre 1.700 mq sperimentava, si rilassava ed allo stesso tempo traeva ispirazione.

L’orto, oggi, viene curato con passione dai volontari della associazione “Potager Caillebotte” e presumibilmente il suo aspetto non è cambiato molto da quando l’artista dissodava il terreno o sperimentava l’efficacia di mini serre in vetro a forma di campana, ancora utilizzate.

In piena primavera, con la fioritura, è un luogo di incanto e di delizia e non solo le rose o i giglia ma perfino i cespi di lattuga hanno una loro incomparabile bellezza. L’orto è aperto dal 1° aprile fino al 31 ottobre, sabato e domenica. Per gli orari, vi consiglio di verificare sul sito ufficiale (lo trovate nella sezione “Maggiori informazioni” di questo articolo).

le serre 'a campana' usate da Caillebotte

le serre ‘a campana’ usate da Caillebotte

Tour di Maison Caillebotte

A questo punto, dopo aver passeggiato nel parco, osservato gli edifici di servizio della villa, percorso i sentieri della tenuta e visitato l’orto, non resta che entrare nella Maison Caillebotte e visitare i suoi interni.

Va fatta una premessa: tutti gli arredi e le suppellettili della casa sono originali dell’epoca in cui vi abitava la famiglia Caillebotte ma – tranne un’eccezione di grande valore – non sono quelli che appartenevano alla famiglia.

La cucina

La cucina

Nei diversi passaggi di proprietà i mobili dei Caillebotte sono stati venduti, dispersi oppure il tempo ha avuto la meglio su di loro. Ciò non toglie che per riallestire l’abitazione è stato fatto un lavoro certosino di ricerca per trovare il mobilio, gli arredi e perfino le stoffe quanto più simili agli originali.

Inoltre, sebbene tutta la casa parli dell’arte di Gustave Caillebotte e siano stati approntati diverse attività multimediali per far conoscere le sue opere – l’artista in questa tenuta ha realizzato oltre 80 tele –  all’interno della casa non ci sono dipinti originali. Troppo rischioso in termini di tutela e di sicurezza. E’ anche per questo motivo che consiglio, in modo spassionato, di associare la visita della Proprietà Caillebotte a quella del Museo d’Orsay, in modo da costruire un percorso artistico e biografico completo.

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: la sala da pranzo

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: la sala da pranzo

La casa è decisamente una gran bella casa, abbastanza ampia per ospitare una famiglia con 4 figli: al piano terra c’è la zona di rappresentanza ed i servizi, al secondo piano le camere da letto e al terzo lo studio pittorico di Gustave Caillebotte-

Entrando, sulla sinistra si trova la bella cucina e andando verso destra, dopo l’ingresso formale, si apre la sala da pranzo. E’ già pronta per accogliere gli ospiti, con il tavolo apparecchiato con cristalli, argenterie e porcellane. Attorno la carta da parati con immagini classiche crea una connessione profonda con il paesaggio bucolico, tanto che sembra non esserci soluzione di continuità tra l’esterno e l’interno.

La sala da biliardo

La sala da biliardo

L’ambiente seguente è un salotto formale: qui sul piccolo tavolino c’è già pronta una bella caffettiera e le tazzine. Attorno, mobili di pregio e tappezzerie eleganti, orologi preziosi e tutto ciò che serviva a dimostrare agli ospiti il rilevante livello sociale della famiglia.

Proseguendo ancora si incontrano la saletta da musica, la piccola stanza per la lettura e la grande sala per il gioco del biliardo e delle carte, passatempi che non potevano mancare in una villa di campagna ottocentesca.

La sala per la musica

La sala per la musica

Salendo al primo piano, si entra nella zona più intima della casa, dove si trovavano le camere da letto della famiglia. Qui è possibile approfondire l’arte e la vita di Gustave Caillebotte e della sua famiglia attraverso apparecchi multimediali e sono in mostra piccole collezioni di oggetti appartenuti ai fratelli Caillebotte.

La stanza più interessante è sicuramente quella che veniva utilizzata dai genitori, che è anche l’unica ad essere stata arredata con il mobilio originale: si tratta di una camera da letto imponente in stile Impero in radica di noce e decori in oro, con tanto di aquila dorata sul baldacchino, che è stato possibile recuperare grazie alle foto esistenti ed all’intervento dei Mobiliers National.

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: la camera da letto padronale

Visitare Maison Caillebotte a Yerres: la camera da letto padronale

La porta finestra della camera da letto affaccia sul parco formale e racchiude un piccolo segreto: ai suoi lati, grazie ad un ingegno costruttivo, passano le canne fumarie dei camini della sottostante stanza del biliardo.

Altri spazi aperti al pubblico su questo piano: una saletta dove vengono proiettati filmati sulla vita e le opere di Gustave Caillebotte ed uno spazio in cui viene approfondita l’attività di costruttore nautico e velista dell’artista, che praticava lo sport soprattutto ad Argenteuil partecipando a regate (spesso vincendole), spesso assieme al fratello Martial.

L’ultimo piano della casa ospita una ricostruzione dello studio dell’artista: la luce soffusa, i colori ed i pennelli, la tela in lavorazione, fanno ben immaginare il pittore ispirato che dipinge in solitudine.

Visitare Maison Caillebotte: la ricostruzione dello studio dell'artista

Visitare Maison Caillebotte: la ricostruzione dello studio dell’artista

Maggiori informazioni per visitare Maison Caillebotte

  • Per arrivare a Yerres da Parigi (distanza: 25 km.), potete prendere la linea D della RER (ferma alla Gare de Lyon). Costo del biglietto a/r 10€
  • Dalla stazione di Yerres, Maison Caillebotte è distante meno di 15 minuti a piedi. Dovete seguire Rue de la Gare andando verso sinistra ed alla rotonda prendere Rue de Concy. Superate il supermercato Intermarché e il Conservatorio, quindi seguite la discesa e poo prima del fiume siete a destinazione.
  • L’ingresso al parco della tenuta Caillebotte è gratuito ed  è aperto dalle 9 alle 18.30 tutti i giorni alle mentre per visitare la Maison (aperta dalle 14.30 alle 18.30 tranne il lunedì) dovrete pagare un biglietto (8€). Per le mostre temporanee c’è un supplemento.
  • All’interno del parco c’è anche una piccola area giochi per bambini.
  • In quelle che erano le stalle della tenuta, sono state ricavate sale espositive dove si tengono mostre ed eventi. In questa zona della proprietà c’è anche un ristorante caffetteria di ottimo livello, Gustave, ma dovete prenotare perché è abbastanza frequentato (in alternativa, attraversando il ponte sul fiume Yerres, potete fermarvi alla brasserie L’Avant-Scène, accanto al Teatro).
  • Da maggio a settembre è possibile noleggiare barche e canoe per navigare sul fiume Yerres.
  • Sito web della Proprietà Caillebotte: https://www.maisoncaillebotte.fr/ 
  • Vi lascio anche:
L'Orangerie della proprietà Caillebotte (ora centro espositivo)

L’Orangerie della proprietà Caillebotte (ora centro espositivo)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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