Tante informazioni per visitare Efeso in Turchia

La mia esperienza di viaggio in Turchia è purtroppo limitata solo a due città, anzi, ad una città e ad un importante sito archeologico, che abbiamo visitato qualche anno fa nel corso di una crociera nel Mediterraneo con la compagnia di navigazione Royal Caribbean. Non posso quindi certo dire di conoscere la Turchia, proprio no, ma so per certo che a Kusadasi (dove ha attraccato la nave e dove ho trascorso incredibili ore nel bazar, schivando acquisti dozzinali per poi capitolare definitivamente davanti ad un vaso di ceramica realmente artigianale e bellissimo, creato in un piccolo laboratorio alle pendici della collina su cui si adagia la città di mare) ma ancor più ad Efeso ci ho lasciato un bel pezzettino di cuore, che devo prima o poi andare a riprendere. E poiché più penso a come e quando andare in Turchia più mi tornano in mente le immagini di quella bellissima ma breve esperienza, ho deciso di recuperare le informazioni per visitare Efeso e scriverle qui sul blog; sia chiaro, nulla da ‘addetti ai lavori’ ma proprio alcuni semplici consigli per vivere al meglio il sito archeologico oltre ad un piccolo itinerario, breve e da turisti, per visitarlo. E’ esattamente quello che abbiamo seguito noi.

Per prima cosa, mi piace chiarire che è una visita che consiglio a tutti, perché il sito archeologico di Efeso riesce a creare  un ponte tra passato e presente, tra Oriente ed Occidente in cui il filo che congiunge gli estremi si chiama Roma. No, non la Roma attuale, ma la Roma imperiale che nel I° secolo avanti Cristo fece di Efeso una delle città più importanti del mondo antico, in cui la cultura, l’arte, la vita agiata andavano di pari passo con il ruolo chiave della città nei commerci e nelle relazioni politiche con i popoli asiatici.

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Sebbene noi italiani siamo abituati a confrontarci con frequenza con reperti di epoca romana, ad Efeso un itinerario turistico diventa qualcosa di più di un approfondimento culturale: quello che colpisce è la grande armonia del sito archeologico, l’ottima conservazione degli elementi che un tempo erano parte di templi, abitazioni, botteghe. E poco importa se nelle ore centrali della mattina il sito archeologico si riempie all’inverosimile di croceristi, rendendo più complicato farsi avvolgere dalla narrazione che promana dalle pietre e dalle colonne del luogo, perché la bellezza e la maestosità del sito sono così elevate e superano ogni aspettativa che riuscirete a estraniarvi dalla folla e immaginare quanto dovesse essere meravigliosa Efeso nel momento del suo massimo splendore. Di certo, ciò che più di ogni altra cosa rende speciale – e indimenticabile! – la visita ad Efeso è la spettacolare biblioteca di Celso, così integra nelle forme e dimensioni che pare quale un miracolo che sia giunta così fino ai nostri giorni. Ma andiamo per ordine, e cerchiamo di dare qualche utile informazione per visitare Efeso che, a partire dal 2015, è parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

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Informazioni per visitare Efeso: come nasce

L’insediamento ha origini antiche, legate ai Greci ancor prima dei Romani e la città vera e propria fu fondata nel IV° secolo a.C. da Lisimaco, uno dei generali di Alessandro Magno. Con i Romani Efeso divenne uno dei centri portuali più importanti nonché capitale della provincia dell’Asia Minore: vi vennero costruiti edifici di pubblici, di rappresentanza e cultuali – tra cui l’Artemision, il Tempio di Artemide dalle enormi dimensioni, una delle sette meraviglie del mondo antico – che richiamavano pellegrini da lontano; il tempio venne poi distrutto dai Goti e a preservarne il ricordo ne resta, ahimè, solo una colonna.

Come ogni città romana di prestigio, fu dotata di thermae, teatri, un foro, piazze, acquedotti e di una cinta muraria estesa (era lunga 8 chilometri con mura alte 6 metri, ciò rende l’idea di quanto potesse essere grande la città). Oggi il mare appare distante da Efeso perché nel corso dei secoli è avvenuto un lento spostamento della costa, tuttavia è facile immaginare che dalle navi che entravano in porto la città dovesse apparire già da lontano simile ad una visione, bianca di marmo e ricca di edifici.

