Visitare il Santuario della Verna l’eremo francescano in Casentino

Un nuovo post per visitare il Santuario della Verna.

In un post di circa due anni fa (Luoghi di fede del Casentino: Camaldoli e La Verna) , vi ho fornito informazioni e suggerimenti per visitare il Santuario della Verna e l’Eremo di Camaldoli, i due grandi luoghi di fede ed eremitaggio custoditi dalle Foreste Casentinesi, il primo ha visto la presenza di San Francesco d’Assisi mentre il secondo è sorto per volontà di San Romualdo ed è la casa madre dei monaci camaldolensi.

Entrambi luoghi dello spirito e di connessione tra l’uomo ed il Creato, il Santuario della Verna è relativamente più facile da raggiungere ed è per questo motivo che ci torniamo spesso, per trovare un po’ di serenità e di letizia.

Mi sono però resa conto, rileggendo il vecchio post, che in realtà vi ho detto ben poco di questo venerato luogo monastico e che è opportuno dedicare un articolo specifico ad un Santuario tanto amato da San Francesco. Proprio a La Verna San Francesco ricevette le stimmate e il Santuario che oggi si visita è cresciuto, edificio dopo edificio, attorno al luogo in cui ebbe luogo questo sacro evento.

Santuario de La Verna - gli edifici del convento

Santuario de La Verna – gli edifici del convento

Che sia chiaro: non è necessario essere credenti per visitare il Santuario della Verna, poiché al di là della religione e della fede, si trova in una posizione spettacolare e paesaggisticamente unica e possiede opere d’arte di grandissimo valore.

Come arrivare al Santuario della Verna da Chiusi della Verna

Per visitare il Santuario della Verna dovete mettere in conto di fare una piccola camminata a piedi anche se ci arrivate in auto, ma dal parcheggio (a pagamento) è un percorso breve e quasi del tutto pianeggiante, adatto a tutti (anche ai passeggini, perché la strada è con impiantito), immerso nel bosco tra piante d’alto fusto (abeti e faggi) ed estremamente mistico, davvero quel che serve per entrare nello spirito adatto per visitare il Santuario della Verna.

Se invece volete arrivarci a piedi partendo da Chiusi della Verna, il Comune di riferimento del Santuario, vi aspetta una bella passeggiata nel bosco, con più possibilità di opzioni di sentiero ma poiché io l’ho percorso tantissimo tempo fa con gli scout e non posso darvi indicazioni aggiornate, vi suggerisco di approfondire sul blog Il bel Casentino Terra di Toscana, che riporta gli itinerari dettagliati per arrivare al Santuario della Verna.

Gli ingressi al Santuario

Nel percorso che dal parcheggio porta al Santuario regna sovrano il silenzio e ci sono anche un paio di panchine per sedersi, riposare e, volendo, meditare. L’ingresso al santuario avviene attraverso un cancello e il benvenuto è porto da una statua di San Francesco che parla con un bambino, tenendo in mano dei colombi. In realtà questo è un ingresso ‘nuovo’,  perché l’accesso storico al Santuario, quello che hanno utilizzato per secoli i frati che vivevano a La Verna, si trova alla fine del percorso acciottolato che sale nel bosco da Chiusi della Verna (immagino che un tempo i frati utilizzassero asini per portare la merce e spostarsi e non vi erano ancora le necessità nate con la diuffusiome delle automobili!).

Con il nuovo ingresso non si prova più lo stupore che doveva cogliere i pellegrini che salivano fino al Santuario: prima una volta varcata la porta di accesso si accedeva direttamente al grande piazzale (il “quadrante”, così detto per la meridiana che si trova sul campanile della basilica) costruito a ridosso dello strapiombo (la “scogliera”), su cui si trova la Chiesa basilicale dedicata a Santa Maria Assunta, con il nuovo ingresso si passa dal retro e si arriva al quadrante solo dopo aver costeggiato edifici di servizio, tra cui lo spaccio dei liquori e dei prodotti monastici. Il Santuario ha avuto una sua propria farmacia fitoterapica fino a metà degli anni ’50 del XX secolo e le erbe medicinali erano coltivate dai frati nell’orto dei semplici, all’esterno del monastero.

Santuario de La Verna - il portico della Basilica

Santuario de La Verna – il portico della Basilica

Visitare il Santuario della Verna: gli imperdibili

Basilica di Santa Maria Assunta

Una volta entrati nel Santuario dall’ingresso nuovo, il primo edificio sacro che si incontra è la Basilica di Santa Maria Assunta, la chiesa più grande dell’intero complesso che ha un portico che la avvolge in parte (davanti e su un lato). La chiesa, consacrata solo nel 1568, conserva al suo interno una bella collezione di formelle robbiane, le terrecotte invetriate in cui predominano il bianco e l’azzurro portate ai massimi livelli dai fratelli Luca ed Andrea Della Robbia, alcune reliquie di San Francesco (incluso l’abito che indossava al momento delle stimmate) e il novecentesco roso intarsiato.

