Visitare Gent, città d’arte e di storia

Evviva! A distanza di due anni, siamo finalmente tornati nelle Fiandre e questa volta ci siamo dedicati – purtroppo solo per pochi giorni, il tempo di un “ponte” favorevole – a visitare Gent, città d’arte e di storia ed alla più moderna città di Ostenda. In pratica, con Brugge (Bruges) ed Antwerpen (Anversa) che abbiamo visitato a dicembre del 2014, abbiamo quasi completato la visita delle maggiori città fiamminghe. Scommetto che a molti di voi il nome Gent dice poco. Va meglio se dico Gand, alla francese? Uhm, credo proprio di no. Perché se Bruges (Brugge in fiammingo) è oramai entrata nell’immaginario collettivo come la Venezia fiamminga, la città romantica attraversata da ponti e canali in cui i cigni nuotano tranquilli ed è oramai una delle mete stabili del turismo internazionale (e bellissima Bruges/Brugge lo è davvero, come ho già scritto nei miei post precedenti), a Gent il turista ci passa con il treno ma, a meno che non sia particolarmente appassionato d’arte o abbia tempo a sufficienza, vi scende con difficoltà o – al limite – si ferma solo per una sosta con visita mordi e fuggi.

aDSC_0441

Ed è un peccato! Davvero, perché Gent ha visto passare, tra le sue strade acciottolate che sembrano arrivare dritte dritte dal medioevo, episodi importanti della storia europea. Sapete che Carlo V d’Asburgo – si, proprio lui, l’imperatore del Sacro Romano Impero,  quello che di notte non dormiva mai perché sul suo Regno non tramontava mai il sole (ehm, licenza del blogger 😉 ) era nato proprio a Gent? E che la città, nel medioevo, era una delle più grandi d’Europa, in grado di superare – per numero di abitanti ed importanza politica – città come Londra e Parigi?

aDSCN3710  Che nel passato Gent sia stata una città molto ricca, si capisce benissimo una volta arrivati nella zona del Korenmarkt, la zona dove si svolgevano i commerci nel medioevo (ancora adesso è una delle zone più interessanti per chi ama dedicarsi allo shopping): gli edifici civici sono imponenti, le architetture borghesi solide, il vecchio porto-canale sulla Lys costeggiato dal Graslei e dal Korenlei è affiancato dalle case con il tipico tetto a doppia scala in cui, nei secoli passati, avevano sede le corporazioni di commercianti e barcaioli, corporazioni importantissime per i commerci della città. Grazie alla fitta rete di canali, infatti, le barche arrivavano – ed arrivano ancora – dal mare del nord per scaricare le loro mercanzie nei magazzini che affollavano le rive dei corsi d’acqua di Gent. E non pensate che Gent sia una città piccola: ha quasi 250.000 abitanti ed è la terza città del Belgio ed è definita “il cuore storico delle Fiandre”!

aDSC_0051

In ogni caso, Gent merita una visita per il suo centro storico meraviglioso e per le tante possibilità di creare itinerari interessanti, adatti ad ogni gusto e interesse, all’interno della città. Vi piace l’arte classica? Perfetto, la medievale Cattedrale di San Bavo con la magnifica “Adorazione dell’agnello mistico“, opera pittorica di Hubert van Eyck che ha sopportato innumerevoli traversie e molti misteri prima di tornare a Gent, vi lascerà senza fiato (sebbene in questo periodo parte del polittico sia soggetto ad un restauro conservativo, è comunque possibile ammirare l’opera) e altrettanto lo farà salire sul Belfroi, la torre civica simbolo dell’indipendenza cittadina e patrimonio dell’Unesco, che ha sulla cima un drago alato dorato, simbolo di Gent. Da qui, il panorama sulla città è fantastico!

aDSC_0032

Se invece siete appassionati di arte moderna e contemporanea, nel Parco della Cittadella vi aspettano il MSK, il Museo delle arti moderne, che vanta nella propria collezione opere di Magritte, Jeronimus Bosh ed ovviamente il fiammingo più conosciuto, Pietr Paul Rubens oppure, a pochi passi e sempre nel Parco della Cittadella, lo S.M.A.K., il Museo di arte contemporanea, che ospita mostre temporanee e nella collezione permanente espone opere degli esponenti della pop art e del movimento Cobra (di quest’ultimo, ne ho parlato nel post di recensione delle mostre d’arte romane).

