Il Bagolaro non è solo un albero…

Anche questa domenica siamo andati in giro con la moto, e abbiamo scoperto una “chicca” dove assaggiare vivande prelibate… credo che sia doverosa una piccola recensione!

Azienda Agrituristica “IL BAGOLARO”
Nerola (Roma) Loc. Silvestri
Tel. 0774.644020
Nel corso delle nostre escursioni in moto, oramai diventate una piacevole abitudine domenicale, abbiamo scoperto questo ottimo ristorante inserito in un bellissimo agriturismo, vocato alla produzione di olio DOP della Sabina e ortaggi, che rappresenta una vera oasi di quiete e di tranquillità a poco più di 30 km da Roma.
Trovarlo non è semplicissimo, bisogna percorrere la Salaria o la c.d. Palombarese, andando verso Nerola. Qualche chilometro prima di arrivare al paese si trova una freccia che indica Il Bagolaro: continuare sulla stradina in mezzo ai campi (in alcuni tratti non è asfaltata) e all’improvviso appare lo splendido casale ristrutturato immerso in oliveti, oleandri e campi coltivati.
 
Il ristorante è aperto venerdì sera, sabato (pranzo e cena) e domenica a pranzo. Dispone di parcheggio, di piacevoli verande all’aperto, di una zona giochi per bambini e di una bella piscina a disposizione degli ospiti. I proprietari, una famiglia di giovani imprenditori agricoli, privilegia i prodotti della zona, cercando, per quanto possibile, di applicare la filosofia del Km 0. Presso l’agriturismo è anche possibile acquistare prodotti tipici della Sabina (olio DOP, vino di produzione propria,crema di cioccolata fondente con olio extravergine di oliva, salse e confetture, con prezzi più che onesti).
 
Noi siamo stati fortunatissimi perché abbiamo trovato un tavolo libero ma, soprattutto di domenica è bene prenotare, perché il rapporto qualità-prezzo è talmente alto che è un locale “gettonatissimo” per compleanni ed eventi familiari!
Il ristorante utilizza la formula “a prezzo fisso” e ci hanno assicurato che il menù varia settimanalmente, in base a ciò che producono i campi e si trova sul mercato.
 
Il servizio è curato, attento alle esigenze degli ospiti, con personale di sala molto competente, anche gli arredi del locale sono sobri ed eleganti, sicuramente piacevoli per trascorrere una bella giornata in compagnia.
Prima ho detto ottimo rapporto qualità prezzo: ebbene, giudicate voi:
  • prosecco di benvenuto con cestino di pane al formaggio;
  • antipasto ricchissimo (il primo vassoio con affettati e formaggi: prosciutto, lonza, salame e salsiccine affettate, formaggio, ricotta aromatizzata alle erbe; il secondo vassoio con: fritto misto di verdure pastellate (zucchine, peperoni, patate, melanzane), insalata di farro e sedano, fagioli cannellini in bianco, pecorino caldo con il miele (ottimo!!!), crema di olive nere con crostini, patè di carne, frittatina di verdure e secondo me dimentico ancora qualcosa…;
  • fettuccine “paglia e fieno” fatte in casa con zucchine, fiori di zucca e pecorino, leggermente velate con salsa di  pomodoro fresco;
  • agnolotti con tartufo e rosmarino, molto particolari nel sapore;
  • arrosto di agnello (tenerissimo, saporito) e arista di maiale da lode;
  • terrina di patate novelle al forno (da sole valgono il viaggio…);
  • insalata dell’orto;
  • una bordolese di vino di produzione dell’agriturismo (ottimo rosso a base di uve Montepulciano e Sangiovese, 12,5% di gradazione…);
  • acqua minerale (una bottiglia liscia ed una frizzante);
  • caffè;
  • grappa.
Totale per due €60,00.
In più, perché siamo curiosi e golosi, abbiamo voluto assaggiare anche la torta della nonna con crema e pinoli e la crostata di ricotta e cioccolato. Che abbiamo pagato, in più perché non comprese nel menù a prezzo fisso, 3 euro a trancio (molto grandi, peraltro).
 
A proposito, il “bagolaro” è il grandissimo albero millenario che si trova davanti al casale (bagolaro: celitis australis, famiglia delle Ulmacee, detto anche olmo bianco o spaccasassi) e, volendo, è anche possibile pernottare presso l’agriturismo e si organizzano anche corsi di potatura, di cucina tradizionale e di degustazione di vino e olio.
Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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