Come muoversi a Parigi con lo sciopero

La greve a Parigi

Ho deciso di scrivere questo post su come muoversi a Parigi con lo sciopero dopo che mi sono arrivate numerose richieste e messaggi privati sia durante il nostro soggiorno nella capitale francese che al mio rientro a Roma. E’ vero, dal 5 dicembre 2019  a Parigi è in corso uno sciopero dei mezzi pubblici. A questo punto, è diventato uno degli scioperi (o come lo definisco i sindacati, un “movimento sociale”) tra i più lunghi dei trasporti pubblici mai attuati in Francia.

Aderiscono allo sciopero parecchie sigle sindacali ed ha effetti sulla circolazione di quasi tutti i mezzi di trasporto pubblico, dalle metropolitane ai bus, passando per i tram e le ferrovie leggere, senza dimenticare anche i treni a lunga percorrenza. Corse soppresse, rallentate, ridotte. Ma, ve lo dico subito e ve lo ripeterò più volte, Parigi si visita bene anche se bisogna essere un po’ flessibili.

Perché – quasi incredibilmente per noi italiani e nonostante le ovvie difficoltà, con lo sciopero la città di Parigi continua a funzionare quasi normalmente. Gli eventuali programmi turistici vanno adeguati? Si, talvolta. Bisogna essere pronti a fare modifiche al ‘ruolino di marcia’ in base ai mezzi pubblici funzionanti? Certo.

Eppure la città si può visitare e pure senza troppi problemi e da quel che sono riuscita a capire, lo sciopero in questione coinvolge soprattutto Parigi e l’Île de France, assai meno – presumibilmente per niente con l’eccezione delle ferrovie SNCF – tutto il resto della Francia.

Per muoversi a Parigi con lo sciopero, è essenziale disporre di un telefonino su cui scaricare alcune applicazioni che saranno utilissime per utilizzare la mobilità alternativa e tramite cui cercare sui motori di ricerca , giorno dopo giorno, le previsioni di sciopero e l’elenco dei mezzi pubblici funzionanti (chiave di ricerca: greve in Paris + data di interesse).

Ma vediamo, ora, come organizzarsi per visitare Parigi nonostante la greve.

A mio parere (e per mia esprienza) per muoversi a Parigi con sciopero sono fondamentali le seguenti App e/o siti web:

  • RATP (https://www.ratp.fr/): sito ufficiale dei trasporti a Parigi (con il funzionamento delle linee in tempo reale)
  • Uber (App per prenotare auto a noleggio con conducente)
  • G7 (App per prenotare i taxi)
  • Paris Taxis (App per vedere dove si trovano i posteggi dei taxi e/o le auto disponibili)
  • Vélib’ (App per utilizzare il servizio di bike sharing, sono bici elettriche)
  • Jump by Uber (App per noleggiare bici elettriche e monopattini elettrici)
  • Lime (App per noleggiare monopattini elettrici)
  • Cityscoot (App per noleggiare scooter elettrici in car sharing)
  • BlablaCar.fr (https://www.blablacar.fr/): sito per viaggi in auto in condivisione

Grosso modo i mezzi pubblici che funzionano – o che non funzionano – sono più o meno gli stessi tutti i giorni,  pur tuttavia ci possono essere variazioni, soprattutto durante il fine settimana per cui è bene controllare (meglio farlo dopo le 17.00) la situazione del giorno dopo.

Come base di consultazione, per capire la situazione generale del giorno successivo, abbiamo usato spesso la sezione dedicata allo sciopero (greve, in francese) del portare SortirAParis, che riunisce in un unico articolo tutte le principali informazioni: è davvero ben dettagliato e costantemente aggiornato.

Se per chi vive e lavora a Parigi lo sciopero può essere giustamente fastidioso, per coloro che visitano Parigi per turismo il disagio può essere facilmente arginato. Come vi dicevo anche prima, l’importante è essere flessibili e pronti a cambiare i programmi di visita in base alla disponibilità dei mezzi di trasporto.

I mezzi pubblici che funzionano

In via generale – ma, appunto, bisogna controllare eventuali variazioni – nei giorni di sciopero in cui eravamo a Parigi le metropolitane n. 1 e n. 14 hanno sempre funzionato (sono le linee automatiche, senza conducenti, che tagliano da Nord a Sud la città e che toccano i principali siti artistici e turistici ), le altre linee hanno funzionato a singhiozzo – in genere nelle ore di maggior traffico dei pendolari-  o proprio non hanno funzionato ed alcune stazioni principali della metropolitana erano proprio chiuse. Tenete presente per le linee 1 e 14 che nelle ore di punta possono essere veramente affollate, fate in modo di prenderle o prima o dopo gli orari di punta che coincidono con l’entrata-uscita dagli uffici (più o meno: 7.00-9.30 e 16-19.00).