aDSC_0013

Le arti minori vi intrigano e impazzite per gli oggetti che hanno una storia da raccontare o che sono frutto di studi ed intuizioni? Imperdibile allora il Design Museum di Gent, vicino al Korenlei, ospitato in un edificio rococò del XVIII° secolo che crea un indovinato contrasto tra modernità e tradizione. Siete alla ricerca di edifici curiosi, interessanti oppure (brrr…) inquietanti? Dirigetevi verso il Graveensteen, la massiccia ed inespugnabile fortezza dei Conti di Fiandra edificata in pietra calcarea di Tournai, dove si trova una collezione di strumenti di tortura oppure entrate nel Groot Vleeshuis (letteralmente, la “grande casa della carne”), che nel medioevo era un centro nevralgico in quanto il commercio della carne era centralizzato in modo garantire non solo una sorta di monopolio ma anche che il processo della macellazione venisse eseguito in base a rigidi disciplinari che garantissero la salute pubblica. Oggi l’unico elemento che ricorda l’antica destinazione dell’edificio è il Gran Pavese di prosciutti appesi sulle travi di legno dell’ampia sala!

aDSCN3787

Se volete invece scoprire una Gent diversa, toglietevi dal caos e entrate nel Patershol, il quartiere medievale che ha viuzze acciottolate e tanti negozietti dove curiosare e fare qualche acquisti. Non distante da qui c’erano i magazzini dove venivano conservate le stoffe ed i tessuti di lino e lana per cui Gent era famosa. Ma non fatevi ingannare dalla tranquillità della zona, perché di sera si trasforma e con i suoi tanti ristoranti e locali, si trasforma in uno dei centri della vita notturna di Gent!

aDSC_0273

Siete shopping-maniaci (sì, so bene cosa significa!)? Non perdete il mercato del venerdì nella Vrijdagmarkt, la grande piazza in cui si trova la statua di Jacob Van Artevelde politico vissuto a Gent nel XIV° secolo diventato famoso (sintetizzando quasi all’estremo) per aver protetto gli interessi commerciali di Gent contro Francia ed Inghilterra. Tra i numerosi banchi di paccottiglia (ce ne sono come in tutti i mercati europei) si possono trovare banchi che vendono belle stoffe e ci si può dedicare allo street-food. Inoltre, nella piazza accanto alla Chiesa di Sint-Jacobs, poco distante, si tiene il caratteristico mercatino delle pulci. Attenzione, perché chiude abbastanza presto (intorno alle 14-15) quindi se volete provare a fare piccoli affari andateci la mattina presto. All’estremità della piazza del Vrijdagmarkt, sporge sul canale Dulle Griet (trad.: Margherita la matta), il gigantesco cannone rosso ruggine, talmente pesante da non essere stato mai spostato e che… non ha mai sparato nemmeno un colpo!

aDSC_0023

Nel bel mezzo di tanti edifici gotici, incuneata tra la Chiesa di Sint-Nikaaskerk, il Municipio di Gent e la Torre del Belfroi, uno strana struttura in legno colpisce l’attenzione del turista: è lo Stadshal, un edificio multifunzionale moderno, realizzato in legno, vetro e cemento su progetto degli architetti Robbrecht & Daem e José Van Hee: ospita performance di musica, di danza ed anche mercatini ed è molto scenografico vederlo di sera, illuminato.

aDSC_0018

A proposito di illuminazione: nel centro storico di Gent la sera viene attivato un sistema di illuminazione appositamente progettato per esaltare la bellezza e la particolarità degli edifici più importanti della città: l’effetto è da WOW!  assicurato  e l’atmosfera molto, molto romantica (ricordatevi di portare con voi la macchina fotografica). Un piccolo dettaglio non da poco: l’illuminazione “speciale” è attiva fino alla mezzanotte e  per una questione di risparmio energetico pian piano le luci si spengono per lasciare posto alla normale illuminazione urbana.

aDSC_0418

Insomma, Gent è stata una gran bella sorpresa, una scatola dei tesori aperta, dove chiunque può scegliere cosa vedere e vi ha la possibilità di organizzare un itinerario secondo i propri gusti ed interessi. Se poi, come abbiamo fatto noi, arrivate a piedi nel centro storico dalla stazione ferroviaria,  l’itinerario è un percorso a ritroso nel tempo: gli edifici moderni lasciano velocemente spazio a case in stile liberty per poi trasformarsi in case medievali ben conservate. Dalla stazione di Gent Sint-Peter sono all’incirca 30 minuti di passeggiata tranquilla lungo le vie Koningin Elisabethlaan, KortrijksesteensrraatNederkouter e Veldstraat.