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Informazioni per visitare Efeso: come arrivare

Il sito archeologico di Efeso ha due punti di ingresso, uno a valle ed uno in collina. Noi siamo entrati da quello in collina e siamo scesi pian piano verso il basso fino ad arrivare all’altra uscita ma come già detto noi ci siamo arrivati con una escursione accompagnata mentre per chi arriva in autonomia bisogna prima raggiungere in treno da Smirne la città di Selçuk, quindi percorrere a piedi  i quattro chilometri del Dr Sabri Yayla Boulevard che vi portano fino all’ingresso basso del sito archeologico. Se non avete troppa voglia di camminare, vi consiglio di salire a bordo di uno dei tanti minibus-taxi che fanno la spola tra la stazione di Selçuk ed Efeso. Nel caso arriviate con mezzi pubblici, dovrete quindi ‘ribaltare’ il nostro itinerario per visitare Efeso. Se volete evitare di fare tutto di corsa e fermarvi una notte nei paraggi di Efeso, a Selçuk non mancano hotel, spesso molto belli e ad un prezzo assolutamente competitivo (e molti mettono a disposizione degli ospiti una navetta privata che porta direttamente al sito).

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Informazioni per visitare Efeso: il percorso dall’ingresso superiore a quello inferiore

Una volta entrati dall’ingresso superiore al sito archeologico, non troppo distante dalla Porta di Magnesia, vi troverete subito a percorrere una ampia strada ricoperta di lastre di marmo, fiancheggiata dai resti di importanti edifici, da colonne che sostenevano portici e abitazioni con pavimenti in mosaico dai disegni raffinati. Poco più avanti il tempio di Adriano, la Basilica statale, l’Odeion e il Pritaneyon. Superata la Porta di Ercole la via, sempre in discesa, curva leggermente e permette di vedere dall’alto la struttura monumentale della Biblioteca di Tiberio Giulio Celso, alta due piani, con facciate rivestite di marmo. Le statue inserite nelle nicchie della facciata anteriore celebrano la saggezza, la benevolenza, la sapienza e la virtù. Nel corso dei restauri è stato accertato che l’edificio era dotato di accortezze costruttive per evitare che i preziosi rotoli,  conservati all’interno di nicchie, venissero rovinati dall’umidità.

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Prima di arrivare nella piazza su cui si trova la Biblioteca, si passa accanto ad alcuni edifici interessanti e curiosi, tra cui le thermae di Vario, il lupanare (il ‘mestiere più antico del mondo’ veniva praticato anche ad Efeso, in pieno centro per di più!), le latrine pubbliche (con tanto di ‘vasi’ collettivi!!!), le case terrazzate (riparate sotto strutture telonate per preservarne la fragile architettura) e, ancora, le thermae di Scolastica. Superata la Porta di Adriano ci si trova sotto la Biblioteca di Celso e il consiglio è di prendere tutto il tempo necessario per ammirarne l’architettura, perché si tratta di un monumento affascinante che al momento del suo massimo splendore conservava tra le sue mura 12.000 rotoli, andati bruciati o distrutti nel corso dei secoli. Accanto alla Biblioteca di Celso vi era l’Agorà – dove si trovavano botteghe e magazzini e venivano svolti i commerci della città – ed il Tempio di Serapide.

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Dopo aver lasciato la zona della Biblioteca, si attraversa un arco e ci si trova nella zona del grande teatro romano, costruito nel I° secolo dopo Cristo in forma semicircolare utilizzando il pendio della collina di Panayır Dağı e capace di contenere fino a 24.000 spettatori – il teatro ha un’ottima acustica e viene usato ancora oggi per eventi e rappresentazioni – uno dei vanti di Efeso. La grande via Arcadia (o del Porto) conserva ancora l’aspetto che doveva avere più di duemila anni fa, fiancheggiata da colonne di marmo: di benvenuto a tutti coloro che arrivavano al centro abitato attraccando al bacino navale, ma soprattutto simbolo di potenza della città.  Nella via vi erano colonnati, portici, fontane: nulla da invidiare alla lontana Roma!

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Informazioni per visitare Efeso: piccoli consigli pratici

Il sito archeologico è completamente allo scoperto, senza alberi utili a dare refrigerio e ciò può essere un bel problema nella stagione calda. In estate è sicuramente meglio visitare Efeso all’apertura del sito o al tramonto, evitando le ore più calde, portando con sé una piccola scorta d’acqua. Andare la mattina presto vi eviterà anche di trovare un sito completamente invaso dai turisti. Vicino all’ingresso nella zona bassa ci sono toilette e chioschi dove acquistare guide da leggere.

Informazioni per visitare Efeso molto pratiche:

  • Orari di apertura (il sito archeologico è sempre aperto):
    • 15 aprile – 2 ottobre: 8.00-18.30
    • 3 ottobre – 14 aprile: 8.30-18.00
  •  Tariffa di ingresso:
    • 40 lire turche (circa 8 euro)

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Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

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