Le diverse linee della ferrovia leggera RER hanno funzionato con frequenze ridotte oppure solo nelle ore di punta (vedi sopra), mentre la frequenza dei bus – la nostra scelta primaria – era invece ridotta a circa il 60% della normale capacità ed alcune linee non erano proprio attive. Il bus Orlybus, che collega la stazione di Denfert-Rochereau con l’aeroporto di Orly, era attiva.

muoversi a Parigi con lo sciopero: noleggio bici elettriche

muoversi a Parigi con lo sciopero: noleggio bici elettriche

Una situazione tragica? Assai meno di quanto può sembrare: per quanto ci riguarda, facendo base all’Apart’Hotel Citadines di Place d’Italie (dove la fermata della metro era chiusa), abbiamo usato soprattutto gli autobus per spostarci tra la Rive Gauche e la Rive Droite e, poi, per nostra scelta, abbiamo camminato tanto, tantissimo: un giorno abbiamo perfino superato i 18 chilometri e comunque non siamo mai scesi sotto i 12 chilometri  al giorno. Ma credo che avremmo camminato tanto anche se non ci fosse stato lo sciopero dei mezzi: Parigi è così, ti affascina così tanto che macini chilometri senza nemmeno accorgertene!

Per utilizzare gli autobus, ricordatevi di acquistare i biglietti nei negozi abilitati (tabaccai, per lo più): il carnet da 10 biglietti T+ (validi per bus, metro, tram x 100 minuti) costa 16,90€, un biglietto singolo 1,90€ mentre se lo acquistate a bordo dal conducente (ricordatevi di pagare in monete, non danno il resto) vi costa 2€. Insomma, munitevi di spicci, che possono servire 🙂

Una volta abbiamo anche noleggiato i monopattini elettrici per fare un tratto di strada tra il Louvre e Île Saint-Louis, ma li abbiamo reputati un po’ al di fuori della nostra portata, considerato il traffico e la nostra scarsa esperienza sul mezzo e sui divieti da rispettare. Però sono pratici, divertenti e se siete giovani sono una ottima soluzione perché davvero svicolano dappertutto.

Altro mezzo di trasporto alternativo molto apprezzato dai parigini e dai turisti per muoversi a Parigi con lo sciopero sono le biciclette elettriche – si noleggiano agli appositi stalli che si trovano nelle vie e piazze più frequentate e sono un grande aiuto se dovere affrontare le lunghe distanze o le salite che caratterizzano alcune zone della città.

Uno sciopero che regala opportunità turistiche

Lo sciopero dei mezzi pubblici a Parigi e la necessità di ottimizzare i tempi e le distanze ci ha anche dato – inaspettatamente – la possibilità di soffermarci di più e meglio su alcune zone e quartieri che altrimenti avremmo soltanto sfiorato nonché di fermarci, con la scusa di ritrovare le energie, in pasticcerie e bistrot per piccoli spuntini. Insomma: con leggerezza ed easytudine gli eventuali disagi dello sciopero parigino si superano tranquillamente.

Ad esempio il giorno di sabato 7 dicembre 2019, in cui i bus erano particolarmente ridotti per dare modo agli autisti che avevano lavorato tutta la settimana di riposare,  abbiamo visitato con criterio quasi scientifico il XIII° Arrondissement – in cui è ricompresa Place d’Italie, per capirci – e tra gli altri luoghi abbiamo visitato la manifattura degli arazzi Gobelins (che in situazione di mezzi pubblici funzionanti quasi sicuramente avremmo saltato); abbiamo visitato l’Istituto del Mondo Arabo, il mercato di Rue de Mouffetard, la zona  delle Arènes de Lutèce, percorso le stradine che caratterizzano la Butte aux Cailles.

Luoghi bellissimi, di certo meno turistici in senso stretto, ma d’altra parte questa non era la prima volta che visitavamo Parigi (e speriamo che non sia nemmeno l’ultima!) e uscire al di fuori dei consueti itinerari Notre-Dame, Tour-Eiffel, Montmartre era comunque nei nostri programmi.

Certo, abbiamo dovuto fare qualche rinuncia: ad esempio, non siamo andati a vedere l’abitazione di Honoré de Balzac in zona Passy ne’ siamo andati a visitare il Castello di Vaux-Le-Vicomte allestito con scenografie natalizie (che era uno dei miei sogni, peccato!), in compenso siamo finalmente riusciti a visitare la Conciergerie (dove tra l’altro era in corso una interessante mostra sulla figura di Marie-Antoinette Regina di Francia) e a fare una sorta di ‘caccia al tesoro’ alla ricerca dei Passages Couvertes di Parigi.

Il trucco per ottimizzare i tempi di trasporto è sempre lo stesso: cercare di mettere insieme la visita di più luoghi che si trovano nella stessa zona.