aDSC_0010

A parte il caos dei tram e degli autobus (a proposito: in centro state particolarmente attenti perché i tram non hanno una sede stradale separata, sono piuttosto silenziosi e ne passano davvero tanti), nel centro della città di Gent  tutto è esattamente come era qualche secolo fa, con gli edifici principali che creano una quinta teatrale a dir poco magnifica. Per godere di un colpo d’occhio assoluto, in cui il fotografo che è in voi non potrà fare a meno di scattare foto e selfie, salite sul ponte di San Michele. La posizione è ottimale, da un lato e dall’altro del ponte potrete ammirare gli edifici più antichi della città e sarete letteralmente circondati dagli edifici più importanti o famosi di Gent, quasi un’ordalìa architettonica e, guardando in prospettiva il profilo della Chiesa di Sint-Niklaaskerk, la torre del Beffroi e il campanile della Cattedrale di S. Bavone, capirete perché per i pittori fiamminghi non era poi così difficile trovare l’ispirazione giusta per i paesaggi dei loro dipinti. Non ci credete? Provate a dare uno sguardo su Poppr a questa foto panoramica del centro storico di Gent! Bello, eh?

aDSC_0008

Già che ci siete, date un’occhiata anche alla gotica Chiesa di Sint-Michielskerk, con la compatta torre campanaria. L’interno della chiesa è molto interessante, ha belle vetrate ed è piuttosto mistica, vista anche la posizione un po’ defilata che non attira troppi turisti. Una curiosità: la torre campanaria non è stata mai terminata (ed ecco perché sembra quasi mozzata a metà) perché la chiesa sorge su un terreno con numerose falde freatiche che la facevano sprofondare di alcuni centimetri ogni volta che si provava ad innalzarla.

aDSC_0062

Oggi Gent è una città universitaria, votata alla promozione della cultura e del sapere, vi si tengono eventi e manifestazioni di richiamo internazionale come il Floralien2016 che abbiamo visitato durante la nostra permanenza in città, artisti emergenti e giovani creativi vi trovano spazio e terreno fertile per dar vita alle loro creazioni. Come in tutte le città universitarie europee, non mancano locali dove trascorrere la serata e bere una birra  in compagnia prima di immergersi di nuovo nello studio: siamo nelle Fiandre e qui la birra è una cosa davvero seria, declinata in mille marche e produzioni artigianali, una più buona dell’altra come abbiamo avuto modo (ehm! 🙂 ) di provare ed è anche economica, costa addirittura meno di una bottiglia d’acqua minerale!

In attesa di scrivere post più specifici su Gent, qualche utile informazione generale:

Come si arriva a Gent?

Il modo più rapido dall’Italia è prendere un aereo fino all’aeroporto Zaventem di Bruxelles (noi abbiamo utilizzato la compagnia Brussels Airlines, prenotando in anticipo ho trovato una buona offerta) e da lì prendere il treno fino a Gent, meno di un’ora con l’Inter City al costo di circa 10 euro a persona. Attenzione: dopo l’attentato dell’aeroporto di Bruxelles gli usuali percorsi aeroporto-stazione sono stati modificati e fino a quando non verrà ripristinato al 100% il settore delle partenze, quando dovrete riprendere l’aereo per tornare in Italia cercate di essere in aeroporto almeno 4 ore prima del decollo (ci sono numerosi e ripetuti controlli e check point ed in alcuni momenti la fila è davvero lunga).

Dove trovare un hotel a Gent?

Gent ha tante possibilità di alloggio, dall’ostello spartano agli hotel di alta gamma. Se volete risparmiare qualcosa, cercate un hotel fuori dal centro storico. La nostra scelta è caduta sul Sandton Grand Hotel Reylof, hotel stellato ricavato da un edificio del XVIII° secolo  appartenuto al Barone Olivier de Reylof, a cui è stata affiancata un’ala moderna di stile contemporaneo: il costo non è basso, ma vale ogni euro speso! Prestigioso e confortevole, ve ne parlerò in un post dedicato.

Come ci si muove a Gent?

Il centro storico di Gent è compatto e si gira facilmente a piedi, ma per visitare alcune zone periferiche o per raggiungere la stazione i mezzi pubblici sono essenziali. Sia i bus che i tram di Gent fanno capo alla società De Lijn e sono capillari e frequenti ma i biglietti – soprattutto se acquistati a bordo, alle macchinette erogatrici o alle biglietterie – sono piuttosto cari: 3€. Ci sono però alcuni modi per risparmiare:

  • si possono acquistare tramite SMS con il cellulare (costo singolo biglietto € 1,80);
  • si può optare per un biglietto giornaliero o plurigiornalariero (€ 6,00 1 giorno, € 12,00 3 giorni, € 17,00 5 giorni);
  • si acquista la Lijn card: 10 corse da 1 ora a 14 euro (utile se si resta a Gent più giorni ma si utilizzano i mezzi pubblici sporadicamente)

Ricordatevi di vidimare sempre i biglietti (per i biglietti giornalieri/plurigiornalieri, è sufficiente farlo al primo utilizzo). Sulla pagina della De Lijn trovate altre informazioni.