Cappella di Santa Maria degli Angeli

Ben più antica è la piccola Cappella Santa Maria degli Angeli, posta trasversalmente alla Basilica: risale al 1216 e fu voluta da San Francesco. Forse non è un caso che sia dedicata alla Madonna degli Angeli come la Porziuncola di Assisi. Qui pare si riunisse il Santo in preghiera insieme ai suoi fratelli e probabilmente era uno dei pochi edifici in mattoni presenti nel perimetro della prima fondazione del Santuario.

Santuario de La Verna - il corridoio delle stimmate

Santuario de La Verna – il corridoio delle stimmate

I luoghi di San Francesco

La Verna nasce infatti come luogo di eremitaggio e le sue grotte ben si prestavano a trasformarsi in celle dove ripararsi tant’è che ancora oggi è possibile visitare la Grotta del Letto di San Francesco (si passa da una porta che si trova nel Corridoio delle Stimmate), un antro spoglio tra i massi del bosco dove il Santo pregava e viveva in eremitaggio. Pare poi che la Cappella della Maddalena, una piccola costruzione accanto alla discesa che porta alla Beccia (località sotto la rupe del Santuario), sia stata la prima cella di San Francesco.

Di particolare interesse religioso ed artistico è il Corridoio delle Stimmate (già citato), un corridoio che unisce la zona della Basilica con la Cappella delle Sacre Stimmate affinché i frati possano procedere quotidianamente in processione anche in inverno  (La Verna è a 1128 metri di altezza e può nevicare) e con qualsiasi tempo. Il corridoio è stato affrescato nel periodo 1929-1962 da Baccio Maria Bacci.

Santuario de La Verna - la cappella delle Stimmate

Santuario de La Verna – la cappella delle Stimmate

La Cappella delle Sacre Stimmate è forse il luogo più sacro e venerato dell’intero Santuario: è proprio sul pavimento della semplice cappella che San Francesco ricevette le stimmate il 17 settembre 1224. Oggi il luogo esatto è segnalato da una targa e sempre in questa cappella si trova un’opera d’arte davvero molto, molto bella, la tavola in terracotta invetriata di Andrea della Robbia, raffigurante la Crocifissione.

Dalla cappella delle Sacre Stimmate scendendo alcune rampe di scale, si giunge in un paio di piccole cappelline dedicate a Sant’Antonio da Padova e a San Sebastiano, che sono proprio sul ciglio del precipizio.

Se invece volete salire fino alla cima del Monte Penna, il sentiero inizia dalla scalinata che parte quasi davanti alla botteghina dei liquori monastici (circa un’ora e mezza di passeggiata tra andata e ritorno, si arriva fino a 1283 metri di altezza, dove c’è una cappellina).

Santuario de La Verna - la strada immersa nella faggeta che porta al santuario

Santuario de La Verna – la strada immersa nella faggeta che porta al santuario

La Foresteria

Al di fuori del Santuario vero e proprio c’è un complesso di accoglienza con stanze singole o a più letti con bagno in camera e dotate di asciugamani e lenzuola. Le camere sono semplici ma non spartane ed un soggiorno a La Verna può essere occasione per scoprire meglio gli insegnamenti di San Francesco oppure diventare la base per itinerari nei dintorni. La struttura è gestita da privati e il pernottamento prevede la mezza pensione. I costi non sono molto diversi da quelli che avevo citato nel post del 2018: 63 euro la pensione completa, che si abbassano a 55€ se restate per almeno 3 notti.

Il Refettorio del Pellegrino aperto a tutti ed è possibile avere un pranzo completo a partire da 16,50 €, mentre con 10€ è possibile acquistare un pranzo al sacco.

Qualche curiosità (in punta di leggenda):

  • Il terreno su cui si trova il Santuario de La Verna è da sempre proprietà dei frati francescani: venne infatti donato nel 1213 dal proprietario Conte Orlando del Casentino proprio a San Francesco, dopo che ne aveva apprezzato le predicazioni a San Leo nel Montefeltro.
  • La leggenda vuole che prima che venisse edificato il Corridoio delle stimmate, una sera in cui frati non riuscirono a percorrere in processione il tratto fino alla Cappella delle Stimmate a causa della tanta neve caduta,  la mattina successiva trovarono le orme degli animali del bosco che –  per non interrompere la tradizionale devozione – erano andati in processione al posto dei frati.
  • Nei boschi attorno al Santuario della Verna vivono cervi, daini, caprioli e l’onnipresente cinghiale, Sono stati segnalati anche alcuni esemplari di lupo.
  • Per arrivare a Chiusi della Verna senza mezzi privati, si deve prendere il treno della linea Arezzo – Pratovecchio Stia, scendendo alla stazione di Bibbiena e da qui prendere la linea H11 della Tiemme Spa – Toscana Mobilità. Le modalità di acquisto dei biglietti Tiemme Spa sono numerose e piuttosto smart.
  • Orari di apertura: Santuario dalle 9.00 alle 19 (orario provvisorio); check-in Foresteria 8.00-18.30; Cappella delle Stimmate 8/17 (inverno) e 8.00/18.30 (estate).      

    Santuario de La Verna -vista del Santuario dalla località La Beccia

    Santuario de La Verna -vista del Santuario dalla località La Beccia

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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