Amo dicembre?

Ti amo dicembre, ti amo e pure un po’ ti odio.

Dicembre è per me un mese speciale, davvero particolare e fatto di tante storie. Per uno strano caso della vita, è nello stesso tempo il mese delle grandi passioni e dei grandi dolori, in cui l’allegria vera per il clima di festa e lo sbrilluccichìo dei decori del Natale si sovrappongono a ricordi che creano dolore.

Dicembre è un libro aperto con le pagine su cui scorrono storie piene di amicizia, di voglia di casa e di famiglia – i miei Natali passati erano caldi ed accoglienti, tanti zii, cugini e parenti in  una stanza piccola attorno ad un tavolo rotondo che a mala pena riusciva a contenerci tutti – di volti illuminati dalla felicità. Ti amo, dicembre!

Dicembre è ricordi antichi di piccoli amori (che strano, davvero, mi sono sempre follemente innamorata in dicembre!), di gesti timidi e di promesse lanciate nel vento, di storie fatte di carta e di inchiostro che prendono forma di lettere appassionate, di incontri in cui la mente è inebriata dalla pazza sensazione di avere il mondo in mano e di non avere limiti. Che gioia, Dicembre!

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Dicembre è un non-tempo, un mese che adoro ma che vorrei passasse talmente veloce da non vederlo nemmeno.  La sarabanda di feste, di regali, di addobbi, dei tanti sorrisi di cortesia si trasforma ben presto in un carillon impazzito che suona incessantemente la stessa melodia, ad ogni giro un po’ più fioca.

Dicembre è anche il mese in cui, a distanza di sei anni l’uno dall’altra, ho perso i miei genitori  ed assieme alle radici strappate ho perso anche un po’ della spensieratezza che da sempre mi accompagna  (si potrà essere grandi, grossi e pure vaccinati, ma si resta comunque figli. E quando i genitori non ci sono più, anche molto soli).

Non so se amarlo o odiarlo, dicembre.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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