Dove mangiare a Gent?

Se c’è una cosa di cui proprio non dovete preoccuparvi a Gent, è la ricerca del cibo. Locali, bar, ristorantini, locande quanti ne volete, in genere si mangia bene quasi ovunque. Tre gli indirizzi che mi sento di consigliare, due economici ed uno più costoso :

  • super economica per uno spuntino, un caffé con dolcetto o una zuppa (che – come d’abitudine, viene sempre servita con pane e burro) è la caffetteria di Hema, grande magazzino in Korenmarkt (aperta fino alle 17.30);
  • Le petit Botanique, in Kammerstraat 19 (a due passi due dal Vrijdagmarkt), a pranzo propone menù biologico a prezzo fisso (28€ in due + 2 birre 7€) con una zuppa ed un piatto principale con contorno. Ottimo, così come il pane integrale fatto da loro e la birra. Il locale è piccolo, quindi preparatevi a fare un po’ di fila;
  • Valentijn, Rodekoningstraat 1, decisamente più curato, con piatti della tradizione ben presentati e mille piccole attenzioni (circa 100€ in due, con birre e acqua minerale);

Che lingua si parla a Gent?

Si parla la lingua fiamminga, variante locale dell’olandese. In ogni caso, i cartelli, gli avvisi e le informazioni turistiche sono anche in inglese, lingua parlata abbastanza correntemente, mentre il francese non sempre è compreso.

Cosa comprare a Gent?

Gli acquisti sono soggettivi, quello che piace a me può non piacere a voi ma immagino che il cioccolato metta tutti d’accordo: ecco, a Gent come in tutte le Fiandre ci sono numerose rivendite di cioccolato, alcune di marche conosciute come Leonidas o Godiva, altre di fabbriche artigianali, con costi competitivi rispetto all’Italia. Molti i negozi specializzati in creazione di oggetti di cioccolato: nella cioccolateria Van Hoorebeke, accanto al Museo del Design, in vetrina una borsa di cioccolata che riprendeva una famosa e lussuosa borsa a bauletto. Per restare nei dolci, non venite via da Gent senza aver comprato – o, almeno, assaggiato, i Cuberdons, dolcetti conici dal cuore morbido a base di lampone.

aDSCN3737

Come risparmiare sui musei e sulle attrazioni di Gent?

La CityCard Gent (disponibile per 48 o per 72 ore, rispettivamente €30 ed € 35) oltre a garantire il trasporto gratuito sui mezzi pubblici di Gent per il periodo di validità della tessera, assicura l’ingresso gratuito alla maggior parte dei musei e delle attrazioni della città oltre ad una visita guidata in battello, affitto di una bicicletta per un giorno,  la possibilità di seguire dal vivo il restauro del polittico dell’Agnello mistico.

La Card si può acquistare presso l’Ufficio del Turismo di Gent (si trova in quella che era l’antica casa del pesce), nei musei che fanno parte del circuito, negli hotel di Gent e nei chioschi dei biglietti della De Lijn.

A chi consigliamo di visitare Gent?

Facile, a tutti! Gli appassionati d’arte saranno entusiasti di visitare museo e luoghi famosi per le loro opere d’arte, le famiglie con bambini potranno unire educazione storica, artistica e passeggiate (ci sono diversi parchi ed in città non mancano parchi ed aree verdi oltre ad attrazioni specifiche per i ragazzini, come “Il Mondo di Kina“,  casa-museo di scienze naturali con proposte interattive), le coppie saranno rapite dal romanticismo che si respira in tutta la città, i gourmet troveranno giusta ricompensa nei numerosi ristoranti di Gent, gli sportivi potranno utilizzare la bicicletta per spostarsi in città, gli amanti dello shopping troveranno negozi esclusivi dove fare acquisti. Insomma, che aspettate a partire per Gent? 🙂

Tutte le foto del post sono di Francesco Iaccio (bè, quasi tutte, un paio sono mie!)

 

Ringraziamenti:

il nostro viaggio a Gent sarebbe stato meno completo, meno organizzato e soprattutto meno informato se non avessimo avuto la sponsorship dell’Ente per il turismo delle Fiandre. Grazie a Visit Gent per averci offerto le CityCard Gent e l’ingresso a Floralien16.

Claudia Boccini

Curiosa di novità e di tendenze sociali e culturali, il mio karma è il viaggio

0 Comments

No comments!

There are no comments yet, but you can be first to comment this article.

Leave reply

<