Un abbigliamento adeguato è indispensabile!

In linea generale, in situazioni di sciopero dei mezzi di trasporto pubblico è bene modificare anche l’abbigliamento: se siete delle signore dimenticatevi le scarpe con il tacco e gli abiti formali e privilegiate indumenti comodi. Se dovete salire sulle biciclette, sui motorini o sui monopattini, meglio i pantaloni alla gonna. Per essere ancor più comodi, al posto della borsa usate uno zainetto. Le stesse parigine, notoriamente molto attente allo stile ed all’eleganza, durante i giorni di sciopero indossavano quasi tutte abiti pratici e scarpe basse.

muoversi a Parigi con lo sciopero: i bus ci sono

muoversi a Parigi con lo sciopero: i bus ci sono (qui davanti all’Opéra Garnier)

I taxi

Dall’Aeroporto di Orly per arrivare a Parigi e poi ripartire abbiamo privilegiato la comoda soluzione del taxi (e tutto sommato anche economica): abbiamo speso pochi euro in più rispetto all’Orlybus (che funzionava) ma con la sicurezza di arrivare a destinazione in meno di mezz’ora e senza dover trascinare le valigie tra un bus e l’altro.

A proposito di taxi, vi lascio un’informazione utile che è valida sia nei giorni di sciopero che nei giorni ordinari: dagli aeroporti al centro di Parigi  (e viceversa) la tariffa del taxi è fissa per cui pretendete sempre che venga applicata. Ad esempio, arrivare nella Rive Gauche da Orly costa 30€, arrivare nella Rive Droite 35€, bagagli inclusi (per l’Aeroporto de Gaulle, più distante dal centro di Parigi, i costi sono un po’ più alti: Rive Droite 50€, Rive Gauche 55€). I taxi ufficiali hanno l’insegna “taxi” sul tetto e se sono liberi hanno l’insegna verde, che diventa rossa se occupati.  Per bloccare un taxi per strada è sufficiente fare un cenno con il braccio alzato.

Unica avvertenza: gli scioperi sono una cosa, le manifestazioni un’altra, capaci di bloccare settori della città. E qualche volta degenerano, non a causa degli organizzatori o dei partecipanti quanto perché in alcuni casi vengono infiltrate da casseurs e agitatori. Verificate sempre se lungo gli itinerari che avete programmato sono previste manifestazioni e cercate di tenervene alla larga (sono ampiamente pubblicizzate).

Spero che questo post vi possa essere utile. In ogni caso, state sereni e non angosciatevi più del necessario, perché anche con lo sciopero, Parigi è sempre bellissima, funziona, e si può visitare serenamente.

(Esperienza di viaggio a Parigi con lo sciopero vissuta a dicembre 2019)

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

4 Comments

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    Daniele Dicembre 30, 2019

    Grazie Claudia, i tuoi consigli ci sono stati molto utili. Abbiamo usato Uber, bici Velib e … piedi!

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      Claudia Boccini Gennaio 01, 2020

      Perfetto! L’importante è che Parigi sia riuscita ad esservi “amica” nonostante la greve!
      (Grazie mille per il tuo feed-back, per me molto importante)

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    Carmine Dicembre 23, 2019

    Noi partiamo domani e stiamo proprio a Rue de Mouffettard,sono utilissimi i tuoi consigli.Speriamo di non avere troppi disagi.Grazie e cmq potevi soffermarti un po’ di più a descrivere il mercato e gli altri posti che hai visto.. 😉

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      Claudia Boccini Dicembre 23, 2019

      Sul mercato di Rue de Mouffettard e dintorni scriverò quanto prima un post ma immagino che per quel momento sarai tu a a darmi qualche informazione 😉 (le aspetto!).
      Ti auguro davvero che i disagi siano contenuti e che anzi termini proprio lo sciopero in ogni caso considera che da Rue de Mouffetard si arriva a piedi con una passeggiata non eccessiva al quartiere latino, a Saint-German, a Notre Dame, all’Isola di Saint-Louis e da lì anche al Louvre, al Marais e insomma a gran parte della Parigi turistica. Più scomodo arrivare alla Tour Eiffel (vi serve un bus) e a Montmartre.
      Mi raccomando: occhio ai tassisti, qualcuno . come si dice a Roma – “ci marcia e tende a far pagare la tariffa più elevata dall’aeroporto. Ci è successo a noi: anziché applicare la tariffa fissa per la Rive Gauche, ha applicato quella per la Rive Droite. Sono solo 5 € di differenza, non uno sproposito, ma avrei preferito poter scegliere io di lasciarglieli di mancia per un caffè :). In ogni caso, sul finestrino posteriore di ogni taxi regolare è affissa una vetrofania con i costi forfettari.
      Buon viaggio!

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